Fenice: differenze tra le versioni

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La '''fenice''', detta anche '''Araba fenice''', '''Amatullah''', ma non '''fenice Araba''' perché i pezzi non sono interscambiabili, è, contrariamente a quello che si possa credere, quell'uccellaccio del malaugurio che plana circolarmente sulle carogne di grossi animali per cibarsene. Anche gli avvoltoi lo fanno, ma loro girano in senso opposto, come lo sciacquone del cesso di due emisferi differenti. Questa analogia fa supporre un'origine comune, .<br />Nasce quindi spontanea la domanda: è nata prima l'Araba fenice, l'avvoltoio o lo sciaquone?<br />Difficile stabilirlo, di certo vi è che la femmina che ha partorito lo sciaquone doveva avere un'apertura vaginale gigantesca.
La '''fenice''', detta anche '''Araba fenice''', '''Amatullah''', ma non '''fenice Araba''' perché i pezzi non sono interscambiabili, è, contrariamente a quello che si possa credere, quell'uccellaccio del malaugurio che plana circolarmente sulle carogne di grossi animali per cibarsene. Anche gli avvoltoi lo fanno, ma loro girano in senso opposto, come lo sciacquone del cesso di due emisferi differenti. Questa analogia fa supporre un'origine comune, come le pulci e i cani, i gatti e l'erba gatta e il pistacchio e la stracciatella. Nasce quindi spontanea la domanda: è nata prima l'Araba fenice, l'avvoltoio o lo sciaquone?<br />Difficile stabilirlo, di certo vi è che la femmina che ha partorito lo sciaquone doveva avere un'apertura vaginale gigantesca.


== Storia ==
== Storia ==

== Il mito ==
== Il mito ==
Leggenda vuole che questo uccello dalle carni rosate sia in grado di risorgere da morte. Probabilmente l'ispiratrice del mito non era altro che una sterna o una comune anatra selvatica, vissuta millenni fa. Qualche rozzo pescatore dell'epoca, ignorante come la merda e incapace di guardare più in là del proprio naso, dopo averla vista sparire sott'acqua in cerca di cibo e vederla riemergere dopo parecchi minuti, ha cominciato a elaborare fantasie mentali degne di Verne, concludendo che quell'uccello sapeva rinascere da morte. Potevano esserci millanta ipotesi più plausibili:
*La sterna era riemersa dietro rocce o detriti galleggianti, per inabissarsi nuovamente e poi riemergere pressappoco nel punto precedente;
*La sterna era dotata di un banalissimo snorkil, di quelli da 4 soldi che si trovano anche nelle edicole in prossimità delle spiagge;
*La sterna era riemersa subito, ma un micro-buco nero s'era interposto tra lei e il pescatore, assorbendo la sua luce e celandola alla sua vista;
*La sterna si era immersa in acqua, ma poi era riemersa dall'uscita posteriore;
*La sterna si era immersa in acqua e, risalendo troppo velocemente, le è partito un embolo, con conseguente ictus e morte apparente per una quindicina di minuti.
Tutte queste ipotesi erano perfettamente accettabili da qualsiasi logica. Ma lui no, non ne volle sapere. Il pescatore s'intestardi che la sterna era nata e risorta, basta. E così nacque la leggenda.
[[File:Saponetta a forma di uccello.jpg|thumb|right|300px|Effettivamente rinascere dalle proprie ceneri si può.]]
== Altre fregnacce ==
== Altre fregnacce ==

[[File:Pollo arrosto e fenice.JPG|thumb|left|350px|Alcune fenici, per far le esibizioniste, solgono risorgere in grande stile con una gran fiammata, tornando però così alla situazione di partenza e ritrovandosi a dover risorgere nuovamente. Si crea perciò un [[circolo vizioso]].]]

Versione delle 00:30, 28 giu 2015

Template:Inc Template:Creature leggendarie

L'Araba fenice è da sempre sostenitrtice di Arcigay.
« Ma insomma, parlo arabo?! »
(Araba fenice quando i figli le disubbidiscono)
« Post festa rigurgito... BEURK! »
(Motto della Araba fenice)

La fenice, detta anche Araba fenice, Amatullah, ma non fenice Araba perché i pezzi non sono interscambiabili, è, contrariamente a quello che si possa credere, quell'uccellaccio del malaugurio che plana circolarmente sulle carogne di grossi animali per cibarsene. Anche gli avvoltoi lo fanno, ma loro girano in senso opposto, come lo sciacquone del cesso di due emisferi differenti. Questa analogia fa supporre un'origine comune, come le pulci e i cani, i gatti e l'erba gatta e il pistacchio e la stracciatella. Nasce quindi spontanea la domanda: è nata prima l'Araba fenice, l'avvoltoio o lo sciaquone?
Difficile stabilirlo, di certo vi è che la femmina che ha partorito lo sciaquone doveva avere un'apertura vaginale gigantesca.

Storia

Il mito

Leggenda vuole che questo uccello dalle carni rosate sia in grado di risorgere da morte. Probabilmente l'ispiratrice del mito non era altro che una sterna o una comune anatra selvatica, vissuta millenni fa. Qualche rozzo pescatore dell'epoca, ignorante come la merda e incapace di guardare più in là del proprio naso, dopo averla vista sparire sott'acqua in cerca di cibo e vederla riemergere dopo parecchi minuti, ha cominciato a elaborare fantasie mentali degne di Verne, concludendo che quell'uccello sapeva rinascere da morte. Potevano esserci millanta ipotesi più plausibili:

  • La sterna era riemersa dietro rocce o detriti galleggianti, per inabissarsi nuovamente e poi riemergere pressappoco nel punto precedente;
  • La sterna era dotata di un banalissimo snorkil, di quelli da 4 soldi che si trovano anche nelle edicole in prossimità delle spiagge;
  • La sterna era riemersa subito, ma un micro-buco nero s'era interposto tra lei e il pescatore, assorbendo la sua luce e celandola alla sua vista;
  • La sterna si era immersa in acqua, ma poi era riemersa dall'uscita posteriore;
  • La sterna si era immersa in acqua e, risalendo troppo velocemente, le è partito un embolo, con conseguente ictus e morte apparente per una quindicina di minuti.

Tutte queste ipotesi erano perfettamente accettabili da qualsiasi logica. Ma lui no, non ne volle sapere. Il pescatore s'intestardi che la sterna era nata e risorta, basta. E così nacque la leggenda.

Effettivamente rinascere dalle proprie ceneri si può.

Altre fregnacce

Alcune fenici, per far le esibizioniste, solgono risorgere in grande stile con una gran fiammata, tornando però così alla situazione di partenza e ritrovandosi a dover risorgere nuovamente. Si crea perciò un circolo vizioso.