Influenza suina: differenze tra le versioni

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L'infettività del virus è particolarmente alta, stimata intorno al 99,98% dai [[ricercatori Oral-B]], e il contagio è reso estremamente facile dal fatto che gli infetti, una volta morti, ritornino in vita e cerchino di divorare quelli ancora sani. Per cui, se sospettate che vostra [[nonna]] abbia contratto il virus dell'influenza suina, non cedete alle facili psicosi: sparatele una revolverata in fronte di modo che non diventi uno zombie.
L'infettività del virus è particolarmente alta, stimata intorno al 99,98% dai [[ricercatori Oral-B]], e il contagio è reso estremamente facile dal fatto che gli infetti, una volta morti, ritornino in vita e cerchino di divorare quelli ancora sani. Per cui, se sospettate che vostra [[nonna]] abbia contratto il virus dell'influenza suina, non cedete alle facili psicosi: sparatele una revolverata in fronte di modo che non diventi uno zombie.


==Sintomatologia==
Uno dei tipici sintomi iniziali che deve subito mettere in allarme è l'irrefrenabile impulso nel soggetto a passare la mattina a guardare [[Mattino Cinque]]. Col passare del tempo ed il progredire della malattia la persona, animale, pianta o soprammobile colpito dal virus comincerà ad attribuire a [[Barabara D'Urso]] doti di onnipotenza, onniscenza, onnipresenza ed eternità in una escalation di assurdità. Il che, unito ad altri sintomi secondari quali tosse, febbre, perfetta conoscenza della [[filosofia]] [[Hegel|hegeliana]] e [[sindrome dei sentimenti offesi]], il paziente si trova in uno stato clinico che i [[medico|medici]] definiscono ''"essere nella merda"''


I sintomi possono addirittura aggravarsi, causando il riempimento dei polmoni di [[sangue]] e del cervello di [[stronzata|stronzate]] - cosa peraltro inevitabile, data la prolungata esposizione a [[Canale 5]] e a [[Hegel]]. La morte può sopravvenire in pochi giorni per via naturale o per via di orda di zombie famelici che vi sbranano prima ancora che possiate accorgervene.


==La sintomatologia==
==Casi accertati==
Uno dei tipici sintomi che deve subito mettere in allarme è l'irrefrenabile impulso nel soggetto a parlare con [[nessuno]] chiedendogli di benedire [[chiunque]] gli passi per la mente. Col passare del tempo ed il progredire della malattia la persona, animale, pianta o soprammobile colpito dal virus comincerà ad attribuire a [[dio|tale interlocutore immaginario]] doti di onnipotenza, onniscenza, onnipresenza ed eternità in una escalation di assurdità.
Parallelamente faranno la loro comparsa atteggiamenti sempre più strani e incomprensibili, come destinare l'otto per mille alla [[vatikan|chiesa cattolica]], votare per la [[lega]] (anche in stati diversi dall'[[italia]]) o acquistare la suoneria di [[virgola (gatto delle suonerie)|virgola]].
Quando la malattia raggiunge il suo apice è ormai tardi e l'unico trattamento possibile è la soppressione. Questa fase è resa riconoscibile dall'adesione del soggetto a gruppi come [http://www.facebook.com/group.php?gid=110950545023&ref=share questo].
Altri sintomi che compaiono più o meno sporadicamente sono omofobia, razzismo ed incapacità nell'eseguire a mente addizioni risolvibili da [[Al Bano]]


==Link utili==
*[[Test:Sai affrontare gli zombie?]]


[[Categoria:Medicina]]

[[Categoria:Messico]]







==Ultimi focolai==
[[Immagine:Elton.JPG|left|thumb|150px|Un caso gravissimo e allo stadio terminale di influenza suina.]]
Nonostante la malattia sia in costante declino si è avuta una recrudescenza nell'area del Centro America, con decine di decessi causati dall'azzeramento del [[QI]] che spinge le persone ad astenersi dal sesso prematrimoniale, il che come universalmente noto causa l'implosione degli organi genitali e la conseguente morte per emorragia. Anche quei pochi infetti che continuano a praticare [[sesso]] sono a rischio per la ''preservativofobia'', simile all'idrofobia causata dal virus della rabbia, che li espone a malattie veneree di ogni sorta, compresa la gonorrea dei conigli.





