Olof Mellberg: differenze tra le versioni

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Fin da piccolo Mellberg dimostra di avere un grande talento per il calcio: passa i pomeriggi a giocare a calcetto con gli amici Neanderthaliani e si distingue per velocità, tecnica e fantasia tanto che il direttore sportivo della [[Juventus]] [[Alessio Secco]] lo nota e decide di acquistarlo. Purtroppo allora , non essendo stata ancora inventata la ruota, i palloni erano a forma di cubo e un giorno, calciando una punizione, Mellberg picchiò il piede contro uno degli spigoli del pallone e si ruppe una caviglia. Non essendo la Medicina sviluppata come ai giorni nostri, Mellberg è costretto a convivere per il resto della sua vita con il problema al piede, che condizionerà fortemente il resto della sua carriera. Nel frattempo però la Juve aveva già raggiunto l'accordo con il '''Bedrock United''', squadra dove militava Mellberg, per l'acquisto del giocatore. Ignaro di tutto, [[Alessio Secco]] lo porta a Torino dove viene presentato come ''il degno erede di [[Jean-Alain Boumsong|Boumsong]]'', il fortissimo difensore che era stato a malincuore ceduto al '''Lione'''. Da quel momento Olof Mellberg diventa in ogni sua partita un giocatore-chiave della squadra avversaria con una serie di svarioni difensivi che nove volte su dieci causano il goal degli avversari.
Fin da piccolo Mellberg dimostra di avere un grande talento per il calcio: passa i pomeriggi a giocare a calcetto con gli amici Neanderthaliani e si distingue per velocità, tecnica e fantasia tanto che il direttore sportivo della [[Juventus]] [[Alessio Secco]] lo nota e decide di acquistarlo. Purtroppo allora , non essendo stata ancora inventata la ruota, i palloni erano a forma di cubo e un giorno, calciando una punizione, Mellberg picchiò il piede contro uno degli spigoli del pallone e si ruppe una caviglia. Non essendo la Medicina sviluppata come ai giorni nostri, Mellberg è costretto a convivere per il resto della sua vita con il problema al piede, che condizionerà fortemente il resto della sua carriera. Nel frattempo però la Juve aveva già raggiunto l'accordo con il '''Bedrock United''', squadra dove militava Mellberg, per l'acquisto del giocatore. Ignaro di tutto, [[Alessio Secco]] lo porta a Torino dove viene presentato come ''il degno erede di [[Jean-Alain Boumsong|Boumsong]]'', il fortissimo difensore che era stato a malincuore ceduto al '''Lione'''. Da quel momento Olof Mellberg diventa in ogni sua partita un giocatore-chiave della squadra avversaria con una serie di svarioni difensivi che nove volte su dieci causano il goal degli avversari.


== Curiosità ==

* Con Molinaro fa spesso a gara a chi commette più errori in una partita
* Per prenderlo in giro i compagni di squadra nel dopopartita gli fanno spesso trovare negli spogliatoi un rasoio e della schiuma da barba
* La [[Gillette]] sta seriamente pensando di assumerlo come sponsor
* L'ultima volta che Mellberg si è recato dal barbiere è stato l'anno in cui l'[[Inter]] ha vinto l'ultima '''Champions League'''

Versione delle 15:28, 16 feb 2009

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Olof Mellber prima di indossare la maglia della Juve
« È il più grande difensore della storia del calcio »
(Olof Mellber su sé stesso)
« È stato decisivo per la vittoria »
(Allenatore della squadra avversaria parlando di Mellberg)
« Wilmaaa! Dammi la clava! »
(Mellberg alla moglie)
« Ah, che bel vivere, che bel piacere, che bel piacere, per un barbiere di qualità, di qualità! »
(Mellberg canta Il Barbiere di Siviglia sotto la doccia)

Olof Mellberg è nato a Bedrock nel Paleolitico da una relazione extraconiugale tra Fred Flinstone e Betty Rubble. Attualmente gioca nel ruolo di difensore nella Rubentus dove forma con Zdeněk Grygera e Cristian Molinaro una delle difese più scarse forti della Serie A.


Carriera e insuccessi

Rarissima foto a colori di un uomo delle caverne

Fin da piccolo Mellberg dimostra di avere un grande talento per il calcio: passa i pomeriggi a giocare a calcetto con gli amici Neanderthaliani e si distingue per velocità, tecnica e fantasia tanto che il direttore sportivo della Juventus Alessio Secco lo nota e decide di acquistarlo. Purtroppo allora , non essendo stata ancora inventata la ruota, i palloni erano a forma di cubo e un giorno, calciando una punizione, Mellberg picchiò il piede contro uno degli spigoli del pallone e si ruppe una caviglia. Non essendo la Medicina sviluppata come ai giorni nostri, Mellberg è costretto a convivere per il resto della sua vita con il problema al piede, che condizionerà fortemente il resto della sua carriera. Nel frattempo però la Juve aveva già raggiunto l'accordo con il Bedrock United, squadra dove militava Mellberg, per l'acquisto del giocatore. Ignaro di tutto, Alessio Secco lo porta a Torino dove viene presentato come il degno erede di Boumsong, il fortissimo difensore che era stato a malincuore ceduto al Lione. Da quel momento Olof Mellberg diventa in ogni sua partita un giocatore-chiave della squadra avversaria con una serie di svarioni difensivi che nove volte su dieci causano il goal degli avversari.


Curiosità

  • Con Molinaro fa spesso a gara a chi commette più errori in una partita
  • Per prenderlo in giro i compagni di squadra nel dopopartita gli fanno spesso trovare negli spogliatoi un rasoio e della schiuma da barba
  • La Gillette sta seriamente pensando di assumerlo come sponsor
  • L'ultima volta che Mellberg si è recato dal barbiere è stato l'anno in cui l'Inter ha vinto l'ultima Champions League