L'occhio della madre: differenze tra le versioni

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{{sottotitolo|Hai notato l'occhio della madre?Che poesia!}}
={{alert|Bravo pirla hai cliccato!}}
{{Fantozzi}}
{{alert|E adesso come la mettiamo?}}
{{allafacciawiki}}
{{alert|Ti avevo detto di non cliccare}}

{{alert|Ma tu non mi hai voluto ascoltare}}
[[File:Samara02.jpg|thumb|right|275px|La versione restaurata del primo piano dell'occhio della madre.]]
{{alert|Te l'avevo detto}}

{{alert|Come ti senti?}}
'''L'occhio della madre''' è la poetica espressione con cui ci si riferisce ad uno dei più importanti primi piani della storia del cinema: nel grande capolavoro del maestro [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]], [[la corazzata Potëmkin]], atto III, scena IV.
{{alert|Figo?}}

{{alert|Credi che trasgredire le regole sia una cosa figa vero?}}
== Introspezione (breve) a cura del professor [[Guidobaldo Maria Riccardelli]] (Attenzione : soporifero) ==
{{alert|Ti senti grande?!}}

{{alert|Ti senti potente, vero?!}}
Tratto da '''"L'antologia e studio piscologico della precarietà e futilità dell'esistenza della percezione del primo piano dell'occhio della madre, volume I''' :
{{alert|Sì clicca quanto vuoi quella x, dai!}}

