Piemonte: differenze tra le versioni

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[[File:Bandiera del Piemonte.jpg|thumb|right|400px|La bandiera del Piemonte, ovvero la bandiera della Svizzera in una camera a gas]]
{{Cit2|Sugnu piemunteis, sugnu faus e curteis.|Piemontesi falsi e cortesi}}
{{Cit2|Neh neh neh - neh neh neh - neh neh neh|Suoneria piemontese}}
{{Cit2|La cucina migliore è quella piemontese|Nietzsche (Ecce homo) durante il suo soggiorno a Torino, appena prima di ingerire il porro pucciato nella bagna cauda che lo avrebbe reso folle per sempre}}
[[File:Piemonte grappolo.jpg|thumb|right|250px|Il Piemonte]]
 
L'[[Italia]] è un allargamento del '''Piemonte''', quindi, esattamente come la [[Prussia]], il Piemonte è a tutti gli effetti uno stato indipendente che non riconosce l'Italia come paese e soprattutto l'[[italiano]] come [[lingua]].
 
== Gli abitanti ==
[[File:Persone sedute a tavola.jpg|thumb|left|250px|Melting-pot piemontese: un barotto sagrinato<ref>incazzato</ref> accerchiato da un terrone, un moru (anche al femminile), una badante romena e altri [[terrone|mandarini]]]]
 
Il ceppo indigeno è essenzialmente formato da ''Allobrogi'' usciti dalle grotte circa [[1861|centocinquant’anni fa]], perché costretti dai Savoia a conquistare l’Italia. Loro difatti non lo avrebbero mai fatto, giacché stavano troppo bene in mezzo alle risaie e su per le montagne a mangiare pane e [[salame]] e a guardare la [[tv]] senza mai cambiare canale (per non doversi alzare dal [[divano]] e andare a prendere il [[telecomando]]); figurarsi uscire di casa e andare chissà dove a rompersi il [[culo]]. Da cui il nomignolo “bogia nen” (non muoverti).
 
Ma tra gli anni cinquanta e gli anni settanta del XX secolo il Piemonte è stato fatto oggetto di una spietata penetrazione di [[Unni]] della [[Sicilia|Trinacria]] e del [[Calabria|Bruttio]] che ne hanno stravolto i lineamenti caucasici e sconvolto le abitudini asociali per sempre. Questi [[barbari]] con le valige di pelle legate con i lacci e le scarpe di cartone legate con lo spago sono dapprima stati accolti con tutti gli onori, tanto che sui portoni delle case e dei [[bar]] erano inchiodati cartelli con su scritto “Non si affitta e non si serve da bere ai [[cani]] e agli Unni”, poi invece, visto che non se ne andavano, si è seguita la meno tollerante politica di integrazione alla francese e sono stati aperti appositi ghetti, [[pizzeria|pizzerie]] e [[discarica|mercati di Porta Palazzo]].
 
Come se non bastasse, nei vent’anni successivi è arrivata una seconda ondata di barbari indifferenziati dall’[[Africa|Africa proconsolare]], dall’[[Albania|Epiro]], dalla [[Romania|Dacia]] e dalla [[Arabia|Mesopotamia]] che ha relegato infine gli autoctoni in nicchie quali villaggi di campagna, cantine sociali e alpeggi di montagna, riportandoli così all’originale asocialità e risvegliando tra i [[barotto|barotti]], i grotteschi piemontesi tradizionalisti, istinti primordiali e arcaici fenomeni quali:
[[File:Manifesto sui piemontesi.jpg|thumb|right|250px|Manifesto sull’orgoglio nazionale ideato da [[Mourinho]], mandarino portoghese]]
 
* installare allarmi, cimici e videocamere di sorveglianza
* ubriacarsi di vino rosso
* ingozzarsi di salame
* commettere [[pulizia etnica|atti osceni in luogo pubblico]]
* giocare a [[scopa]]
* organizzare battute di caccia ai [[siciliano|minchia-minchia]], alle [[dialetto pugliese|cim di reep]] e ai [[negro|moru]]
* organizzare [[caccia alle streghe|cacce alle streghe clandestine]]
* allestire roghi
* bestemmiare in occitano
 
==Geografia==
[[File:Piemonte1989.jpg|thumb|250px|left|I confini del Grande Piemonte secondo i limiti di diffusione della bagna cauda]]
 
Il Piemonte è una regione poco pianeggiante. Ciò si intuisce già dal nome che letteralmente significa: "colui che corre nudo sui monti". Circondata a nord dalle [[Alpi]], a ovest dalle [[Ande]], a sud dagli [[Appennini]] e ad est dai monti [[Urali]], la regione non contempla vie di uscita e di scampo. Il territorio è però bagnato dal [[mare Adriatico]], infatti il [[Po]] è ritenuto il fiordo più lungo d'Italia. Caratteristiche sono le colline e i vigneti che ricoprono il 102 % del territorio regionale. Grazie alla tipica forma a imbuto, che favorisce il travaso del vino ma impedisce un regolare ricambio d'aria, il Piemonte presenta inverni freddi e nebbiosi ed estati calde e afose: il clima ideale per le [[zanzara|zanzare]].
 
