La Gazzetta del Mezzogiorno: differenze tra le versioni
m (Bot: sistemazione dei wikilink - parte 1) |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{stub}}{{Accusa|accusa=fantasiapersonale|firma={{utente:Gold snake/firma}} 12:08, ott 27, 2009 (CET)}} |
|||
{{stub}} |
|||
{{Cit|Ci faccio gli scartucci per mettere dentro i lupini|[[Gianni Ciardo]] su Gazzetta del Mezzogiorno}} |
{{Cit|Ci faccio gli scartucci per mettere dentro i lupini|[[Gianni Ciardo]] su Gazzetta del Mezzogiorno}} |
Versione delle 13:08, 27 ott 2009
La Gazzetta del Mezzogiorno è il più diffuso involucro alimentare utilizzato in Puglia, una regione remota che confina a nord con la Polosvacchia e a sud con la Svervegia.
Accerima rivale industriale del Kuki e della vomitevole tovaglia a scacchi della nonna, la Gazzetta del Mezzogiorno viene utilizzata per avviluppare qualsiasi alimento al fine di difenderne la freschezza.
I suoi fabbricanti ne realizzano spesso versioni abbellite con strane scritte a inchiostro, responsabili pare di frequenti intossicazioni negli usufruitori.
Usi più diffusi e curiosità
La Gazzetta del Mezzogiorno viene utilizzata principalmente per conservare i seguenti cibi:
- Cozze Nere
- Lupini
- Pesce fritto
- Sgagliozze
- Interiora di porco
Inoltre può venire utilizzata per:
- Raccogliere escrementi di Giuliano Ferrara (che si dice abbiano effetto curativo per la gotta e l'AIDS).
- Foderare l'auto durante gli imboscamenti.
- Pulire la gabbia dei canarini.
Alcuni scienziati Sververgi suppongono che la Gazzetta fosse in antichità un quotidiano, ma gli scienziati dei giorni d'oggi non sono più quelli di una volta....