Utente:Nonciclopediologo/Sandbox 13

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Duel

Un giovane Spielberg con il cannocchiale del padre trasformato in cinepresa per le riprese sul campo.

Duel, oltre ad essere stato un canale presente nel pacchetto di Sky, fu anche il primo lungometraggio di Speilberg, un esperimento nato da una scommessa con i compagni di canasta. La scommessa consisteva nell'assoldare quanti meno attori possibili e farli recitare con la sola promessa del rimborso spese.

Fu così che Steven decise di riunire la sua famiglia e il giorno del ringraziamento era l'occasione d'oro. Durante il pranzo si alzò in piedi e iniziò il discorso:

« Cari familiari,
come ormai sapete, la mia carriera da regista ha avuto inizio ed ho intenzione di dirigere i lavori per un film, ma visto che gli unici soldi che riesco a vedere sono quelli della paghetta di nonna Noemi, vorrei chiedere a voi di prendere parte al film al quale sto lavorando in maniera gratuita. Nonna Noemi è d'accordo, se non muore prima. »

Contrariamente a quanto si è portati a pensare ci furono la bellezza di 12 parenti che accettarono l'incarico, pensate, gli bastarono solo 4 bottiglie di vino per convincerli. La sera stessa il regista, dopo una breve lezione, introdusse il progetto e distribuì i vari ruoli.
Allo zio della madre, tale Dennis Weaver, Steven concesse l'onore di ricoprire il ruolo di protagonista, ma solo perché era il meno ubriaco; poi vennero dati gli altri ruoli: l'ultranovantenne zia Petunia di 1.37 m per 45 kg avrebbe interpretato un cartello stradale, mentre il cugino bifolco Leroy avrebbe ricoperto il ruolo della strada sterrata. Un po' meno bene andò al cugino, venne scritturato infatti per ricoprire il ruolo di appendiabiti.

Trama

Brando, sulla sua auto rossa, tenta di sfidare l'autocisterna nel giardino di casa dei nonni paterni.

Tutto ebbe inizio, una domenica mattina, quando Brando (per gli amici Manlio) si rese conto di non aver saldato i conti per la bolletta della luce, di gran carriera esce di casa, avvia l'automobile, fa retromarcia e in un gesto ormai di routine accende l'autoradio, sintonizzandosi sull'unica stazione radio disponibile, Radio Maria. Il viaggio inizia con una monotona ripresa dal cofano dell'auto, eseguita con una macchina da presa degli anni '30 appartenuta a Luigi Pirandello, mentre le litanie di un frate fanno da colonna sonora alle scene[1].

La scena prosegue e Brando continua sull'autostrada per poi piano piano allontanarsi sempre di più dal centro abitato[2], fin quando il regista si ricorda di avere altre telecamere e l'inquadratura si sposta su Brando, un signore di mezza età, leggermente tuope miope e baffuto, che guida appoggiando i gomiti al volante e le ginocchia al cruscotto[3];

Il viaggio procede bene, fin quando Brando incontra una cisterna di olio di semi di girasole, vuota; Decide di sorpassarla anche perché stava diventando un pezzo di fuliggine nera. Non lo avesse mai fatto! Il camionista incazzato per aver letto la targa dell'auto[4] la sorpassa a sua volta, perché lui da buon sostenitore di Maroni non può stare dietro ad un terrone; Brando si incazza e urla qualche parola senza senso nel suo dialetto[5].

