Ping pong: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Ping_Pong_Kung_Fu.jpg|right|thumb|150px|La perfetta applicazione della filosofia Shaolin al gioco del ping pong]]
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Non sperate invece di divertirvi a guardare un incontro agonistico: non ci capireste assolutamente nulla! Vedreste solamente due persone compiere movimenti inspiegabili, molto simili a quelli compiuti dai praticanti di kung-fu o dai [[Power Rangers]]. Dubitereste persino dell’esistenza della pallina, che viaggia a velocità prossime a quella della luce e che pertanto resterà invisibile alla vista dei comuni mortali.
Non sperate invece di divertirvi a guardare un incontro agonistico: non ci capireste assolutamente nulla! Vedreste solamente due persone compiere movimenti inspiegabili, molto simili a quelli compiuti dai praticanti di kung-fu o dai [[Power Rangers]]. Dubitereste persino dell’esistenza della pallina, che viaggia a velocità prossime a quella della luce e che pertanto resterà invisibile alla vista dei comuni mortali.


=== Storia ===
== Storia ==


[[Immagine:Volano.jpg|left|thumb|100px|Un volano]]
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L’importazione del ping pong in Europa è dovuta a [[Marco Polo]], come narrato da lui stesso in un capitolo del suo “Il Milione”: apprezzabile il passaggio nel quale il Marco nazionale descrive la sua prima partita, contro una ultranovantenne di Pechino, terminata con l’umiliante punteggio di 6-0 per l’arzilla vecchietta. L’evento causò una tale ilarità tra gli spettatori che gli stessi si cappottarono dalle risate: da qui il termine “cappotto” che determina la fine anticipata di una partita per manifesta inferiorità di uno dei due contendenti.
L’importazione del ping pong in Europa è dovuta a [[Marco Polo]], come narrato da lui stesso in un capitolo del suo “Il Milione”: apprezzabile il passaggio nel quale il Marco nazionale descrive la sua prima partita, contro una ultranovantenne di Pechino, terminata con l’umiliante punteggio di 6-0 per l’arzilla vecchietta. L’evento causò una tale ilarità tra gli spettatori che gli stessi si cappottarono dalle risate: da qui il termine “cappotto” che determina la fine anticipata di una partita per manifesta inferiorità di uno dei due contendenti.


==== Tecniche di gioco ====
== Tecniche di gioco ==


Esistono differenti modi di impugnare la racchetta, e quindi stili diversi:
Esistono differenti modi di impugnare la racchetta, e quindi stili diversi:

Versione delle 13:36, 30 nov 2008

La perfetta applicazione della filosofia Shaolin al gioco del ping pong

Il tennis tavolo, o tennis da tavolo, o ping pong (insomma, chiamatelo come minchia vi pare) è uno sport per cerebrolesi tra i più praticati al mondo, anche perché vi giocano il 110% dei cinesi.

Può essere svolto a scopi ricreativi da chiunque ed a qualsiasi età, basta non essere uno dei giocatori: disponetevi intorno al tavolo e guardate i due (o più) pirla praticare questa insulsa attività e il divertimento è assicurato.

Non sperate invece di divertirvi a guardare un incontro agonistico: non ci capireste assolutamente nulla! Vedreste solamente due persone compiere movimenti inspiegabili, molto simili a quelli compiuti dai praticanti di kung-fu o dai Power Rangers. Dubitereste persino dell’esistenza della pallina, che viaggia a velocità prossime a quella della luce e che pertanto resterà invisibile alla vista dei comuni mortali.

Storia

Un volano

Ancora oggi gli esperti sono impegnati in un acceso dibattito sulle origini di questo strano sport. La teoria maggiormente accreditata narra che il ping pong, così come il tennis, derivi dal volano. Ma molti esimi professori obiettano tale teoria, in quanto non capiscono come un elemento strutturale attualmente utilizzato all’interno dei motori possa aver dato origine ad uno sport.

Quello che è certo è che tale sport è stato inventato, neanche a dirlo, dai cinesi. Inizialmente venivano utilizzate palline di piombo e come racchette si usavano dei paioli. Tali materiali vennero ben presto abbandonati, per la scarsa elasticità del piombo e per il fatto che i paioli si bucavano dopo pochi minuti di gioco, portando spesso alla morte del giocatore, investito con potenza dalla pallina.

Antica racchetta da ping pong

Il basso numero di paioli

La nonnina che ha umiliato Marco Polo in una epica sfida di ping pong

(e non certo di cinesi) ha quindi portato alla sostituzione degli stessi con le scomodissime “racchettine” di legno, impugnabili correttamente solo dai Puffi o da persone dotate di mani deformi e/o da bambino (come i cinesi, appunto). La scoperta della plastica ha invece portato, purtroppo, all’utilizzo delle attuali palline in celluloide (che non deriva, come alcuni credono, dalla cellulite), che hanno rovinato per sempre un promettente sport condito di sangue e violenza, trasformandolo nell’attuale, privo di qualsivoglia infortunio grave.

