Costa Crociere: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Ma non sarà una fregatura?|Leonardo di Caprio|Crociera inaugurale}}
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'''Costa Crociere''' è la prima compagnia di crociere in Italia.
'''Costa Crociere''' è la prima compagnia di crociere in Italia.

Versione delle 09:40, 8 set 2008

« Ma non sarà una fregatura? »
(Qualcuno)

Costa Crociere è la prima compagnia di crociere in Italia.

Ogni anno Costa sforna uno o due nuovi transatlantici che poi non riuscirà mai a riempire, tutti con nomi tirati fuori dal vocabolario delle fatine (Magica, Serena, Pacifica, Allegra, Luminosa, Fortuna, ecc.)

Il sig. Costa si vantava di essere una compagnia italiana. Ora che ha venduto agli americani salite a bordo di una nave e troverete: cameriere indiano, recepnionist turca, cuoco indonesiano, comico cubano, maitre polacco, tizio che rifà la cabina armeno: se volete prendere un caffè o un cocktail preparatevi il dizionario completo di tutte le lingue e dialetti conosciuti sul globo!


Le cabine

Siete appena saliti a bordo, dopo tutta la trafila di check in, controllo documenti, metal detector per verificare che non si portino a bordo oggetti contundenti come forbicine e tagliaunghie, foto di rito con tanto di salvagente finto (che bello presentare una nave fotografandoti con un salvagente al collo: uno si sente taaanto sicuro!). Dopo accurate ricerche finalmente dopo 3 ore avete trovato la vostra cabina. Fate per aprire entusiasti la porta infilando la scheda magnetica che vi hanno appena consegnato e.. e... e.......... niente... la tessera non funziona. La girate e riprovate, poi la girate ancora, poi di nuovo, poi chiedete aiuto ai vicini di cabina che hanno aperto la porta in zero attimi e vi guardano come se foste gli ultimi barboni della terra. Nemmeno loro riescono a fare nulla, la porta rimane lì come murata. Scendete arrabbiatissimi alla reception e finalmente dopo 10 giri a vuoto la trovate. Cercate di spiegare il problema alla tipa che vi accoglie con un sorriso stampato e naturalmente non vi capisce perchè parla solo giamaicano stretto. Gli sventolate davanti al naso la scheda tentando di infilargliela tra i denti per fare capire quello che intendete, alla fine lei cerca aiuto e trova qualcuno che parla più o meno circa quasi italiano. Tutto quello che gli hanno insegnato è: "La tessera si è smagnetizzata, non tenetela accanto a un cellulare!" (...zzo ora me lo dici!!!) e vi restituisce un'altra scheda... Con la speranza di vedere finalmente la vostra cabina interna cat. 4 riprendete l'ascensore panoramico e poi girate nuovamente intorno, ma stavolta solo 1 oretta perchè nel frattempo avete imparato la strada. La porta stavolta si apre come per magia! Nel momento in cui mettete piede dentro vi chiama un cameriere chiedendo se avete bisogno di qualcosa (ma dov'era prima??). Voi uscite un momento per capire che ha detto (naturalmente vi si è rivolto in ostrogoto) e chiudete la porta con la tessera dentro! State quasi per svenire quando il cameriere come nulla fosse tira fuori un passpartout e apre con un sorriso e voi imprecate: ma perchè lui ha la chiave e noi una dannatissima scheda!!! Finalmente stremati entrate nella vostra cabina e date una breve occhiata in giro. Breve perchè in realtà non c'è assolutamente nulla da vedere! Il letto è seminascosto dalle vostre valigie accatastate nel pavimento di 1 metro x 30 cm., tra il letto e le pareti laterali non c'è nemmeno il posto per mettersi seduti senza sbattere le ginocchia, l'armadio sembra quello dei Puffi e mai potrebbe contenere nemmeno un decimo di quello che vi siete portati, la "scrivania" è ricoperta di opuscoli e non c'è lo spazio per scostare di 10 cm la sedia, la tv è accesa e trasmette esclusivamente immagini riguardanti nave e crociera. E vi è ancora andata bene perchè quei poveretti che hanno figli hanno pure due letti appesi al muro che costringono ad andare a letto curvi e una scaletta per parte che blocca il passaggio persino a un nano. Il bagno sembra lo sgabuzzino delle scope e nonostante ciò ci andate di corsa perchè dopo tutto quel tempo a fare su e giù per la nave dovete almeno pensare ai bisogni corporali. La porta del bagno, naturalmente, si apre verso l'esterno sicchè nella foga di entrare la sbatterete in faccia al vostro partner che sta tentando di aprire l'armadio!


