Ludovico Ariosto: differenze tra le versioni

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{{citazione|Voglio solo una vita tranquilla, una casa dignitosa e tanti bambini; sono uno che ama la famiglia. Per questo ho ventidue mogli|Ariosto su piccoli desideri della vita}}
{{Cit|Cucinato con il rosmarino è ancora meglio!|Francesco Amadori su Ludovico Ariosto}}
{{Cit|Non è stata colpa mia!!!|[[Ariosto]] che tenta di difendersi dall'Orlando Furioso}}
{{Cit|Quasi quasi mi [[pippo]] un barattolo|Ariosto sulla droga omonima da lui creata }}
 
Ludovico Ariosto ([[Reggio Calabria]], 1474-[[Salerno]], 1533) è stato un cuoco, poeta e donnaiolo [[Italia|italiano]].
[[Immagine: ariosto1.jpg|thumb|right|Tipica [[droga]] utilizzata da Ariosto, (creata da lui) già in commercio all'epoca]]
[[Immagine:Ariosto.jpg|right|thumb|300px|Ariosto metre reclamizza i suoi prodotti]]
== La Vita ==
 
===Giovinezza e adolescenza===
Ludovico Ariosto (scorReggio Emiglia, 8 settembre 14 a.c. – [[Parigi]], 6 luglio 1789 d.c.) è stato un poeta, scrittore e [[speleologo]] italiano, autore dell'Orlando incazzoso. Si distingue per il suo eclettico contributo al genere umano. Dalla letteratura all'alchimia, dalla drammaturgia al marketing, le sue idee sono ancora oggi all'avanguardia.
Ariosto nacque a [[Reggio Calabria]] l’8 settembre 1474, il Padre Niccolò Caloggero Nascenti faceva parte della cosca locale e aveva il presidio sui traffici di [[droga]] dello [[Stretto di Messina|Stretto]]. La madre, [[Alessia Marcuzzi]] Valeria, era una show-girl locale che ebbe dal marito altri dieci figli prima di scappare al nord con un fabbricante di [[Activia|Yogurt]].
 
Ariosto studiò lettere all’università appassionandosi in particolare alla [[poesia]] in lingua volgare dove bisognava inserire nei versi più parolacce e pesanti allusioni [[sesso|sessuali]] possibili. Il giovane dimostrò subito una spiccata abilità nella materia e i suoi canti divennero l’orgoglio del [[Terrone|popolo locale]], il quale si guadagnò così l’ammirazione del resto d’[[Italia]] che non riuscì mai ad eguagliare i livelli degli abitanti di Reggio quanto a volgarità<ref>Letteraria, ovviamente.</ref>.
 
Purtroppo però nel 1501 il padre fu arrestato in una retata della [[digos]] e il giovane laureando di 27 anni (era stato rimandato 2 volte al [[liceo]] per insufficienze in [[Educazione fisica|ginnastica]]) si vide costretto a lasciare la sua amata [[poesia]] per entrare al servizio dei boss locali come corriere. Per evitare la fine del padre decise di farsi [[prete]] in modo da avere una rendita assicurata mentre usava la [[parrocchia]] come copertura per i suoi traffici di [[droga]].
== La Vita ==
Ludovico Ariosto nacque a scorReggio Emiglia, piccola cittadina di non si sa quale contea, l'8 settembre del 14a.c., primo di dieci tra fratelli e sorelle. Suo padre Niccolò Copernico, di nobile famiglia, faceva parte della corte del duca Ercules I d'Este ed era comandante del presidio militare gallo comandato da Asterix e obelix
La madre, Daria Malaguti, era una nobildonna di scorReggio. Ludovico dapprima intraprese la vita di chiesa, ilsuo maestro era gesù che si scopri poi essere [[ebreo]].Per volontà del padre Ludovico si allontanò dal maestro,si concentro dunque sugli studi di legge a [[Ferrari]], che abbandonò dopo poco tempo dopo aver infranto la legge e essere messo in gatta buia per circa 6 anni. Durante la sua permaneza in galera, ludovico fece amicizia con il suo compagno di cella Gregorio Da Spoleto che gli fece da maestro per studi umanistici.
 