Il nome ping pong nasce dalla strana, quanto antipatica, abitudine dei cinesi di attribuire nomi che imitano suoni (chiamati, dalle persone forbite, termini onomatopeici). Nella fattispecie, ping era il suono della pallina di piombo sul paiolo e pong il rumore del cranio di un giocatore che si sfracellava dopo essere stato colpito dalla stessa pallina.

L’importazione del ping pong in Europa è dovuta a Marco Polo, come narrato da lui stesso in un capitolo del suo “Il Milione”: apprezzabile il passaggio nel quale il Marco nazionale descrive la sua prima partita, contro una ultranovantenne di Pechino, terminata con l’umiliante punteggio di 6-0 per l’arzilla vecchietta. L’evento causò una tale ilarità tra gli spettatori che gli stessi si cappottarono dalle risate: da qui il termine “cappotto” che determina la fine anticipata di una partita per manifesta inferiorità di uno dei due contendenti.

Tecniche di gioco

Esistono differenti modi di impugnare la racchetta, e quindi stili diversi:

  • l’impugnatura “classica”: la racchetta viene tenuta con una mano, che avvolge il manico come avvolgerebbe un pene durante una sega. Prediletta dalle giocatrici di sesso femminile, escluse le bolognesi, che preferiscono l’impugnatura “a pompa”;
  • l’impugnatura “a pompa”: la racchetta viene tenuta in bocca, che avvolge il manico come avvolgerebbe… insomma, ci siamo capiti;
  • l’impugnatura “a 90 gradi”: il manico della racchetta viene infilata nell’ano. E’ sicuramente la tecnica che permette di colpire la pallina con maggiore violenza, ma ha l’effetto collaterale di costringere l’atleta a giocare spalle al campo;
  • l’impugnatura “varie ed eventuali”: è la più utilizzata a livello amatoriale, e consiste nel tenere la racchetta come capita. E’ anche la tecnica che causa più infortuni: spesso infatti il giocatore non professionista tende a tenere le dita, non si sa per quale strano motivo, distese ed appoggiate su una delle due facce della racchetta, dimenticandosene nella foga del gioco e subendo pallinate a 180 Km/h sulle stesse al primo tentativo di difesa in rovescio effettuato. Non sono rari i casi di amputazione delle falangi dovuti proprio a tale insana abitudine.

Si praticano diverse tattiche di gioco:

  • Attacco
  • Difesa
  • Casuale

I giocatori d’attacco sono facilmente riconoscibili: durante l’azione di gioco si muovono come dei forsennati, emettendo suoni mostruosi (spesso accompagnati da emissione di perle di bava filante) ad ogni colpo dato alla pallina.

I giocatori di difesa sono quanto di più palloso si possa chiedere al ping pong: con loro gli scambi spesso durano un tempo paragonabile all’eternità. Non tentano mai di fare punto, ma portano allo sfinimento il giocatore avversario, pensando solamente a ributtare la pallina nel campo avverso.

I giocatori che utilizzano la tecnica casuale, invece, alternano le due tecniche sopra esposte, con esiti spesso disastrosi, in quanto perdono millesimi di secondo preziosi (considerate che la pallina viaggia spesso a velocità esorbitanti) a pensare a che tipo di tiro effettuare, prendendo una decisione quando ormai la pallina è già passata.

Le combinazioni possibili di avversari delle varie scuole di pensiero determinano il tipo di partita:

  • Il pubblico di una partita del tipo "eterna"
    Bagnata: quando i due giocatori sono entrambi attaccanti spesso la bava da loro emessa crea uno strato sottile e scivoloso sul tavolo di gioco, che rende la partita ricca di colpi di scena, in quanto la pallina ha spesso rimbalzi irregolari;
  • Mortale: quando un giocatore d’attacco gioca contro uno di difesa, spesso la partita si risolve con la morte per sfinimento o con il ritiro per esaurimento nervoso dell’attaccante, che prova ripetutamente a fare punto con colpi pieni di estro e potenza, senza però riuscirvi in quanto il giocatore di difesa, spesso senza alcuna fatica, riesce a frenare ogni suo attacco;
  • Eterna: quando si affrontano due giocatori di difesa. Nessuno prova a chiudere il colpo, e così la partita va avanti per ore, di solito fino al momento in cui l’arbitro si stanca e spara ad uno dei due contendenti;
  • Scontata: quando un giocatore specializzato nella tecnica casuale gioca contro uno di attacco o di difesa. Può solo perdere;
  • Casuale: quando si affrontano due giocatori maestri nella tecnica casuale. La vittoria dipende da chi comincia a battere, in quanto solitamente lo scambio si conclude con un “ace”.