==Province==
 
Il Piemonte è suddiviso in 8 [[provincia|province]].
 
===[[Torino]]===
[[File:Torino e la Mole Antonelliana.jpg|thumb|250px|right|La [[Mole Antonelliana]] a Torino]]
 
La capitale del Piemonte è la città italiana con il minor numero di piemontesi dopo Bisceglie e quella con il maggior numero di siciliani dopo [[Milano]]. Una volta i suoi abitanti lavoravano tutti alla catena di montaggio, erano [[comunisti]] e guidavano [[Fiat]]; oggi lavorano tutti in comunità, smontano le catene dei [[motorino|motorini]] e guidano sempre Fiat. Nonostante la nuova [[metropolitana]], che i torinesi hanno voluto a tutti i costi su gomma per una questione di deformazione professionale, la ripulitura dei quartieri degradati dalle macchine [[parcheggio in doppia fila|parcheggiate in tripla fila]] e doppia pila, la chiusura al traffico del centro storico per limitare la fruizione dei [[tram]] senza biglietto e l’arrivo di numerosi immigrati con le barche, la Fiat è difatti ancora onnipresente in città: la odori nell’aria, ti spia in camera da letto, ti mette sotto e ti lascia per la strada.
 
Dialogo tra due torinesi
 
{{Cit2|Minchia oh, ai Murazzi è ttroppo bbello.}}
{{Cit2|Minchia zio fa’, hai raggiòne.}}
 
Dialogo tra due barotti
 
{{Cit2|’Nduma a bèivi un bicerin sabat sèira?}}
{{Cit2|Esageruma nen, neh? Al màsim ’na spuma.}}
 
La provincia è un prolungamento concentrico e ideale di Torino costituito da una camicia di forza che si allaccia al [[manicomio]] di Collegno, una [[cintura di castità]] che si allaccia alla Reggina di Venaria, un filo spinato elettrificato che si allaccia al [[lager]] di Chivasso e un paio di bretelle autostradali che si allacciano a [[Ivrea]] e Bardonecchia.
 
===[[Cuneo]]===
[[File:Uomo con vacca.jpg|thumb|250px|left|Coppia di cuneesi]]
 
È detta la Provincia Granda per la grande quantità di territorio e tempo sprecato per la produzione di [[pera|pere]] e formaggio, nonché per l’allevamento di [[maiale|maiali da tartufo]] e [[vacca|vacche da monta]]. I cuneesi urbani hanno la testa a cuneo, come la forma della loro città, per poter spaccare meglio le pesanti forme di Castelmagno che i cuneesi di montagna fanno rotolare giù dalle valli per non doversi allontanare appunto dalle montagne, dove si spostano anche loro rotolando. Si dice che questi montanari comunichino fra loro grugnendo e che abbiano ormai assunto l’aspetto di pere<ref>pietre in lingua piemontese</ref>, senza braccia, senza [[gambe]] e duri come pietre.
 
Dialogo in lingua cuneiforme tra due cuneesi di montagna
 
{{Cit2|Üh! Ti süs ciülà tüt ül Castelmagno dü magnür?}}
{{Cit2|Cü? Mi gnü sü che cüzz stüi grügnür.}}
 
Traduzione
 
{{Cit2|Ehi! Ti sei preso tu tutto il Castelmagno che era da mangiare per pranzo?}}
{{Cit2|Come? Scusa ma non so proprio cosa stai dicendo.}}
 
Da segnalare, ad [[Alba]], l’ottimo secondo di tartufi allo spiedo con maiale grattugiato.
 
