Utente:NANNI/Sandbox

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Scatola sabbiosa di Nanni.

  • brividino
  • caffè: sostanza liquida ricavata da una polvere che se assunta causa iperattività, assuefazione e dipendenza che si differenzia dalleroina solo dal fatto che è legale.
  • Il mio nuovo stile di vita non richiede la mia presenza.


http://www.ush.it/team/ascii/web-fortune/fortune-it-1.99/data/luttazzi

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Graziano Mesina

  • Non nasce, evade dall'utero.
  • Scappava sempre dal box.

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Uochi Toki

  • si dice che il rap lo faccia chi non sa suonare d il metal chi non sa cantare. gli uochi toki sono la giusta via di mezzo


Vespa

La Vespa è una famiglia di insetti sociali dell'ordine degli Imenotteri. Cuoriosamente, però, la porzione di italiani e altri che pensa a tale definizione è minima. Certo, forse perché pensano che "Imenotteri" sia un'offesa grave.

La Vespa[1] è il primo e più famoso modello di scooter mai prodotto. Il nome, divenuto in seguito famoso in tutto il mondo, sembra sia nato da un'esclamazione di Enrico Piaggio che alla vista del prototipo esclamò: "Sembra una vespa!", per via del suono del motore e delle forme della carrozzeria e la schiacciò con una ciabatta.

Storia

Costruzione

Dai primi modelli agli anni '80

La Vespa è tipicamente composta da un'unica colata di acciaio forgiata esclusivamente alle pendici del monte Fato. Una volta solidificata, tale struttura no può in alcun modo essere danneggiata nè tantomeno distrutta.

La tipica posizione del motore consentiva la trasmissione diretta dal cambio alla ruota posteriore, nonché una simpatica tendenza a ribaltarsi sulla destra, anche da ferma.

Modelli celebri

Vespa 98: Il primo, storico, modello di Vespa. Fu pubblicato nelle copertine delle riviste La Moto e Motociclismo, e venne accolto con curiosità, sorpresa e anche risatine soffocate. Inizia la storia dello scooter più famigerato del mondo.

  1. ^ Quella prodotta dalla Piaggio e non dalla Dio&Associated.
Lazzaro, sei tu?
Lazzaro, sei tu?
Ehi,

Utente non registrato

Questa è la sandbox di Nanni. Ciò significa che contiene le sue più sfrenate fantasie.

Non ti convieve venirne a conoscenza, la tua misera mente potrebbe arroventarsi e tu potresti finire per assomigliare al tizio qui di fianco. Se ti fa piacere leggi pure, te lo meriti.

Ci tieni al tuo criceto, si?

Autolavaggio

Erronea idea di autolavaggio.
« Mamma, vado a lavare la macchina. »
(Figlio che non tornerà mai a casa)
« Indescrivibile, inimmaginabile. »
(H. P. Lovecraft su autolavaggio)


L'autolavaggio, a seconda della cultura a cui si fa riferimento, può essere il settimo Piano della Dannazione, il girone dell'Inferno Dantesco riservato ai pignoli e occasionalmente un luogo attrezzato per la pulizia dell'automobile.

Genesi

Contrariamente a quanto diffusamente si pensa, l'autolavaggio non viene costruito. Esso sorge dal nulla nei pressi delle zone industriali delle città, presumibilmente preceduto da un cerchio alchemico tracciato da Lucifero con la sua orina.

Alcuni pensano invece che sia sempre stato lì, ma che semplicemente prima non si disponeva della tecnologia necessaria per vederlo. Come gli atomi. O Putin.