Dopo alcuni km e vari diti medi alzati, Brando si ferma in un'area di sosta, per telefonare alla moglie, accorgendosi che anche il camionista decide di fermare il camion per farsi una birra. La telefonata con la moglie verte sul fatto che Brando a letto preferisca la branda piuttosto che la brenda e la moglie è contenta del fatto che sia partito perché così può finalmente divertirsi da sola. L'azione riparte e i continui sorpassi e controsorpassi da parte dei due, talvolta anche distraendosi dicendo di guardare l'uccellino, cominciano a diventare monotoni, fin quando Brando, ricordandosi che da giovane aveva montato l'impianto per il NOS sull'auto, decide di superare il muro del suono azionandolo. L'auto rossa comincia ad accelerare fino a raggiungere il 320km/h e la cisterna scompare dietro di lui, ma... l'auto sbanda e va a finire contro una recinzione! È un momento tragico, Brando infatti non era più abituato a correre in quel modo e se l'è fatta sotto; si vede pertanto costretto a rifugiarsi nel bagno di un motel sperando che la gente non si accorga della macchia e nemmeno dell'orrendo fetore che sprigiona. - Fase 2 - Brando, una volta sistemata la macchia, decide di uscire per farsi una cameriera birra e nota che la cisterna è parcheggiata fuori. Il momento è drammatico, la musica pure, Brando sta per farsela sotto di nuovo, ma per evitarlo si mette a ridere come un deficiente pensando agli scatch di Stanlio e Ollio, dove Ollio inciampa e finisce in piscina (da reinventare), per poi ripiombare nella preoccupazione quando si ricorda delle scarpe da ballerina neozelandese del camionista; le cerca tra quelle delle cameriere, ma non ve n'è traccia...fin quando si accorge che l'autocisterna è ripartita e lui ha appena perso un amico. Esce sconsolato, senza nemmeno pagare, con il volto corrugato e la tristezza negli occhi, pronto a ripartire. Il suo viaggio continua... 41:14


Immagini

Manuali:Viaggiare su una strada innevata/ghiacciata oppure Manuali:Montare correttamente le catene da neve

In questa immagine non viene mostrato il corretto funzionamento, ma quello che succede realmente leggendo le istruzioni di montaggio.

Per viaggiare correttamente su una strada innevata serve innanzitutto l'esperienza, che spesso coloro che abitano le vastissime pianure e le inquinate città non possiedono. La neve infatti in entrambi i luoghi arriva ogni 400 anni e quando lo fa si tratta di uno "sputo" di neve, ma... quei pochi centimetri bastano a far entrare nel panico anche coloro che possiedono i SUV!

Ci sono persone che sono convinte di poter avanzare con l'auto solo consumando lo pneumatico sulla neve, facendolo slittare fino a farlo fumare, questo con o senza catene.

Montare le catene non è affatto facile, esistono manuali di ogni tipo, versioni in DVD, siti internet dedicati, personale specializzato che risponde ad un call center e molto altro. Non si capisce bene perché la gente non sappia montare delle semplici catene da neve.

Cose da non usare sulla neve, nemmeno con le catene

  • I SUV, nella maniera più assoluta.
  • Tua nonna in carriola, a meno che la carriola non abbia appunto le catene montate.
  • Un paio di mocassini, terribilmente nevofobici.
  • Anche il mento è nemico della neve, perché se si avvicina ad essa, significa che indossate un paio di mocassini.

Idee per immagini

Bug dell'anno 2038

Bug dell'anno 2038 - Millennium bug - 2147483647 - John Titor
Mancano 5020 giorni, 7 ore prima che bug dell'anno 2038 cominci.
Il bug dell'anno 2038 è un problema che si verificherà nell'anno 2038[citazione necessaria] e riguarderà un improvviso, repentino e irreversibile viaggio nel tempo. Il problema deriverà da un errore nel calcolo del tempo nei sistemi a 32bit basati su UNIX[6]; Pare che, secondo il sindacato dei sistemi a 32 bit, il giorno martedì 19 gennaio 2038 alle ore 03:14:07 (UTC) il contatore supererebbe il valore massimo, e verrebbe considerato come un numero negativo. I computer leggeranno la data non come 2038 ma come 1901 (precisamente, le 20:45:52 UTC di venerdì 13 dicembre 1901), questo errore potrebbe far risvegliare dal letargo John Titor e invogliare nuovamente Robert Zemeckis a girare Ritorno al futuro IV, dove un ormai stanco e sgangherato Emmett Brown approda con un attempato Michael J. Fox nell'ormai dimenticato anno 1901.

