Olbia: differenze tra le versioni

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È un porto di mare, conquistato persino dai napoletani, antichi conquistatori a bordo delle loro navi bianche con una scritta blu sul fianco: tirrenia. Si dice siano stati cacciati il giorno in cui gli olbiesi svilupparono una porzione di encefalo sufficiente a dominare il congiuntivo; si sa solo che da quel giorno ad olbia si cominciò la raccolta differenziata per trovare altri napoletani infiltrati nella mondezza.
È un porto di mare, conquistato persino dai napoletani, antichi conquistatori a bordo delle loro navi bianche con una scritta blu sul fianco: tirrenia. Si dice siano stati cacciati il giorno in cui gli olbiesi svilupparono una porzione di encefalo sufficiente a dominare il congiuntivo; si sa solo che da quel giorno ad olbia si cominciò la raccolta differenziata per trovare altri napoletani infiltrati nella mondezza.
Una tradizione dell'epoca consisteva nel dare in sposa ai conquistatori le donne di più facili costumi (meglio note come ''bagasse'') in quanto già universalmente conosciute per le loro capacità sotto le lenzuola. Tale tradizione ha permesso di sfornare la maggior parte della popolazione femminile con un solo stampino, quello della velina; difatti anche a striscia la notizia, programma rispettabilissimo (ah ah ah ah), è possibile vedere l'archetipo della femmina olbiese.
Una tradizione dell'epoca consisteva nel dare in sposa ai conquistatori le donne di più facili costumi (meglio note come ''bagasse'') in quanto già universalmente conosciute per le loro capacità sotto le lenzuola. Tale tradizione ha permesso di sfornare la maggior parte della popolazione femminile con un solo stampino, quello della velina; difatti anche a striscia la notizia, programma rispettabilissimo (ah ah ah ah), è possibile vedere l'archetipo della femmina olbiese.

====Piano urbanistico====
Famosa per il suo piano urbanistico, questa località di mare prevede la costruzione di casedovunque, secondo l'ultima ordinanza anche il deretano infatti è da considerare territorio edificabile.
Sebbene qualsiasi altra rispettabile città possa vantare opere d'arte o reperti dell'antichità, Olbia ha una marcia in più: le vetuste e noiose costruzioni dell'epoca romana sono ben poca cosa di fronte alla aggraziata architettura gallurese, sgombra di qualsiasi inutile arzigogolamento e generosa nel donare spigoli ed orridi muri.
La parola d'ordine per l'imprenditoria è oramai divenuta lo squallore: ogni costruzione dev'essere esteticamente deprecabile, guai a creare abitazioni gradevoli alla vista.
Una leggenda locale narra del genio dell'architettura che andò a far visita al primo costruttore olbiese, dicendogli che avrebbe esaudito uno dei seguenti desideri: costui avrebbe potuto comprendere i metodi di costruzione delle antiche case di atlantide, diventare il più saggio tra i filosofi estetici o invece avere come sposa una donna con quoziente intellettivo pari ad una tavola di legno ma vogliosa quanto una scrofa.
Se non siete sicuri della risposta, beh allora fatevi un giro per la città.
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===Luoghi di ritrovo===
===Luoghi di ritrovo===

Versione delle 17:30, 16 ago 2008

File:Architetto.jpg
interno della sede di giustizia di olbia
« Oh ascò masciò, forse non hai capito che tu non hai capito un cazzo. »
(Truzzo_Majettino)
« Mi sento già un cittadino di questa città. »
(Napoli)
« Bel palo! »
(Olbiese su visione mistica di magnifico palo luminoso.)


