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Purtroppo Giorgio Luca non era morto; al termine dei sei mesi riemerse dal suo bozzolo con barba, riccioli, una decina di chili in più e pronto ad attuare il suo grande progetto: rendere il suo gioco preferito un lavoro con cui far soldi per poter continuare a usare modellini anche a ottant’anni.<ref>Se ci era riuscito quello di [[D&D]], poteva farcela anche lui.</ref>
Racimolò un mucchietto di soldini fondando una finta società umanitaria che vendeva biscotti a domicilio i cui proventi sarebbero andati ai futuri reduci della guerra in Iraq, il cui inizio era stato ormai pronosticato dagli aruspici da lì a poco.
Fatto ciò utilizzò
La storia aveva delle buone basi, tutte rubate al cantiere dietro l’angolo, e Giorgio, in tutta la sua infinita modestia, dopo averla creata si riteneva un dio minore. Diciamo, non al livello di creatore assoluto e onnipotente, ma già immortale.
===Il successo===
Finita la trilogia e accumulati abbastanza soldi da costruirsi una propria Morte Nera personale, ma non abbastanza da comprarsi qualcosa di meglio della sua camicia a quadri rossa, si sprecò a comprare uno o due modellini nuovi e via con una seconda trilogia.
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==Il Merchandising (pronuncia: Merciandàising)==
{{Cit2|Non tutto ciò che è commerciale è LucasArts, ma tutto ciò che è LucasArts è commerciale.|[[Oriana Fallaci]] su sillogismi}}
Essendo ragionevolmente non soddisfatto degli incassi dei suoi film, Giorgio si mise d’impegno per sfruttare in ogni modo possibile la
==Le Editions(ssss)==
{{Cit2|Vi giuro che questa volta è davvero l’ultima, credetemi!|Giorgio, riguardo l’ultima edizione di [[Star Wars]]}}
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