Lupin III - Green vs Red: differenze tra le versioni

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Ora, che i film del celebre ladro gentiluomo non siano dei capolavori per [[profondità]] è risaputo. Ma in questo nuovo [[lavoro]] i produttori non si sono accontentati di fare mediamente [[schifo]]: hanno trovato una nuova dimensione del brutto. Il ritmo del film si mantiene lentissimo per un tempo lunghissimo. Così lungo da farti rimpiangere i monologhi psicologici interminabili di [[Neon Genesis Evangelion|Evangelion]]. Così lungo che lo spettatore si sorprende a sperare che un incendio improvviso lo costringa a fuggire, ovunque si trovi<ref>Provare per credere: cinque minuti di inquadrature inutili tipo alla ruota dell'auto o al paesaggio che scorre solo per raccontare che due persone stanno viaggiando. Cinque. Fottutissimi. Minuti.</ref>. Il ritmo poi accelera per un paio di scene pseudo fighe, per poi fermarsi nuovamente, allo scopo declamato di far venire attacchi d'ansia a tutte le persone nei paraggi, anche quelle che effettivamente non stanno visionando il film.
[[File:Lupin III Red Vs Green.jpg|left|thumb|300px|Una delle scene in cui la scena si divide ''inspiegabilmente'' in mille tutte uguali. In effetti, è da segnalare che la prima mezz'ora del film è grosso modo un'accozzaglia ingiustifica{{s|<del>bile}}</del>ta di altri episodi.]]
Il film è un insieme di scene d'azione comprensibili a malapena da chi le ha ideate in cui viene mostrato quanto è figo '''Lupin''' in confronto all'altro ''Lupin''; il tutto senza una minima logica consequenziale. Da quel poco che trapela dall'intreccio fitto fitto di flashback e scene messe lì giusto per riempire minuti cogliamo che un tale Yasuo dal niente lascia la donna che vuole sposare si impomata i capelli e si unisce alla cricca dei doppioni diventando il più bravo e tentando di rubare un diamante al posto suo che in realtà è l'arma segreta di un Giappone sempre più guerrafondaio che è in combutta con un'organizzazione di mercenari segreta tanto che la conosce anche l'ultimo dei cretini e alla fine fa una sfida con l'originale per determinare il vero ''Lupin''<ref>Tuttod'unfiato</ref>. Oh sì. Capiamo anche che al regista piace Miyazaki, pur non essendo degno nemmeno di lucidargli le suole.