Dialetto milanese: differenze tra le versioni

m
Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di DarkMatterMan4500
Nessun oggetto della modifica
m (Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di DarkMatterMan4500)
Etichetta: Rollback
 
(35 versioni intermedie di 24 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Specie
|nome= Milanées
|immagine=Giuliano Pisapia.jpg
 
|didascalia= [[Effetto Pisapia|La principale causa d'estinzione del dialetto milanese]]
 
|immagine2= [[File:Classificazione animali estinti.png|230px|ESTINTO!]]
|conservazione= [[Lingua morta|Morto e sepolto]]
|regno= [[:Categoria:Dialetti|Dialecti]]
Line 14 ⟶ 15:
 
<br />
Il '''dialetto milanese''' ([[0 gennaio]] di tanto tempo fa, [[Milano]], [[ItaliaPadania]] - Ufficialmente deceduto al primo sbarco dei [[terroni]], sempre a Milano) è la variante [[snob]] e [[spocchioso|spocchiosa]] del ramo occidentale della [[lingua lombarda]]. Difatti, nell'eventualità che qualcuno si presentasse e affermasse di conoscere un altro [[dialetto]] lombardo non meneghino, come il [[Como|Comasco]], il [[Chiavenna|Chiavennasco]], il [[Busto Arsizio|Bustocco]] o il sempre troppo sottovalutato [[Val Bregaglia|Bregagliotto]], è altamente probabile che i parlanti milanese gli sputino in un [[occhio]]. Ma solamente nelle giornate buone, in quelle storte può darsi invece che si proceda direttamente alla lapidazione.
 
È tutt'ora parlato dal signor Brambilla, dal Fumagalli e dalla sciura Ambrongina, ultimi tre milanesi puri rimasti, attualmente rinchiusi nella riserva per milanesi del Parco Lambro.
 
==Diffusione==
[[File:Tre uomini e una gamba inganno della cadrega.jpg|right|250px|thumb|L'unico modo per smascherare i terroni: [[Inganno della cadrega|l’''inganno della cadrega'']].]]
È risaputo dai più il famoso adagio, che ogni giorno che il [[Dio|Signore]] ci manda sulla [[Terra]] muove il riso di [[anziano|vecchi]], [[bambino|infanti]], [[donna|donne]] e risaie pure:
{{quote|A [[Milano]] il Milanese non lo parla più nessuno}}
Line 25 ⟶ 26:
{{quote|A Milano si parlano dialetti, però sono tutti dialetti terroni.}}
 
Ora, va però affermato, che la situazione riportata dal proverbio potrebbe essere incorretta: {{Citnec|il dialetto milanese è ancora ben vivo e conservato all'interno della città meneghina.|e=senza fonte}} Uno dei principali punti focali sollevati dai linguisti, riguardo al problema del decadimento del dialetto, è che il milanese viene parlato solamente dai meridionalicosiddetti ''[[Terroni]]'', popolazione barbarica di origine berbera, ed, al massimo, da qualche sparuto vecchio di provincia ad andar bene. A sostegno di queste teorie vi è anche il fatto che negli ultimi decenni il Milanese è stato difeso soprattutto da personaggi il cui retaggio non sarebbe esattamente di pura origine meneghina; tra questi difatti si annoverano:
*[[Enzo Jannacci]], di origine [[Calabria|calabrese]].
*Franco Loi, di origine [[Sardegna|sarda]].
Line 31 ⟶ 32:
*Pietro Mazzarella, di origine [[Campania|campana]].
*Giovanni D'Anzi, di origine [[Puglia|pugliese]].
*Giorgio Strehler, che magari non era proprio terrone, ma che con quel [[cognome]] lì sicuramente non era milanese.
 
BisognaTuttavia bisognerebbe altresì contare anche [[Dario Fo]], Nanni Svampa e Walter Valdi; ma essendo i primi due [[comunisti]] e il terzo [[Brianza|brianzolo]] vengono comunque volentieri ascritti al registro dei terroni.
 