Nel 1515, da bravo [[prete]], aveva già avuto [[Sesso|conoscenze]] con 22 donne e generato un numero imprecisato di figli; fu così che si trovò costretto a [[Matrimonio|sposarsi]] per non dover riconoscere i figli illegittimi, ah e siccome era amico del [[Papa]] poté restare prete da sposato e continuare a ricevere la rendita.
Ariosto seguì nel frattempo studi di meccanica presso l'Università di Enzo Ferrari; si appassionò anche anche alla poesia in volgare. Infatti poco dopo venne denunciato per ingiurie e linguaccio poco decente. Bestemmiando il suo dio continuo la sua strada conoscendo cosi Pietro Bembo, con cui andò a convivere per qualche hanno, insieme era presente anche [[petrarca]]
 
===Maturità e vecchiaia===
Alla morte improvvisa del padre, nel 1200d.c., Ludovico si ritrovò a dover badare alla famiglia; di conseguenza si vide "costretto" ad accettare l'incarico di capitano della squadra di calcio della città di ferrari; era la stagione 1200-1201. Nel 1205 riusci a sconfiggere i vichinghi e a vincere la coppa dei campioni. Successivamente, rientrato a Ferrara per il ritiro, venne assunto dal cardinale Ippocampo d'Este (figlio di Ercules), per ottenere alcuni benefici ecclesiastici, facendosi poi chierico. Nel 1206 fu colto di sorpresa mentre pippava [[cocaina]] nel confessionale.
 
Soltanto nel 1516 tornò a scrivere pubblicando un poema [[Epica|epico]] intitolato “L’orlando Goloso” un tomo di 367786 pagine tutto volto alla reclamizzazione del suo nuovo prodotto: il condimento per alimenti Ariosto. Il giovane scrittore dedicò il volume al boss per cui lavorava, tale Alfonsino d’Esteddu, al quale piacque [[Ma anche no|così tanto]] che per ricompensarlo gli ordinò di trasferirsi a [[Salerno]] per gestire le attività della cosca.
Questa condizione gli spiacque molto: Ippolito era uomo avaro, ignorante e gretto; Ariosto stesso era divenuto [[drogato]] a causa sua. In questo periodo, quindi, a causa della droga non ebbe tempo di dedicarsi agli allenamenti.
.Nel 1213, dopo la morte del papa Giulietta II della Rovere, venne eletto papa Gallo che aveva spesso manifestato dislessicità e difficolta di parola. Il poeta considerava Roma come centro di riunione dei [[camerati]] così decise di recarcisi per iniziare cosi l'opera che completerà poi mussolini nel 1900.
Dopo i preparativi per la partenza, durati fino al 1522 Ariosto partì con la [[moglie]] ma, ahimè, pare che essa avesse segretamente sostituito una scatola di [[sardine]] sott’olio con il suo [[beauty-case]]. Fu così che Ariosto morì di fame proprio a pochi chilometri dall’uscita dell’autostrada, dopo aver guidato ininterrottamente per 11 anni.
Intanto a Firenze Ariosto si innamorò di una donna, Sandra Mondaini,tutt'ora in vita. L'Ariosto era stato sempre restio al matrimonio; pertanto si sposò solo dopo anni, in gran segreto per la paura di perdere i benefici di pusher che aveva acquistato qualche anno prima che gli erano stati concessi. Precedentemente Ariosto aveva avuto due figli da due donne diverse (incidente di percorso avvenuto sul viale Zara).
Il suo cadavere fu smembrato da altri automobilisti affamati che riuscirono così a sopravvivere e la moglie salvò soltanto una parte del marito<ref>Indovina quale.</ref> che fu sepolta nel cemento di un pilone del ponte di Messina come estremo ringraziamento da parte del boss.
 
==Opere letterarie==
Trascorsi gli anni di una vita monotona all'insegna della droga, nel 1789 si trovò partecipe in un colpo di stato in Francia. Ludovico era in francia per i campionati mondiali di BongaMania, nel frattempo a Parigi piccolo borgo nei Pressi di Bongcity avvenne una rissa perché l'arbitro fischio un rigore che non c'era, il povero ludovico sentedo alla radio di questi scontri si infilò gli anfibi e corse a Parigi, non arrivo mai perché collassò scendendo le scale e si fratturò l'osso del collo.
 
===Orlando Goloso===
[[Immagine:Orlando_furioso_copertina.jpg|right|thumb|2500px|La copertina della prima edizione dell'opera]]
Senza dubbio la sua [[opera]] più grandiosa è stata “L’orlando goloso” edito in 40 capitoli con il sottotitolo: “1001 modi per servire i piatti con i condimenti Ariosto”. In questo capolavoro della poesia volgare vengono sviscerati e accuratamente analizzati tutti i possibili usi dei condimenti ideati dal poeta per permettere alle sue varie amanti di risparmiare tempo ai fornelli e passarne di più a [[Sesso|letto]]. Il libro è tristemente noto per avere la trama più lineare possibile e pochissimi personaggi, tanto che fu considerato un [[capolavoro]] del sintetismo dell’epoca.
 
