Verbo

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Una cartina stradale per raggiungere Verbania, città dei verbi.
« Essere o avere? Questo è il problema! »
(Uno studente che non ha ben capito la funzione dei verbi ausiliari.)

Il verbo è quella parte del discorso inventata allo scopo di prendere in giro il prossimo. Non a caso, chi usa il verbo viene definito soggetto.

Seguono alcuni esempi in lingua italiana:

  • Il tacchino mangia (il soggetto compie l'azione)
  • Mangia il tacchino (l'azione compie il soggetto)
  • Il mangia tacchino (il verbo compie il soggetto)
  • Il tacchino è mangiato (il verbo mangia il soggetto)

Dallo studio dei verbi risultano evidenti due fatti: i tacchini sono stupidi; i tacchini mangiano e vengono mangiati.

Modi

Un vigile scrive un verbale. Prima persona infame, modo Imperativo, tempo Doloroso.

Il verbo è l'unica parte del discorso ad avere dei modi educati. Il modo indica l'atteggiamento con cui il verbo si rapporta con le altri parti del discorso.

Indicativo

L'indicativo presenta la realtà di un fatto.

  • Esempio: Il tacchino mangia. È evidente che il tacchino non sta bevendo. Sta mangiando.

Congiuntivo

Il congiuntivo è un modo verbale molto indeciso. Si ha quando il verbo si è svegliato con la luna storta e non si sa che azioni vorrebbe compiere. Per questa ragione, il congiuntivo può essere facilmente fraintendibile.

  • Esempio: Il tacchino mangi. Molte persone potrebbero pensare che mangi sia seconda persona singolare del modo indicativo, e potrebbero quindi addentare lo sprovveduto gallinaceo. In realtà mangi è un'esortazione allo stesso tacchino. Ma i tacchini non capiscono l'italiano, quindi il congiuntivo risulta inutile.

Il congiuntivo può essere utilizzato anche come forma di cortesia. Come ad esempio nella frase: Mangi, tacchino.

Condizionale

Un verbo condizionale. Dovrebbe essere arrestato, invece è libero.

Il condizionale serve per esprimere la presenza di un condizionamento dal quale dipende l'azione.

  • Esempio: Il tacchino mangerebbe... (se sapesse fare la spesa al supermercato). Il condizionale in questo caso dimostra che i tacchini non sanno fare la spesa.
  • Esempio 2: Mangerei un tacchino... (se sapessi dove si è nascosto). Fatto deducibile: i tacchini sono animali furbi.
  • Esempio 3: Comprerei un nuovo vestito a quel tacchino... (se uscisse allo scoperto). Fatto deducibile: l'uomo è più furbo del tacchino.

Imperativo

« Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità »
(Lo zio di Spiderman sull'uso dell'imperativo.)

Tra tutti i modi verbali l'imperativo è quello da usare con maggior cautela. Com'è comprensibile dal nome, questo modo verbale impone al soggetto il compimento assoluto e inderogabile di un'azione. Solitamente, l'uso dell'imperativo è accompagnato da una pistola.

  • Esempio: Muori! Il soggetto è tenuto a morire.
  • Esempio 2: Vola! Il soggetto è tenuto a volare.

Infinito

Consiste nel ripetere la stessa cosa all'infinito. Serve sostanzialmente per convincere qualcuno a fare qualcosa.

  • Esempio: Andare al mare? Andare al mare? Andare al mare? e così via fino a quando l'interlocutore non cede per sfinimento.

Tempi verbali

Un tacchino. L'aiuto di questi pennuti è essenziale per capire il funzionamento dei verbi.

In un mondo utopico, i tempi verbali dovrebbero essere tre: passato, presente, futuro. In italiano, invece, i tempi si sono moltiplicati a dismisura, motivo per cui gli italiani quando parlano non si capiscono neanche tra loro. Analizziamo brevemente tutti, ma proprio tutti, i tempi verbali. Ma solo dell'indicativo. Gli altri non li ho mai studiati.

  • Presente: esprime un'azione che sta avvenendo proprio ora. Es. Io vado. Ciao.
  • Imperfetto: tempo verbale un po' bruttino, con visibili difetti. Esprime un'azione che è avvenuta in modo continuato. Non ci sono esempi comprensibili.
  • Passato remoto: si riferisce ad un'azione avvenuta tanto tempo fa. Es. Napoleone ha perso la guerra. È avvenuto due secoli fa, quindi è passato remoto.
  • Futuro semplice: si riferisce ad un tempo non lontano in cui la tecnologia semplificherà le nostre vite. Da qui il nome "futuro semplice". Per usare questo verbo occorre fare riferimento alla tecnologia. Es. Mangerò un tacchino dopo averlo cotto col forno al plutonio.
  • Passato prossimo: esprime un'azione successa in passato ma che non è ancora successa. Es. Sono andrò al ristorante. Serve per confondere l'interlocutore, il quale rimarrà con un atroce dubbio: ma sei andato o devi ancora andarci al ristorante?
  • Trapassato prossimo: verbo deceduto a causa dell'incompetenza linguistica degli studenti italiani. Es. Avevo andato al ristorante.
  • Trapassato remoto: da quando esiste la lingua italiana, nessuno lo ha mai usato.
  • Futuro anteriore: esprime un'azione futura che però è già avvenuta. Es. L'altro ieri andrò al mare.

Diatesi

La diatesi esprime il rapporto del verbo con il soggetto o l'oggetto. Seguono alcuni esempi.

  • Attiva: il soggetto compie un'azione
  • Passiva: l'azione compie un'azione
  • Riflessiva: il soggetto riflette bene prima di compiere un'azione
  • Media: il soggetto e l'azione si mettono d'accordo prima su come comportarsi, così non fanno casini

Voci correlate