===[[Vercelli]]===
[[File:Risotto con i fagioli.jpg|thumb|250px|right|Vercelli]]
 
Vercelli è detta “la dotta” perché dispone dell’unica [[università]] della sua provincia, ma anche “città nuclearizzata” perché dotata della sola centrale termonucleare ancora in funzione in Italia, indispensabile per arrostire le zanzare in [[estate]]. Isola pedonale in mezzo alle risaie, è la capitale europea del riso e come accennato la capitale mondiale delle zanzare, che qui vengono a svernare anche dal [[Bangladesh]]. A lungo contesa tra [[Visconti]] e Savoia, che volevano disfarsene entrambi, alla fine è stata consegnata appunto alle zanzare, che ne hanno fatto un luogo di riproduzione indiscriminata e un habitat ideale per le [[rane]], cioè i vercellesi, chiamati “ranat” dai vicini biellesi.
 
===[[Biella]]===
 
Centro industriale di primaria importanza per la lavorazione della lana, i suoi marchi più conosciuti sono Menalebrea ([[birra]] al malto di lana) Saltalafila (scarpe di lana) Sella la [[Banca]] (prestiti di lana e interessi di lama, pagati a sputi) e [[Aiazzone]] (mobili di compensato). L’armena città ai piedi del Caucaso piemontese è detta anche “pisciatoio del Piemonte”, vale a dire pisciatoio d’Italia, non si capisce ancora se per via delle frequenti piogge o per via dell’[[gabinetto|aspetto della città stessa]], che conferisce agli abitanti quella caratteristica espressione da puzza sotto il naso. Comunque i biellesi sono considerati tra gli esseri col braccino più corto e la lingua più lunga del pianeta.
 
Dialogo tra due biellesi
 
{{Cit2|Mi presti un euro?}}
{{Cit2|Al tasso del 35 %.}}
{{Cit2|Ma sei un rabbino!}}
{{Cit2|E tu no?}}
 
===[[Novara]]===
 
[[File:Cattedrale di Novara.jpg|thumb|250px|left|La Mole Antonelliana a Novara]]
Novara è la più lombarda tra le città piemontesi e la più piemontese tra le città romene. Nel 2004 un referendum popolare indetto dal sindaco chiese alla cittadinanza di scegliere tra Milano e Torino e i novaresi scelsero [[Bucarest]]. Poi non se ne fece nulla perché venne scoperto il [[petrolio]]. Questo pozzo solitario circondato dalle risaie e infestato dalle zanzare tigre della Esso è il più profondo della terra, tanto che pesca nei giacimenti della [[Libia]], e per distribuire il petrolio a più cittadini possibili la giunta comunale ha fatto di Novara la maggiore produttrice di rubinetti a gettone del mondo. Novara, città dei record, possiede anche la più grande copia della Mole Antonelliana di Torino, scala 1:1, e la più brutta copia dello stadio del [[subbuteo]].
 
=== [[Verbania]] (WCO, Werbano-Cusio-Ossola) ===
 
Verbania non esiste. Verbania è un nome di comodo dato a due villaggi di catapecchie, Intra e Pallanza, per farli arrivare ad almeno quindicimila abitanti e poterli così trasformare in provincia ai danni di Novara, e sottrarsi quindi al pericolo di finire a Bucarest. Considerato il territorio, gli abitanti di questa provincia hanno quattro possibilità di sopravvivenza: pescare nel [[Lago Maggiore]], spaccare pietre in montagna, contrabbandare pesci e sassi in [[Svizzera]], emigrare in Romania.
 
===[[Asti]]===
[[File:Vendemmia.jpg|thumb|250px|right|Alessandrini che rubano l’uva agli astigiani]]
 
Asti in realtà non è una città, ma un vino che ha dato il nome a una cantina a cielo aperto conosciuta solo per una irritante [[stazione]] sulla Torino-Genova, due caselli autostradali incustoditi e il [[Palio di Asti]], corso da cavalli ubriachi. Il [[cavallo]] che taglia per primo il traguardo vince una magnum di [[spumante]]. Ad Asti non si festeggia l’unità d’Italia. I confini della provincia invece seguono un po’ a [[cazzo di cane]] i frastagliati confini delle migliaia di vigneti in modo da tenere dentro tutti i DOC e lasciare fuori solo le vigne di [[Tavernello]] e [[Trebbiano]], soprattutto verso Alessandria.
 
===[[Alessandria]]===
[[File:Paese alluvionato.jpg|thumb|250px|left|Alessandria prima dell’ultima alluvione]]
Forse la più brutta città dell’Europa meridionale, è popolata da una via di mezzo tra il [[leghista]] e la [[bestemmia]] che viene chiamato eufemisticamente “mandrogno”, cioè “mani di rogna”, dovute alla cattiva abitudine degli alessandrini di mettere sempre le mani ovunque pur di non doverle mettere sul portafoglio e al fatto di avere la [[puzza]] non solo sotto il naso ma pure sotto le mani. Le uniche industrie della provincia si trovano a [[Monferrato|Casale Monferrato]], {{tooltip|{{Colore|blue|città amata in tutto il resto della provincia}}|[[File:Cartello stradale con scritto Casale merda.jpg|450px]]}}, dove si producono cemento, amianto, [[eternit]] (cemento con amianto) e crumiri.
 
