Campania: differenze tra le versioni

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[[File:Totò spaghetti.png|right|thumb|350px|L'assessore della giunta provinciale di Napoli.]]
[[File:Auto che affondano.jpg|right|thumb|270px|Intanto, ad Avellino...]]
La
La '''Campania''' è quella regione d'[[Italia]] che è esentata dal pagare le [[tasse]] perché i suoi abitanti sono troppo simpatici. Tranne quelli di [[Avellino]], ai quali tra le altre cose è proibito spostarsi dai loro luoghi natii. È la seconda regione più popolosa d'Italia ed è divisa in cinque province, di cui quattro pressoché inutili e una dannosa.
 
== Cucina ==
 
[[File:Auto entra nella strada.jpg|right|thumb|260px|Un comune turista si reca nel sottosuolo attirato dalle bellezze della [[Napoli sotterranea]].]]
[[File:Coccodrillo portato in spalla.jpg|right|thumb|260px|Vita quotidiana tra le strade di Salerno.]]
{{Carattere|Candara|120%|'''{{u|ATTENZIONE}}!'''|#007CC3|}} Per rispettare la scaletta del TGR Campania, verrà data la precedenza alla sezione ''Cucina'', che sarà trattata prima delle sezioni ''Politica'', ''Storia'' e ''Società''.
 
Oltre alla famosissima [[pizza]], ci sono numerosi altri piatti tipici. Passiamo in rassegna i più rappresentativi:
*[[Anguilla|Anguille]] marinate: famoso piatto partenopeo. Consiste nell'introdurre anguille ancora vive in un barattolo preventivamente riempito con [[olio]], [[aglio]] e [[aceto]]. Le anguille andranno in [[coma]] irreversibile ma resteranno vive, e dovranno essere consumate prima che si risveglino. Non per qualche motivo particolare, ma solo perché se si risvegliano iniziano a nuotare nel barattolo e poi bisogna ributtarle a [[mare]]<ref>Con tutto il barattolo, naturalmente.</ref>.
*La [[pastiera]]: tipica di Napoli, è una [[torta]] di [[pasta frolla]] farcita con [[ricotta]], frutta candita e spirito di gallina. La leggenda vuole che per una buona riuscita del dolce occorra intrappolare in esso l'[[anima]] di un essere umano.
*Sanguinaccio: originario di [[Caserta]] ma famoso in tutta la Campania, consiste nel ricavare [[cioccolato]] attraverso il sangue del [[maiale]] compiendo uno strano [[Paganesimo|rito pagano]] risalente al 1500 a.C. e utilizzando una formula magica di cui soltanto le donne campane sono a conoscenza. Per la buona riuscita del dolce, è necessario uccidere il maiale con inaudita crudeltà.
*'O babbà: un dolce soffice imbevuto di [[rhum]] e pieno di [[zucchero]]. Ad ogni morso occorrono 30 unità di [[insulina]] per controbilanciare il livello del [[diabete]].
*I paccheri: tipo di pasta originario di Napoli. Solitamente sono serviti col [[ragù]] e accompagnati da un paio di ceffoni da parte dello [[chef]].
*[[Parmigiana di melanzane]]: un secondo piatto presente su tutto il territorio meridionale, la cui origine contesa tra Campania e [[Sicilia]] ha dato luogo a diverse faide [[Camorra|camorristiche]]. Richiede tre giorni di preparazione e si prepara utilizzando olio, [[melanzane]], [[basilico]], [[parmigiano]], olio, melanzane nell'olio, olio nell'olio. Obbligatorio accompagnarla con almeno 1,2 kg di [[pane]] a testa.
*[[Spaghetti]] alle [[vongola|vongole]]: come suggerisce il nome, questo piatto è creato appositamente per essere mangiato dalle vongole. Secondo la tradizione napoletana, infatti, il miglior modo per allevare le vongole è nutrirle con gli spaghetti.
*[[Mozzarella di bufala]]: simile alla mozzarella tradizionale, ma preparata dalle bufale invece che dagli esseri umani.
*Liquore [[Strega]]: un liquore beneventano così forte che ha un tasso di mortalità del 92%. La leggenda narra che soltanto i [[benevento|beneventani]] possano farne uso senza riportare danni permanenti.
*[[Limoncello]]: una mistura di essenza di [[limone]], [[nitroglicerina]], acido solforico e malvagità. Prima di poterlo servire a tavola, i produttori devono munirsi di regolare porto d'armi<ref>Rilasciato dal comune di residenza.</ref>.
 
== Storia ==
 
[[File:Alluvione Lipari.jpg|right|thumb|230px|Pozzuoli, venti minuti dopo essere stata fondata.]]
=== Gli inizi ===
 
