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{{inrestauro|Antonio iommi
[[File:Bukowski3.jpg|right|thumb|
{{wikipedia|Bukowski}}
{{Cit2|Cominciai a guardarle su per le gambe. Mi sono sempre piaciute le gambe. È stata la prima cosa che ho visto quando sono nato. Ma allora stavo cercando di uscire. Da quel momento in poi ho sempre tentato di andare nell'altra direzione, ma con fortuna piuttosto scarsa
{{Cit2|...non vi venga l'idea che io sono un poeta; mi trovate mezzo sbronzo all'ippodromo ogni giorno a puntare su quarter, trottatori e purosangue, ma fatevelo dire, là ci sono delle donne che seguono i quattrini, e qualche volta quando guardi queste puttane
{{Cit2|Per ogni Giovanna d'Arco c'è un Hitler appollaiato dall'altra parte dell'altalena|Bukowski dibattuto tra la figa e l'autodistruzione}}
[[File:Logo Bukowski.jpg|left|thumb|300px|Questa pagina è autorizzata da Bukowski]]
'''Charles Henry Bukowski''' ([[Germania]], 1920 - ventre di un uccello, [[California]], 1994) è il nome d'arte con cui è conosciuto al grande pubblico Leopold Markus Richard Alvin Clarence "Hank" Chinaski, uno dei più famosi e innovativi esponenti della [[letteratura americana|letteratura classica]] e dell'[[alcolismo]] americano, tristemente noto per una grave forma di dipendenza dalla scrittura di racconti, romanzi, poesie e puttanate.
== La vita ==
Autore fra i più triviali del XX secolo, questa [[testa di cazzo]] s’è permessa il lusso di nascere in Germania nella lugubre cittadina di
Qui, a [[Los Angeles]], incominciò a mangiare panini al prosciutto e a bere whiskey con [[birra]] finché, a sei anni, non dovette andare a [[scuola]]. Preso per il [[culo]] dai suoi compagni di classe [[italiani]], [[negri]] e messicani perché era povero, tanto povero che doveva mettere i vestiti di sua cugina e per pranzo mangiava una carruba, si avvicinò ben presto all’hitlerismo, credendo che [[Hitler]] in realtà fosse americano.
Trascorse la sua infanzia così: la mattina veniva svegliato a cinghiate dal padre, non faceva colazione, mentre andava a scuola veniva avvicinato e picchiato dal vicino, a scuola le [[bambine]] non se lo cagavano e veniva sempre scelto per ultimo quando si facevano le squadre, nel pomeriggio doveva fare il palo mentre il [[bullo]] di turno si scopava la [[troia]] della scuola in un Dodge arrugginito, tirandosi una [[sega]] guardandoli fottere invece di fare la guardia, tornava a casa seguito contro la sua volontà dal bambino più [[sfigato]] della scuola venendo per questo inseguito ogni volta e malmenato insieme a quello dai teppisti del quartiere, infine, arrivato a casa, veniva riempito di botte dal padre perché aveva strappato e lordato il vestito della [[cugina]]. Prende vita così il suo odio per la gente normale, per il padre, per le donne perbene e per i Dodge. Bukowski difatti guiderà per tutta la vita una [[Volkswagen]] rubata al padre con la quale rimorchiava le peggiori [[puttane]]. Ma soprattutto inizia a essere [[anarchico]] e antisistema e a dipendere dal bourbon.
A dodici anni la sua faccia si riempie di [[brufoli]] che tenta disperatamente di sconfiggere con impacchi di birra e burro di arachidi, compromettendo per sempre il suo rapporto con le fighe, con la [[figa]] e con la sua faccia. Da allora si chiaverà soltanto rottami orrendi.
Dà qualche esame di [[giornalismo]], ma abbandona
Messo in [[prigione]] una prima volta perché ritenuto troppo sbronzo perfino per un americano e congedato dall’esercito alla prima visita medica perché troppo sporco e troppo [[fascista]] per combattere contro i tedeschi, inizia per Bukowski un periodo di sbronze, di lavori saltuari, di scopate frettolose e di lunghe seghe nelle pensioni di tutto lo stato.
