Borghesia: differenze tra le versioni

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{{Cit|In fondo sono anch'io un borghese di merda|[[Francesco Guccini]] 2001}}
 
La '''borghesia''' è la classe dominante nel mondo occidentale. Questa posizione dominante deriva dal suo possesso dei mezzi di produzione, automobili velocissime e rumorose con le quali i borghesi praticano il loro [[sport]] ufficiale: investire i [[negronero|negrineri]]. La borghesia trova la sua culla in [[Inghilterra]], ma velocemente si espande nel resto del mondo civilizzato, fino in [[Angola]] ed in [[Kosovo]]. Il padre della borghesia fu [[Ronald McDonald]], celeberrimo autore teatrale, che nel [[1920]] pubblicò il manifesto "Borghesia amica mia" in contemporanea all'uscita dell'omonimo disco. Oltre a bruciare [[berbone|barboni]] e investire negrineri, la borghesia pratica altre filantropiche attività come sciare in stato di ebrezza ed il [[turismo sessuale]].
 
== Attività preferite dalla borghesia ==
 
*Mandare a quel paese i comunisti e i socialisti
*Investire i [[negronero|negrineri]]
*Investire le loro famiglie
*Sniffare [[cocaina]]
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*Dare fuoco ai campi rom
*Lamentarsi dei pochi soldi
*Uccidere i re franciesi
 
== Storia ==
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Prima dell'invenzione della borghesia gli uomini vivevano nel [[caos]] più assoluto. L'incapacità di governarsi unita al diffuso ricorso alla [[giustizia]] fai da te, o giustizia [[Ikea]], avevano creato una società decisamente instabile e turisticamente poco appagante. Quest'epoca, inquadrata dagli storici nella finestra [[1861]]-[[1920]], è comunemente chiamata, per la sporcizia e il grande squallore, "età di [[Palermo]]".
 
La situazione sembrava irrisolvibile fino all'avvento di un pallido giovane dai capelli rossi: [[Ronald McDonald]]. Animato dalla speranza in un mondo più giusto e da 5 pasticche di [[ecstasy]], in una sola notte scrisse l'opera "Borghesia amica mia", volumetto di 2400 pagine contentecontenente solo imprecazioni e parole da lui inventate. L'opera divenne immediatamente un fenomeno culturale. Le persone più abbienti ne adottarono i valori e ne fecero manifesto, legittimando così la loro supremazia e intoccabilità.
 
Il monopolio della [[violenza sulle donne]], da loro esercitato, garantì all'umanità benessere e prosperità.
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In questa fase i proletari non erano ancora veri e propri nemici per la borghesia, che li considerava come al solito merce a basso costo.
 
Infatti, ai tentativi di Marx di far capire all'[[operaio]] come il suo nemico all'interno della fabbrica fosse il padrone, questi rispondeva che il problema erano i negrineri (in realtà anche ai proletari piacerebbe investire i negrineri, ma non possono farlo perché non hanno [[SUV|macchine abbastanza grandi]]) che il lavoro glielo rubavano.
 
E se il buon Karl gridava entusiasta: "Proletari di tutto il mondo: unitevi!" questi tendevano a guardarlo male, accusandolo di essere [[pederasta]]. Talvolta gli lanciavano anche in testa qualche chiave del 16.
 
Fu solo quando Marx cominciò a parlare di [[comunismo|rivoluzione]] e ridistribuzione dei beni che all'improvviso tutti si fecero attenti.
 
 
== Voci correlate ==