==Opere letterarie==
[[Immagine:gay_kiss.jpg|right|thumb|265px|Immagine tratta dalla locandina della prima rappresentazione del "Bruno e Carl"]]
Ariosto, figlio della famosa Stefania, vanta una produzione letteraria che varia dalla [[satira]] (memorabile l’''Invectiva nimium salis'' del [[1504]], nella quale si scagliava con il suo servitore Pancrazio che a suo dire metteva troppo sale nella minestra), alle opere teatrali, che non si discostano mai dal tema fisso della realizzazione dell'amore tra un giovane di basso livello sociale e una fanciulla di famiglia nobile (fatta [[eccezione]] per il ''Bruno e Carl'', struggente storia d'amore [[omosessuale]], con probabili riferimenti autobiografici, tra due persone di etnie diverse).
 
==Orlando Furioso==Trama====
Ma il suo vero capolavoro è l’''[[Orlando Furioso]]'', [[poema]] epico pubblicato per la prima volta nel 1516.
 
{{quote|Per cosa cazzo mi avete preso, per un taxi?!|L'ippogrifo su tutta la vicenda}}
Con quest'opera Ariosto mette per la prima volta in mostra il suo spirito imprenditoriale, pubblicando ben 17 edizioni diverse del poema, tra cui:
*'''Orlando furioso - Director's Cut''' (con 37 pagine inedite, interviste all'autore e ai personaggi)
*'''Orlando Furioso - Il Fumetto''' (opera a fumetti con disegni di Michelangelo)
*'''Orlando Furioso BC''' (poema poco fortunato in cui la vicenda è ambientata nel secondo secolo AC)
*'''Orlando Furioso 2 - La vendetta di Orlando'''
*'''Orlando - La Trilogia''' (che riunisce [[Chanson De Roland]], [[Orlando Innamorato]] e Orlando Furioso).
 
Prima della gara di cucina tra i [[Islam|Mori]] ed i [[Cristianesimo|Cristiani]] per decidere a chi spetti la proprietà di [[Parigi]]<ref>L'intera città valeva allora un piatto di spaghetti alla bolognese.</ref>, [[Carlo Magno]] affida il set completo dei condimenti Ariosto al vecchio Namo di Baviera, per evitare risse tra Orlando e Rinaldo che ne sono entrambi golosi, e lo promette a chi si dimostrerà più abile ai fornelli.
Del poema, che narra le vicissitudini di un Orlando ferito dal fallimento della sua storia d'amore con [[Cristiano Malgioglio]], è ben noto l'[[incipit]]:
 
I cristiani sono sconfitti nella gara, il [[Merda|paté]] di zampe di [[rana]] preparato dai loro cuochi non riesce infatti a battere il [[kebab]] dei nemici, ma i condimenti vengono salvati da un vecchio eremita. Durante il viaggio di ritorno, il perfido Pinabello, della casata dei Maganza, scopre che Bradamante, una appassionata di [[sadomasochismo|sado-maso]] innamorata del musulmano Ruggero<ref>Lo sfigato di turno</ref>,[[Immagine:Guerriera_elfa.jpg|left|thumb|220px|Bradamante ha un nuovo giocattolo e lo vuole provare su di te...]]appartiene alla casata dei Chiaramontesi (Si, i nomi sono tutti cosi’, quindi mettitela via), nemica della sua: allora a tradimento getta la [[ragazza]] in una caverna. Qui però Bradamante è salvata dalla maga Melissa, che, dopo una seduta di riabilitazione, la guida alla tomba di [[Mago Merlino|Merlino]]<ref>Non si sa cosa cazzo ci facesse in Francia ma fa figo.</ref>, dove Melissa informa Bradamante che, per poter liberare Ruggero dal castello del mago Atlante (come ci sia finito non si sa e non importa), dovrà impadronirsi dell'anello magico di [[Sauron|Soraun]], ora in possesso dello hobbit [[Frodo|Fodro]]; l'anello infatti ha un doppio potere: portandolo al dito dissolve gli incantesimi, mettendolo in bocca rende invisibili o tramortiti.<ref>L'ho gia' sentita da qualche parte ma non ricordo dove...</ref>
{{Quote|Donne e Motori, gioie e dolori io canto}}
 
