Viola Valentino

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Le femministe disapprovano questo articolo!
Questa pagina parla di un personaggio inviso ad ogni sostenitrice delle teorie emancipazioniste. Per questa ragione, l'autore di questo articolo è già stato denunciato per discriminazione presso l'onorevole Laura Boldrini.


« Oh, Cristo! Ma, quando le ho detto che aveva talento, scherzavo!!! »
(Gino Paoli, dopo il successo ottenuto da Viola Valentino.)
« Ma perché lei può dirlo e noi no?! »
(Una passeggiatrice notturna ascoltando "Comprami".)
« Oh, finalmente una donna con un minimo di intelligenza! »
(Pensiero inespresso del 99,9% dei masculi italici sulle cosce canzoni di Viola Valentino.)


Viola Valentino è stata la prima cantante italiana che ha dimostrato una certa confusione - peraltro condivisa - nell'apprendere il messaggio della rivoluzione sessuale, partito a fine anni Sessanta.

Vita e musica, gli esordi

Come dar torto a Gino Paoli! La ragazza era dotata di un talento indiscutibile.

Nata in un misconosciuto paesino del comasco tra il lusco e il brusco del XX secolo, Viola divise la sua vita tra la musica (era contralto nel coro parrocchiale) e la moda, accreditando nel suo "palmares" importanti servizi fotografici su riviste specializzate del settore.

Vuoi perché nel '63 aveva tentato il suicidio, vuoi perché ultimamente ogni sua canzone veniva presa a pernacchie, nel 1968 Gino Paoli si improvvisò produttore e trovò in Viola quello che cercava:

« Sacramento, che bàba! No' so se so' ciòc ma, a vedarte, me sento el cudìc 'dosso! Voto cantar par mi?! »

E la sventurata rispose[citazione necessaria].

Purtroppo, il singolo Dixie non ebbe molto successo, come anche il successivo lavoro con il marito dell'epoca, Riccardo Fogli. La Valentino decise perciò di provare ad arrangiarsi.

« Notiziona straordinaria, gente! Se i risultati son questi, posso farcela anche da sola. Fuori dalle palle!!! »
(Viola comunica con gentile fermezza la sua decisione di lavorare in proprio.)

Il successo, gli anni Ottanta

« Se sei giù perché ti ha lasciato... Se per lei sei un uomo sbagliato... »

Sarà perché non aveva più un codazzo di maschi arrap collaboratori che le sbavassero addosso dicessero quanto fosse brava, distraendola dal lavoro, sarà per un po' di fortuna che mai male fa, nel 1979 Viola ottiene uno strepitoso successo con Comprami, canzone dal testo profondo, a tratti ermetico, che fece esultare l'intera compagine maschile dell'epoca. Se da un lato le femministe dichiararono una guerra spietata a Viola, le comunità diversamente etero, d'altro canto, la elessero loro icona assieme a Renato Zero ed alla Carrà.

« Se per lei sei stato un amico... Se non hai lo sguardo da fico... »

Da allora, la sua carriera è continuata aderendo in maniera curiosa al suo modo "sussurrato" di cantare: quasi in sordina, ma sempre con ampi riconoscimenti da parte di critica e pubblico, soprattutto maschile se si degnava di lasciar intravedere almeno mezza zinna.

Dopo il suo esordio, Viola pubblicò:

  • Sei una bomba - Fu causa dei primi dissapori col marito che non amava il fatto che la moglie mettesse in piazza le loro chiacchiere tra le lenzuola.
  • Anche noi facciamo pace - Per rassicurare le casalinghe sulla solidità del suo matrimonio.
  • Romantici - Viola non si smentisce: a lei piacciono gli uomini veri. Duri e puri, anche quando fanno a gara di rutti, lei li trova irresistibili.
  • In primo piano - Sulla strana sensazione di trovarsi sempre al centro dell'attenzione solo per aver posato nuda ogni tanto...
« Se non vuoi restare da solo... Vieni qui e fatti un regalo... »
  • Serata coi fiocchi - Tentativo di spiegare a Riccardo Fogli l'importanza dei preliminari.
  • Quasi mezzanotte - Le levatacce di Viola durante una brutta influenza. L'orario dell'antibiotico era quello.
  • Devi ritornare - Perentorio messaggio di Fogli a Viola che, dopo una lite se n'era andata lasciandogli piatti e pentole da lavare.
  • Mio marito se n'è ito - La grande disperazione[ma anche no] di Viola quando giunse il divorzio. Voci indiscrete parlano di una festa epica che durò una settimana.

Tra canzoni e reality show

Come successe a tanti cantanti e cantautori, negli anni Novanta la Valentino conobbe un altro momento di stanca, come ci racconta in Probabilmente niente, dove scherza su quanto denaro ci fosse sul suo conto corrente, in quel periodo. Sulla scia di blasonati interpreti d'oltre oceano, la sexy cantante punta alle vendita grazie alla persuasione occulta ottenuta incidendo venti versioni dello stesso brano ed LP di remake a nastro. Fanno parte di questo gruppo tracce come:

  • Anime d'autunno - Un'ode alle caldarroste sgranocchiate con un buon bicchiere di vino rosso.
  • Come quando fuori piove - La risposta della Valentino ad un gastroenterologo su irripetibili fenomeni verificatisi dopo un'abbuffata di ostriche in un ristorante di pesce di dubbia fama.
    « Comprami! Io sono in vendita... »
    Ebbasta!!! Avemo capito!!! Vattene via, ooh!

Il sempre più rapido declino delle trasmissioni televisive viene in soccorso a Viola che partecipa a Music Farm, un reality show in cui una dozzina di interpreti musicali viene strappata a forza dal dimenticatoio e rinchiusa in una fattoria a spalar letame. Mostrandosi più scaltra ed intelligente degli altri, si fa sbattere fuori quasi subito in modo da poter pubblicare, grazie ad una riguadagnata visibilità, le sue ultime fatiche:

  • Tacchi di giada - Consigli di moda e stile alle belle di notte.
  • Domani è un altro giorno - Dove spiega perché guardare Via col Vento è da gay.
  • Panna, fragole e cipolle - Descrizione di quel che si mangia a casa Valentino.

Ora come ora, la sua carriera prosegue liscia e tranquilla. Da Carlo Conti, Viola ha appreso la tecnica di far lavorare gli altri e prendersi il merito, ingaggiando come guest stars per il suo Best of grandi[citazione necessaria] artisti del passato come Mario Tessuto, Ivan Cattaneo e I Camaleonti.

Voci correlate