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Olbia


Olbia (in sardo Olbia, per gli amici Olbia) è il nome greco di una città di origine Penica al nord della sardegna. I Penici hanno lasciato la loro impronta nei secoli, ancora oggi è più facile vedere in giro un U.F.O. che una figa. Il nome in greco antico vorrebbe dire felice, ma visto che il greco antico o moderno non lo capisce nessuno, neanche i greci che l'hanno inventato e, addirittura, pare, neanche chi ha fatto il liceo classico, potrebbe anche significare fenice o pernice, per quello che ne sappiamo. Addirittura un castissimo professore di latino e greco (morto a causa di una misteriosa malattia simile alla sifilide)si dice abbia decifrato il nome olbia, che a quanto pare vuol dire Felice ; non si capisce né il perchè sia stato messo un nome del genere ad una città così pallosa, né il perchè il traduttore abbia aderito a scientology subito dopo la scoperta. Parlando degli Olbiesi, è d'obbligo dire l'arte nella quale eccellono: l'ignoranza. Essi si applicano in questa disciplina sin dalla tenera età, seguendo una sorta di modellamento mentale molto simile al modellamento dei piedi delle donne cinesi: qui l'unica differenze è l'oggetto del lavoro, ossia il cervello, portato da questa pratica alle dimensioni di una noce. La professione di insegnante è talmente ambita che arrivano siciliani con la terza elementare ad insegnare nelle più meglio squole; è noto a tutti che l'ignoranza attira sempre altra ignoranza. Una delle pratiche più comuni in questa cittadina è la "serata tra amici", un divertente simposio nel quale: si beve una ichnusa a canna mentre si gioca a carte fumando minimo 20 sigarette; si dicono fandonie sulle ragazze più discinte incontrate al country, la diiscoteca più in voga in questo buggigattolo di postaccio; si scommette la propria verginità anale quando i soldi per il poker sono finiti. Il tutto finisce sempre con una sega di gruppo.


Origini

Olbia si dice fosse un tempo una colonia romana, da qui si comprende il perché la metà dei suoi abitanti siano buzzurri. Codesta città divenne la casa della concubina di Nerone, quindi già dagli inizi si può comprendere la vera natura di essa: una fucina di ragazze di facili costumi, capaci di tirarsela in maniera sovrumana solo perchè hanno il compagno straricco e pure coglione, come nel caso di Nerone. È un porto di mare, conquistato persino dai napoletani, antichi conquistatori a bordo delle loro navi bianche con una scritta blu sul fianco: tirrenia. Si dice siano stati cacciati il giorno in cui gli olbiesi svilupparono una porzione di encefalo sufficiente a dominare il congiuntivo; si sa solo che da quel giorno ad olbia si cominciò la raccolta differenziata per trovare altri napoletani infiltrati nella mondezza. Una tradizione dell'epoca consisteva nel dare in sposa ai conquistatori le donne di più facili costumi (meglio note come bagasse) in quanto già universalmente conosciute per le loro capacità sotto le lenzuola. Tale tradizione ha permesso di sfornare la maggior parte della popolazione femminile con un solo stampino, quello della velina; difatti anche a striscia la notizia, programma rispettabilissimo (ah ah ah ah), è possibile vedere l'archetipo della femmina olbiese.

Piano urbanistico

Famosa per il suo piano urbanistico, questa località di mare prevede la costruzione di casedovunque, secondo l'ultima ordinanza anche il deretano infatti è da considerare territorio edificabile. Sebbene qualsiasi altra rispettabile città possa vantare opere d'arte o reperti dell'antichità, Olbia ha una marcia in più: le vetuste e noiose costruzioni dell'epoca romana sono ben poca cosa di fronte alla aggraziata architettura gallurese, sgombra di qualsiasi inutile arzigogolamento e generosa nel donare spigoli ed orridi muri. La parola d'ordine per l'imprenditoria è oramai divenuta lo squallore: ogni costruzione dev'essere esteticamente deprecabile, guai a creare abitazioni gradevoli alla vista. Una leggenda locale narra del genio dell'architettura che andò a far visita al primo costruttore olbiese, dicendogli che avrebbe esaudito uno dei seguenti desideri: costui avrebbe potuto comprendere i metodi di costruzione delle antiche case di atlantide, diventare il più saggio tra i filosofi estetici o invece avere come sposa una donna con quoziente intellettivo pari ad una tavola di legno ma vogliosa quanto una scrofa. Se non siete sicuri della risposta, beh allora fatevi un giro per la città.


