Watashi ga motenai no wa dō kangaetemo omaera ga warui!

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« Non ho ancora capito se guardando questo anime devo ridere o deprimermi. »
« Adoro la protagonista! »
(L.)
Tomoko dopo aver letto l'articolo ed essersi resa conto che viene presa per il culo.

Watashi ga Motenai no wa Dou Kangaete mo Omaera ga Warui! (私がモテないのはどう考えてもお前らが悪い! - Che sarebbe un po' Checché ne diciate, non sono popolare per colpa vostra!), spesso e volentieri abbreviato dai fun WataMote perché prima di riuscire a finire di pronunciare il titolo originale è d'obbligo farsi una famiglia e lasciare concludere il tutto ai nipoti, è un anime e un manga dove una hikikomori, versione con cinquantundici anni in meno e con sesso opposto dell'italico Fantozzi, passa di brutta figura in peggio, in storielle al limite tra il comico e il patetico, nel tentativo di cambiare il suo irrimediabile status di disadattata.
A detta degli autori quest'opera denuncia con ironia e sarcasmo l'idea sempre più comune che la felicità dipenda dal rispetto di una norma stabilita da ignoti.
A detta dei lettori gli autori hanno egregiamente fallito nel loro obiettivo.

Personaggio

Tomoko prega per l'uguaglianza nel mondo.

Kuroki Tomoko

Eh sì, se non contiamo qualche apparizione del fratello minore e di una sua vecchia amica amichevolmente[citazione necessaria] chiamata sgualdrina, non ci sono sostanzialmente altri personaggi oltre a lei.
L'autore di questo articolo ringrazia Dio[1] per ciò dato che non aveva voglia di scrivere.
Protagonista dell'anime e manga con delle occhiaie che fanno tanto L, socievole quel tanto che basta per augurare ai i bagnanti in vacanza un Ferragosto coi fiocchi[2], nonché una dei pochi personaggi esistenti al mondo a violare le leggi del tipico protagonista femminile, che di punto in bianco all'età quindici anni si rende conto di non essere quello che si potrebbe definire una ragazza popolare e, anzi, il suo status è più simile a quello di un'emarginata. A questo punto una persona normale se ne fregherebbe e accetterebbe la sua vita così com'è, ma lei no! Infatti, in preda a tanto ma tanto ottimismo, decide di impegnarsi per cambiare la vita che fino all'età di quattordici anni non le dava alcun problema, e nel farlo non esiterà all'ispirarsi a leggende metropolitane, riviste per truzzi o Eroge. Tutto ciò, unito alla sua totale inadeguatezza a una qualsiasi forma di vita sociale, porterà a scontate conseguenze. Come mostrato più volte nell'anime e nel manga i suoi tipici hobby consistono nel farsi seghe mentali sulla sua triste condizione, molestare il fratello minore senza un vero motivo se non per il semplice gusto di rompergli i coglioni, lanciare anatemi su tutti quelli che hanno una vita migliore della sua e farsi compatire dai suoi famigliari. Quest'ultimo in particolare sembra riuscirle particolarmente bene.

Morali del mondo di WataMote

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  • Il titolo di ogni capitolo ed episodio deve necessariamente rivelare le intenzioni della protagonista.
  • Tomoko rimane brutta anche quando cambia look e pettinatura.
  • Se entrambi i fratelli si curassero le borse sotto gli occhi metà dei loro problemi verrebbero risolti.
  • Se un genitore entrando nella stanza della figlia la dovesse trovare addormentata con in mano un vibratore la metterà a letto senza dire una parola.
  • Le ragazze diventano più carine quando sono innamorate[citazione necessaria].
  • È assolutamente normale che una ragazza entri improvvisamente nella camera del fratello per chiedergli di mostrarle il pisello.

♫♪♫♪

  1. ^ Brando.
  2. ^ Quelli di neve, in quantità invernale.