Fama

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« Sei uno sfigato! Io ce l'ho e tu no! »
(Chiunque rivolto a te)

La Fama è quella cosa che si annusa, si sente nell'aria, nella testa. Assomiglia ad un peto, ma si differenzia da quest'ultimo perché è molto più bella e salutare[1].

Essa è caratterizzata dal fatto che quando ne sei privo nessuno ti caga minimamente e se stai affogando in un fiume invece di venirti a salvare ci sono i soliti Bimbiminkia idioti che col telefono girano il filmato per metterlo su Iutub.

Invece se la Fama ce l'hai tutti ti circondano per avere una ciocca di capelli, un autografo, o (peggio ancora) i tuoi peli pubici. Inoltre se stai affogando in un fiume la gente farà a botte per poterti salvare, mentre tu sei già passato a miglior vita[2] .

Origini

File:Roccosiffredi.jpg
Il filosofo Rocco intento a comporre la sua opera più famosa, gli Anales.

La Fama era una Dea già esistente ai tempi dell'antica Roma; Seneca la cita moltissime volte nei suoi testi; anche Plutarco la cita nei suoi Bloc Notes, Tacito la cita negli Annales, mentre è maggiormente citata da Rocco negli Anales: a quanto pare gli Dei, le Dee, le Ninfe, o chiunque fosse in grado di accendere una stufetta a gas con un accendino (ovviamente ben nascosto) spacciandosi per L'Unto dall'olio per motori del Signore, noto meccanico, era in grado di interferire con gli esseri umani, tanto da poterci addirittura fare sesso (come scrive Rocco). Infatti si ricorda ancora il celebre passo degli Anales:

Sabatum sera erat; nullum facere non habebam et perdivi partitam ad The Sims, ergo per me consolarem incepit sozzerias facere

Traduzione: Era sabato sera; non avevo niente da fare ed avevo perso una partita a The Sims (mi spiegate come cazzo si fa a perdere a The Sims?), dunque mi consolai scopando.

Ciò spiega come mai Zeus si facesse tutte quelle groupie ma non nel Monte Olimpo, ma non spiega che cosa fosse la Fama. Niente di più semplice: a Roma la Fama era la Dea che diffondeva le notizie più piccanti e più importanti del momento, ovvero quelle che lasciavano i Romani a bocca aperta.

La fama era anche chiamata comunemente dal popolo Gossip, Pettegola o Studio Aperto. Gli Dei che diffondevano le notizie facevano parte di quel culto chiamato comunemente dagli storici ANSA. Questo culto era formato da 3 Dei: Cronaca Nera, Gossip e Sport. Essi erano l'unica fonte d'informazione per il popolo romano ed i popoli sottomessi, poiché a quei tempi non esistevano i quotidiani, le riviste (nemmeno quelle porno), né radio, né telegiornali, né Internet, né Nonciclopedia (quest'ultima poi è una fonte d'ulteriore informazione).

Il culto ANSA fu venerato per moltissimo tempo, ma dopo alcuni secoli cadde in disuso, quando nel 700 d.C., Caius Bush inventò il primo telegiornale, che non ebbe molto successo anche perché ricordava molto Studio Aperto.

Note

  1. ^ Ciao! Si parlava di saluti, oppure no?
  2. ^ Significa che sei dimagrito: infatti Passare a miglior vita significa appunto Ridurre la grassa vita ad uno stato ottimale.