Death Note: differenze tra le versioni

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Il protagonista è un viziato figlio di papà iperintelligente come solo nei [[manga]] è possibile di nome ''Light Yagami'', che un bel giorno inciampa su un quaderno tutto nero con su scritte delle regole che paiono direttamente ispirate dall'abuso di sostanze allucinogene.
La caratteristica principale di questo quaderno tutto nero è che scrivendoci su il nome di una persona avendone in mente il viso, questa muore.
VIsto che Light non "c'aveva un cazzo da fa'", decide di impiegare il suo tempo uccidendo tutti i supercattivi, così da diventare il dio di un mondo composto solo da bravi bambini, nerd, oraku[[otaku]] e suore.
Un bel giorno però, all'[[Interpollo]] viene in mente che forse un mondo popolato da suore "non sarebbe poi tutta 'sta gran cosa, ora che ci pensiamo un attimo", e decide di fermare questa serie di omicidi attribuiti ad un'entità sconosciuta rinominata Kira, senza sapere nè come avvengono, nè chi è che li compie, insomma niente di niente. Abili e intuitivi come un bradipo in letargo. Visto che appunto non si riesce a cavare un ragno dal buco, le menti geniali dell'[[Interpollo]] decidono di chiedere aiuto al famosissimo quanto misterioso superdetective L. Questi, infatti, è l'evoluzione supersayan di quarto livello del [[Detective Conan]]: caratteristica peculiare è la crescita di due spaventose occhiaie, una indubbia mancanza d'igiene personale e la capacità di strafogarsi di qualsiasi tipo di dolciume senza metter su un etto.
L, con gli stessi identici dati in mano all'[[Interpollo]], riesce nel giro di due volumi non solo a scoprire nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, codice fiscale, numero della carta di credito e codice segreto del bancomat del nostro Kira, ma diventa anche suo "amico" e gli chiede il suo aiuto nelle indagini, aspettando l'occasione buona per incastrarlo.
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