Dialogo tra due alessandrini
 
{{Cit2|Andiamo a prendere l’[[aperitivo]] in Piazza della [[Lega]]?}}
{{Cit2|No, costa troppo. E poi è pieno di barotti.}}
{{Cit2|Allora andiamo direttamente al Luna Rossa.}}
{{Cit2|No, costa un [[casino]]. E poi è pieno di [[Bimbominchia|banotti]].}}
 
== Dialetto piemontese ==
[[File:Anziano1.jpg|250px|thumb|right|Individuo affetto da progerie, invecchiamento precoce dei tessuti dovuto alla cucina piemontese (in realtà questo barotto ha ventisei anni)]]
 
È una via di mezzo tra il [[Francese (lingua)|Frociese]] e l'[[Itagliano]], con l'aggiunta di fonemi arcani tra i quali il più caratteristico e abusato è la vocale '''Ü'''. Qui sotto il discorso tra un calzolaio e un cliente:
 
{{dialogo2|Calzolaio|Ti ch' tachi nen i tac, tac i tac a mi che tac i tac?|Cliente|Mi can'tac i tac, tac i tac a ti, che tac'i tac? Tach'te ti i to tac}}
 
La pronuncia delle vocali varia da città a città, per cui a Cuneo tutte le A vanno sostituite con Ü.
 
== Roba ca's mangia (roba che si mangia) ==
[[File:Bagna cauda.jpg|250px|thumb|left|La famigerata bagna cauda]]
 
Il cibo piemontese è composto perlopiù di robetta leggera adatta a una dieta sana e bilanciata stile [[Paris Hilton]] e utile all'occorrenza per bilanciare una gru. Tra le più importanti aberrazioni ricordiamo:
 
*La [[Nutella]]: impasto di cacao, nocciole, burro, burrocacao e aromi naturali piemontesi utilizzato nelle Langhe come malta per l'edilizia. La sua ricetta è segreta per finta come quella della [[Coca-cola]], perché lo sanno tutti che dentro la [[n]]utella ci sono la calce e la Coca-cola, e dentro la Coca-cola la nutella e la soda caustica.
* La [[polenta]]: il cibo dei [[polentone|poveri]], ingiustamente svalutata e snobbata, contiene un numero di calorie direttamente proporzionale al numero di ore passate sul cesso per smaltirla. Ha lo stesso colore del sole e di conseguenza deve essere ingerita alla stessa temperatura, altrimenti diventa un ottimo collante industriale. Indicata prima delle gare di [[triathlon]] e delle scommesse piemontesi, che sono di solito del tipo "dato che siamo a [[Venezia]], che ne dici di vedere chi torna per primo a Torino a nuoto?". Tra le combinazioni più brutali troviamo quella con [[peperonata]] e [[salsiccia]], quella concia con burro fuso e fontina e quella ai diciotto formaggi, a base di [[toma]].
* Il fritto misto alla piemontese: indicibile congrega di [[bomba|bombe molotov]] al [[colesterolo]], questo piatto letale annovera, oltre alle parti più inconsuete di qualsiasi tipo di animale e invertebrato, quali cervello, budella e [[scroto|scroti]], impanate e fritte, anche dolci e frutti impanati e fritti allo stesso modo, quali l'amaretto di Saronno, i mandarini e le [[vagina|prugne]].
* Il bollito misto alla piemontese: origami di almeno sette parti diverse di bovino bollito quali testina di vitello, occhio di bue, [[mozzarella]] di bufala, muschio di bisonte, [[steroidi]] di [[culturista|manzo]], [[balle]] di [[toro]] e [[figlio di puttana|figli di vacca]] dal colore grigiastro e dal sapore simile al liquame di un pozzo settico.
[[File:Agnolotti.jpg|250px|thumb|right|Agnolotti guarniti di merda]]
* Gli agnolotti: ravioli piemontesi con ripieno di bollito misto alla piemontese più l’aggiunta di pancetta di maiale e conditi con ragù di [[trippa]] e lardo.
* I gianduiotti: i tipici cioccolatini torinesi a forma di lingotto, dal profumo di mirafiori, dal sapore di paraurti, dal colore marrone metallizzato e dalla consistenza di merda.
* La finanziera: strano incrocio tra bollito e minestra, richiede due settimane di preparazione e contiene al suo interno verdure e carni che necessitano di due mesi per la digestione e di due agenti della [[Guardia di Finanza|Finanza]] per essere sdoganati dall'intestino. Una cucchiaiata può sfamare anche [[Giampiero Galeazzi|Galeazzi]].
* La panissa: il classico risotto vercellese farcito di fagioli, cotica e frattaglie di rane, usato anche come combustibile fissile per la [[centrale atomica]].
* La [[bagna cauda]]: leggera salsa di acciughe salate fatte sciogliere in burro, panna, margarina, olio, cadaverina e abbondante quantità di teste d'aglio (a volte cotta nel latte per renderla più "soft"). È considerata un'[[arma di distruzione di massa]] dall'[[ONU]].
 