Orlando, in seguito a un incubo causato dal paté, parte da [[Parigi]] alla ricerca dei condimenti, seguito dal fedele [[Coglione|amico]] Brandimarte. Dopo un viaggio di un giorno e mezzo Orlando arriva in Frigia, in [[Turchia]] <ref>Dunque ha percorso 3000 km in 36 ore</ref>, salva Olimpia dagli intrighi del re Cimosco e libera il suo promesso sposo, Bireno. L'uomo però si era innamorato del figlio di Cimosco, suo carceriere, e abbandona Olimpia su una spiaggia deserta<ref>Bella sfiga...</ref>.
==Ariosto alchimista e imprenditore==
Proseguendo nella ricerca, resta prigioniero nel palazzo fatato di Atlante, insieme a Ruggero, Brandimarte, Gradasso e Ferraù<ref>Non sai chi siano? Nemmeno io.</ref>. Vi giunge anche l’eremita con i condimenti che, spacciandosi per Sam era riuscito a soffiare l’anello a Fodro sostituendolo con [[Anello stimolante|qualcosa di simile]], il quale libera Sacripante (da dove cazzo spunta questo?!) per farsi scortare, ma per [[errore]], anche Orlando e Ferraù vengono liberati e si lanciano all’inseguimento.[[Immagine:Zerbino2.jpg|right|thumb|250px|Il prode Zerbino in uno scatto ravvicinato.]]
L'altra grande passione di Ariosto fu l'[[alchimia]].
Il paladino (Orlando) libera la pagana Isabella, che, innamorata del cristiano Zerbino<ref>Bel nome da maschio latino</ref>, è stata rapita dai briganti mentre cercava di raggiungerlo. Nel palazzo fatato di Atlante cade prigioniera anche Bradamante, sempre alla ricerca di Ruggiero<ref>No, Brandimarte è un uomo, questa è Bradamarte</ref>. Intanto i Mori si abbandonano a notti folli a Parigi, e il re saraceno Rodomonte giunge nella città, compiendo imprese straordinarie come possedere quattro donne in simultanea.<ref>Piccolo cenno autobiografico.</ref>
 
In soccorso a [[Parigi]] è giunto Rinaldo con cuochi inglesi e scozzesi per lanciare una nuova sfida culinaria, con l'aiuto dell'[[Arcangelo Gabriele|arcangelo Michele]] (così però non vale…). Le pietanze [[inglesi]] uccidono il re Dardinello che presiedeva la giuria, la gara viene dichiarata nulla. Ma l'arcangelo Michele, sollevando un’obiezione su un comma del regolamento, scatena la discordia tra i [[giudici]] e i vari cuochi entrano in contesa fra di loro dando origina a una colossale [[battaglia]] di cibo.[[Immagine:Battaglia_di_cibo.jpg|left|thumb|250px|Il momento più violento dell'epica battaglia.]]
Il suo grande obiettivo era realizzare una spezia in grado di far ottenere un sapore pieno e deciso al cibo e soprattutto alla carne - in particolare quella di [[panda]], di cui andava ghiotto (come testimonia l'opera ''Esopo e Trottolino'' che narra di una storia d'amore tra un panda e lo scrittore classico).
Orlando intanto, visto che non ha un emerito [[cazzo]] da fare, ricongiunge Isabella a Zerbino (ancora) e insegue il re tartaro Mandricardo. Per caso capita sul luogo della messa in onda di [[Buona domenica]] e diviene pazzo. Trasformatosi in una sorta di [[Truzzo|essere bestiale, gretto e semianalfabeta]] compie folli imprese distruttive tra cui uccidere un [[koala]] e partecipare a [[Uomini e Donne]]. Poi nuota fino in all'[[Africa]], non si sa il perché; probabilmente voleva sgranchirsi le gambe. I [[Marocchino|Saraceni]] sono sconfitti dai colpi delle porchette inglesi, e devono ripiegare nel Sud della [[Francia]], dove sono condannati a bere [[vino]] scadente e mangiare [[formaggio]] puzzolente per l’eternità.
 
Astolfo (Chi è? E chi lo sa...), venuto in possesso dell'ippogrifo (Da dove? E chi lo sa…), vaga per varie regioni, giunge in Etiopia, dove libera il re [[Negro|Senapo]] dalla persecuzione delle Arpie, discende nell'[[Inferno]], sale al paradiso terrestre, poi sulla [[Luna]] dove recupera finalmente i condimenti. A questo punto viene organizzato un banchetto e grazie al semplice profumo dei piatti conditi con l’Ariosto Orlando rinsavisce potendo così, tornato dall’Africa a nuoto, occupare il posto che gli spetta alla corte di Carlo Magno.
Dopo anni di ricerche e studi, il [[5 febbraio]] del [[1522]] raggiunse il suo obiettivo.
Quel giorno nacque [[Ariosto]], l'insaporitore di cibi più amato di tutti i tempi, nonché bevanda preferita di [[Steven Seagal]] e [[Braccio di Ferro]].
 
