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▲{{Cit|Da quando ho iniziato a scrivere, Kafka è stato la mia croce.|Dino Buzzati su come non ammettere di aver commesso un plagio}}
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'''Dino Buzzati''' (Bosco Vecchio, [[1906]] - Deserto dei Tartari, [[1972]]) è stato un giornalista, scrittore, pittore,
== Biografia ==
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Terzo di due figli, Dino Buzzati nacque il [[16 ottobre]] [[1906]] a
Con un curriculum di così alto spessore Buzzati non faticò a farsi assumere come praticante al [[Corriere della Sera]], dove si distinse per la sua [[prosa]] arguta e per la sua congenita [[cleptomania]] nei confronti degli articoli da ufficio<ref>Non era raro infatti vedere Buzzati uscire dalla redazione con tre o quattro spillatrici nascoste sotto la giacca.</ref>.<br />[[File:Dino Buzzati.jpg|thumb|left|250px|Buzzati ridotto in maniche di camicia dopo la pubblicazione dell'ennesimo, fallimentare romanzo.]]Nel [[1933]] e nel [[1935]] Buzzati pubblicò rispettivamente ''Barnabo delle montagne'' e ''Il segreto del Bosco Vecchio'', confidando nel fatto che gli italiani sono un branco di caproni che leggono solo [[Tre metri sopra il cielo|la lista della spesa]]: evidentemente le due opere di Buzzati erano troppo scarse anche per il popolo italiota, tanto che entrambe riscossero un sincero apprezzamento (tra l'altro espresso a rutti) solo da [[Ermanno Olmi]].<br />La fama (e si parla di Fama con la A maiuscola, e non quella relativa ai frequenti arresti di Buzzati per atti osceni in luogo pubblico) arrivò tuttavia nel [[1940]], quando venne pubblicato [[Il deserto dei Tartari]]: lo scrittore capì di avercela finalmente fatta quando venne accusato di essere un debosciato e venne picchiato da un gruppo di militari. Negli anni successivi Buzzati continuò la sua attività di [[cronista]] e scrittore con gli stessi eccelsi risultati
== Tematiche e stile ==
[[File:Luca_giurato_al_mare.jpg|230px|thumb|Anche al mare Buzzati non disdegnava di perdersi in dotte riflessioni interiori.<br />O forse era solo incazzato perché avrebbe preferito andare in montagna.]]
A torto ritenuto dalla critica letteraria come uno “scrittore di un solo libro” (quando invece [[A tutti importa|tutti sanno]] che lo scrittore bellunese era [[Antonio Di Pietro|analfabeta]]), Buzzati ha forse raggiunto il suo culmine narrativo con la sua vasta produzione di racconti brevi e di inserzioni compro/vendo nei giornali di gossip.<br />È innegabile tuttavia che egli nella sua intera attività narrativa sia rimasto fedele a un ristretto gruppo di temi, anche perché avrebbe fatto fatica a ricordare più di 20 o 30 vocaboli. Con uno stile fiabesco ed elegante Buzzati affrontò sentimenti e temi come l'[[angoscia]], la [[magia]], il [[mistero]], la secchezza vaginale, l'[[Supercazzola|Antani]], la difficoltà nell'annodarsi la [[cravatta]], la mancanza di parcheggi a Milano, la [[morte]], lo scorrere del tempo e, ultimo <del>ma non</del> per importanza, il turismo del [[Molise]].<br />Il grande protagonista dell'opera buzzatiana rimane comunque il [[Dottor Destino|destino]], onnipotente e talora beffardo come un giornalista di [[Studio Aperto]]: l'autore aveva cioè un atteggiamento di “serena coglionaggine” nei confronti del destino, accettando con remissione tutti i pestaggi di merda di cane per la strada (tanti), le cazziatone dei capi (tante), i [[due di picche]] delle donne (poche, le donne; tanti, i due di picche) che gli capitarono nella vita, perché riteneva inutile ribellarsi a un copione già scritto.<br />Le opere di Buzzati hanno talvolta presentato elementi comuni al filone horror e al [[teatro dell'assurdo]]: nel senso che fanno paura da quanto sono scritte con i piedi ed è assurdo che siano state pubblicate.<br />Questo ha portato la critica ad accostare il nome dello scrittore bellunese ad autori come [[Edgar Allan Poe]], [[Agatha Christie]] e Franz Kafka: tutti e tre morti e sepolti e, si può starne certi, rivoltatisi nella tomba dopo aver saputo del [[Bestemmia|lusinghiero paragone]].
== Opere ==
* ''Bar da [[Boe Szyslak|Boe]]
* ''Il segreto <
* ''Il deserto del Tartaro e della Placca
* ''I sette spedizionieri e la raccomandata urgente
* ''Paura sulla Scala a chiocciola
* ''Sessanta barzellette sporche
* ''La famosa invasione degli [[Mario Borghezio|orsi leghisti]] in Sicilia
* ''[[Tu|Un caso clinico]]
* ''[[Clemente Mastella|Un verme al ministero]]
* ''[[
* ''Un tumore''
* ''Il [[Marco Columbro|colombre]]''
* ''I miracoli di [[Superman|Kalhel]]
* ''[[
== Curiosità ==
*Un personaggio di Buzzati o è in viaggio o è malato o muore alla fine del racconto. Questi temi nei suoi racconti si possono combinare in diversi modi {{citnec|sempre nuovi}}:
#Tizio è malato. Si mette in viaggio per andare a curarsi ma crepa sul treno.
#Tizio è in treno. Fuori dal finestrino vede le devastazioni di un'epidemia e si tocca vigorosamente. Poi, all'improvviso, il treno deraglia e muoiono tutti.
#Tizio è in viaggio. Raggiunge la sua meta, ci passa diversi anni, si ammala e muore.
#Tizio muore. Il suo cadavere viene portato via in treno, ma tutti i passeggeri contraggono la malattia di cui è morto e muoiono.
#E poi... e poi niente, ho finito.
*Ha ricevuto il Premio Minor Fantasia Anagrafica avendo utilizzato rispettivamente 22 e 45 volte i nomi Giovanni e Giuseppe nella sua carriera letteraria.
== Voci correlate ==
*[[Il deserto dei Tartari]]
*[[La famosa invasione degli orsi in Sicilia]]
*[[Dolomiti]]
*[[Realismo magico]]
== Note ==
<references/>
{{Scrittori}}
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