Associazione Sportiva Roma: differenze tra le versioni

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*'''[[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]''' (Favelas di Rio de Janeiro, 1982-). Alto due metri, pesante due quintali (da magro), fu ribattezzato «l’Imperatore» probabilmente per le spese folli cui era abituato. Passato per la Capitale senza lasciare tracce sportive, ebbe comunque il merito di risollevarne l’industria notturna e ''underground'' visto l’incremento di fatturato che generò in tutti i night club nei quali mise piede durante il suo soggiorno romano.
* '''[[Doni]]''', al secolo '''Doniéber Alexander Marangon''' (Caffè Paulista, 1979-). [[Portiere]] [[brasile|brasiliano]] (una bizzarria logica come beach-volleisti svedesi, bobbisti giamaicani, sciatori di fondo congolesi e alpinisti figiani), deve il suo soprannome all’inventiva degli attaccanti avversari, visto che rappresenta quello che gli riesce meglio di fare in campo. In sei stagioni alla Roma è riuscito a parare 11 tiri totali, peraltro un record considerando il Paese di provenienza. I solerti editor di [[Wikipedia]] in italiano si sono affrettati a inserire l’inutile particolare che, per ascendenza paterna (come era peraltro inferibile dal nome), Doni possiede anche il passaporto del [[Italia|Bel Paese]]: ahimé, non sono stati avvertiti in tempo che a [[nessuno]] frega.
* '''[[Mirko Vucinic|Mirko Vučinić]]''' (Campo Rom di Centocelle, 1983-). Nato nella periferia romana da professionisti montenegrini in trasferta all’estero perdediti ad accattonaggio e furto di rameerame, Vučinić vinse scudetti Primavera a Lecce prima di diventare attaccante della Roma per un quinquennio, durante il quale si distinse per la vittoria in cinque edizioni consecutive del premio «Carbonara amatoriale» di Fregene; nell’estate del 2011 disse ai tifosi giallorossi in estasi: «Quest’anno vedrete un Vučinić motivato e vincente, che darà il suo contributo alla vittoria dello scudetto!». In effetti aveva già firmato un triennale con la [[Juventus]] con cui finalmente si laureò campione d’Italia l’anno seguente e anche quello dopo, prima di diventare un ex calciatore ad Abu Dhabi.
* '''[[Philippe Mexès]]''' (Casablanca, 1982-). Calciatrice transex francese, saltava due partite al mese per le mestruazioni. Sfranta dal dolore per avere perso l’ennesimo scudetto, nel 2011 dimostrò il suo incrollabile attaccamento alla squadra trasferendosi al [[A.C. Milan|Milan]] a parametro zero.
* '''[[Nicolas Burdisso|Nicolás Burdisso]]''' (Cinco de la Tarde, 1981-). Difensore a passo di tango (di lato qualche volta, avanti mai, sempre indietro e girato), fu in carriera sostituto dell’aiuto magazziniere all’[[Inter]] nonostante gli elogi ricevuti da [[Diego Armando Maradona|Maradona]] ai tempi del Boca Juniors («Hermanos, no he visto un desastre similar desde la derrota en la Guerra de las Malvinas», furono le parole del Pibe). La Roma fu quindi il suo sbocco professionale ideale, infatti quando la partita sembrava al sicuro interveniva lui a movimentare il gioco combinando qualche [[Cazzata|intelligente manovra]] tipo farsi espellere, svirgolare il pallone e buttarselo nella propria porta, lisciarlo e liberare l’attaccante avversario, insomma tutte quelle finezze tecniche in linea con la tradizione vincente dei giallorossi. All’Inter veniva ingenerosamente fischiato al primo tocco di palla; il più competente pubblico della Roma, invece, a ogni liscio, commentava con «Armeno ’aa grinta ce la mette!».
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