Finis.
Nel [[1524]] cominciò la produzione su larga scala e le vendite crebbero esponenzialmente finché, nel [[1530]], [[Bill Gates]] non ne copiò la formula e lo ricommercializzò su scala mondiale aggiungendo un pratico dosatore.<br />
Da quel momento cominciò il declino della Ariosto S.p.a, e nel [[1533]] Ariosto fu costretto a vendere allo zio Bill.
 
E Bradamante e Ruggero? Ecco… Aspettate… Allora, Ruggero viene rapito dall’ippogrifo e portato dalla maga Alcina che lo intrappola nel [[Bordello|giardino dell’amore]] con [[Puttan Tour|cinque parti]] ognuna dedicata ad una tecnica sessuale differente, poi viene salvato da Astolfo con l’ippogrifo, anche se lui non voleva essere salvato affatto, e costretto a convertirsi al cristianesimo (senza poter opporre resistenza) per sposare quel maschiaccio di Bradamante, morirà per astinenza di li’ a poco.
Pochi mesi dopo Ariosto, fallito e disperato, si suicidò ingerendo 247 confezioni del suo prelibato prodotto.
{{Scrittori}}
 
===Le Satire===
[[categoria:scrittori]]
Grazie alla sua vulcanica mente Ariosto riuscì a scrivere anche sette satire per un totale di 11256 versi tra il 1517 e il 1625 mantenendo una velocità di scrittura a dir poco eccezionale considerando che vennero scritte ai margini delle pagine della Bibbia mentre officiava le messe. Le satire sono scritte in versi e contenono informazioni sulla vita privata dell'autore seguendo, ancora una volta, uno stile chiaro e sintetico senza fronzoli o inutili dettagli; in parole semplici, esse sono costituite da: "Apologhi con funzione dimostrativa e allegorica".
 
*'''Prima''': in questa il nostro difende i suoi diritti di poeta libero di <s>leccare il cu</s> scrivere quello che gli pare e si dichiara pronto a morire per la libertà. Fu senza dubbio quella di più vasto successo e pare che addirittura un noto uomo politico dell'epoca abbia affermato:
 
{{quote|Se questo tizio vuole prostituirsi adulando con la sua poesia il suo datore di lavoro per un pezzo di pane non vedo perché non si debba essere pronti a morire per garantirgli questo diritto, cribbio!}}
 
*'''Seconda''': Ariosto se la prende ora col Papa. Critica i costumi corrotti di Roma dove ci sono preti sposati (come lui), che prendono laute rendite (come lui), abbandonano i figli illegittimi (come lui) e si dedicano alla pedofilia e alle orge (non come lui, ma gli sarebbe piaciuto).
 
*'''Terza''': elogio della famiglia. In fondo tutto quello che un povero [[poeta]] dai sentimenti infranti dalla brutalità del mondo cerca è una<ref>Ma anche due o tre.</ref> buona moglie che rappezzi le ferite del suo cuoricino.
 
*'''Quarta, quinta e sesta'''<ref>Ok,ok, non avevo [[palle]] di scrivere...</ref>: le solite cacchiate contro i bifolchi, il [[matrimonio]] e i [[Professore|professori]] del figlio (pare che l'avessero rimandato in italiano); come sparare ai pesci in un barile.
 
*'''Settima''': come la terza ma si aggiunge anche la richiesta di una vita lontano dal mondo caotico della città, così da evitare che i vicini notino la processione di [[Donna|donne]] entrare e uscire dalla sua casa ogni sera e mattina, e a volte anche metà pomeriggio. Ancora meglio sarebbe abitare in un quartiere di ciechi.
 
In particolare doveva essere tratto un [[film]] dalla terza satira, con regista [[Dan Brown]], dove si sarebbero viste scene bollenti interpretate dallo stesso Ariosto nei panni del [[Papa]]. Il film avrebbe dovuto essere prodotto dall'accademia cinematografica pontificia; purtroppo, all'ultimo momento, il progetto fu accantonato e la produzione spostò i soldi a un film di [[Michele Placido]] "I [[comunisti]] mangiano i bambini, ma i [[capitalisti]] mangiano i loro genitori". Inutile dire che Ariosto la prese malissimo e si ritirò in [[campagna]] folgorato da una crisi meditativa, accompagnato solo da cinque donne, contro una media di otto, senza mai uscire di casa per più di sei mesi, notizie riguardo altri dodici figli sono incomplete e del tutto inattendibili.
 
 
==Note==
<references/>
 
 
==Collegamenti==
*[[Poesia]]
*[[Epica]]
*[[Medioevo]]
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