Via Aurelia

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia sono presenti ben due articoli in proposito: Via Aurelia e Strada statale 1 Via Aurelia Vergognatevi, wikipediani. Imparate a riassumere!

La Via Aurelia, o strada statale 1 Via Aurelia per gli ingegneri dell'ANAS, è una strada statale italiana che ripercorre l'odissea dell'antica strada romana omonima, da Roma alla frontiera francese di Ventimiglia. Il numero 1 nella denominazione ufficiale corrisponde al numero civico del Palazzo residenziale del Papa, anche se, rispetto a questa, sta dalla parte destra; ci sono diverse ipotesi per questa stranezza toponomastica singolare: la prima e, forse, più attendibile, è il motivo politico.

Il termine della strada si trova dopo i Balzi Rossi, amena località comunista del comune di Ventimiglia, a ridosso ridosso, ma proprio ridosso con la Francia; anche qui la stranezza si potrebbe spiegare, per un motivo profondamente diverso: il motivo politico. Ecco il perché di cotanta distanza tra il Vatikan e il confine francese.

La storia

L'Aurelia fu inaugurata al grido di "Albintimilium!", che in latino significa: "Porco D.O., mancano ancora XX miglia al Confine!" Il Centurione architetto nonché capo ingegnere replicò: "Che vi lamentate, dobbiamo rientrare subito a Roma. Occorre costruire in fretta la Cazzia, l'Emilia, la Flaminia, la Nina, la Pinta, la Santa Maria e le altre famose lunghe vie del nostro amato territorio nazionale!" A quei tempi, le Grandi opere si facevano in fretta, senza maneggi di appalti truccati, mica come oggi.

L'antica Aurelia romana, obsoleta per i livelli di traffico attuali, è stata ownata negli ultimi decenni da comode autostrade e superstrade, tranne che per il tratto che va da Civitavecchia allo svincolo di Grosseto sud. Dopo anni di discorsi sterili, i lavori della nuova autostrada Tirrenica sono finalmente partiti. Nonostante non ci sia di mezzo il treno, l'ostacolo peggiore potrebbe essere l'apparizione dei No Tav. È allo studio la possibilità di scavalcarli con un ponte.

Percorso

Sintesi

La moderna via Aurelia ha origine a Roma e termina alla frontiera di Ventimiglia toccando le città di Civitavecchia, Grosseto, Livorno, Pisa, Viareggio, Massa, Carrara, probabilmente Massacarrara, La Spezia, Genova, Savona e Imperia sempre in quest'ordine.

Indicazioni per la Turchia sull'Aurelia all'indomani del progetto europeo E80.

Il tratto tra Civitavecchia e Cecina nord fa parte dell'utilissima strada europea E80, che congiunge Lisbona con la Turchia: questo itinerario internazionale è stato istituito dall'Unione Europea per agevolare i pendolari. Costoro devono quotidianamente affrontare in automobile viaggi dal Portogallo ad Ankara andata e ritorno per motivi di lavoro.

Nel seguito, descriveremo il tragitto di un automobilista che parte dalla Capitale ed arriva al confine di Ventimiglia. Chi vuole seguire l'itinerario contrario, legga la pagina da destra verso sinistra. Chi non ha le palle per seguire il percorso, salti direttamente alle Vedute.

Tratto Roma - Livorno

Roma - Civitavecchia

L'Aurelia Antica a Roma. Riuscite a distinguere le differenze tra il moderno asfalto e l'antica pavimentazione romana?

Partendo dalle vicinanze del Vatikan, è ancora possibile uscire da Roma transitando sull'Aurelia antica, un viottolo percorribile dai muli, dai pedoni in fila indiana e dai tossicodipendenti di notte e di giorno, senza manco un cartello che ti faccia capire dove cazzo stai andando.[1] Per il romano DOCCHE, l'Aurelia moderna comincia invece a piazza Irnerio a carreggiata unica, con forti dosi di bestemmie dei pendolari.

Dalla stazione FS Roma Aurelia e fino a Torrimpietra, la SS 1 prova ad imitare male un'ordinaria autostrada, con rampe, svincoli e barriera spartitraffico. Le carreggiate sono adatte al massimo al transito dei Ténéré Peg Pèrego, se si sa guidarli bene. Sulle corsie d'accelerazione e di decelerazione, c'è passata la Morte con la falce a mozzarne la lunghezza. Sono inoltre presenti virtuosismi come fermate dell'autobus in corsia e incroci con stradine non asfaltate. Da queste ultime può sbucare il proverbiale trattore che va a venti all'ora, guidato da un anziano col cappello.

