Piemonte: differenze tra le versioni

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[[File:Bandiera del Piemonte.jpg|thumb|right|400px200px|La bandiera del Piemonte, ovvero la bandiera della Svizzera in una camera a gas]]
{{Cit2|SugnuMi piemunteisi son piemontèis, sugnue fausi son fàuss e curteisi son cortèis.|Piemontesi falsi e cortesi}}
{{Cit2|Neh neh neh - neh neh neh - neh neh neh|Suoneria piemontese}}
{{Cit2|La cucina migliore è quella piemontese|Nietzsche (Ecce Homo) durante il suo soggiorno a Torino, appena prima di ingerire il porro pucciato nella bagna cauda che lo avrebbe reso folle per sempre}}
[[File:Piemonte grappolo.jpg|thumb|right|250px200px|Il Piemonte]]
 
L'[[Italia]] è un allargamento del '''Piemonte''', quindi, esattamente come la [[Prussia]], il Piemonte è a tutti gli effetti uno stato indipendente che non riconosce l'Italia come paese e soprattutto l'[[italiano]] come [[lingua]].
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[[File:Piemonte1989.jpg|thumb|250px|left|I confini del Grande Piemonte secondo i limiti di diffusione della bagna cauda]]
 
Il Piemonte è una [[regione]] poco pianeggiante. Ciò si intuisce già dal nome che letteralmente significa: "colui che corre nudo sui monti". Circondata a nord dalle [[Alpi]], a ovest dalle [[Ande]], a sud dagli [[Appennini]] e ad est dai monti [[Urali]], la regione non contempla vie di uscita e di scampo. Il territorio è però bagnato dal [[mare Adriatico]], infatti il [[Po]] è ritenuto il fiordo più lungo d'Italia. Caratteristiche sono le colline e i vigneti che ricoprono il 102 % del territorio regionale. Grazie alla tipica forma a imbuto, che favorisce il travaso del vino ma impedisce un regolare ricambio d'aria, il Piemonte presenta inverni freddi e nebbiosi ed estati calde e afose: il clima ideale per le [[zanzara|zanzare]].
 
==Province==
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===[[Alessandria]]===
[[File:Paese alluvionato.jpg|thumb|250px|left|Alessandria prima dell’ultima alluvione]]
Forse la più brutta città dell’Europa meridionale, è popolata da una via di mezzo tra il [[leghista]] e la [[bestemmia]] che viene chiamato eufemisticamente “mandrogno”, cioè “mani di rogna”, dovute alla cattiva abitudine degli alessandrini di mettere sempre le mani ovunque pur di non doverle mettere sul portafoglio e al fatto di avere la [[puzza]] non solo sotto il naso ma pure sotto le mani. Le uniche industrie della provincia si trovano a [[Monferrato|Casale Monferrato]], {{tooltip|{{Colore|blue|città amata in tutto il resto della provincia}}|[[File:Cartello stradale con scritto Casale merda.jpg|450px]]}}, dove si producono cemento, amianto, [[eternit]] (cemento con amianto) e crumiri.
 
Dialogo tra due alessandrini
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Il nord era ricco di industrie e di banche private, il sud ricco di contadini e di capre pubbliche, come in tutti i nord e sud che si rispettino. Non solo, una volta sottomessi tutti i piemontesi recalcitranti ancora vivi, prima [[Cesare]] e poi [[Augusto]] fondarono una miriade di città a pianta quadrata, senza piante e senza sole, abitate da agricoltori e operai con la testa appunto quadra. Città che presero il nome di Augusta Terronorum (Torino), Augusta Petoria ([[Aosta]], ma qui siamo in [[Valle d’Aosta]]), Dertoma (Tortona), Testona (Moncalieri), Acari e Tarme (Acqui Terme), Alba Corta (Alba), Ranatta Vermicellae (Vercelli), Er Astice (Asti), Vecchiara (Novara), Emorredia (Ivrea), Susate (Susa) e Chivasso. Come si può notare, sono tutte città lontane dalle montagne, a parte Augusta Petoria, e questo proprio perché i romani aborrivano le montagne ritenendole abitate da [[sardi|spiriti malvagi con la testa dura]] e [[valdostani|mostri antropomorfi dall’alito di toma]], cioè i piemontesi.
[[File:Selezione miss Italia.jpg|250px|thumb|left|Vacche di pura razza piemontese.]]
[[File:Sei vacche.jpg|250px|thumb|left|Le nostre ragazze purtroppo ormai spesso cocainomani]]
 