Caratteristiche demografiche e strutturali

Negli anni sessanta, come le frustate che meriterebbero, venne costruita porco rotondo, ridente imitazione di un paese di merda, per rovinarne subito la reputazione vennero ingaggiati una specie di principe veneziano e una caterva di coglioni. Il posto è talmente ben frequentato che Silvio Berlusconi da quando ne è diventato cittadino onorario ha smesso di andarci, completamente inorridito dalla paura di conoscere qualche altro porcorotondino (vedi olbiese) . Porco rotondo è l'unico posto in italia, dove è meglio stare alla larga dai romani piuttosto che dai romeni. Ricordiamo che porco rotondo è stata creata per accogliere persone del calibro di Costantino, il Cumenda (famoso per essere l'unico artista del rimorchio che non cucca) e tutti quegli schifosi milanesi di corso como e dintornacci. Olbia è una delle città italiane con la più alta carenza di neuroni: Il sole 24 ore, nella sua indagine riguardo la città, ha cambiato il nome in "il sole 9 ore" nelle edizioni uscite nelle vicinanze del comune di olbia per poter essere compreso dagli autoctoni,incapaci di contare fino a 10



Componenti di Olbia

crema

File:Yuiy.jpg
un cremino si diverte

I cremini, detti majè di piazza, sono una sottospecie del truzzo. per saperne di più visita la pagina di nonciclopedia Tipi di truzzo. Nella accezzione comune del termine la "crema" è una tipologia di ragazzi truzzi che hanno in comune, oltre al modo di vestire, una sola cosa: mezzo neurone. Degli scienziati dell'università del Bangladesh, analizzandone uno hanno infatti scoperto che essi possiedono un tipo di mente chiamata alveare. studiando i comportamenti degli sciami degli insetti ed equiparandoli ai cremini, si è vista la grande analogia che intercorre tra i due gruppi: ogni insetto, da solo, possiede una intelligenza limitata, ma quando si ritrova in mezzo allo sciame tende a compiere delle azioni in armonia con la volontà del gruppo, aumentando a livelli inconsueti le sue capacità atte alla sopravvivenza; così i majè, possedendo soltanto un insieme di gangli nervosi là dove dovrebbe essere presente un cervello ben formato, da soli non potrebbero sopravvivere ma, unendosi in gruppi, creano la loro cosiddetta mente alveare, il mezzo neurone. nelle loro compagnie è presente anche una sorta di modello ideale per ogni individuo appartenente ad esse; ogni oscenità inoltre è inensistente di fronte alla volontà generale del gruppo. Le regole del buon senso perdono valore di fronte al modello ideale, quindi teoricamente potremmo benissimo vedere in giro i majè vestiti tutti quanti in stile walt disney, con cerchietti aventi finte orecchie di topo e maschere nasute per simulare i lineamenti dell'eroe disneyano mickey mouse, se solo il modello del gruppo fosse quello. Interessante notare anche il fatto che ogni truzzo consideri la sua moto un'estenzione del suo corpo, pimpandola (vedi per la spiegazione del termine pimpare pimpa) sino all'inverosimile, con vari accessori. Niente è superfluo nella moto di un majè, nemmeno gli alettoni delle macchine da corsa o le cassette di roger rabbit a mò di decorazione, niente. Si dice che i cremini si siano evoluti dai majettoni, esseri leggendari nonché insulsi, i quali teorizzarono le regole della "rozzuria". Al giorno d'oggi si pensa che i majè abbiano creato una sorta di complotto internazionale chiamato "il protocollo dei savi di Olbia", secondo il quale prima o poi riusciranno a conquistare il mondo. Pura idiozia? no ragazzi, dobbiamo stare attenti invece, uno dei primi campanelli d'allarme è il fatto che Corona voglia creare un partito. Meditate gentaglia, meditate..


I punk/metallari/

tipica colazione dei punk/metallari

Olbia è caratterizzata anche dal fatto che in essa sia presente una sorta di strana moda: il sincretismo tra punk e metal. Infatti pur essendo i due generi molto diversi, Olbia è l'unico posto in cui si fondono. Bisogna ricordare che i punk sono l'anello mancante dell'evoluzione tra gli invertebrati e le scimmie mentre i metallari si sono evoluti dai liquami fognari. Immaginatevi cosa può nascere dalla fusione di queste due tipologie di esseri!! Gli scienziati dell'università di Boston hanno teorizzato che ascoltare metal e punk insieme porta allo sviluppo di varie patologie, elencate qua sotto:

  • Ingrossamento dei testicoli
  • Eczema oculare
  • Gonorrea a fischio
  • singulto parossistico antiperistaltico
  • Elevata schizofrenia maniacale con crisi di rabbia narcisistica involontaria accompagnata da deliri di onnipotenza riguardanti crisi ossessivo compulsive e paranoie legate alla sfera della sessualità oltre alle comuni allucinazioni derivante dallo stato psicotico indotto da musiche di merda che favoreggiano la nascita di episodi di epilessia
  • spleen permamnente derivante dal fatto di aver compreso la propria nullità esistenziale (tipico dei metallari)
  • puzza corporea altamente concentrata (tipico dei punk)

Queste persone sono assolutamente ribelli, poiché la magigor parte di loro ha compreso a differenza dei poveri mortali la cosiddetta "assurdità della vita", infatti la metà di loro è diventata anarchica a causa del ciuccio tolto troppo presto dalla loro bocca.

Si dice che il giorno che l'ultimo dei truzzi morirà questa abominevole razza dominerà il mondo. In reltà anche tra costoro non è raro vedere dei majè e viceversa.



EMO

Mentre parlando degli emo sembra quasi che si distinguano dai due generi sopracitati, è stato constatato che in realtà è presente un diverso processo di evoluzione dietro queste persone:

  • iniziano la loro vita ascoltando quei gruppi che si definiscono punk ma si è scoperto recentemente che sono solo una branca della tecno
  • proseguono passando a un look trasandato, con pantaloni a quadretti alla arlecchino e piercing in qualsiasi parte della faccia
  • la musica che ascoltano si trasforma in un punk più serio ed elaborato( urla a tutto spiano, da nn confondere col black metal)
  • proseguono con tinte di capelli assurde che nemmeno nei cartoni giapponesi ne hanno di quei colori, e sopratutto crestoni centrali, laterali, in obliquo, o multi direzione con tendenze all'arricciamento finale perché è finito il gel
  • e piano piano questo stato di punk li opprime li deprime e sono in cerca di nuove emozioni, emozioni forti, più spinte....e iniziano a considerare il metal un nuovo dogma
  • passati al metal sembrano aver raggiunto una stabilità, abbandonano i piercing, nn riempono di schifezze i loro capelli....ma gli manca qualcosa, il punk è difficile smettere quando si inizia
  • decidendo di tornare al punk dopo un lungo periodo di transizione succede che i più forti ritornano al punk tra i loro vecchi simili, ma chi nn riesce a superare questo periodo cade in depressione e da qui si creano loro gli emo
  • dopo essersi trasformati in emo il loro corpo muta, diventano magri e i vestiti diventano tutti attillati anche se prima una maglietta era XXL ora è una S
  • la loro pelle schiarisce, i loro capelli si piastrano da soli la mattina alle 4, la loro espressione è triste e anche quando ridono in realtà....loro soffrono
  • la loro musica diventa un misto tra masini e cocciante in un contesto pseudo ascoltabile misto al punk
  • e per finire vorrebbero tutti morire ( ma perché non accontentarli?

Altra caratteristica degli emo è andare in giro con sguardo vacuo, nello stile "ceee minkia son sempre in paranoia anche dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua, e fforse era fforte". Si dice che siano i fratelli dei metallari ma fra i due c'è lo stesso rapporto esistente tra stronzo e merda sciacquarella, quindi la differenza è grossa. I poveri emo in realtà hanno subito sin dalla tenera età dei gravi shock, solitamente in tutto il mondo un emo diventa tale perché da piccolo ha provato il cazzo al posto del biberon, ma questa è un'altra storia e non tocca a me raccontarla.

Dopo questi passaggi vengono creati gli emo, tutto questo ovvio solo qui ad olbia chiariamo, perché in altre città diciamo che la cosa non è che sia migliore ma è meno complessa e indolore. Comunque ad olbia di questi esemplari ce ne sono pochi ma sono tutti concentrati in piccoli branchi d due o tre emo per volta. È una razza molto rara e non ne esistono molti esemplari ma sono comunque TROPPI! SONO TROPPI! ED ESCONO DALLE FOTTUTE PARETI!


Pollitica

La pollitica è la politica ad olbia. Secondo i ricercatori dell'università dell'Oiho è chiamata così o per un errore grammaticale o perché fa ridere i polli (scherziamo, sappiamo tutti quanti che i polli non possono ridere poiché non hanno una conformazione dell'apparato vocale tale da permetterglielo), è una tradizione antichissima in questa cittadina ridente, (anche se ha poco da ridere visti i suoi squallidi cremini) come antichissimi sono i suoi politici: un gruppo che ama ricordare annedoti dei loro tempi, di quando pimpa correva sui boschi di velluto o Paul Mcartney er aancora vivo e non era l'impostore di adesso.