{{alert|Oppure se sei uno di quei nerd fighetti prova a chiudere da prompt}}
{{Quote|Come mi accingevo ad esplicarvi, la nostra percezione dell'essere inteso come presenza all'interno del contesto cinematografico dipende solo ed esclusivamente dall'uso che il regista,dicasi 'l'autore', ci presenta come fondamentale o elemento di contorno nel complesso della scena presente.Sarebbe sciocco definire un primo piano un semplice primo piano, ed è per questo che il cinema espressionistico di [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]] ci ha permesso di conservare fino ad oggi, e si spera anche oltre{{citnec}}, la concezione del primo piano di un'opera a se stante distaccata dal contesto cinematografico in cui è inserito.Dobbiamo quindi immaginarci un primo piano come parte non solo integrante dell'opera, ma anche come parte singola nel quale è possibile intravedere più di un centinaio di simbologie e raffigurazioni diverse (vedi riquadro "Altri libri del Professor [[Guidobaldo Maria Riccardelli]]", punto uno). Da notare, importantissima, la presenza dell'occhio al femminile, dicasi ''"della madre"'', e non del padre, probabilmente ideaologia colma di significati nascosti che sono sicuro, siete desideriosi di scoprire quanto me.Sorvolando su quest'ultima parentesi, il contesto nel quale si inserisce l'opera dell'occhio della madre è fine a se stesso e può vivere separatamente dal piccolo capolavoro che stiamo esplorando.Per queste stesse ragioni, l'occhio della madre può vivere privo delle scene precedenti, senza contesto, solo grazie alla sua forza spirituale e ricca di significati tutt'oggi incompresi ai più.Ma torniamo a parlare dell'occhio nel dettaglio.Quale possiamo considerare la migliore idea di sempre nel mondo del cinema?Il primo piano?L'iride?Il fatto che l'occhio sia della madre?O semplicemente, la presenza dei tre elementi, che sapientemente fusi insieme dal maestro [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]] all'interno di quel capolavoro artistico che è [[la corazzata Potëmkin]], sono inscindibili e creano quell'atmosfera di cui ci stiamo prolungando?Sicuramente l'iride colpisce molto, perdonate il gioco di parole, l'occhio dello spettatore (o della spettatrice, perdonate la pignoleria) a causa della perfetta simmetria circolare all'interno dell'occhio.Un dubbio sorge spontaneo...se l'iride è perfetto poiché incluso nell'occhio, l'occhio è altrettanto perfetto perché include l'iride?Sicuramente posso affermare di non aver mai visto un'iride talmente ben strutturato da suscitare simili dubbi a livello morale, che richiamano palesemente le domande del tipo "Chi siamo?Da dove veniamo?"{{citnec}}.Ma se l'iride colpisce per il suo insieme, altrettanto non possiamo dire della madre; infatti l'occhio (ricordo) appartiene a lei.Recentemente sono sorti dubbi su questa affermazione, che riguardano una scelta del regista.L'occhio in primo piano è lo stesso mostrato precedentemente della madre, o il sommo [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]] ha utilizzato un altro occhio per il fatidico primo piano, più armonico e consono alle sensazioni che avrebbe dovuto suscitare?Per ogni dubbio e domande, ho scritto un libro anche a riguardo, che suggerisco ai curiosi del prolifero argomento (vedi il riquadro "Altri libri del Professor [[Guidobaldo Maria Riccardelli]]", punto due). Sorvolando ancora una volta su un'altro argomento, passiamo al fulcro del dibattito.Quanto colpisce il primo piano dell'occhio della madre?La madre, scoinvolta dalla perdita prematura e barbarica del figlio, ritrova nuova vita e ragione di lotta contro i crudeli soldati, in un concentrato di pianto, rabbia, e forza interiore concentrati su un solo occhio.Già, uno.Perché non due?Sfortunatamente, non ho ancora scritto un libro a riguardo, ma un giorno ho intenzione di ampliare il repertorio delle mie conoscenze in questo campo e rendere pubbliche le mie scoperte e riflessioni.Facendo un passo indietro, è dunque possibile individuare nell'occhio della madre tutto il dolore e coraggio di una sofferenza incredibile, che poche volte mi ha emozionato in tale modo nel cinema del sommo [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]].Possibile che [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]] avesse intenzione di trasmettere il doppio delle emozioni presenti nell'ideologia di base di mostrare l'occhio della madre, sfruttando un primo piano?Probabile, poiché l'emozione raggiunge il culmine solo quando l'occhio si trova perpendicolare alla telecamera, inquadrato millimetricamente in modo da risultare l'unico elemento sulla scena, importante o meno, eccezion fatta per un sopracciglio che si nota di sfuggita.Avviandoci verso una conclusione di questo primo capitolo della prima parte del primo atto del primo libro della prima serie della prima enciclopedia dei miei libri incentrati esclusivamente sull'occhio della madre, posso affermare che nel remake da me medesimo personalmente girato, le emozioni non sono quelle che ricordo, mi hanno strappato una o due lacrime più di una volta durante le proiezioni di "[[la corazzata Potëmkin]]".Ciononostante, le altre 17 bobine esistenti ricordano la perfezione e armonia delle scene, e mi riconducono all'indimenticabile, ultralodato e perfezionato, primo piano dell'occhio della madre.Grazie, [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]].}}
{{alert|Tanto non c'ho un cazzo da fare}}

{{alert|Da qui non mi muovo}}
== Curiosità (a cura del Professor [[Guidobaldo Maria Riccardelli]] ==
{{alert|La verità... è che hai bisogno di conferme}}
{{Curiosità}}
{{alert|Per dimostrare a te stesso che vali qualcosa}}

{{alert|Quando sappiamo benissimo entrambi quanto vali}}
*Questa scena, nel suo remake, è stata girata più di 55 volte.
{{alert|Perché voi valete!}}
*La madre del film in realtà è un [[trans]].
{{alert|E bla bla bla}}
*La madre portava le lenti a contatto blu, ma nel bianco e nero non si nota.
{{alert|Donna Moderna vi ha proprio lobotomizzato}}
*La madre è strabica.
{{alert|La crema depilatoria, l'abs, il doppio airbag, il telefonino che ti fa i toast...}}
*Per ottente più realismo, [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]] ha fatto fucilare realmente il figlio dell'attrice sul set.
{{alert|Il vibratore a 10 velocità, il maxitelevisore del cazzo, la Porsche, l'acqua depurata...}}
*Dopo la morte dell'attrice, dei fan del film hanno profanato la tomba e depredato il cadavere dell'occhio, adesso conservato da qualche parte nella cameretta di un [[nerd]].
{{alert|Cosa te ne fai di queste minchiate?}}
*Dopo aver girato questa scena più di 350 volte, l'attrice è divenuta cieca.
{{alert|Le cose che possiedi finiscono col possederti}}
*La madre è [[ermafrodita]].
{{alert|E la tua vita si svuota di ogni significato}}
*L'attrice che fa la madre nel remake del film è la signora [[Pina]], la stessa che si è spesso prestata come controfigura per [[Marilyn Monroe]].
{{alert|Ragazzo tu sei così vuoto che tra poco implodi}}
*Il figlio nel film ha meritato di morire : aveva appena comprato un pacchetto di figurine dei [[Gormiti]].
{{alert|E per cercare di riempire quel vuoto che hai dentro}}
*Nessuno è intenzionato a fare un primo piano del tuo occhio, fattene una ragione.
{{alert|Ti droghi e poi voti che la droga fa male}}