Andò avanti così per circa settecento anni, senza nessuna nuova fondazione di città (i [[Tito Flavio Vespasiano|vespasiani]] ormai erano già abbastanza) finché un giorno dalla [[Germania]] non scesero gli insopportabili Longobardi che si piazzarono ognuno in una [[cesso|latrina]] diversa e da lì iniziarono a comandare e a fottere in modo fastidioso, rendendo il Piemonte una landa desolata piena di duchi, picciotti e [[pappone|papponi]] e appestando l’aria di crauti bolliti.
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* Il fritto misto alla piemontese: indicibile congrega di [[bomba|bombe molotov]] al [[colesterolo]], questo piatto letale annovera, oltre alle parti più inconsuete di qualsiasi tipo di animale e invertebrato, quali cervello, budella e [[scroto|scroti]], impanate e fritte, anche dolci e frutti impanati e fritti allo stesso modo, quali l'amaretto di Saronno, i mandarini e le [[vagina|prugne]].
* Il bollito misto alla piemontese: origami di almeno sette parti diverse di bovino bollito quali testina di vitello, occhio di bue, [[mozzarella]] di bufala, muschio di bisonte, [[steroidi]] di [[culturista|manzo]], [[balle]] di [[toro]] e [[figlio di puttana|figli di vacca]] dal colore grigiastro e dal sapore simile al liquame di un pozzo settico.
[[File:Agnolotti.jpg|250px|thumb|right|Agnolotti guarniti di merda (letteralmente)]]
* Gli agnolotti: ravioli piemontesi con ripieno di bollito misto alla piemontese più l’aggiunta di pancetta di maiale e conditi con ragù di [[trippa]] e lardo.
* I gianduiotti: i tipici cioccolatini torinesi a forma di lingotto, dal profumo di mirafiori, dal sapore di paraurti, dal colore marrone metallizzato e dalla consistenza di merda.
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Come si evince, il vero piemontese assume esclusivamente vino. Questo ha favorito la diffusione della [[sbornia|sottocultura dello stesso]], che si è evoluta in tragicomiche versioni. Tra le più celebri riportiamo:
[[File:Damigiana chiusa.jpg|250px200px|thumb|right|La fine del Piemonte]]
 
* il [[barbera]] ([[alcol]] puro non denaturato).
* il [[grignolino]]: probabilmente uno dei nomi piemontesi dell'acqua, questo vino a bassa gradazione viene assunto solo in mancanza d'altro. Noto anche come "l'ultima spiaggia del piemontese".
* il [[moscato]]: per accompagnare la ''légère cuisine'' piemontese si è giustamente pensato di inserire nel carnet dei vini un vinello dolce a base di [[metanolo]], [[zucchero]], miele, [[romanzi]] rosa e storie d'amore. Si pensa che la cifra scritta sulla bottiglia non sia la gradazione alcolica ma la percentuale di non zucchero presente nella mortale bevanda.
[[File:Damigiana chiusa.jpg|250px|thumb|right|La fine del Piemonte]]
* [[Martini]]: molto richiesto dai piloti, dai camionisti e da chi sta per partire per le vacanze per via della minaccia "No Martini, non parti".
* [[Cinzano]]: vino tipico dell'astigiano, ma se lo bevono tutto gli alessandrini.
* il [[vin brulè]]: bevanda di origine francese inventata al tempo degli incendi di [[Catari]] e perfezionata dagli [[inquisizione|inquisitori]] al tempo dei roghi di Ugonotti, consiste nel far bollire un pentolone di barbera insieme con zucchero, buccia di arance, bacche di [[gin]], chiodi di garofano della [[croce]] e cannella di fiamma ossidrica e poi dargli fuoco recitando quattro ave marie e due padre nostri finché l’anima dei fottuti eretici non se ne va all’[[inferno]]. Va consumato a temperatura ustione.
 
==I Piemontesi==
Il Piemonte, come facilmente intuibile, è abitato dai piemontesi. Si tratta del popolo più grigio, triste e noioso del mondo, al punto che:
*in Piemonte, le persone che cercano un lavoro che li porti ad avere un contatto umano con la gente si propongono come addetti al servizio delle [[pompe funebri]];
*in Piemonte giocare a tresette con il [[morto]] è più divertente che giocare in quattro persone;
*è la regione con il maggior tasso di [[suicidio|suicidi]] per noia.
 
