Nonnotizie:Facebook incita allo stupro!: differenze tra le versioni

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[[File:Default facebook.gif|right|thumb|400px|Un utente di Facebook pronto a stuprare [[tua sorella]].]]
[[File:Default facebook.gif|miniatura|Un utente di Facebook pronto a stuprare ed uccidere te e tutta la tua famiglia.]]
[[Facebook]] incita allo stupro. Ebbene sì. Non solo alle truffe, alla masturbazione, o allo [[Droga|spaccio]] via Internet, come si credeva. Pare che sul social network siano nati gruppi che istigano alla "libertà di stupro". <br />
Tuttavia pare che non ci sia da preoccuparsi, infatti nel primo dei sopracitati gruppi di "fan" della sodomizzazione, c'è un solo iscritto, tal [[Camillo Ruini]], mentre nel gruppo "Libertà di stupro", gli iscritti sono ben 20, tutti, hanno detto, «[[Giustificazione|Per protestare contro quest'iniziativa]]».<br />
Nel frattempo sono nati gruppi di protesta, in cui si contestava l'iniziativa. Tra questi [[Roberto Maroni]], il quale ne ha approfittato per dichiarare: «Il nostro Governo si sta già [[Legge Bossi-Fini|adoperando]] [[Immigrazione|per rispedirli tutti al loro paese]]», tutti chi? Non lo sa neanche lui.


[[Facebook]] incita allo stupro. Ebbene sì. Non solo alle truffe, alla masturbazione, o allo spaccio via Internet, come si credeva. Sul social network sono nati gruppi che istigano alla "libertà di stupro". Tuttavia pare che non ci sia da preoccuparsi; infatti nel primo dei sopracitati gruppi di fan della sodomia c'è un solo iscritto, tal {{IW|Camillo Ruini}}.


Nel frattempo sono nati gruppi di protesta che contestano l'iniziativa. Fondatore di uno di questi {{IW|Roberto Maroni}}, il quale ne ha approfittato per dichiarare: «Il nostro Governo si sta già [[Legge Bossi-Fini|adoperando]] per rispedirli tutti al loro paese».
Dure le repliche dei politici italiani, che hanno lanciato un messaggio bipartisan contro quest'iniziativa: «Un solo iscritto? -ha detto [[Berlusconi]]- questo è un chiaro effetto della politica conservatrice e dittatoriale del [[precedente governo]]». Veltroni invece ha dichiarato: «Stasera stupro di massa sulla [[Rosy Bindi|Bindi]]!»<br />
Gli unici che si tengono fuori sono gli [[UDC]]: «Tra me e [[Pierferdinando Casini|Pierferdy]] non serve Facebook -ha affermato Cesa- il nostro è un rapporto basato sulla lealtà e sui valori cattolici». <br />Ma questa è un altra storia.


Dure le repliche degli altri {{IW|politici}} italiani, che hanno lanciato un messaggio bipartisan contro questa iniziativa. «Un solo iscritto? ha detto {{IW|Berlusconi}} – questo è un chiaro effetto della politica conservatrice e dittatoriale del [[precedente governo]]». Veltroni invece ha dichiarato: «Stasera stupro di massa sulla [[Rosy Bindi|Bindi]]!» Gli unici che si tengono fuori sono i membri dell'[[UDC]]: «Tra me e {{IW|Pierferdinando Casini||Pierferdy}} non serve Facebook – ha affermato Cesa – il nostro è un rapporto basato sulla lealtà e sui valori cattolici».
Nel frattempo la causa è arrivata in parlamento. Il presidente Renato Schifani ha accolto le richieste da parte di alcuni parlamentari, e si è rifatto i capelli. Mentre [[Benedetto XVI|Papa Ratzingher]], abilmente mascherato da [[Italo Bocchino]], ha proposto la cancellazione totale di Facebook per favorire il nuovissimo network Godbook.


Nel frattempo la causa è arrivata in parlamento. Il presidente [[Renato Schifani]] ha accolto le richieste da parte di alcuni parlamentari, e si è rifatto i capelli. Mentre {{IW|Benedetto XVI||Papa Ratzingher}}, abilmente mascherato da [[Italo Bocchino]], ha proposto la cancellazione totale di Facebook per favorire il nuovissimo network Godbook.
Insomma, l'unica cosa certa, è che i politici che ne parlano sono di più degli iscritti. Per ora.


Insomma, l'unica cosa certa è che i politici che ne parlano sono di più degli iscritti. Per ora.
==La sentenza==


== Fonti ==
{{ominosentenzioso|'''''Stupro di gruppo? Pfui! Io difendo i vecchi valori: meglio soli che mal accompagnati.'''''}}
{{fonte
==Fonti==
*[http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_26/facebook_stupro_gruppo_fan_d641ecea-ebb8-11dd-92cf-00144f02aabc.shtml Sera della corriere Il]
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|titolo=«No ai fan dello stupro su Facebook» – Ma la pagina ha un solo iscritto
|agenzia=Il Corriere della Sera
|autore=Germano Antonucci
|data=26 gennaio 2009
}}

[[Categoria:Notizie internet]]
[[Categoria:Notizie curiosità]]
[[Categoria:Notizie violenza]]

Versione attuale delle 09:53, 6 giu 2020

26 gennaio 2009

Un utente di Facebook pronto a stuprare ed uccidere te e tutta la tua famiglia.

Facebook incita allo stupro. Ebbene sì. Non solo alle truffe, alla masturbazione, o allo spaccio via Internet, come si credeva. Sul social network sono nati gruppi che istigano alla "libertà di stupro". Tuttavia pare che non ci sia da preoccuparsi; infatti nel primo dei sopracitati gruppi di fan della sodomia c'è un solo iscritto, tal Camillo Ruini.

Nel frattempo sono nati gruppi di protesta che contestano l'iniziativa. Fondatore di uno di questi Roberto Maroni, il quale ne ha approfittato per dichiarare: «Il nostro Governo si sta già adoperando per rispedirli tutti al loro paese».

Dure le repliche degli altri politici italiani, che hanno lanciato un messaggio bipartisan contro questa iniziativa. «Un solo iscritto? – ha detto Berlusconi – questo è un chiaro effetto della politica conservatrice e dittatoriale del precedente governo». Veltroni invece ha dichiarato: «Stasera stupro di massa sulla Bindi!» Gli unici che si tengono fuori sono i membri dell'UDC: «Tra me e Pierferdy non serve Facebook – ha affermato Cesa – il nostro è un rapporto basato sulla lealtà e sui valori cattolici».

Nel frattempo la causa è arrivata in parlamento. Il presidente Renato Schifani ha accolto le richieste da parte di alcuni parlamentari, e si è rifatto i capelli. Mentre Papa Ratzingher, abilmente mascherato da Italo Bocchino, ha proposto la cancellazione totale di Facebook per favorire il nuovissimo network Godbook.

Insomma, l'unica cosa certa è che i politici che ne parlano sono di più degli iscritti. Per ora.

Fonti