Christian Vieri: differenze tra le versioni

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La carriera di '''Vieri''' è contraddistinta dal notevole attaccamento alla maglia: cresciuto nelle giovanili del '''Prato''' si distingue subito per l'attaccamento ai colori bianco-blu raccogliendo 0 presenze in 1 anno e girando una trentina di squadre in prestito. Esplode nel '''Pisa''', purtroppo però resuscita. Da lì inizia l'ascesa che lo porta a vestire le maglie di [[Juventus]], [[Inter]], [[Atletico Madrid]], [[Lazio]], [[Bulgaria]], [[Milan]], Casertana, Pro Caccolese, Carrozzeria Pino, Mobilieri Ponsacco, [[Manchester City|Città dell'uomo del castello]], Caffetteria '900, Ostello Vecchio Borgo, Atletica del fil de fer, New Team (che dovette abbandonare presto per i forti scontri con [[Mark Lenders]]), Dinamo Mosca, Pergocrema, Yomiuri Verdy, Pozza F.C. e '''[[Liechtenstein]]''' riuscendo nell'impresa di non vincere un cazzo con nessuno.
 
La parentesi più importante Bobo la vive con la maglia dell''''[[Inter]]''', dove si segnala per la consueta simpatia che lo porta a non esultare dopo i gol, a rompere i microfoni di cui non conosce l'utilizzo (provate a darlo a una scimmia e avrete lo stesso effetto, ma non ditelo alla scimmia, potrebbe offendersi) e alla facilità con cui litiga coi tifosi e insulta i giornalisti. Viene inoltre considerato un talismano portafortuna, perché dopo dieci stagioni di rotture di coglioni l'Inter lo ha spedito al '''[[Milan]]''' e ha vinto 53 scudetti di fila (cosa già accaduta ai tempi della Lazio e della Juventus, che l'anno dopo vinsero entrambe il tricolore).
 
Ora il grande campione è ritornato all'[[Atalanta]] (dove i tifosi hanno provato a ucciderlo) dopo aver militato nella squadra della '''[[Fiorentina]]''', dove si riconosce il suo stile di gioco a "ombrellone piantato sul campo" o a "tavola umana", che consiste nel fermarsi sul dischetto dell'area di rigore e farsi tirare addosso (scientificamente testato che il merito dei gol li prende lui, usando la scusante della voglia di [[miracolo|rinascita calcistica]])
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