File:Grandepuffo3.gif
immagine di repertorio del politico tipo di Olbia

Negli ultimi tempi i truzzi hanno fatto si che Olbia si riempisse di rotatorie, pressando sui capi della città, al solo scopo di eliminare i semafori, essendo analfabeti non conoscono nemmenneo i colori e dunque non possono capire quando è il momento di fermarsi o no.



Luoghi di ritrovo

Bowling

Il bowling è un posto meta degli olbiesi in inverno, durante una stagfione che non offrendo nulla, fa riempire posti del genere in maniera spropositata. Purtroppo in questo posto sono presenti i Majè del bowling, (vedi truzzi e truzzo majettino per saperne di più) esseri tristi dalla vita squallida e monocolore. All'interno di questo locale possiamo trovare l'angolo sbugnometro, ossia il punto in cui risiede il punchingball, una palla di cuoio contro la quale vengono riversati cazzotti e manate al solo scopo di dimostrare la propria virilità, questione stupida poiché questo strumento idiota non misura quanto fa male un colpo ma solo con quanta spinta viene tirato. L'altro angolo in cui le persone si riversano è il "pump it up", una pedana con luci colorate nella quale varie persone si sfidano, sognando tristemente di essere giudicate fighe per la loro abilità nella danza; in realtà giocare a questo gioco vuol dire pestare delle luci su una pedana di fronte ad uno schermo, non ballare, ma non ditelo agli assidui frequentatori o perderanno la loro unica ragione di vita.

Le piste da bowling sono ignorate dai majè, poiché non avendo il pollice opponibile non sono in grado di lanciare la palla. I videogiochi sono pieni zeppi di bambini dai 10 anni in giù, che non comprendono il fatto che oramai nessuno gioca agli arcade dopo il boom delle console private. Infine questo posto possiede anche un bar situato al piano di sopra, ritrovo delle persone più disparate e delle epsressioni più colorite.

Bar Gregorio

Ritrovo di metallari e punk, questo locale è famoso per il fatto che i rutti al suo interno si sentono a kilometri di distanza.

Bados

« Ej no cazzo, a forza di pestare gente prendo a schiaffi pure la palla di bich vollii »
(Majè)

Bados è una delle tante spiagge di questa cittadina, un tempo divisa in due parti, ora sembra che si stia unendo. Il risultato è la mistione tra persone di vari lignaggi: majè (tanto per cambiare), pallavolisti, beach tennisti, cazzoni, bambini, cazzini, bamboni, bazzoni e cambini. è interessante notare come l'interazione tra le varie razze che ora convivono tutte insieme sia un qualcosa di esasperato. Ogni giorno si può assistere a vari spettacoli piuttosto caratteristici, che i turisti sapranno certamente apprezzare, come majè che si cimentano nel beach tennis (ripetiamo ancora una volta che non possiedono il pollice opponibile, dunque non possono tenere in mano la racchetta in modo decente), bambini che crescono sotto l'esempio dei majè e quant'altro. A bados i vocalizzi animali dei majè si mischiano alle stronzate dette dai cazzoni, come le battute su Chuck Norris dette fino al prosciugamento delle gonadi maschili, alias le palle; immaginatevi dunque come si possa stare in questa "carinissima spiaggia". Nel bagnasciuga inoltre, se si è particolarmente fortunati, si possono ammirare le esibizioni a sfondo sessuale dei frequentatori assidui della spiaggia, come la gara "a chi c'è l'ha più grande", una gara dove i partecipanti esibiscono il pene e colui che possiede il più lungo vince, cosa non si sa ma vince, fattostà che anche il vincitore di questa assurda competizione non supera mai gli otto centimetri in piena erezione.


Bar Bua

Il bar Bua è il luogo di ritrovo dei Majè dove quest'ultimi si concentrano e si ammassano raggiungendo tassi di inquinamento sociale elevatissimi. Nonostante sia una bettola i fighettini lo annoverano come bar più cool del paese dove di cool ci son solamente i culi delle tipine.

Collegamenti Esterni