==Caratteristiche principali==
Line 46 ⟶ 47:
{{quote|I Milanesi sono sempre di corsa e hanno sempre una gran fretta}}
Quanto sollevato è innegabilmente vero. Gli stessi Milanesi in effetti, sotto sotto, sembrano fieri di aver questa di questa fama, nonostante poi si lancino in sperticati elogi alla vita tranquilla. Infatti anche [[Tricarico]] è nato a Milano. E non a caso anche lui ha un cognome meridionale.<br>
Ma il punto cruciale è tuttavia un altro: il Milanese, essendo lo specchio della propria popolazione, {{<u|>è una lingua fatta apposta per le persone che van di fretta}}</u>. È semplice e diretta, e non le manda a dire. Ad esempio:
{{quote|Chi vòlta 'l cüü a Milàn, vòlta 'l cüü al pan}}
 
Line 62 ⟶ 63:
|| {{Allinea|center|Pensaa}}
|-
|| {{Allinea|center|[[Culo|Testa]]}}
|| {{Allinea|center|Cuu}}
|-
Line 132 ⟶ 133:
!style="width: 300px;"|Tutte le doppie sono cancellate
!style="width: 300px;"|La V è ricercata e latitante in buona parte delle parole
!style="width: 300px;"|Ma guarda caso spunta dove non te l'aspetteresti
!style="width: 300px;"|La Z, per evitare ritorsioni, è scappata trai dialetti del nord e non ha lasciato tracce di se stessa. A sostituirla venne chiamata la S.
!style="width: 300px;"|La GL è considerata fuorilegge e tutti sono autorizzati a sparare a vista se la vedono
Line 137 ⟶ 139:
|-
|| perfetto: ''perfèt''
|| [[Tavola]]tavolo: ''tàulatàul''
|| Attenzione[[aiuto|aiutare]]: ''atensiùnvütà''
|| [[Tovaglia]]attenzione: ''tuàjaatensiùn''
|| [[Fede|Credere]]tovaglia: ''créettuàja''
|| [[Emilio Fede|fede]]: ''féet''
|-
|| rallentare: ''ralentà''
|| [[Lavoro|Lavorarelavorare]]: ''laurà''
|| alto: ''volt''
|| [[Zucchero]]: ''sücher''/''[[Zucchero Fornaciari|cantànt emiliàn che 'l gh'ha 'me cìfra artìstiga quèla de plagià i cansùn di àlter e fà créet a tücc de vèss un géniu del blues]]''
|| [[Famigliafamiglia]]: ''famìja''
|| [[Viaggio]]viaggio: ''viàcc''
|-
|| [[pistolino|uccello]]: ''üsèl''
|| uvetta: ''üghèta''
|| [[uno]]: ''vün''
|| pancia: ''pansa''
|| svegliarsi: ''svejàs''
|| credere: ''créet''
|}
 
Line 183 ⟶ 194:
===Legge degli apostrofi messi alla [[cazzo]]===
Sempre per questa mania tutta milanese di fare in fretta, si è sentito il bisogno di abbreviare le parole ancora di più di quanto non lo fossero. Al giorno d'oggi si usa un linguaggio simile:
{{quote|Ciau, cm va? Te lo kiedo xkè [[ieri]] nn c siamo vst e allora ò pensato ke stv male... TVB}}
Ma i Milanesi son dei gran signori di gran classe, sicché hanno trovato una soluzione ancora più nobile: {{<u|>l'apostrofo}}</u>. Quel segnino insignificante acquista una grande importanza nel vernacolo ambrosiano, visto che a lui è affidato il compito di falciare senza pietà parole intere.
*Ancora: ''anca mò'' ⇒ ''anch' mò'' ⇒ ''an' mò'' ⇒ ''amò''
*Come: '''me''
Line 247 ⟶ 258:
*Struttura: strofa/ritornello/strofa/ritornello lievemente modificato, possibilmente tutto in rima;
*Lingua: milanese + dosi massicce di parole italiane;
*Modalità di canto: con voce strascicata, complice una generosa quantità di [[Eh?{{citnec|pregiato}} vino milanese]]. A squarciagola, se possibile.
 
Quindi, una canzone milanese di base potrebbe essere così:
Line 255 ⟶ 266:
scerniss tutt i stell pussee sberlusent<br>
che te gh'eet e on tocchettin de luna<br>
tutta per nummnunc.<br>
Faggh sentì a lee che l'è quasi primavera<br>
mena chì i grill miglior a fà crì crì<br>
Line 263 ⟶ 274:
 
==Note==
 
{{legginote}}
{{note|2}}
 
Line 272 ⟶ 283:
 
==Altri progetti==
*[[File:BouncywikilogoLogo di Wikipedia sballonzolante.gif|30px]] '''[[Wikipedia]]''' contiene informazioni noiose sul '''[[wikipedia:it:dialetto milanese|dialetto milanese]]'''.
*[[File:150px-Logo Wikipedia-logo con sombrero e birre.png|30px]] La '''[[Wikipedia:lmo:|Wikipedia lombarda]]''' contiene fin troppe voci scritte in '''[[wikipedia:lmo:Dialett milanes|dialett milanes]]'''.
 
[[Categoria:Dialetti]][[Categoria:Milano]][[Categoria:Merdaviglie]]