Phoenix Suns: differenze tra le versioni

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[[File:Phx.jpg|right|thumb|una tipica azione dei Suns...]]
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{{Cit|Canadese? Basket? Ma dai...|[[Chiunque]] su Steve Nash}}.
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Versione attuale delle 17:10, 25 dic 2023

una tipica azione dei Suns...
« Canadese? Basket? Ma dai... »
(Chiunque su Steve Nash)
« Loro si che sanno correre! »
(Usain Bolt su Phoenix Suns)
« Mah, che senso ha giocare per passare la palla? »
(Kobe Bryant su Steve Nash)
« Cazzo ci faccio qui? »
(Shaquille O'Neal su Phoenix Suns)
« È bello vederli correre e sbattersi sempre... per poi perdere! »
(Tifoso degli Spurs su Phoenix Suns)
« Spaco botilia amazo familia! »
(Marcin Gortat sugli avversari)

I Phoenix Suns sono tutto fuorché una squadra di basket. Molto probabilmente sono un gruppo di centometristi incontratisi per caso a una riunione degli alcolisti anonimi che giocavano a basket solo per svago. Per loro fortuna, qualcuno molto più alcolizzato di loro gli fece firmare un contratto e iniziarono a giocare in NBA. Date le loro palesi incapacità nel gioco, cercarono quantomeno di ingraziarsi il pubblico facendo spettacolo, infatti non è raro vedere sul parquet giganteschi gorilla andare a schiacciare dopo aver saltato un cerchio di fuoco oppure degli ubriaconi passarsi il pallone a giro in fretta e furia.

Charles Barkley ringrazia l'arbitro per aver fatto vincere i Suns

L'era Barkley

Nei primi anni '90 questa banda di barboni incredibilmente riesce a essere una delle poche concorrenti dei Chicago Bulls di Michael Jordan, insieme agli Utah Jazz della vittima della saponetta John Stockton. La stella della squadra era Charles Barkley, un Homer Simpson negro dichiaratamente omosessuale, famoso per adescare gli arbitri in delle orge pur di avere qualche favore durante la partita, ma anche per divertire ancora di più gli spettatori. Nonostante questi mezzucci poco ortodossi, i Suns non riuscirono a vincere il titolo, questo perché gli arbitri preferivano molto di più giocare con John Stockton, in quanto bianco, ma anche perché Michael Jordan decise di vincere tutto e nulla poté fermarlo.

Il segreto della velocità di Nash

L'era Nash

Dopo un periodo totalmente buio i Suns sembravano essere incappati in un bidone totale, infatti presero Steve Nash, ormai definito un bollito da chiunque (oltretutto è canadese, quindi tradizionalmente poco affine al basket) e gli fecero firmare un contratto da millemila dollari a stagione. Eppure i Suns, ripetendo il miracolo delle stagioni con Barkley, vinsero tutte le partite della regular season per due anni di fila e in questi due anni Steve Nash è stato nominato miglior giocatore dell'NBA. Il gioco dei nuovi Suns si basava sul correre a mille all'ora e Nash doveva sempre e solo passare il pallone, prendendosi qualche tiro solo se stava per scadere il tempo ma, nonostante tutto, neanche con Nash i Suns riuscirono a vincere il campionato, stavolta per volere dell'oscura organizzazione mafiosa meglio nota come San Antonio Spurs.

Shaq incazzato perché a digiuno da tre settimane

L'era Shaq

Stufi di non vincere mai, i dirigenti dei Suns cercano di prendere un campione per risollevare la squadra e il più forte rimasto nella lista della spesa era Shaquille O'Neal. L'unico problema rappresentato da un suo eventuale arrivo a Phoenix era lo stile di gioco, dato che in tutta la sua obesità difficilmente Shaq si sarebbe adattato alle corse fulminanti dei suoi compagni, ma i dirigenti se ne sbatterono totalmente e lo presero comunque, compromettendo, prevedibilmente, tutto il gioco dei Suns. Nenache Shaq è riuscito a fare vincere un titolo ai Suns ma il nuovo coach ha iniziato a metterlo a dieta per farlo correre più velocemente e tentare nei prossimi anni l'ennesimo assalto al titolo NBA.

Morale

I Phoenix Suns non hanno mai vinto, non stanno vincendo, probabilmente non vinceranno mai, ma a nessuno importa. Specialmente ai San Antonio Spurs.

Voci correlate