Inglesiano

Zis peig is vritten in inglisc vuiz ze elp of italian fonetics. Zis ecsperiment ar ze last discoveri of internescional lenguigis...


1931

« Abbiamo fatto 30, facciamo 31! Però adesso basta, altrimenti finiscono i bicchieri. »
(Papa Leone X dopo aver bevuto 31 bicchieri di Coca e Rum in uno dei peggiori Bar di Caracas)

Eventi

Tipica conversazione in un bar degli anni '30
« Ehi Carla, dammi uno scotch! Lo voglio liscio... »
« Eccolo Johnny! »
  • Italia: Sotto il regime fascista entra in area di rigore vigore il nuovo codice penale Rocco[citazione necessaria], che ripristina la pena di morte anche per i reati non politici, ma solo per chi ce l'ha grosso, lungo e duro.
  • Parigi: Salvador Dalì, famoso pittore e genio surrealista, nel suo appartamento di Parigi al n°88 di Rue de l'Universitè dipinge il suo quadro più famoso "Gli orologi molli", ispirato dalla consistenza molle del formaggio Camembert, dopo averlo lasciato bruciare nel forno di casa. Quella sera mangiò pizza!
  • Nuova Zelanda: Diventa uno stato inpiden... indipent... indipenee... solitario associato al Commonwealth.
  • Canada: Anche lui, dopo la Nuova Zelanda, diventa uno stato ind... quello di prima. Visto che andava di moda, anche il Canada è associato al Commonwealth, qualunque cosa voglia dire.
  • Matematica: Kurt Gödel pubblica i teoremi di incompletezza dei teoremi incompleti, ovviamente incompleti nella loro incompletezza.
  • Tecnologia: George Southworth realizza la trasmissione di onde radio entro guide d'onda, sull'onda del successo compra anche un'Honda.
  • Francesco Lama: A partire da questo anno fino al 1934, è il pilota motociclista più vincente in Italia nelle piccole cilindrate, con una moto ricavata da un frullatore, di 3cc di cilindrata, sconfigge in volata un fenicottero che si trovava in pista per caso, nel 1920, trova per strada una caldaia a vapore abbandonata, capace di portare la sua moto alla fantomatica velocità di 27km/h, producendo un tale inquinamento, equivalente a quello della centrale nucleare di Springfield, nel quale lavorava il nonno di Homer Simpson.
  • 24 gennaio Libia: Le formazioni italiane conquistano l'oasi di Kufra, si siedono, ordinano un mojito e giocano a rubamazzo per il resto della giornata.
  • 14 aprile Spagna: il re rinuncia al trono, perché doveva andare al bagno. Si scoprì successivamente che se la diede a gambe per la vittoria della Repubblica alle elezioni, prendendosi dietro la carta igienica...non si sa mai.
  • 13 maggio: La città di Berlino viene eletta sede dell'XI Olimpiade per il 1936, per festeggiare questo evento alcuni decenni dopo, venne costruito un muro celebrativo. Da quel giorno i tedeschi si specializzarono nel salto del muro, disciplina mai approdata alle olimpiadi.
  • 7 agosto Arezzo: Si disputa la prima edizione dell'era moderna della Giostra del Saracino. I paesani straniti si chiedono quanto costi un giro sulla giostra.
  • 18 settembre - Incidente di Mukden, a seguito del quale il Giappone occupa la Manciuria, senza sapere però che attorno ci sono tanti piccoli carrarmatini verdi e ciò non è bello, visto che il Giappone ha quelli blu.
  • 12 ottobre - Guglielmo Marconi, da Roma attraverso i trasmettitori di Coltano inviò il segnale radio che illuminò, a Rio de Janeiro il Cristo Redentore, quale dimostrazione dell'affidabilità e dell'importanza delle comunicazioni radio intercontinentali. Per ringraziarlo, Il Cristo, salutò il pianeta con uno starnuto, dovuto allo Scoppio Elio-Oftalmico Autosomico Dominante Compulsivo, causato dalla brusca accensione della fonte luminosa. Subito dopo esclamò: "E che cavolo...!!", aprendo le braccia. Così rimase.
  • 18 ottobre Lago di Garda: Viene inaugurata la strada statale 45bis Gardesana Occidentale, per la gioia, il Lago rimane immobile.
  • 28 ottobre: Inizio del decimo anno della dittatura fascista, gli amichetti gli regalarono una littorina in plastica e un fascio di spighe di grano.

