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== Vita ==
=== L'infanzia ===
Cresciuto in una numerosa famiglia di negri, Idris presenta fin da
[[File:Bambini di colore.jpg|right|thumb|300px|Uno scorcio del villaggio natale di Idris, in un momento di festa scatenata.]]
Nonostante questa consapevolezza è un periodo molto triste per il povero bimbo che, ormai diciottenne, si ritrova spesso a giocare da solo, con le proprie deiezioni, incompreso dai suoi stessi familiari e combattuto fra il desiderio di farsi accettare e l'odio profondo per la società. Del resto ogni tentativo di avere amici sembra destinato al fallimento e viene male interpretato, come quando il ragazzo viene espulso dall'asilo pubblico reo di aver somministrato [[lassativo]] ai propri compagni di classe per sottrarre loro le feci.
Accusato di furto, solo, incompreso e abbandonato dalla famiglia, proprio quando le ultime speranze paiono svanite e il giovane virgulto sembra rassegnarsi ad una vita da reietto, ecco che accade l'inimmaginabile. Come se per magia, accettando la propria diversità, questa splendida crisalide possa finalmente uscire dal proprio bozzolo di escrementi rivelando al mondo la propria natura di variopinta e odorosa farfalla, è proprio nel giorno del suo ventunesimo compleanno che Idrissa scopre una delle doti per cui l'intero mondo sarà costretto ad amarlo: riesce infatti a infilarsi entrambi i pollici nella stessa narice, cosa mai accaduta prima nel suo Villaggio.
Anche i suoi stessi compaesani, inizialmente sospettosi, si devono arrendere all'evidenza e riconoscere pubblicamente il suo talento: è nata una stella, la più brillante. Artista, filosofo, innovatore, inizia una nuova vita. Figura ormai centrale nel panorama culturale della regione, è all'età di trentadue anni che stupisce di nuovo tutti pronunciando la sua prima parola, [[herpes]], durante la festa patronale del villaggio. Il successo è immediato: in pochi mesi, dai goffi tentativi di comunicare con il mondo mediante le proprie sculture, la scoperta di questa nuova capacità dialettica lo porta a diventare consigliere comunale prima e assessore ai trasporti poi. Questo è un momento fondamentale per la carriera di Edrissa che, acclamato dalla folla festante, si proclama [[Fürer]], orgoglio e speranza per il popolo, condottiero del Villaggio, amato dalle donne e ammirato, temuto dagli uomini.
=== La pubertà e la gavetta ===
Tutto ciò
È così che Idris, come i grandi della storia, [[Gesù Cristo]] e [[Hitler]], capisce di avere una missione divina da compiere e che il mondo ha bisogno del suo talento: una triste e convulsa notte di dicembre, aiutato da un fitta coltre di nubi che nasconde la sua fuga dai placidi raggi inquisitori della luna, si imbarca su un gommone per raggiungere le spiagge italiche. Proprio qui, dove un tempo sorse il glorioso Impero romano, inizia la sua avventura.
[[File:Conservapedisti.jpg|left|thumb|300px|Un gruppo di ammiratori di Idris mentre osserva le sue prodezze in TV.]]Inizialmente convinto di trovarsi in [[Alabama]] a causa di un'incomprensione con la maestra di geografia, il nostro coraggioso eroe passa i primi cinque anni girovagando per le campagne meridionali, nascondendosi dal [[Ku Klux Klan]] di giorno e viaggiando di notte. Ancora una volta è il destino, beffardo, ad offrirgli la grande occasione travestita da apparente tragedia. Scoperto a rubare fagioli nell'orto di una coppia di anziani di Andria, inseguito per dodici chilometri da una coppia di cani da caccia e quarantasei uomini a cavallo e armati di fucili, le sue doti di velocista e maratoneta attirano l'attenzione della stampa locale che si mobilita per salvarlo dalle spire della giustizia. La sua storia commuove l'Italia e, scontati solo cinque dei tredici anni di reclusione cui viene condannato per furto aggravato dal fatto di essere [[negro]], gli vengono concessi gli arresti domiciliari per buona condotta. Assunto in un agriturismo sul piacentino, inizia a lavorare come animatore: abile trasformista, il suo compito è quello di far vivere agli avventori - mediamente appartenenti alla classe impiegatizia locale quindi troppo poveri per permettersi un vero [[safari]] africano - le stesse emozioni della caccia grossa. Una volta cosparso di maionese, infatti, Idris [[caccia al Nusbari|viene lasciato libero di correre per i campi inseguito dai bracconieri locali]].