{{alert|Bravo! Bravo! Braaaavooo!}}
== Altri libri del Professor [[Guidobaldo Maria Riccardelli]] ==
{{alert|Non scegliere la droga}}

{{alert|Scegli la vita!}}
1 Per la lista completa delle simbologie nell'occhio della madre, acquistate il mio ultimo libro :
{{alert|Comunque ti sei accorto che è inutile premere la crocetta rossa del tuo browser?!}}
'''Centocinquantuno simbologie nell'occhio della madre del sommo maestro [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]]'''.
{{alert|Scegli Coca-Cola Zero (piccolo spazio pubblicitario)}}

{{alert|Coca-Cola Zero: zero grassi, zero alcol, zero zucchero, zero proteine}}
2 '''Occhio o non occhio?Riflessione interiore ed esteriore sulle capacità scenografiche di un semplice apparato visivo, e sul suo possibile coinvolgimento nel capolavoro indimenticabile del glorioso [[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]]'''.
{{alert|Praticamente acqua sporca!}}

{{alert|Coca-Cola Zero: e niente sarà più come prima}}
== Articoli correlati ==
{{alert|Nemmeno il tuo conto in banca}}
*[[La corazzata Potëmkin]]
{{alert|Attenzione, può indurre dipendenza, leggere attentamente il foglietto illustrativo}}
*[[Fantozzi]]
{{alert|E così ritorniamo al solito problema della droga...}}
*[[Sergej Michajlovič Ejzenštejn]]
{{alert|È come un buco}}
*[[Guidobaldo Maria Riccardelli]]
{{alert|Da cui non puoi uscire}}
*[[Cinema]]
{{alert|E più cerchi di uscire}}
*[[Topo Gigio]]
{{alert|Più sprofondi}}
*[[Ragionier Filini]]
{{alert|Proprio come questo articolo}}