[[File:Maiali si nasce salumi si diventa.jpg|right|thumb|Uno degli opuscoli incriminati. Ad ogni modo il più frequentemente usato sembra essere la [[bibbia|fibbia]], o qualcosa del genere]]











==La trasmissione==
Alcuni gruppi di ricerca sembrano essere concordi nell'attribuire un ruolo fondamentale nella diffusione del contagio ad un gruppo terroristico i cui adepti muovendosi solitamente in coppia si presentano alla porta delle persone normali tentando di contaminarli tramite opuscoli. Generalmente queste cellule terroristiche tentano di sorprendere le persone normali svegliandole ad ore improbabili. Anche se il risultato che questi adepti più frequentemente ottengono non è altro che un fiume di insulti e [[bestemmia|bestemmie]] la loro incomprensibile caparbietà non manca mai di mietere qualche vittima, che potrà eventualmente a sua volta diventare un portatore più o meno consapevole del morbo.





[[File:Cristo suino.jpg|left|thumb|150px|In rarissimi e gravissimi casi il malato può trasformarsi in un suino mannaro e acquisire la capacità di guarire i lebbrosi oltre che di infettarli con la sola forza delle stronzate che dice. Queste vengono comunemente dette [[parabola|parabole]]]]




==I trattamenti==
Nonostante molte multinazionali abbiano finanziato studi volti a trovare medicinali che attenuino i sintomi della malattia pur senza realmente curarla, sembra che l'unico rimedio in grado di sortire qualche risultato sia quello di costringere l'ammalato a recitare 100 [[divinità mosconiane|porco dio]] mentre gli si fa notare che il mondo non è piatto e che il sole non ruota attorno alla terra.
Come già detto però oltrepassato un certo stadio patologico l'unica soluzione possibile, anche e soprattutto per evitare inutili sofferenze al soggetto infetto (beccate 'sta rima, [[dante|Dante!]]), è la soppressione. Infatti la malattia ha un decorso di tipo progressivo e lo stadio terminale può portare l'ammorbato a [[Giovanni Paolo II|condizioni davvero pietose]].


[[categoria:religione]]

Versione delle 17:36, 27 apr 2009

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New York, poche ore dopo essere stata colpita dal virus.
« È contagiato, abbattiamolo »
« Non c'è nessun pericolo per gli Stati Uniti. »
(Barack Obama poco prima che metà del Texas venisse contagiata)
« Non c'è nessun pericolo per l'It... »
(Franco Frattini poco prima di essere abbattuto perché infetto)
« Non è lupus! »
(Dr. House su influenza suina)


L'influenza suina è una malattia infettiva contagiosa a carattere epidemico risultante dalla mutazione del cappo animale del vairus, che ci ucciderà tutti. Tra l'altro è anche abbastanza ironico che l'apocalisse derivi proprio da un animale che noi amiamo tanto, specialmente tra due fetta di pane.

L'infettività del virus è particolarmente alta, stimata intorno al 99,98% dai ricercatori Oral-B, e il contagio è reso estremamente facile dal fatto che gli infetti, una volta morti, ritornino in vita e cerchino di divorare quelli ancora sani. Per cui, se sospettate che vostra nonna abbia contratto il virus dell'influenza suina, non cedete alle facili psicosi: sparatele una revolverata in fronte di modo che non diventi uno zombie.

Sintomatologia

Uno dei tipici sintomi iniziali che deve subito mettere in allarme è l'irrefrenabile impulso nel soggetto a passare la mattina a guardare Mattino Cinque. Col passare del tempo ed il progredire della malattia la persona, animale, pianta o soprammobile colpito dal virus comincerà ad attribuire a Barabara D'Urso doti di onnipotenza, onniscenza, onnipresenza ed eternità in una escalation di assurdità. Il che, unito ad altri sintomi secondari quali tosse, febbre, perfetta conoscenza della filosofia hegeliana e sindrome dei sentimenti offesi, il paziente si trova in uno stato clinico che i medici definiscono "essere nella merda"

I sintomi possono addirittura aggravarsi, causando il riempimento dei polmoni di sangue e del cervello di stronzate - cosa peraltro inevitabile, data la prolungata esposizione a Canale 5 e a Hegel. La morte può sopravvenire in pochi giorni per via naturale o per via di orda di zombie famelici che vi sbranano prima ancora che possiate accorgervene.

Casi accertati

Link utili