Quando si torna alla carreggiata unica, la segnaletica diventa il pezzo forte perché prima di arrivare a Ladispoli sembra di vagare nell'area del deserto dei tartari. Si palesano quindi le caratteristiche fondamentali dell'antica via romana: la tortuosità e le strettoie, anche in pianura, anche se non ce n'è affatto bisogno! Ma si sa, gli antichi romani erano dei giuocherelloni.


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, sulla sempre sintetica Wikipedia è presente il terzo articolo in proposito: Strada statale 698 del Porto di Civitavecchia.

Nella zona portuale di Civitavecchia, tratto vecchio e tratto nuovo riappaiono come un fiume carsico. La nuova variante è quella a carreggiate separate, quella che è sempre bella, quella che non paghi mai, quella degli autovelox a go-go. Lungo al massimo trettro chilometri, questo frignolo di superstrada ha anche una numerazione a parte: strada statale 698 del Porto di Civitavecchia[2].

Oltrepassato il confine con la provincia di Viterbo, sono cazzi vostri.

Civitavecchia - Grosseto sud

Allagamento di dimensioni medio-piccole ad Orbetello Scalo

È il pezzo più pericoloso e bastardo dell'intero itinerario. Ci si addentra nella Maremma (maiala) laziale, poi toscana col Buttero e si raggiunge Grosseto dopo circa cento chilometri. Questo tratto di strada non è affiancato da nessuna autostrada o superstrada. Bisogna farsela a passo di lumaca e rispettare i limiti[3]. Occhio agli allagamenti: nel caso in cui arrivi una pioggia un po' più forte del normale, in questo tratto di Aurelia le carreggiate riescono ad ospitare anche trenta centimetri d'acqua e numerose trote.

Arrivati allo svincolo con l'Aurelia bis per Viterbo, la strada diventa di nuovo a quattro corsie con larghezza Lego. Anche qui è possibile incontrare arzilli vecchietti col cappello che procedono in trattore, disprezzando ogni rischio.

Entrando in Toscana, l'Aurelia comincia a soffrire di trasformismo acuto passando ripetutamente da strada a quattro corsie a strada normale con le case ai bordi. Si raggiunge il mega svincolo di Capalbio, costruito come se già ci fosse l'autostrada Tirrenica, con rampe volanti nel cielo maremmano. A Orbetello Scalo avviene l'apoteosi: l'Aurelia nuova si interrompe e diventa strada di città. Poi si ripiglia subito per un minuto e mezzo. Poi s'interrompe di nuovo all'altezza di un ponte mai modernizzato dall'epoca del DVCIE. La speranza è che i lavori dell'autostrada Tirrenica si mangino rapidamente questo raro e meraviglioso angolo di Maremma, così il ponte viene rifatto bene.

Grosseto sud - Livorno

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente un nuovo, meraviglioso, riassuntivo articolo in proposito: Variante Aurelia.
Sulla superstrada Grosseto-Livorno, le stazioni di servizio non hanno l'obbligo di rimanere aperte 24 ore su 24, come testimonia questa foto dell'Autogrill Campiglia chiuso per pausa pranzo.

Addio Terronia, benvenuti al Nord!! Questo sembra dire l'Aurelia all'altezza dello svincolo di Grosseto sud, dove inizia la superstrada per Livorno. Questo tratto è una manna dal cielo: le corsie hanno la giusta larghezza, non ci sono accessi privati, a volte è addirittura presente uno sputo di corsia d'emergenza e i limiti di velocità sono sensati. Il più grosso difetto della superstrada Grosseto-Livorno sta nel fatto che i locali di ristoro non aprono 24 ore su 24 come in autostrada, come potete vedere in figura.

Nuova pubblicità persuasiva per la prossima costruenda autostrada Tirrenica.

L'uscita di Cecina nord è l'ultimo svincolo utile per schivare il nuovo tratto di autostrada Tirrenica, inaugurato nel 2011 e lungo un cazzo e due barattoli di fagioli. Pertanto, se volete continuare sull'Aurelia, dovete uscire dall'Aurelia. Attenti a non sbagliare strada altrimenti dovrete pagare il Dazio Autostradale con bestemmie supplementari. Il rischio di errori è alto per l'elevata presenza di nuove rotonde che, con lo scorrere degli anni, spuntano come funghi velenosi.

