Paralimpiadi: differenze tra le versioni

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{{cit|Questi atleti non sono campioni solo in campo, ma anche nella vita!|[[Fabrizio Failla]] ogni due minuti di telecronaca}}
 
Le '''paralimpiadi''', o '''paraolimpiadi''' o '''giochi paralimpici''' sono metafora della vittoria del [[bene]] sul [[male]], della capacità dell'uomo di superare ogni ostacolo, sia esso un' inaccessibile passo montano o gli [[scalino|scalini]] davanti [[casa]]. In essi impavidi eroi, più forti della [[sfiga|sorte avversa]], più tenaci di [[tua suocera]] e più cechi di una [[talpa]] mettono alla prova se stessi, riuscendo costantemente a sfondare nuovi limiti. Analogamente, geniali menti [[giornalisti|giornalistiche]] in occasione delle Paralimpiadi riescono costantemente e sorprendentemente a sfondare il limite della decenza e anche a sfondare i [[coglioni]], forse in un vano tentativo di paragonarsi ai [[superuomo|superuomini]] che concorrono nelle tenzoni da loro commentate.
 
I giochi paralimpici si tengono ogni quattro anni, subito dopo i [[giochi olimpici]], pertanto nessuno se li caga e le gare vengono disputate in fretta e furia mentre i [[netturbino|netturbini]] ripuliscono il casino lasciato dalle Olimpiadi vere.
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