Nati

Immagini

Scoppio Elio-Oftalmico Autosomico Dominante Compulsivo / Sindrome ACHOO

Prima o poi starnutisco fuori qualcosa... PROMESSO! AAAACHOOOOOOOO!!!

Paradosso del nonno

« Meglio un nonno morto ieri che un nipote idiota e vivo domani... »
(Detto popolare che ha dato origine al paradosso)

Il paradosso del nonno riguarda un ipotetico viaggio nel tempo, ipotetico perché, solo chi ha sbattuto violentemente la testa contro il lavandino del bagno il 12 novembre 1955, potrebbe pensare di poter viaggiare nel tempo.

Il paradosso nasce dalla penna di uno scrittore francese, stanco dei soliti romanzi romanzati[citazione necessaria] classici, pensò di animare un po' i suoi scritti, inserendovi un po' di sangue. Una sera di ottobre del 1943 infatti, dopo aver per sbaglio bevuto l'antigelo della sua Ferrari e dopo essere finito in ospedale per una lavanda gastrica, pensò bene di inventarsi una storia in cui lui stesso potesse tornare indietro per impedire al sé stesso del passato di bere l'antigelo...ma come ci insegnano i manuali, se qualcuno, ammesso che possa viaggiare nel tempo, incontrasse mai il suo lui del passato, il continuum tempo-spazio verrebbe interrotto e il mondo finirebbe nello sciacquone. Come impedire tutto ciò? Convincendo qualcuno a viaggiare nel tempo al posto vostro? Non accetterebbe nessuno! L'unico modo è impedire che il nipote possa ingurgitare l'intruglio malevolo, facendo in modo che il nipote non nasca mai...

Recenti studi hanno dimostrato che camminare e vivere a testa in giù, stimola la parte destra (a testa in giù...) del cervello, per viaggiare nel tempo senza l'ausilio di mezzi secondari.
Nipote : Nonnooooooooo!?!
Nonno : Sì? Dimmi...
Nipote : Tu dov'eri nel 1944?
Nonno : Eh, ero in guerra, avevo ancora i denti e devi sapere che...
Nipote : Si si... lo so, ma non me ne frega una mazza! Voglio sapere una data e un luogo preciso!
Nonno : Beh, un giorno ero in bagno...
Nipote : Non un episodio preciso, quello della dissenteria in trincea me l'hai raccontato un triliardo di volte, voglio qualcosa di meno puzzolente!
Nonno : Ah, beh...quello fu memorabile! Vabbè, ti posso raccontare di quando conobbi tua nonna!
Nipote : Ecco, perfetto! GHGHGH!
Nonno : Ero in guerra e la nonna faceva la mondina alle...
Nipote : Nonno vieni al dunque, non ho tutta la giornata!
Nonno : Sai che sei un ribelle di prim'ordine? Mi hai rotto le palle mentre stavo smerigliando la dentiera e poi non vuoi ascoltarmi?
Nipote : La dentiera te la smeriglio dopo io, dimmi dove e come hai conosciuto nonna!
Nonno : Impaziente, era bello tutto l'inizio. Comunque ci siamo conosciuti quando eravamo... ah, sai che ero anche caporale?
Nipote : ...
Nonno : D'accordo lo sai già... eravamo in gita con Don Faustino ad Alcatraz e la nonna per sbaglio si chiuse in una cella...arrivai io e... Beh, ma dove sei finito?! OHHH!?!?
ZOT!! E il nonno scomparve dopo pochi secondi...