Alla Quercianella, la superstrada Grosseto-Livorno termina, incrociandosi con la vecchia strada; siccome le due varianti hanno lunghezze diverse, all'incrocio tra le due, il chilometro 300 appare magicamente due volte in due punti distinti[4]. L'Aurelia diventa quindi il lungomare ufficiale di Livorno tra ponti, curve a precipizio sul mare e baracchine per i bagnanti, strategicamente posizionate nelle piazzole a rischio investimento pedoni.

Tratto Livorno - Pisa

« Merda! »
« Che succede? Non siamo ancora a Pisa! »
(Sfogo del guidatore sulle rampe di Calambrone, seguito da pronta risposta del passeggero livornese.)

Il vecchio tracciato gioca a Pac-Man per le vie del quartiere Ardenza e del centro di Livorno. La variante Aurelia se ne va invece dritta verso la Porta a Terra, una zona commerciale[5] costruita per far bella figura quando fu eletto Ciampi presidente. Tramite una nuvola di rampe, si può scegliere se continuare sull'Aurelia per Pisa, andare verso il porto, imboccare la superstrada Firenze-Pisa-Livorno oppure un tratto di autostrada declassata, con la segnaletica turistica installata sotto il governo Scelba. Se si sceglie la SS 1 per Pisa, si oltrepassa la zona portuale, lo scalo merci FS di Livorno Calambrone ed una raffineria in stile Texas, lasciando la provincia labronica alla frontiera del ponte di Stagno.

Cartello del confine provinciale. Ricostruzione realistica.

L'Aurelia, nella piana pisana, torna una delizia. Conscia nel suo profondo della perpetua minaccia bellica tra Pisani e Livornesi, è lieta di ripresentarsi a unica carreggiata, con segnali sempre più chiari e convincenti. Entrando in centro, la SS 1 ripete l'esperienza di Livorno e inizia a giocare a Frogger per le vie della città. Se avete fretta, seguite i cartelli VIAREGGIO e uscite da Pisa alla svelta!

Tratto Pisa - Genova

Pisa - La Spezia

All'altezza di Migliarino Pisano, la SS 1 incrocia l'A11 "Firenze-Mare": quest'autostrada è stata appositamente costruita per creare nuovo traffico durante il mese di agosto. La Firenze-Mare termina il suo percorso incrociando l'Aurelia con uno stop tra capo e collo.

Il tratto che attraversa la Versilia è il più frequentato da battone, d'Italia e dell'universo intero, fin dall'epoca della sua costruzione. Si narra, infatti, che gli antichi romani, sulla via del ritorno, si fermarono a riposare a Viareggio e sapete com'è in questi casi, no? Non lo sapete? Ma in che mondo vivete? Il tratto lucchese è comunque il primo in cui si comincia a respirare sana aria di Padania, forse per via dei turisti milanesi e torinesi che si fanno sentire sempre più forte neh.

Tipico abitante di Massacarrara.

Nonostante i locali sostengano l'esistenza di due città separate chiamate Massa e Carrara, guidando sull'Aurelia non si distingue niente e si ha proprio l'impressione di un'unica Massacarrara, come noi forestieri abbiamo sempre pronunciato in vita nostra!

Siamo ormai in territorio ligure, casomai non ve ne foste accorti è passata pure Sarzana. La confusione è dovuta al fatto che qui pare tutto un omogeneizzato senza possibilità di discernere tra città e campagna. Entrando alla Spezia, le architetture militari costringono il viaggiatore ad affrontare parecchie chicanes nei larghi viali cittadini.

La Spezia - Genova

Il tratto spezzino della via Aurelia è una vera e propria strada di montagna, come si può notare in questa fotografia scattata in loco

Dalla Spezia a Genova ci sono poco più di 100 chilometri, ma la nostra simpatica stradina ne conta almeno 300. È noto che in quella zona, i romani, per complicarsi la vita, e anche un po' per pararsi il culo dalle imboscate dei ribelli liguri, vollero a tutti i costi fare in modo che da un punto della strada si potesse sempre tenerne d'occhio un altro. Cosicché la tortuosità, indispensabile caratteristica della Via Aurelia romana, in questa zona è davvero entusiasmante. Se vi capitasse di doverla per disgrazia percorrere, aggiungete al tempo stimato di percorrenza da otto a dieci soste per vomitare.