La prova d'emergenza

Non avete fatto in tempo a mettere a posto nemmeno un paio di abiti che vi chiamano a raccolta per la prova di salvataggio obbligatoria. Vi dicono in 15 lingue con l'altoparlante che dovete recarvi al ponte 5 per questa prova assolutamente essenziale per la vostra sopravvivenza. Prima però dovete prendere i giubbetti di salvataggio nella vostra cabina e indossarli. Nel tempo in cui il Titanic era già sott'acqua finalmente ce la fate a capire come funzionano e allegri di sperimentare una nuova emozione vi dirigete dietro gli altri grulli con giubbino arancione come se fosse il primo giorno di scuola verso il ponte giusto. Stavolta (e solo stavolta!) c'è qualcuno che vi indica la strada e arrivate su un ponte stracarico di gente in fila. Poi passa il personale a controllare come avete messo i giubbini: a 99 persone su 100 trovano qualcosa da ridire, alcuni nella foga il giubbino non ce l'hanno proprio e alcuni protestano che nella loro cabina non c'era (è vero, qualcuno se lo porta a casa come souvenir!!) Dopo tre quarti d'ora sono arrivati tutti, e ridendo e scherzando guardano le scialuppe di salvataggio domandandosi come potrebbero starci dentro tutti (hanno tutti visto le prodezze di Leonardo Di Caprio!). Poi per 2 minuti scarsi il personale spiega a gesti quello che bisognerebbe fare nel caso di un'emergenza e la prova è finita. Vorresti andartene ma prima devi passare davanti al fotografo che immortala tutti nel loro look migliore.

Il ristorante

Finita la prova è raggiunta finalmente la cabina vorreste rilassarvi ma è già ora di cena. Rovesciate il contenuto delle valigie che avete con voi sul letto per cercare l'abito giusto e poi uscite per cercare la vostra sala ristorante. Arrivate puntualmente in ritardo perchè non trovate la sala giusta e vi mettete finalmente a tavola, convinti dagli amici che c'erano stati tre anni fa e dalla pubblicità che sarà una cena memorabile. Sul tavolo c'è un menù invitante. Pensate vi portino tutto quello che c'è scritto ma è già lì cameriere che vi sollecita a scegliere una cosa per ogni categoria. Gli dite naturalmente di ripassare e intanto ordinate l'acqua e il vino. Lui chiede la scheda, la stessa con cui avete aperto la porta e che serve anche per la cassaforte e per pagare tutte le consumazioni, i servizi, le escursioni e qualsiasi cosa vendano sopra la nave. Vi viene un coccolone perchè ve la siete scordata nei pantaloni che avevate prima. State già per alzarvi in cerca di aiuto quando il vostro partner tira fuori la sua tessera guardandovi come se foste degli alieni e la consegna al cameriere. A questo punto leggete con attenzione il menù e ordinate, già pregustando quello che avete scelto e che così viene descritto: Antipasto "Crostone con scaglie di pomodoro in aglio pugliese e olio extravergine toscano"; Primo "Penne primavera con pachino campano al profumo d'erbe aromatiche"; Secondo "Filetto di vitello in salsa di peperoni multicolori"; Contorno "Miscellanea di scarola e trevigiana con aceto balsamico di Modena e guarnizione di carote julienne"; Dolce "Trionfo di crema pasticcera e pinoli" In pratica è stato ripreso il menù della vostra trattoria sotto casa: Bruschetta, pasta pomodoro e basilico, scaloppina, insalata mista e torta della nonna. La pasta è mezza cruda e l'insalata la portano per sbaglio al vicino di tavolo, promettendo che però il giorno dopo la porteranno anche a voi! Appena alzati dal tavolo andate a rifocillarvi al buffet.


La piscina

Appena fate la "prova ascensore panoramico" logicamente vorrete andare al piano superiore e rimarrete incantati dal sole che fa brillare l'acqua limpida della piscina. Appena possibile vorrete quindi fare un tuffo. Non ci pensate: l'acqua al massimo vi arriva alla vita e brulica di esseri viventi non meglio identificati parlanti qualsiasi idioma e di qualunque altezza, tra cui i più pericolosi saranno quelli sotto i 7 anni di età che vi schizzeranno, vi pesteranno, vi faranno venire voglia di scappare su uno straio a rilassarvi.