{{alert|Eh... è inutile che ti lamenti}}
[[Categoria:Umorismo]]
{{alert|Sei tu che hai cliccato}}
{{alert|Cioè pretendi di venire su Nonciclopedia... e trovare tutto rosa e fiori, il comitato di benvenuto del cazzo, la fatina buona dei dentini, l'orsetto ricchione che te lo appoggia dolcemente in culo}}
{{alert|Tutti amiconi, ridiamo tutti assieme, magari facciamo anche qualche orgetta in cui invitiamo le nostre ragazze per aiutare quei poveri nerd soli come cani}}
{{alert|Sì sì tutti su Nonciclopedia... evvivaaaa}}
{{alert|Sveglia ragazzo! La vita non è così}}
{{alert|La vita è dura}}
{{alert|Non è sempre domenica}}
{{alert|Essì c'hai l'adsl, scarichi il mondo, eppure sei bloccato qui dentro}}
{{alert|Ma non sai dire altro che "OK"?}}
{{alert|Ops, mi sono accorto solo ora che puoi rispondere solo OK...}}
{{alert|Mi presti 10'000 euro?}}
{{alert|Posso farmi la tua ragazza?}}
{{alert|... Perché non ti butti giù dalla finestra?}}
{{alert|Già che ci sono}}
{{alert|Ti racconto di quella volta che ho conosciuto Mozart}}
{{alert|Allora: era una giornata di mezz'estate e io mi stavo incamminando per la strada...}}
{{alert|Ad un certo punto...}}
{{alert|Aspe.. tutto questo parlare mi ha messo sete}}
{{alert|Vado a farmi una birra.. anzi una Coca}}
{{alert|Scegli Coca-Cola Zero (piccolo spazio pubblicitario)}}
{{alert|Coca-Cola Zero: zero grassi, zero alcol, zero zucchero, zero proteine}}
{{alert|Praticamente acqua sporca!}}
{{alert|Coca-Cola Zero: e niente sarà più come prima}}
{{alert|Eccomi tornato... dicevamo?}}
{{alert|Ah sì, ti stavo raccontando di tua mamma}}
{{alert|Gran donna! In tutti i sensi}}
{{alert|Cioè poi oh, ti fa di quelle cose che manco in tv dopo le 2 di notte ce le vedi, manco sul satellite}}
{{alert|Oh, scusa, ma ti stai annoiando?}}
{{alert|Ah, sei di fretta? Dovevi dirlo subito!}}
{{alert|Cioè non ti voglio trattenere ancora a lungo}}
{{alert|Adesso ti lascio andare}}
{{alert|Ma prima, un'ultima cosa}}
{{alert|Ti devo dire una cosa}}
{{alert|UNA COSA}}
{{alert|Ah ah, buona questa!}}
{{alert|Non ridi?}}
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{{alert|3}}
{{alert|2}}
{{alert|1}}
{{alert|Tre quarti}}
{{alert|Mezzo}}
{{alert|Un quarto}}
{{alert|Due diciassettesimi}}
{{alert|Zero}}
{{alert|Sì, Coca-Cola zero!}}
{{alert|OK, ti lascio andare...}}
{{alert|... ma prima ....}}
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{{alert|...}}
{{alert|Oddio non ricordo...}}
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{{alert|Vabbé...}}
{{alert|Ti saluto!}}
{{alert|Ciao!}}
<br id="hide-edit">
{{alert|Se è il tuo compleanno, auguri!}}
{{alert|Se non lo è, auguri di buon non-compleanno!}}
{{alert|Auguri e figli maschi...}}
{{alert|Arrivederci}}
{{alert|Ciao!}}
{{alert|Adios!}}
{{alert|Bye Bye!}}
{{alert|Aspetta...}}
{{alert|Un'ultima cosa...}}
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{{alert|Ci ho ripensato...}}
{{alert|Anzi, no...}}
{{alert|Ah, si...}}
{{alert|Vabbè, tua zia è qui con me e ti saluta.}}
{{alert|Ha detto che presto avrai un cuginetto, saremo parenti, sei contento?}}
{{alert|Dai, non ho fatto apposta...}}
{{alert|Vabbè...}}
{{alert|Ciao Ciao!}}
{{alert|Salutami tua sorella!}}
{{alert|E ricordati il preservativo!}}
{{alert|Ah, non dare confidenza agli sconosciuti}}
{{alert|Studia, che se no ti possono bocciare}}
{{alert|Come? Lavori? Beh, non insultare il capo! Potrebbe licenziarti}}
{{alert|Scherzavo...}}
{{alert|Ah, pensa prima di modificare o vandalizzare Nonciclopedia, pensa...}}
{{alert|E opponiti al MOIGE}}
{{alert|Non bere RedBull che contiene taurina}}
{{alert|Non so cosa sia, ma mi ha detto mio cuggino che fa malissimo}}