Letteratura e cinema

Il paradosso è stato ripreso e dopo un po' di tempo recita pure bene in molte opere sia letterarie che cinematografiche, di seguito ne elenchiamo alcune:

  • Nel cartone animato Futurama, Philip J. Fry, viaggiando nel tempo, all'interno di un Panzer 8 tedesco, conosce suo nonno e dopo aver scoperto che...
  • Robert Zemeckis, dopo una caduta violenta nel sottoscala di un amico, inventa il personaggio di Doc, uno scienziato pazzoide, che dopo una caduta in bagno, con relativa commozione del pubblico a casa celebrale, trova il metodo per viaggiare nel tempo, metodo che verrà usato per impedire a Zemeckis di inventarsi altre panzane irreali.

Castagna

« Donna, oggi porto le castagne all'essiccatoio! »
(Una frase d'altri tempi pronunciata al giorno d'oggi)

Castagna, parola di origine neolatrina che significa boia che male (casta boia, gna che male), derivante dall'esclamazione di chi se la sente cadere in testa durante l'autunno. Protetta da un guscio spinoso, chiamato riccio, che contiene di norma 3 castagne, anche se quella in mezzo subisce spesso atti di nonnismo da parte di quelle più esterne e quindi non cresce quasi mai.

Per gli uomini l'autunno è la stagione peggiore. Questo perché i maroni cadono e vengono castrati, per poi essere messi sul fuoco a cuocersi. La castrazione del marone è importantissima, in quanto impedisce lo scoppio del marone stesso durante la cottura, consiste in una sorta di circoncisione nella parte più ampia dello stesso.

« Per fare una castagna ci vuole un castagno, per fare un castagno ci vuole una castagna! È nato prima il castagno o la castagna? »
(Una domanda che i ricercatori dell'Università di Stoccolma si pongono da anni.)

Le castagne hanno un sapore amarognolo se mangiate crude, duro se mangiate secche e dolce se assaggiate in un prodotto cucinato con la farina.

La raccolta delle castagne, può essere svolta sia spaccandosi la schiena e piegandosi, raccogliendole direttamente da terra, oppure con mezzi di raccolta automatica per aspirazione; questa procedura di raccolta può però presentare spiacevoli inconvenienti, come aspirazione improvvisa e inaspettata di dita, scarpe, calzini e talvolta anche pantaloni e abbigliamento intimo. Questo è uno dei motivi per cui queste attrezzature non vengono usate spesso; un altro motivo per cui non si utilizzano quasi mai è perché il prezzo infatti si aggira tra i 9000 e i 14000 dollari. Un normale raccoglitore di castagne, non può permettersi l'acquisto preferisce spaccarsi la schiena nei dirupi dei propri castagneti. Non può mancare però un cesto, che a fine raccolta può arrivare a pesare indicativamente quanto una Fiat 500 a vuoto, un paio di guanti (anche se servono a ben poco, il riccio troverà sempre modo di arrivare al dito) e taaaanta pazienza. Le castagne raccolte vengono poi inserite in sacchi di iuta e mantenute in un luogo fresco. Bisogna fare attenzione però, che il luogo fresco non sia abitato da altri animali, i topi, sono infatti ghiotti di castagne; in montagna il formaggio non è sempre reperibile e i topi si sono dovuti adattare a mangiare le castagne.

L'essiccatoio

L'essiccatoio è quel rudere, collocato in mezzo ad un bosco, seminascosto e sporco di nero, preso di mira dai narratori di film horror, già nero di suo e con parecchio fumo che lo avvolge. Nei dintorni della casetta, si aggira sempre un personaggio losco, ricurvo e seminascosto da un cappello pieno di ragnatele, l'andatura ciondolante è sorretta da un bastone che non riesce a reggere più e s'è incurvato pure lui... Le timide e uniche parole che si odono da questo vecchino sono spesso:

« Figliuolo, si stava meglio quando si stava peggio, anche se a mangiare troppe castagne vien male al buco del culo! »
(Detti popolari mica tanto detti, soprattutto fatti.)