== Roba ca's bèiv (cose che si bevono)==
 
{{Cit2|A l'è nen posibil ch'aj sia 'd l'eva ant la gamba. A deuv ese Quaidun 'd bastard cha l'ha meis-ciame 'l vin|Inintelligibile imprecazione di un piemontese dal medico}}
 
{{Cit2|Non è possibile che ci sia dell'acqua nella gamba. Deve esserci qualche bastardo che mi ha corretto il [[vino]]|Traduzione della citazione}}
[[File:Formaggi e bottiglie di vino.jpg|thumb|left|250px|Le particelle elementari dei piemontesi: il vino e la toma]]
 
Come si evince, il vero piemontese assume esclusivamente vino. Questo ha favorito la diffusione della [[sbornia|sottocultura dello stesso]], che si è evoluta in tragicomiche versioni. Tra le più celebri riportiamo:
 
* il [[barbera]] ([[alcol]] puro non denaturato).
* il [[grignolino]]: probabilmente uno dei nomi piemontesi dell'acqua, questo vino a bassa gradazione viene assunto solo in mancanza d'altro. Noto anche come "l'ultima spiaggia del piemontese".
* il [[moscato]]: per accompagnare la ''légère cuisine'' piemontese si è giustamente pensato di inserire nel carnet dei vini un vinello dolce a base di [[metanolo]], [[zucchero]], miele, [[romanzi]] rosa e storie d'amore. Si pensa che la cifra scritta sulla bottiglia non sia la gradazione alcolica ma la percentuale di non zucchero presente nella mortale bevanda.
[[File:Damigiana chiusa.jpg|250px|thumb|right|La fine del Piemonte]]
* [[Martini]]: molto richiesto dai piloti, dai camionisti e da chi sta per partire per le vacanze per via della minaccia "No Martini, non parti".
* [[Cinzano]]: vino tipico dell'astigiano, ma se lo bevono tutto gli alessandrini.
* il [[vin brulè]]: bevanda di origine francese inventata al tempo degli incendi di [[Catari]] e perfezionata dagli [[inquisizione|inquisitori]] al tempo dei roghi di Ugonotti, consiste nel far bollire un pentolone di barbera insieme con zucchero, buccia di arance, bacche di [[gin]], chiodi di garofano della [[croce]] e cannella di fiamma ossidrica e poi dargli fuoco recitando quattro ave marie e due padre nostri finché l’anima dei fottuti eretici non se ne va all’[[inferno]]. Va consumato a temperatura ustione.
 
== Piemontesi famosi ==
 
*[[Flavio Briatore]]
*[[Luca Barbareschi]],
*[[Elena Barolo]],
*[[Ezio Greggio]],
*[[Cristina Chiabotto]],
*[[Luciana Littizzetto]]
*[[Alberto Gilardino]],
*[[Carla Bruni]],
*[[Claudio Bisio]],
*[[Daniela Santanchè]],
*[[Massimo Giletti]],
*[[Paola Barale]],
*[[Alessandro Baricco]],
*[[Simona Ventura]],
*[[Giorgio Faletti]],
*[[Alba Parietti]],
*[[Marco Berry]],
*[[Maria Teresa Ruta]],
*[[Piero Fassino]],
*[[Silvia Vada]],
*[[nonno|mio nonno]],
*[[Carlo Molino]].
 
== Note ==
<references/>
 
 
{{Padania}}
 
{{regioni Italia}}
 
[[Categoria:Regioni italiane]]
[[Categoria:Nazioni]]
[[Categoria:Posti dimenticati da Dio]]
[[eo:Piemonto]]
[[pt:Piemonte]]
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