I primi segni di presenza umana nella Campania risalgono al II millennio avanti [[Cristo]], quando alcune popolazioni presero a [[Abusivismo edilizio|costruire abusivamente]] [[Casa|case]], [[città]] e [[tempio|templi]]: trattasi di popolazioni molto antiche come gli [[Osci]], gli Opici, gli [[Asino|Asini]], notoriamente poco acculturati, ed infine i [[Sanniti]]. Fra queste ed altre popolazioni scoppiavano continue [[Guerra|guerre]] derivanti dal fatto che [[nessuno]] capiva la [[lingua]] dell'altro e, nel dubbio, temendo di essere stati in qualche modo insultati dalla controparte, si attaccavano a vicenda. Successivamente, approfittando della distrazione degli autoctoni, i [[Greci]] presero a colonizzare in sordina, senza che nessuno se ne accorgesse, tutte le [[Turismo|località turistiche]] più belle, come ad esempio l'isola di [[Ischia]], prima [[colonia]] greca in Campania, e Cuma, aprendo [[lido|lidi]] e [[stabilimento balneare|stabilimenti balneari]], a beneficio dei ricchi commercianti [[Cartagine|cartaginesi]], traendone lauti profitti. I greci trovarono dei grandi alleati negli [[Etruschi]] e nelle popolazioni [[latini|latine]], i quali fondarono, insieme ai coloni provenienti dalla Grecia, le città di Dicearchia (oggi conosciuta come Pozzuoli), Neapolis ovvero [[Napoli]], Nola ovvero Nola e persino Acerra. I primi ad accorgersi di tutte queste nuove città furono i Sanniti, i quali si incazzarono non poco e decisero di invadere, uccidere e saccheggiare.
 
=== L'epoca romana ===
 
[[File:Contadino Holly e Benji.JPG|right|thumb|250px|[[Masaniello]], pescivendolo e rivoluzionario napoletano.]]
Le colonie greche, la cui popolazione era composta per lo più da commercianti e [[Socrate|filosofi omosessuali]], non si curarono minimamente dei rudi e concreti sanniti che invasero le città; i coloni semplicemente non reagirono, continuando imperterriti a fare quello che stavano facendo. Perplessi e disorientati, i sanniti non sapevano se ammirare i greci per lo [[Stoicismo|stoico]] [[coraggio]] o prenderli per dei coglioni totali. Tuttavia i Sanniti non ebbero il tempo di riprendersi dallo shock poiché vennero raggiunti da un'[[ambasciata]] di [[ultras]] [[A.S. Roma|romanisti]] che dichiarò loro [[guerra]].
 
Era infatti avvenuta una cosa che aveva fatto infuriare non poco i vertici di Roma: l'assedio di [[Capua]]. Con "assedio di Capua" ci si riferisce ad una partita di calcio in cui Roma fu costretta sullo 0-0 dalla strategia ultradifensivista dell'allenatore del Benevento. Un pareggio che costò caro ai romani, dal momento che quell'anno lo scudetto fu poi assegnato al [[Milan|Mediolanum]].
 
Da quel momento, con l'impiego di numerosi contingenti militari, i romani ebbero ragione delle popolazioni locali, le quali vennero sconfitte nel giro di sole tre [[guerre sannitiche]]. I romani, allo stesso modo degli investitori tedeschi odierni, si dedicarono ad attività di bonifica e riabilitazione del territorio, alla costruzione di nuove città e di una ramificata rete stradale, innestando poi un sistema burocratico ed amministrativo molto efficiente. Tutte cose che le popolazioni locali ignorarono del tutto, continuando come sempre le loro gozzoviglie.
 
=== Medioevo ===
 
[[File:Capo indiano con uomo bianco.JPG|right|thumb|240px|[[Garibaldi]] cerca di convincere il capo tribù di Benevento ad unirsi al [[Regno d'Italia]].]]
Sotto la dominazione romana comincia un periodo lungo e prospero per la felice Campania. Sì, certo, a parte [[Pirro]], [[Annibale]], un paio di eruzioni del [[Vesuvio]] che distruggono [[Pompei]] ed [[Ercolano]] facendo un migliaio di morti e poco altro. Ma la popolazione locale anche in queste occasioni reagisce sempre con serafica imperturbabilità. Tuttavia, come si sa, le cose belle prima o poi giungono al termine. Con la morte di [[Romolo Augustolo]] a Napoli, avvenuta per un'[[indigestione]] di frutti di mare, si fa coincidere la fine della dominazione romana e l'inizio di quel casino conosciuto come [[Medioevo]]. I primi ad insidiare le grazie della Campania furono i [[longobardi]], i quali presero a costruire castelli e strane torri ovunque. Contemporaneamente il [[Papa]] ed i [[Bizantino|bizantini]], invidiosi delle strane torri dei longobardi, costruirono altre torri ed altri castelli ancora più grandi. Dopo alterne vicende la Campania venne inglobata nel [[Regno di Sicilia]] all'insaputa del Papa, dei longobardi e dei bizantini chiusi nelle loro torri e nei loro castelli. In questa fase la Campania prosperò come un regno cosmopolita ed abusivo, ma a turbare gli equilibri di potere arrivarono gli [[spagnoli]] rappresentati da [[Alfonso V d'Aragona]] e fu a quel punto che a gran parte della popolazione locale girarono i coglioni sia per i cazzo di castelli ovunque che per l'avvicendarsi continuo di teste coronate, cosa che provocò rivolte ed insurrezioni. Ma tutto questo terminò con l'arrivo dei [[Borbone]], una famiglia di cabarettisti spacciatasi per nobile che affascinò il popolo napoletano e campano.
 
=== Il ruolo della Campania nell'Italia unita ===
 
Durante la [[Borbone|dominazione borbonica]] la Campania conobbe un lungo periodo di prosperità: i cittadini trascorrevano la maggior parte del tempo cantando canzoni popolari in riva al mare e mangiando [[spaghetti]] con le mani.<br />
Nel [[1861]], però, la Campania accettò spontaneamente (molto spontaneamente) di unirsi al Regno d'Italia. Gli abitanti ne furono così entusiasti che decisero di [[Immigrazione|partire in massa]] verso gli [[Stati Uniti d'America]] per comunicare la bella notizia anche oltre oceano.
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