Campobasso: differenze tra le versioni

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Il campobassano medio riporta tutto al cibo. Non sarà strano sentirlo cantare, nel centro della "villetta dei cannoni" e anche allo stadio "Romagnoli nuovo" come noto coro da stadio: "Nu scim pazz p'll cavatiell, nu piatt chin chin e tracchiulell, nu sem cambuascià, la nord è rossoblu, bevem birra Forst e nient chiùùùù....ALÈ ALÈ ALÈ ALÈ ALEEEÈ, ALÈ ALÈ ALÈ ALÈ ALEEEÈ, nu sem cambuascià, la nord è rossoblu, beem birra Forst e nient chiù!!!".
 
Ci sono più dialetti nella provincia di Campobasso che nell'intera [[Russia]]. Per uno straniero che viene in terra molisana le differenze non sono drammatiche, tutto oscilla tra il napoletano, il pugliese e (per i più colti) l'abruzzese. Tuttavia è usanza in ogni paesino della provincia deridere e beffeggiare l'accento o le poche locuzioni diverse del paese vicino. Tra le forme dialettali di maggiore influenza del basso basso-molise vi sono il [[Riccia|Riccese]], lo [[Jelsi|Jevzino]] o Jevzarol' e, l'ormai protetto dall'[[UNESCO]], [[Cerce|Cercese]]. Eccezione costituiscono alcune lingue non italiche, ormai non più appartenenti nemmeno al resto del mondo, parlate in villaggi particolarmente sperduti ed isolati della provincia. Queste sono l'albanese arcaico, il pugliese senza vocali (incrociato col sumero ed il calabbrese) e l'antico linguaggio dei contadini e dei pastori, paragonadileparagonabile in tutto e per tutto ad alcune forme dialettali-semplificate del neandertaliano antico e del cromagnoniano, costituito da versi e gorgoglii prodotti perlopiù da stomaco o intestino retto, intervallati da sputi. Quest'ultima lingua veniva utilizzata in passato dai mandriani (e mandrilli) che attraversavano i tratturi e comunicavano alle popolazioni autoctone con questo linguaggio universale (come oggi l'inglese) sentimenti di profondo ribrezzo e disgusto.
 
===Espressioni idiomatiche (cioè degli idi-homi, gli uomini idioti)===
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