Figura centrale del panorama intellettuale piacentino, impegnato nel sociale e sempre più coinvolto nella vita culturale della provincia, il rapido successo è deleterio per la vita del giovane istrione. L'abuso di legumi lo rende sempre più instabile e volubile; ben presto quelle che un tempo erano accettare come stravaganze da artista cominciano ad essere percepite come squallide provocazioni e sfide all'ordine pubblico. Attirata dai suoi comportamenti stravaganti, dopo un controllo di routine in cui viene trovato in possesso di un chilo di fagioli nascosti nella cavità anale, la Lega per la Protezione degli Animali inizia ad interessarsi alla sua figura. Le indagini durano pochi mesi, che bastano però a scoprire che nell'agriturismo non vengono rispettate le norme igieniche necessarie all'allevamento di [[maiale|suini]]: sopraffatto dalla vergogna, il proprietario si suicida morendo nel rogo della propria tenuta. Per Idris sembra di nuovo giunta la fine; quelli che considerava amici e un tempo lo ammiravano gli voltano le spalle. Ancora una volta si deve nascondere, ma questa il suo nemico è molto più pericoloso dell'incomprensione sociale: è lui stesso.
=== Il rilancio ===
Non è facile combattere i propri fantasmi nel buio di un'esistenza solitaria: abbandonato da tutti, perso in mezzo a una strada che pare non condurre a nulla anche il cielo stellato, che al Villaggio gli sembrava così vicino da riuscire a toccarlo, appare ormai distante e indifferente. I sogni di gloria sono svaniti; non ne rimane che qualche brandello fra le dita, nel tragico risveglio di un'alba incolore, soffocata da un presente che occlude ogni possibilità di futuro.
Ormai all'apice della maturità sessuale, si ritrova senza un tetto sulla testa e con un pugno di mosche nelle mani che, seppur gustose, non gli consentono di avere una dieta bilanciata. Senza i soldi necessari ad un corretto apporto di fibre, le sue feci appaiono poco voluminose e ostinatamente dure. Non riuscendo a permettersi nemmeno un dietologo o un nutrizionista, preso dalla disperazione, Idris decide di ingoiare il proprio orgoglio e rivolgersi a [[Buona Domenica]], in onda su [[Canale 5]]. Sarà questa decisione che gli salverà la vita e lo farà rinascere come stella del palinsesto televisivo.
Grazie a questo programma infatti il suo caso pietoso
=== La carriera televisiva ===
In particolare a Idris dobbiamo un nuovo modo di intendere la televisione, basato sulla creazione di concetti di cui egli stesso non è in grado di comprendere il significato;
Non
È così che, dalle pieghe di grasso pettorale di Galeazzi, quel bambino solo e discriminato viene accolto nel cuore di tante famiglie italiane: ormai la sua casa è il mondo e, novella stella del firmamento, anche il cielo è di nuovo a portata di mano.
=== Idris oggi ===
Oggi Idris compare poco sui teleschermi,
Del resto, come egli stesso ha dichiarato, di più non avrebbe potuto ottenere: le leggende continuano a vivere nei miti e nelle coscienze delle persone ed è lì che devono rimanere, come semi di vita pronti a germogliare. Schivo, poco propenso ad apparire in pubblico, la sua genuinità è rimasta intatta: capita spesso, infatti, che i fan lo vadano a trovare a casa e vengano accolti per fare due chiacchiere nella sua tenuta presso l'isola ecologica di Pozzaglio ed Uniti. Malato da tempo, Idris morirà di noia la mattina del 23 febbraio del 2015, dopo una nottata di preghiera con [[Paolo Brosio]] e la mitica [[Suor Paola]], sua compagna di avventure ai tempi di [[Quelli che il calcio]].
[[Categoria:Divinità]]
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