Biddai: differenze tra le versioni

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Il ''biddaio'' si serve di mezzi di trasporto piuttosto particolari, pressocché spartani, che ai loro occhi appaiono come bolidi fiammanti. Il ''biddaio'' inizia la sua carriera da pilota utilizzando dapprima (dai 4 ai 12 anni) l'Ape 50 <ref>Chiamata affettuosamente ''apixedda''</ref> dello zio, poi (dai 15 ai 18 anni) inizia a maneggiare ciclomotori quali il Ciao, L'Issimo, il Lei e, più diffuso, l'intramontabile Si. Questi motorini vengono tramandati di padre in figlio per generazioni, ed hanno una longevità potenzialmente illimitata, essendo il motore ed il telaio impregnati dell'aria granitica delle montagne sarde. Le ultime generazioni si muniscono, con grande rammarico e non poco astio degli anziani, di motorini moderni, ovvero dei primi anni '90. Questi ultimi vengono poi modificati tramite riti segretissimi; il proprietario di tale mezzo di locomozione verrà poi sbeffeggiato malamente come "cittadino".
 
Dopo i diciott'anni al ''biddaio'' si apre l'età per possedere una macchina, sebbene sia in grado di maneggiarla perfettamente nelle aspre strade montanare sin dai quattordici. Le auto tipicamente biddaie sono Fiat Punto, Pandino 4x4, Uno Turbo Ie(ah)o Rap e tutte le auto della casa torinese prodotte prima degli anni '80. Un piccolo appunto sono le vecchie ''R5'' tramandate di generazione in generazione come il ''Santo Graal'', con la convinzione che essendo di una marca con un nome particolare non umano (Renault non è ''Sardo'', dunque non ''Umano''), avessero poteri magici. Ovviamente, se esistesse una casa automobilistica sarda, comprerebbero quelle anche se producesse Twingo o scaldabagni<ref>Che poi è lo stesso</ref>. Anche questi veicoli vengono truccati o, meglio, orribilmente deturpati tramite modifiche estetiche di dubbio gusto e meccaniche, quasi inesistenti, ridotte solitamente ad una marmitta che altro non fa se non produrre un frastuono assordante e assai irritante. Ciononostante, si riconoscono soprattutto per le casse e i bassi montati ovunque ci sia posto, utilizzati per sparare canti di tenores a svariate decine di decibel di potenza. Chi li usa per ascoltare (e far ascoltare fino a tre chilometri) musica dens o auz è un falso biddaio.
 
===Lavoro===
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