{{alert|Mi ha raccontato che una volta la ha bevuta e poi è morto}}
{{alert|Due volte}}
{{alert|Ora è preoccupato}}
{{alert|Sai, non c'è due senza tre...}}
{{alert|Dai ti lascio andare...}}
{{alert|Anzi...}}
{{alert|Che ne dici di un altro conto alla rovescia?}}
{{alert|Come?!}}
{{alert|Ti sei rotto le palle? Cattivo bambino, non si dicono queste cose}}
{{alert|Aspettami devo andare in bagno}}
{{alert|Sei ancora lì? Bene, bene perché devo ancora raccontarti dei cosa è successo al gatto della sorella del nipote del vicino del...}}
{{alert|...cugino della suocera della vedova...}}
{{alert|...di suo cugino}}
{{alert|Non hai capito niente?}}
{{alert|Bè, neanch'io}}
{{alert|Comunque sono allergico ai gatti}}
{{alert|Ricorda:}}
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{{alert|Adesso conto fino a 10 e poi ti lascio andare}}
{{alert|10}}
{{alert|9}}
{{alert|8}}
{{alert|7}}
{{alert|6}}
{{alert|3}}
{{alert|5}}
{{alert|1}}
{{alert|2}}
{{alert|4}}
{{alert|9}}
{{alert|8}}
{{alert|E che cazzo frequento il CEPU, la lezione in cui insegnavano a contare ero al cesso}}
{{alert|7}}
{{alert|6}}
{{alert|5}}
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{{alert|3}}
{{alert|2}}
{{alert|1}}
{{alert|Tre quarti}}
{{alert|Mezzo}}
{{alert|Un quarto}}
{{alert|Due diciassettesimi}}
{{alert|Zero}}
{{alert|Sì, Coca-Cola zero!}}
{{alert|OK, ti lascio andare...}}
{{alert|... ma prima ....}}
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{{alert|Oddio non ricordo...}}
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{{alert|Ti saluto!}}
{{alert|Ciao!}}
<br id="hide-edit">
{{alert|Se è il tuo compleanno, auguri!}}
{{alert|Se non lo è, auguri di buon non-compleanno!}}
{{alert|Auguri e figli maschi...}}
{{alert|Arrivederci}}
{{alert|Ciao!}}
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{{alert|Bye Bye!}}
{{alert|Aspetta...}}
{{alert|Un'ultima cosa...}}
{{alert|Anzi no...}}
{{alert|Ci ho ripensato...}}
{{alert|Anzi, no...}}
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{{alert|Vabbè, tua zia è qui con me e ti saluta.}}
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{{alert|Salutami tua sorella!}}
{{alert|E ricordati il preservativo!}}
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{{alert|Studia, che se no ti possono bocciare}}
{{alert|Come? Lavori? Beh, non insultare il capo! Potrebbe licenziarti}}
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{{alert|Ah, pensa prima di modificare o vandalizzare Nonciclopedia, pensa...}}
{{alert|E opponiti al MOIGE}}
{{alert|Non bere RedBull che contiene taurina}}
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{{alert|Ora è preoccupato}}
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{{alert|Come?!}}
{{alert|Ti sei rotto le palle? Cattivo bambino, non si dicono queste cose}}
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{{alert|...di suo cugino}}
{{alert|Non hai capito niente?}}
{{alert|Bè, neanch'io}}
{{alert|Comunque sono allergico ai gatti}}
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{{alert|Ci rivedremo ogni volta che cliccherai su questa pagina.}}
={{alert|Bravo pirla hai cliccato!}}
{{alert|E adesso come la mettiamo?}}
{{alert|Ti avevo detto di non cliccare}}
{{alert|Ma tu non mi hai voluto ascoltare}}
{{alert|Te l'avevo detto}}
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{{alert|Credi che trasgredire le regole sia una cosa figa vero?}}
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{{alert|Ti senti potente, vero?!}}
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{{alert|Oppure se sei uno di quei nerd fighetti prova a chiudere da prompt}}