Negli anni sessanta mette finalmente la [[testa]] a posto: si sposa, una delle sue donne gli caga una figlia, torna a lavorare per dieci anni in un ufficio postale, comincia a scrivere romanzi autobiografici di una certa lunghezza, a frequentare gli allibratori dell’ippodromo alla ricerca di soldi facili e di [[baldracca|cavalle da monta]], e continua a bere. Alla fine manda affanculo le poste e si dedica soltanto al bourbon, alle scommesse e alla narrativa, grazie a un vitalizio che gli permette tre bottiglie al giorno concessogli da una casa editrice che pubblicherà tutta la sua roba: la “Black Sfaccimme” (trad. Passero Nero).
Divenuto scrittore a tutti gli effetti, ormai cinquantenne Bukowski la smette con la vita da [[barbone]] e incomincia a bere scotch d’importazione, a parte un breve intervallo di due settimane di astinenza impostogli da una delle sue donne che, assicura lui, gli ha concesso almeno un paio di minuti in più di vita, necessari per puntare su un altro brocco piazzato e per dare ancora un sorso all’ultima bottiglia di bourbon.
Charles muore nel [[1994]], a causa della tubercolosi, della leucemia e di un fottuto passero rosso che lo divora vivo.
==Tipico racconto di C. H. Bukowski==
Un racconto (o anche capitolo) di Bukowski è fatto così:
*Il protagonista (solitamente l'autore stesso o un suo alter
*Per qualche motivo arriva una [[figa]]ccia che lo viene a trovare.
*Si tromba la figaccia.
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*Dopo la bevuta si recherà all'ippodromo per scommettere alle corse dei cavalli.
*Infilare un morto in qualsiasi punto.
*Ripartire dal primo punto e continuare ad
[[File:Bukowski.jpg|right|thumb|150px|Bukowski fa un pieno di ispirazione]]
==Lievi variazioni sul tema==
Per rompere la solita routine, ogni tanto capita che succeda qualcosa di diverso dalla solita sbronza e "guzzata" con la [[gnocca]] di turno. Ecco alcune delle molteplici
*Il protagonista deve presenziare a un reading di poesie.
*Il protagonista va a lavorare.
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*Il personaggio femminile può presentare menomazioni varie o handicap fisici.
*Il personaggio femminile può morire per alcolismo acuto.
*Viene incrementata la presenza di espressioni volgari e scurrili come [[cazzo]], [[fica]], [[culo]], [[frocio]], [[commercialista]] e via discorrendo
*Il protagonista si reca a una festa dove si può bere e adescare qualche procace ventenne.
==Bambini cagati da Bukowski==
Line 57 ⟶ 59:
*Panino al prosciutto scaduto
*Taccuino di un vecchio [[porco]] che non sono altro
*L'amore è un cane che va all'[[inferno]] (poesie)
*Erezioni, eiaculazioni, esibizioni e polluzioni notturne
*Storie di ordinaria rettoscopia
*Ufficio postale
*Il primo bicchiere, come sempre, non basta (poesie)
*Burp! Una sbronza del XX secolo
*Camerata di sbronze
*La [[mosca]] nel mio whiskey (al [[bar]])
*Facciotutto
*Quanso mi hai lasciato, mi hai lasciato tre mutande e uno scolo (poesie)
*[[donne|Sgualdrine]]
*A sud di un altro sud
*Confessioni di un [[bastardo]]
*Tutto il giorno alle corse dei cavalli e tutta la notte a bere e scopare cessi (poesie)
*Niente canzoni d'amore, solo di culo e figa
*Musica per pifferi caldi
*[[Hemingway]] non lo avrebbe mai fatto
*Ubriacone del cazzo (sceneggiatura filmica di ''La mosca nel mio whiskey'')
==Voci correlate==
*[[Birra]]
*[[Donna]]
*[[Cavalli]]
{{Scrittori}}
[[Categoria:Scrittori]]
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