L'essiccatoio si trova, come abbiamo detto, in mezzo alla boscaglia; ma non a 50m dall'asfalto, bensì in luoghi raggiungibili solamente con una buona dose di cavalli, sia veri che chiusi in un motore oppure servendosi di un cugino stretto del cavallo, il mulo! Dato che i muli non si trovano più nei concessionari (dannata tecnologia ??), occorre fare riferimento esclusivamente ai cavalli rinchiusi sotto un cofano. Se non hai una jeep per portare le castagne all'essiccatoio sei un povero sfigato, se hai una jeep e rimani impantanato mentre porti le castagne all'essiccatoio, era meglio se non avevi la jeep e sei ancora più sfigato.

L'essiccatoio è una casupola composta dal piano terra e da un piano rialzato. Il primo serve per entrarvi dentro e dare fuoco alla legna (e spesso all'intero essiccatoio), mentre nel secondo l'"essiccatore" aspira dosi di fumo che nemmeno Bob Marley ha mai sentito.

La castagna secca

La castagna secca, il prodotto dell'essiccamento della castagna non secca[7]. Per seccarla, come abbiamo detto prima, serve un fuoco. Una volta seccata la castagna, molto resistente, può rivestire numerosi ruoli, tra cui quello di proiettile, di navicella aerospaziale o come dente di ricambio per dentiere, che spesso contribuisce a distruggere in coloro che, inconsapevoli del suo potere distruttivo, le masticano come se fossero cioccolatini...accorgendosi poco dopo di aver ingoiato anche un incisivo. Vengono utilizzate anche come componente per la costruzione di mattoni e tegole.

La scaletta delle idee

  • Castagne secche
  • Cibi a base di... (marron glaciè, mont blanc, caldarroste, ballotti, castagnaccio, ciacci, necci, ecc...)
  • Essiccatoio e garzone che lo accudiva
  • Farina di castagne
  • Raccolta e mezzi per...
  • Contesto storico
  • La castagna oggi (?)
  • Il castagneto (discesa...)
  • La birra di Castagne
  • La vespa cinese e la lotta biologica contro di essa

Immagini

Fuori in 72 ore

Don't try this at home!

Le pratiche di seguito descritte possono risultare estremamente pericolose per voi e per chi vi sta attorno, ammesso che riusciate a trovarlo; siamo sicuri che non le vorrete provare di persona
(a meno che non siate degli emeriti coglioni).

Le due persone a ciascuna estremità di questo template sono entrambe scomparse nell'esercizio della loro funzione più qualche aiutino.

E mo' so cazzi vostri...
« Non importa che tu sia con una ruota o con un tronco di legno, l'importante è che mi riporti a casa...merdosissima jeep! »
(Bill Wu dopo l'ennesima rottura del semiasse della jeep.)
« Finché riusciamo a far girare le ruote possiamo farcela... Cazzo, abbiamo capottato! »
(Bill Wu si arrende all'inevitabile evidenza.)

Fuori in 72 ore è una serie di episodi mandati in onda su DMAX, dove 2 uomini... Gary Humprey, membro delle forze speciali ed esperto di sopravvivenza, ha lavorato con Enrico Montesano e Renato Pozzetto nel film Noi uomini duri e Bill Wu, pilota[8], l'uno il sosia di Daniel Craig, l'altro la brutta copia di Jackie Chan, devono allontanarsi dai posti più sperduti del pianeta a bordo di una Jeep Rubicon (Ruby), lasciata cadere dallo spazio.

Le sfide li vedranno combattere con freddo, neve, fango, coriandoli e altre intemperie... Nulla li fermerà, metteranno infatti in pratica gli insegnamenti appresi negli anni da MacGyver, i consigli della nonna e una lezione di 4 ore scarse di Bear Grylls. Lotteranno con rotture della jeep, rotture di coglioni e basta... è la jeep il loro problema, oltre che la loro salvezza! Hanno 3 giorni di tempo per riportare la jeep (e i loro culi) nella civiltà.