Sin dall'infanzia viene insegnato ai fanciulli a non fare niente, non toccare niente e chiedere per qualsiasi cosa o comunque in qualsivoglia circostanza, ''Disturbu nen?'' (non disturbo, vero?).
 
Nulla è maggiormente esecrato in Piemonte del fatto di ''disturbare gli altri'': se a ciò si aggiunge la tipica falsità e cortesia che caratterizzano questa gente, gli effetti che ne conseguono risultano a dir poco grotteschi. Vediamo qualche esempio:
 
===Invito ad una festa===
 
In Piemonte auto invitarsi ad un festa {{citnec|(fatto di per sé raro poiché i piemontesi non festeggiano mai!)}} è considerato un crimine orrendo, degno di essere punito con [[impalamento|una morte atroce]]. L'invito a partecipare deve quindi, rigorosamente, provenire dal padrone di casa organizzatore del ricevimento stesso ed essere fatto seguendo una rigida etichetta ed un complicato cerimoniale. Non solo: deve anche essere reiterato per non meno di tre volte per essere valido. Esempio:
*''Invitante'': Mia figlia si battezza e darei una piccola festa. Ti andrebbe di venire?
*''Invitato'': Non vorrei disturbare!
*''Invitante'':Ci mancherebbe!Mi farebbe piacere!
*''Invitato'': Sicuro che non disturbo?
*''Invitante'': Sicuro! Ti assicuro che non disturbi. Ti sto invitando apposta!
*''Invitato'':Va bene, vengo: ma spero di non disturbare!
 
Durante il ricevimento, ciascuno degli invitati si sente inoltre in obbligo di ripetere ogni cinque minuti: '''Ecco, siamo venuti a disturbare!'''
Il che, per un po' può anche essere segno di educazione, ma alla lunga, come facilmente intuibile, diventa alquanto stressante ed impedisce di poter anche solo ipotizzare una qualsiasi forma di divertimento, di modo che il tutto ben presto finisce con l'essere il solito mortorio.
 
===Sesso===
[[File:Coppia a letto.jpg|thumb|240px|Disturbu nen?]]
Gli [[uomo|uomini]] piemontesi non ci provano mai con le [[donna|donne]], per paura di disturbare. L'unico caso in cui un uomo piemontese riesce a fare [[sesso]], fosse anche con la propria ragazza, ricorre nel solo ed esclusivo in cui lei lo chieda espressamente ripetendo l'offerta per almeno tre volte. Anche in questo caso non manca il mantra tipico:'''Ma sei sicura che non disturbo?'''
Costituisce inoltre obbligo, per l'uomo, di domandare ogni trenta secondi, durante la consumazione dell'atto: ''Ti sto disturbando?''. {{citnec|Anche il sesso, in Piemonte, si trasforma dunque in una faccenda piuttosto noiosa!}}
 
Consiglio per le donne: non pensiate di offendere un piemontese rispondendo: '''Non disturbi per niente, non ti sento nemmeno!'''. Una frase del genere, infatti, verrebbe interpretata come un complimento!
 
Le donne non sono da meno: anche se sono chinate davanti a voi e vi stanno facendo un [[pompino|si, beh, avete capito, no?]]. interrompono ogni trenta secondi per sincerarsi di non disturbare. ''Ecco, sono venuta qui a disturbare!'', ripetono in continuazione.
In questi casi l'unica è tenerle fermamente per i capelli spingendole con delicatezza verso il vostro [[cazzo|attrezzo di piacere]]: tenteranno ugualmente di parlare ''MMMbbbb, scus...mmbbb'', ma il fatto di avere la bocca piena impedirà loro di ripetere la solita frase, di modo che sarà possible farvi giungere al pur [[orgasmo|sofferto finale]].
 
{{citnec|Ho finito: spero di non aver disturbato! Non vi ha disturbato leggere, vero? Ecco: vi ho disturbati! Scusate il disturbo!}}
 
== Piemontesi famosi ==
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== Note ==
<references/>
 
 
{{Padania}}
{{regioni Italia}}
{{Latrina|giorno=02|mese=04|anno=2018|votifavorevoli=1|votitotali=1|argomento=geografia}}
 
[[Categoria:NazioniPiemonte| ]]
{{regioni Italia}}
 
[[Categoria:Regioni italiane]]
[[Categoria:Nazioni]]
[[Categoria:Posti dimenticati da Dio]]
[[eo:Piemonto]]
[[pt:Piemonte]]
Picciotti, Nerdoni, Rullatori, sloggiatori
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