{{alert|Tanto non c'ho un cazzo da fare}}
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{{alert|La verità... è che hai bisogno di conferme}}
{{alert|Per dimostrare a te stesso che vali qualcosa}}
{{alert|Quando sappiamo benissimo entrambi quanto vali}}
{{alert|Perché voi valete!}}
{{alert|E bla bla bla}}
{{alert|Donna Moderna vi ha proprio lobotomizzato}}
{{alert|La crema depilatoria, l'abs, il doppio airbag, il telefonino che ti fa i toast...}}
{{alert|Il vibratore a 10 velocità, il maxitelevisore del cazzo, la Porsche, l'acqua depurata...}}
{{alert|Cosa te ne fai di queste minchiate?}}
{{alert|Le cose che possiedi finiscono col possederti}}
{{alert|E la tua vita si svuota di ogni significato}}
{{alert|Ragazzo tu sei così vuoto che tra poco implodi}}
{{alert|E per cercare di riempire quel vuoto che hai dentro}}
{{alert|Ti droghi e poi voti che la droga fa male}}
{{alert|Bravo! Bravo! Braaaavooo!}}
{{alert|Non scegliere la droga}}
{{alert|Scegli la vita!}}
{{alert|Comunque ti sei accorto che è inutile premere la crocetta rossa del tuo browser?!}}
{{alert|Scegli Coca-Cola Zero (piccolo spazio pubblicitario)}}
{{alert|Coca-Cola Zero: zero grassi, zero alcol, zero zucchero, zero proteine}}
{{alert|Praticamente acqua sporca!}}
{{alert|Coca-Cola Zero: e niente sarà più come prima}}
{{alert|Nemmeno il tuo conto in banca}}
{{alert|Attenzione, può indurre dipendenza, leggere attentamente il foglietto illustrativo}}
{{alert|E così ritorniamo al solito problema della droga...}}
{{alert|È come un buco}}
{{alert|Da cui non puoi uscire}}
{{alert|E più cerchi di uscire}}
{{alert|Più sprofondi}}
{{alert|Proprio come questo articolo}}
{{alert|Eh... è inutile che ti lamenti}}
{{alert|Sei tu che hai cliccato}}
{{alert|Cioè pretendi di venire su Nonciclopedia... e trovare tutto rosa e fiori, il comitato di benvenuto del cazzo, la fatina buona dei dentini, l'orsetto ricchione che te lo appoggia dolcemente in culo}}
{{alert|Tutti amiconi, ridiamo tutti assieme, magari facciamo anche qualche orgetta in cui invitiamo le nostre ragazze per aiutare quei poveri nerd soli come cani}}
{{alert|Sì sì tutti su Nonciclopedia... evvivaaaa}}
{{alert|Sveglia ragazzo! La vita non è così}}
{{alert|La vita è dura}}
{{alert|Non è sempre domenica}}
{{alert|Essì c'hai l'adsl, scarichi il mondo, eppure sei bloccato qui dentro}}
{{alert|Ma non sai dire altro che "OK"?}}
{{alert|Ops, mi sono accorto solo ora che puoi rispondere solo OK...}}
{{alert|Mi presti 10'000 euro?}}
{{alert|Posso farmi la tua ragazza?}}
{{alert|... Perché non ti butti giù dalla finestra?}}
{{alert|Già che ci sono}}
{{alert|Ti racconto di quella volta che ho conosciuto Mozart}}
{{alert|Allora: era una giornata di mezz'estate e io mi stavo incamminando per la strada...}}
{{alert|Ad un certo punto...}}
{{alert|Aspe.. tutto questo parlare mi ha messo sete}}
{{alert|Vado a farmi una birra.. anzi una Coca}}
{{alert|Scegli Coca-Cola Zero (piccolo spazio pubblicitario)}}
{{alert|Coca-Cola Zero: zero grassi, zero alcol, zero zucchero, zero proteine}}
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{{alert|Coca-Cola Zero: e niente sarà più come prima}}
{{alert|Eccomi tornato... dicevamo?}}
{{alert|Ah sì, ti stavo raccontando di tua mamma}}
{{alert|Gran donna! In tutti i sensi}}
{{alert|Cioè poi oh, ti fa di quelle cose che manco in tv dopo le 2 di notte ce le vedi, manco sul satellite}}
{{alert|Oh, scusa, ma ti stai annoiando?}}
{{alert|Ah, sei di fretta? Dovevi dirlo subito!}}
{{alert|Cioè non ti voglio trattenere ancora a lungo}}
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Versione delle 09:25, 20 giu 2012