Stagione 1

Puntata 1

I due esploratori posano per l'unica foto decente che sarà poi l'emblema del programma. Da notare il fatto che non si vedano affatto le gambe di Wu. Un semplice motivo è presto spiegato, i suoi pantaloni sono stati usati per riparare il radiatore della Jeep.
Bill Wu si presenta alle riprese della prima registrazione.

Nella prima puntata devono scendere da un vulcano ghiacciato, hanno solo una corda, un telo impermeabile, un coltellino svizzero, 3 preservativi, della vasellina, il numero 33 di Novella 2000 e una graffetta da ufficio. La prima notte i due si ritirano sotto la neve, dove per magia scompare il primo preservativo... l'indomani si risvegliano più radiosi, chissà come mai! 3/4 della prima puntata si svolgono in 600m di strada[citazione necessaria], tra i massi della montagna, dove i nostri "eroi" devono combattere con la fuoriuscita di una ruota per la rottura del semiasse posteriore.

Bill dopo aver estratto il semiasse rotto : È come se mia figlia si fosse rotta un braccio...è stato come un colpo al cuore!
Gary tenta di fare una battuta, invano : No, se le dai un colpo al cuore mica si rompe un braccio!

La soluzione che adotteranno si basa sul principio di indeterminazione di Hisemberg, secondo il quale tutto quello che è in alto, nel bene o nel male scende (o scivola), l'avventura è iniziata con una jeep ed è finita con una motoslitta per finire poi nell'unica officina delle motagne rocciose per puro caso.

Puntata 2

Foresta pluviale del Cile in Sud America, un posto dimenticato da Dio, dove l'acqua la fa da padrone, altrimenti perché si chiamerebbe pluviale? I nostri eroi dovranno trovare la loro auto, che è stata adagiata delicatamente su un fianco nel mezzo della più fitta e umida boscaglia. In dotazione hanno un fornellino a pietra focaia, 1kg di strutto di maiale, tutta la vasellina (hanno lavorato a secco), i 2 preservativi rimasti dalla puntata precedente e un sacchetto dell'immondizia da buttare. Gary sfoggia subito la sua abilità nel fabbricarsi un bellissimo perizoma ricavato dalle cinture di sicurezza della jeep, perizoma che gli servirà per salire su un albero e constatare che si trova effettivamente in mezzo alla foresta.

Bill : Sembra uno scherzo, ora comincia anche a piovere! Non possiamo farcela!
Gary : Scusa, ma pioveva anche prima...ma tu te ne stavi spaparanzato all'interno della jeep, con il riscaldamento al massimo e i Gem Boy a tutto volume, ecco perché non ti sei accorto che pioveva!

La sfida più grande è quella di attraversare un fiume impetuoso, ma prima di farlo torna utile la vasellina come impermeabilizzante, anche se ne terranno un po' per la serata in albergo, con un guanto da chirurgo viene isolato l'impianto elettrico. Proseguono nel fiume con un auto che sembra una più una drag queen truccata male che un mezzo di trasporto e sperano che non sia troppo profondo, ma ad un certo punto, la jeep comincia a galleggiare; fortunatamente però i due arrivano sulla sponda opposta (anche se ormai sappiamo che ci sono sempre stati, il preservativo della puntata precedente ne è la prova).

Puntata 3

Cile, sulle Ande, montagne, tante montagne ovunque e Bill esordisce con due frasi che verranno narrate nei libri di storia per secoli e secoli:

« Ci sono dei massi enormi ovunque, grandi come automobili, ma nessuno somiglia alla nostra! »
« Potremmo perdere trazione, potremmo ribaltarci, potremmo dover dormire di nuovo assieme...tutto deve andare per il verso giusto, almeno stavolta, mi fa ancora male il culo! »
(Bill in una sua perla di saggezza)