Strumentazione

Auto disperata che va incontro al proprio destino nel baracchino con le spazzole rotanti.
  • Strizzapelle: due rulli attraverso i quali strizzi gli stracci da ogni molecola d'acqua. Divertentissimo finché non ci infili il prepuzio. A un mio amico è successo...
  • Aspirapolvere: non aspira manco l'aria, ma quando lo passi su un sedile risucchia l'intera fodera davanti ai tuoi occhi impotenti.
  • Baracchino con le spazzole rotanti: non se ne sa molto se non che è molto costoso. Ci entrano più auto di quante ne escano.
  • Prelavaggio: suona molto figo, ma è solo acqua con (poco) sapone.
  • Lavacerchi: sintetizzato dalla saliva dell'Alien, pare dia il cancro anche solo guardarlo. Ma pulisce bene i cerchioni.
  • Spazzola: utensile che rimuove ottimamente sporco e vernice indistintamente dalla carrozzeria.
  • Antialone: credo abbia a che fare col meme, ma non ne sono sicuro.
  • Risciacquo: te lo devo davvero spiegare? Vatti a leggere un avere enciclopedia, va'.

Clientela

Ciò che maggiormente perplime di questi immondi luoghi è l'assoluta assenza di personale umano. Ma i clienti, quelli non mancano mai. Tra gli infelici che popolano l'autolavaggio distinguiamo cinque tipologie principali:

  • Il Boro X: osservabile prevalentemente a ridosso dei fine settimana, ufficialmente l'obiettivo del Boro X è quello di tirare a lucido il proprio bolide allo scopo di attirare figa dal basso QI (la migliore) che pascola nei parcheggi dei locali in. Egli è tuttavia tradito dalla cura maniacale che infonde in tale atto, persino maggiore a quella dedicata allo sviluppo di adduttori, bicipiti e addominali vari. Nonostante la sua scarsa cultura dimostra un'abilità da amanuense, usa i cotton fiòc nelle scanalature, utilizza saponi dal PH neutro, scatta foto e non è raro sorprenderlo a pulire lo sporco più ostinato con la lingua. L'intera operazione può richiedere dalle cinque alle dieci ore, e alla fine l'auto sarà così lucida e splendente che il riflesso del sole causa la combustione dei veicoli vicini.
A dimostrazione della sua ossessione, si noti che quando è accompagnato dalla sua bella finisce spesso per utilizzarla come spugnetta.
Auto preferite: Volkswagen Golf, Mini Cooper S, Smart Brabus, qualunque BMW o Alfa Romeo.
Budget: abbastanza da comprarsi un'auto nuova.
L'ennesima vittima dell'autolavaggio.
  • Il Padre Di Famiglia: forse la specie più diffusa, il PDF infesta l'autolavaggio grossomodo ogni giorno, ma soprattutto la domenica. Tutto in lui trasuda disperazione. Ricavatosi un'ora di tempo libero nella giungla dei suoi impegni, sperava di trascorrerla facendo qualcosa di suo piacimento, o perlomeno per conto suo. Invece si ritrova costretto dalla gentil consorte a dedicarsi alla pulizia del Mezzo Di Famiglia e, nel contempo, a tenere a bada chi tale pulizia la rende necessaria. Così raschia caccole da sotto i sedili, estirpa bastoncini di ghiacciolo miracolosamente germogliati nei tappetini, svuota il vano portaoggetti da mozziconi di sigaretta e scontrini risalenti anche al 2002. Il tutto madido di sudore, col viso rigato da lacrime di frustrazione e criticato dalla moglie che saprebbe fare tutto meglio ma ne è impossibilitata dall'ottavo mese del terzo mangiastipendi in arrivo. All'esterno non ci tenta neppure, gli basta sciacquare i cristalli quel tanto che basta a non far incagliare le spazzole. Di norma, la sera stessa pioverà.
Presto o tardi il PDF finisce per buttarsi da una scogliera, auto e famiglia comprese.
Auto preferite: Fiat Stilo Wagon e Ulysse, Volkswagen Passat, Renault Espace, rigorosamente usate.
Budget: più di quanto potrebbe permettersi.
Un gruppo di morti di figa alle prese con l'auto della Donna.
  • La Donna: tra le tante sciagure seguite al femminismo, come le quote rosa e le attese da H&M, si annovera indubbiamente la presenza della Donna in luoghi evidentemente ideati per l'uomo. Quando essa arriva all'autolavaggio solitamente riga la carrozzeria sulla colonnina della sbarra all'ingresso, nel fare manovra mette sotto uno o due cinni di passaggio, abbatte lo strizzapelle, inceppa il distributore di gettoni tentando di infilare una banconota da 5€ nella fessura per le monete (convincendosi che non va perché sono dei nuovi), si infradicia la maglietta per la gioia degli astanti, viene strangolata dall'aspirapolvere e scioglie le plastiche col lavacerchi. Tutto questo durante i primi due minuti.
O almeno così accadrebbe se, non appena arrivata (o al limite quando si bagna la maglietta), non venisse circondata da una piccola folla di giovini volenterosi desiderosi di darle una mano senza pretendere niente in cambio - e nella remota speranza di ottenere del sesso per gratitudine, cosa che è risaputo accadere solo nei porno.
Auto preferite: Citroën C3, Fiat 500, Alfa Romeo Mito, Lancia Y, Smart Fortwo, Volkswagen Maggiolino (quello nuovo).
Budget: zero, le offrono tutto i grulli.
  • Il Fricchettone: seppure evento raro, non è improbabile imbattersi nel Fricchettone. Generalmente capita di lì per noia o perché si è perso mentre cercava erba. Non dedica grande impegno in quello che fa; solitamente si limita a usare due volte il risciacquo. Forse però è meglio così, dal momento che lo sporco della sua vettura è talmente ostinato che non potrebbe essere rimosso neppure con l'acido o con l'aggeggio a ultrasuoni che usa il dentista per la pulizia dei denti. E poi, dice, è bella anche così.
Grazie alle sue basse pretese è l'unico ad uscire dall'autolavaggio tutto sommato sereno.
Auto preferite: Peugeot 106, Renault Twingo, Fiat Panda 30, Volkswagen Maggiolino (quello vecchio).
  • Il Neopatentato: il Neopatentato, o come viene definito affettuosamente la bomba a orologeria deambulante, va all'autolavaggio anche se non ce n'è alcun bisogno. La sua auto è perfettamente pulita, ma ha bisogno di una scusa per scucirla al padre. Inoltre il più delle volte non saprebbe dove altro andare.
Di norma finisce per fare lo schiavetto della Donna di turno.
Auto preferite: la stessa del Padre Di Famiglia a cui l'ha scroccata.
Budget: tutta la sua paghetta.