In provincia di Genova, la strada scende e si riavvicina al mare, toccando ancora una volta località di villeggiatura frequentate dai ricconi milanesi come Lavagna, Santa Margherita, Camogli e Portofino[6]. Se volete fotografare il famoso skyline di quest'ultima località, consigliamo di parcheggiare sulle strisce blu pagando. È un'esperienza. Dopo aver sborsato dieci monete d'oro per venti minuti, impiegherete un po' di tempo per recuperare Nervi, entrando così nella megalopoli genovese.

L'attraversamento del capoluogo ligure è il tratto più appestato di scarico di gas e di automobilisti che bestemmiano. Qui gli antichi romani dovettero pagare pegno per poter andare avanti a tutti i costi.

Tratto Genova - Ventimiglia

Quasi giunti alla fine, gli antichi costruttori si trovarono di fronte la popolazione più isterica e avversa del loro lungo peregrinare. Qualcuno di loro disse "Ma che cazzo stiamo andando avanti a fare?" Non c'era scampo, nei progetti era d'obbligo giungere... In favore di questo tratto di Aurelia, spezziamo comunque un'arancia: il viaggiatore che arriva a questo punto del percorso ha già dribblato il traffico di Roma, bestemmiato nel fango in Maremma e sniffato puro petrolio vergine a Livorno. Ha infine giocato al garage delle Micro Machines con le rampe degli svincoli genovesi. Si gode pertanto l'ultimo rantolo di Aurelia in Italia. In fondo il mare è quasi sempre vicino e le curve non sono così devastanti come quelle del levante ligure. Viene così attraversata Savona dove, convenzionalmente, il viaggiatore dà il benvenuto alle Alpi mandando affanculo l'Appennino.

In questa zona, vive una vasta popolazione di incendi.

Segnaletica della SS 1 a Sanremo.

L'ultima provincia italiana incontrata è quella di Imperia, con i suoi abitanti imperii. A San Remo, state attenti perché potreste incontrare Povia o, peggio ancora, Straker.
Finalmente a Ventimiglia, in un tripudio di cartelli bilingui italo-francesi, potete scendere dalla vostra Ferrari, esanimi ma felici per l'impresa.

La frontiera italo-francese tra Ventimiglia e Mentone

Il confine italo-francese a Ventimiglia venne occasionalmente chiuso quando la Francia se ne fregò dei suoi ex coloni marocchini, tunisini e algerini. Costoro tentarono di rientrare nella ex madrepatria dall'ingresso posteriore e nell'ingresso posteriore se la pigliarono.

Mentone, Francia: Una riga bianca e... fine della Route Nationale ! È proprio così.

In Francia, esiste la Route Nationale 7, detta anche RN 7, oppure N 7, o ancora 7, oppure ancora più brevemente Sè ! Questa gemella malriuscita dell'Aurelia inizia a Parigi e, dopo un lunghissimo percorso, arriva alla frontiera di Mentone, dove oltrepassa una linea bianca e si butta in mare nelle vicinanze dell'Aurelia.

Sans paroles.

Vedute

  • A Roma, l'Aurelia antica fa allegramente a zigzag tra i prati di villa Pamphilij e il caos cittadino de Trastevere in un disperato attacco di schizofrenia.
  • Sul litorale lazziale, numerose possono essere le auto parcheggiate dei romani fuori porta, sopratutto d'estate, caratteristica che aumenta notevolmente l'incazzatura di chi deve transitare.
  • La zona di Tarquinia e Montalto Di Castro, nel viterbese, è famosa per i carciofi, le necropoli etrusche e le centrali nucleari. Nonostante viviamo nel terzo millennio, c'è ancora qualche conservatore che si ostina a dire che i tre fenomeni sono scorrelati.
  • Lo svincolo di Capalbio, di solito, scompare a ottobre per poi materializzarsi di nuovo ad aprile dell'anno successivo con l'arrivo del primo turista svizzero.
  • Prima di entrare a Follonica, la vecchia Aurelia incrocia sul lato mare la strada provinciale 106 Cassarello: è la strada del Saitta, signori, siete in un luogo considerato mitologico fino ad un'epoca molto recente!!
  • Il tratto tra Cecina e Rosignano dà l'emozione di ammirare la famosa fabbrica "Solvay" e le famose spiagge bianche di Vada! Gli accessi al mare sono proprio sul bordo dell'Aurelia. Il colore della sabbia è bianco abbagliante. Potete andare lì col windsurf, filmare un video e pubblicarlo su Youtube scrivendoci sotto 'Barbados': ci crederanno. Tuttavia, uno sguardo più attento noterà che anche l'acqua del mare è bianca, così come sono bianchi anche i ramoscelli portati a riva dalle correnti. Se avete paura di non uscire più dal mare con la pelle che ancora avvolge le vostre delicate interiora, andatevele a vedere per lo meno su Gogol Heart.[7]
  • Lo scoglio di Calafuria, sul lungomare di Livorno, è famoso per essere il luogo dove è stata girata l'ultima scena del film Il sorpasso. Purtroppo, il successo del film non ha spinto gli spettatori ad imitare le gesta dei protagonisti buttandosi giù dalla scogliera con l'automobile[8].
  • A Livorno, vicino alla Porta a Terra, sono presenti grattacieli della CGIL che se la giocano in altezza con certe bandiere propagandistiche nord coreane.
  • Dal lago di Massaciuccoli in poi verso nord, le alluvioni possono essere ordinate su Internet.
  • Prima del capoluogo spezzino, si attraversa una zona industriale della madonna, con cantieri navali al seguito ed arditi viadotti dell'autostrada per Parma costruiti con i legnetti di Jenga.
  • A Portofino, molti si fermano ad ammirare il panorama, dimenticando di averlo già visto in parecchi telefilm anni ottanta, peraltro discutibilissimi.