Possiedono un segnalatore per captare il segnale GPS della jeep, ma Bill Wu pensa sempre alla steack house, oltre a questo hanno un kit di corde per costruire un ring improvvisato, nel caso non si trovino d'accordo su qualcosa, una scatola di munizioni piena di pennarelli usati e un water rotto in 5 comodi pezzi.
I primi 10 minuti, dopo aver acceso il motore, si svolgono sopra un unico pezzo di roccia "franabile", da cui riescono a scendere con una scaletta da ufficio, montata male. Dopo aver a lungo visto Bear Grylls i due decidono di seguire il fiume, che altro non è che un rigagnolo di acqua sporca con massi acuminati sul fondo e tutt'attorno. Le montagne, queste sconosciute, mettono a dura prova le sospensioni di Ruby, anche se è molto abituata a fare su e giù[citazione necessaria]. I due decidono di accamparsi per la notte alla fine del dirupo, accenderanno il fuoco con cacca di mulo e alcuni componenti ignoti della jeep, per sicurezza Bill stavolta si adagia sul sedile di guida e ivi rimane. Il giorno seguente, dopo una colazione a base di zoccolo di mulo tritato in salsa agrodolce di lavanda e rabarbaro, scoprono che uno dei cavi delle candele scarica la scintilla sul motore (che diavolo avrà combinato Bill durante la notte?), così il mastro meccanico usa un pezzetto di legno per riparare il cavo delle candele... e solo perché aveva dimenticato la graffetta da ufficio a casa, con quella sarebbe stato tutto molto più semplice. Dopo aver superato un dirupo di 60° di pendenza, con una calata in corda doppia della jeep, è finito un altro giorno e Gary scopre che il suo compare si è portato un beauty case con tutto il necessaire per la cura personale: gel, spazzola per i capelli, spugna per la schiena, sali da bagno, shampoo alla papaya e... (aggiungere qualcosa di assurdo). Bill dorme per la prima volta sotto alle stelle, al fianco (e al caldo) di Gary[9]. Il pranzo prevede lucertole in salsa di nulla, alla brace. L'eroe sovrappeso decide di digiunare[10], fin quando i due trovano un strada nel nulla, ma i guai non sono finiti... serve una riparazione all'acceleratore, con un laccio da scarpe, per poi arrivare in una catapecchia, che osano definire officina.


Idee in libertà dettate al cellulare durante la guida

Bill, esperto di motori, riuscì a guidare un carro armato senza cingoli, una bicicletta senza freni all'età di soli tre anni è riuscito a sistemare la ruota bucata del proprio triciclo con fiamma ossidrica, scalpello e un po' di colla vinilica, nel garage di suo cugino a 13km di distanza, senza che la madre si accorgesse di nulla.

Gary, esperto di sopravvivenza ha passato più ore di mezzo al bosco e assieme agli orsi che assieme a sua moglie, forse era quella la vera sopravvivenza. Inoltre ha passato molte ore all'interno di un asilo nido, altro segno della maturità di sopravvivenza!

Straccing

Pratica sportiva in cui due o più concorrenti si sfidano a stracciate. Esistono tuttavia 2 discipline contrapposte, una riguarda l'utilizzo di grossi pezzi di stoffa, usati dalle massaie per pulire gli ambienti di casa, lo straccio appunto; mentre nella disciplina numero 2 la stracciata diventa possibile solo per mezzo dell'assunzione di molto cibo nello stomaco, per poi farlo fuoriuscire dal corpo per mezzo del cavo orale, la stracciata.

Note

  1. ^ Contrariamente a quanto si possa pensare non succedono incidenti...
  2. ^ Dove era diretto non lo sapeva nemmeno Steven, lo ha affermato anni dopo al David Letterman Show
  3. ^ Proprio come vuole il Codice della strada V. 2.0.13
  4. ^ NA 5G4563
  5. ^ Rimasto inalterato anche nel doppiaggio perché nessuno ha capito cosa volesse dire...
  6. ^ Per stavolta non c'entra niente Zio Bill
  7. ^ Capitan Ovvio approva!
  8. ^ Anche se non è mai stato scritto da nessuna parte, tanto meno nel suo curriculum.
  9. ^ Questa serie sembra prendere sempre più spunto da "I misteri di Brokeback Mountain"
  10. ^ Che Gary lo abbia fatto apposta?