Sottogruppi

Si distinguono due sottogruppi che vanno ad aggiungersi ai precedenti.

  • Il Rifugiato: tale figura appartiene spesso a quello del PDF, ma capita che possa essere anche una Donna - mai il Fricchettone. Per esso il tempo passato all'autolavaggio non è semplicemente trascorso a "pulire la macchina", ma una vera fuga dalla propria squallida realtà quotidiana. Superattrezzato, non ha lo straccio in pelle di camoscio ma di unicorno e i prodotti di cui dispone hanno un rapporto quantità/prezzo simile a quello dello Chanel N°5. Dedica all'auto quasi la stessa cura del Boro X, ma con un'attitudine completamente diversa, quasi religiosa. Lavarla è il suo personale odo di raggiungere il Nirvana, il suo piccolo giardino zen.
Non è strano che l'acqua nebulizzata generi attorno al Rifugiato uno splendido arcobaleno.
  • Il Refrattario: esso è una persona normale che mai e poi mai si recherebbe all'autolavaggio se non fosse strettamente necessario, ossia quando non solo glielo scrivono sul lunotto, ma sul cruscotto si accende la spia "lavami" e l'auto comincia a sbandare nel tentativo di suicidarsi. È convinto che ogni singolo strumento sia stato progettato appositaente per farlo incazzare, e in effetti è così. Lo si riconosce dallo sguardo sbarrato, dall'insofferenza esasperata e perché spesso ha già indosso l'abito per il matrimonio che avrà inizio da lì a venti minuti. Appena arrivato vorrebbe già essere altrove, e maledice a denti stretti i soggetti come il Boro X o il Rifugiato che occupano le postazioni per ore.
Sti stima che ogni visita all'autolavaggio gli costi due anni di vita.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Non è ancora chiaro se l'auto di autolavaggio stia per automobile o automatico.
  • O autonomo. O autorizzato. O autorevole.
  • "Devo andare all'autolavaggio" è l'equivalente maschile di "devo farmi lo shampoo".