Strada statale 1 bis Via Aurelia

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente l'ennesimo articolo in proposito: Strada statale 1 bis Via Aurelia. Stanno fuori come un balcone.
Prospetto militare dell'Aurelia Bis.

La strada statale 1 bis è uno scherzo contenuto interamente in provincia di Viterbo. Inizia a Tarquinia sull'Aurelia propriamente detta e termina nell'entroterra a Vetralla, da dove verrete proiettati istantaneamente a Viterbo città ed al casello di Orte sull'autostrada del Sole. Non segue il percorso dell'Aurelia e non meriterebbe nemmeno di essere inclusa in questa pagina, se non fosse che il nome ufficiale dell'A.NA.NA.S. è, udite udite, via Aurelia.

L'intento palese della strada dovrebbe essere quello di agevolare gli spostamenti dal porto di Civitavecchia verso il nord Italia e viceversa. L'obiettivo reale, neanche tanto mascherato, è invece quello di combinare uno scherzone agli allegri vacanzieri ed ai camionisti settentrionali: tali personaggi si ritrovano a transitare su una strada che sembra quella delle 1000 Miglia[9]. Si deve inoltre attraversare un piccolo paesino medievale dove, se s'incontrano due moto che procedono in versi opposti, bisogna vedere chi ha la precedenza.

Il raccordo Civitavecchia-Viterbo-Terni sarebbe la soluzione utopistica. Accorcerebbe i tempi rispetto all'Aurelia bis, distruggerebbe l'ambiente viterbese e ridurrebbe l'inquinamento, tre desideri in una volta sola. Al momento, la superstrada risulta composta da due tronconi sconnessi: il primo è cortissimo e si trova nella zona del porto di Civitavecchia, il secondo comincia a Terni ma termina nelle campagne viterbesi su una strada osservabile al microscopio.

Strade grosse collegate all'Aurelia

Personaggi legati alla via Aurelia

Città attraversate

Geografia

Collegamenti trans frontalieri

Voci correlate

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ L'Aurelia Antica è citata solamente da Gianni Rodari e si suppone che esista nello stesso modo in cui esiste il Molise.
  2. ^ Farebbe parte della grande opera Civitavecchia-Viterbo-Terni Vedere anche la sezione sulla strada statale Aurelia bis.
  3. ^ Ahahahah! I limiti! Ahahahahahahahahaha!!
  4. ^ Un virtuosismo del genere, se ben sfruttato, permetterebbe di dimostrare che uno è uguale a zero in modo metrico.
  5. ^ Localmente denominata Ipercoppe.
  6. ^ In realtà sull'Aurelia c'è solo il bivio per Portofino, ma il centro del paese dista comunque due centimetri e mezzo dalla SS 1.
  7. ^ Sulla cartina geografica sembra un'esplosione nucleare, ne vale la pena.
  8. ^ Ci doveva essere un modo per poter raccontare solo il finale del film, spoilerando come se fosse Antani.
  9. ^ Una famiglia di strade rovinata dalle miglia. Quella con venti miglia, quest'altra con mille miglia.
  10. ^ Incompiuta I è, ovviamente, il soprannome della Salerno-Reggio Calabria.
  11. ^ Il 19 agosto 2013, questi link esterni c'erano. Se poi si fanno bannare non è colpa mia.