Gaio Giulio Cesare: differenze tra le versioni

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== Gioventù ==
 
Quando Cesare aveva solo [[sedici]] anni, morì il padre Gaio Giulio Cesare il [[Vecchio]], chiamato così perché uscì già settantenne dall'[[utero]] della madre. Questa rappresentò una grave [[perdita]] per il giovane Cesare, poiché il vecchio era [[morte|morto]] senza dirgli dove aveva nascosto iil soldisuo pergruzzolo ledi soldi emergenzesegreto. Arrivato alla veneranda [[età]] di diciassette anni dovette pensare a cose serie, come contrarre [[matrimonio]], entrare in politica, trovarsi un'[[amante]]. <br/>
Per prima [[cosa]] ripudiò la sua promessa [[sposa]], Cossuzia, perché aveva un [[nome]] di merda e sfigurava sugli inviti nuziali, per sposare [[Cornelia]] Zinna Maggiore, e il solo nome spiega il perché della scelta. La [[ragazza]] era nipote di un populares e questo contribuì ad arrecargli problemi durante la [[dittatura]] di [[Silla]], il quale era avverso ai populares e convinto sostenitore delle divinas, loro avversarie nel saggio canoro di fine anno del senato. Inoltre Silla era ricco da far paura e non poteva permettere che i poveri avanzassero richieste sindacali come salari più alti, pause [[caffè]] più frequenti e pause [[malattia]] per ogni volta che erano colpiti dalla [[peste]]. <br/>
Silla cercò, dunque, in tutti i modi di ostacolare l'ascesa di Cesare, fin dalle [[elezioni]] per eleggere il [[capoclasse]] alle elementari, che riuscì a fargli perdere nonostante studiasse a casa da solo. La situazione si aggravò ulteriormente quando gli fece perdere l'ambito [[compito]] di giudice nel celebre [[concorso]] di Miss tonaca bagnata, con sua grande delusione visto che quell'[[anno]] partecipò persino Poppea la Grande. Inoltre, Silla era avvezzo anche a pratiche di [[bullismo]] nei confronti del giovane: gli rubava i soldi del [[pranzo]] all'uscita del foro e gli ripeteva che sua madre era talmente populares che tutta Roma la conosceva molto bene. <br/>
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