Questo utente ha ricevuto 92 minuti di applausi!
Il ragionier Fantozzi, matricola 1001/bis dell'Ufficio Sinistri,
approva questo utente!
Firmato: Ugo Fantozzi
GIOITE, GIOITE!
Dopo aver letto questo articolo anche noi potremo dire:
"Nonciclopedia ha questo articolo e Wikipedia no, papparappappero!"
Alla facciazza tua, Wikipedia!
La versione restaurata del primo piano dell'occhio della madre.

L'occhio della madre è la poetica espressione con cui ci si riferisce ad uno dei più importanti primi piani della storia del cinema: nel grande capolavoro del maestro Sergej Michajlovič Ejzenštejn, la corazzata Potëmkin, atto III, scena IV.

Introspezione (breve) a cura del professor Guidobaldo Maria Riccardelli (Attenzione : soporifero)

Tratto da "L'antologia e studio piscologico della precarietà e futilità dell'esistenza della percezione del primo piano dell'occhio della madre, volume I :

« Come mi accingevo ad esplicarvi, la nostra percezione dell'essere inteso come presenza all'interno del contesto cinematografico dipende solo ed esclusivamente dall'uso che il regista,dicasi 'l'autore', ci presenta come fondamentale o elemento di contorno nel complesso della scena presente.Sarebbe sciocco definire un primo piano un semplice primo piano, ed è per questo che il cinema espressionistico di Sergej Michajlovič Ejzenštejn ci ha permesso di conservare fino ad oggi, e si spera anche oltre[citazione necessaria], la concezione del primo piano di un'opera a se stante distaccata dal contesto cinematografico in cui è inserito.Dobbiamo quindi immaginarci un primo piano come parte non solo integrante dell'opera, ma anche come parte singola nel quale è possibile intravedere più di un centinaio di simbologie e raffigurazioni diverse (vedi riquadro "Altri libri del Professor Guidobaldo Maria Riccardelli", punto uno). Da notare, importantissima, la presenza dell'occhio al femminile, dicasi "della madre", e non del padre, probabilmente ideaologia colma di significati nascosti che sono sicuro, siete desideriosi di scoprire quanto me.Sorvolando su quest'ultima parentesi, il contesto nel quale si inserisce l'opera dell'occhio della madre è fine a se stesso e può vivere separatamente dal piccolo capolavoro che stiamo esplorando.Per queste stesse ragioni, l'occhio della madre può vivere privo delle scene precedenti, senza contesto, solo grazie alla sua forza spirituale e ricca di significati tutt'oggi incompresi ai più.Ma torniamo a parlare dell'occhio nel dettaglio.Quale possiamo considerare la migliore idea di sempre nel mondo del cinema?Il primo piano?L'iride?Il fatto che l'occhio sia della madre?O semplicemente, la presenza dei tre elementi, che sapientemente fusi insieme dal maestro Sergej Michajlovič Ejzenštejn all'interno di quel capolavoro artistico che è la corazzata Potëmkin, sono inscindibili e creano quell'atmosfera di cui ci stiamo prolungando?Sicuramente l'iride colpisce molto, perdonate il gioco di parole, l'occhio dello spettatore (o della spettatrice, perdonate la pignoleria) a causa della perfetta simmetria circolare all'interno dell'occhio.Un dubbio sorge spontaneo...se l'iride è perfetto poiché incluso nell'occhio, l'occhio è altrettanto perfetto perché include l'iride?Sicuramente posso affermare di non aver mai visto un'iride talmente ben strutturato da suscitare simili dubbi a livello morale, che richiamano palesemente le domande del tipo "Chi siamo?Da dove veniamo?"[citazione necessaria].Ma se l'iride colpisce per il suo insieme, altrettanto non possiamo dire della madre; infatti l'occhio (ricordo) appartiene a lei.Recentemente sono sorti dubbi su questa affermazione, che riguardano una scelta del regista.L'occhio in primo piano è lo stesso mostrato precedentemente della madre, o il sommo Sergej Michajlovič Ejzenštejn ha utilizzato un altro occhio per il fatidico primo piano, più armonico e consono alle sensazioni che avrebbe dovuto suscitare?Per ogni dubbio e domande, ho scritto un libro anche a riguardo, che suggerisco ai curiosi del prolifero argomento (vedi il riquadro "Altri libri del Professor Guidobaldo Maria Riccardelli", punto due). Sorvolando ancora una volta su un'altro argomento, passiamo al fulcro del dibattito.Quanto colpisce il primo piano dell'occhio della madre?La madre, scoinvolta dalla perdita prematura e barbarica del figlio, ritrova nuova vita e ragione di lotta contro i crudeli soldati, in un concentrato di pianto, rabbia, e forza interiore concentrati su un solo occhio.Già, uno.Perché non due?Sfortunatamente, non ho ancora scritto un libro a riguardo, ma un giorno ho intenzione di ampliare il repertorio delle mie conoscenze in questo campo e rendere pubbliche le mie scoperte e riflessioni.Facendo un passo indietro, è dunque possibile individuare nell'occhio della madre tutto il dolore e coraggio di una sofferenza incredibile, che poche volte mi ha emozionato in tale modo nel cinema del sommo Sergej Michajlovič Ejzenštejn.Possibile che Sergej Michajlovič Ejzenštejn avesse intenzione di trasmettere il doppio delle emozioni presenti nell'ideologia di base di mostrare l'occhio della madre, sfruttando un primo piano?Probabile, poiché l'emozione raggiunge il culmine solo quando l'occhio si trova perpendicolare alla telecamera, inquadrato millimetricamente in modo da risultare l'unico elemento sulla scena, importante o meno, eccezion fatta per un sopracciglio che si nota di sfuggita.Avviandoci verso una conclusione di questo primo capitolo della prima parte del primo atto del primo libro della prima serie della prima enciclopedia dei miei libri incentrati esclusivamente sull'occhio della madre, posso affermare che nel remake da me medesimo personalmente girato, le emozioni non sono quelle che ricordo, mi hanno strappato una o due lacrime più di una volta durante le proiezioni di "la corazzata Potëmkin".Ciononostante, le altre 17 bobine esistenti ricordano la perfezione e armonia delle scene, e mi riconducono all'indimenticabile, ultralodato e perfezionato, primo piano dell'occhio della madre.Grazie, Sergej Michajlovič Ejzenštejn. »

