Nonnotizie:Facebook incita allo stupro!

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26 gennaio 2009

Un utente di Facebook pronto a stuprare ed uccidere te e tutta la tua famiglia.

Facebook incita allo stupro. Ebbene sì. Non solo alle truffe, alla masturbazione, o allo spaccio via Internet, come si credeva. Sul social network sono nati gruppi che istigano alla "libertà di stupro". Tuttavia pare che non ci sia da preoccuparsi; infatti nel primo dei sopracitati gruppi di fan della sodomia c'è un solo iscritto, tal Template:IL.

Nel frattempo sono nati gruppi di protesta che contestano l'iniziativa. Fondatore di uno di questi Template:IL, il quale ne ha approfittato per dichiarare: «Il nostro Governo si sta già adoperando per rispedirli tutti al loro paese».

Dure le repliche degli altri Template:IL italiani, che hanno lanciato un messaggio bipartisan contro questa iniziativa. «Un solo iscritto? – ha detto Template:IL – questo è un chiaro effetto della politica conservatrice e dittatoriale del precedente governo». Veltroni invece ha dichiarato: «Stasera stupro di massa sulla Bindi!» Gli unici che si tengono fuori sono i membri dell'UDC: «Tra me e Template:IL non serve Facebook – ha affermato Cesa – il nostro è un rapporto basato sulla lealtà e sui valori cattolici».

Nel frattempo la causa è arrivata in parlamento. Il presidente Renato Schifani ha accolto le richieste da parte di alcuni parlamentari, e si è rifatto i capelli. Mentre Template:IL, abilmente mascherato da Italo Bocchino, ha proposto la cancellazione totale di Facebook per favorire il nuovissimo network Godbook.

Insomma, l'unica cosa certa è che i politici che ne parlano sono di più degli iscritti. Per ora.

Fonti