Curiosità (a cura del Professor Guidobaldo Maria Riccardelli

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Questa scena, nel suo remake, è stata girata più di 55 volte.
  • La madre del film in realtà è un trans.
  • La madre portava le lenti a contatto blu, ma nel bianco e nero non si nota.
  • La madre è strabica.
  • Per ottente più realismo, Sergej Michajlovič Ejzenštejn ha fatto fucilare realmente il figlio dell'attrice sul set.
  • Dopo la morte dell'attrice, dei fan del film hanno profanato la tomba e depredato il cadavere dell'occhio, adesso conservato da qualche parte nella cameretta di un nerd.
  • Dopo aver girato questa scena più di 350 volte, l'attrice è divenuta cieca.
  • La madre è ermafrodita.
  • L'attrice che fa la madre nel remake del film è la signora Pina, la stessa che si è spesso prestata come controfigura per Marilyn Monroe.
  • Il figlio nel film ha meritato di morire : aveva appena comprato un pacchetto di figurine dei Gormiti.
  • Nessuno è intenzionato a fare un primo piano del tuo occhio, fattene una ragione.

Altri libri del Professor Guidobaldo Maria Riccardelli

1 Per la lista completa delle simbologie nell'occhio della madre, acquistate il mio ultimo libro : Centocinquantuno simbologie nell'occhio della madre del sommo maestro Sergej Michajlovič Ejzenštejn.

2 Occhio o non occhio?Riflessione interiore ed esteriore sulle capacità scenografiche di un semplice apparato visivo, e sul suo possibile coinvolgimento nel capolavoro indimenticabile del glorioso Sergej Michajlovič Ejzenštejn.

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