Utente:Jolly1

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Mr.Questo e il suo assistente.

.jpg||thumb| right |400px |La Costa Concordia inciampa su uno scoglio e muore. Quando era ancora un peschereccio dichiarava: "Da grande voglio fare la Torre di Pisa". Su Twitter una fan, ammiratrice esclusivamente di popstar morte, scrive: "Adesso sarai la Torre di Pisa del paradiso dei relitti"]]

« Il naufragar m'è dolce in questo mar... »
(Giacomo Leopardi delira a bordo della nave, poco prima di annegare.)
« Ciuf ciuf, come se fosse antani! »
(Il comandante Francesco Schettino, bevendo del vino in compagnia di una hostess, ostenta una certa padronanza delle scienze nautiche.)
« Non ci sono superstiti!!! I morti potrebbero essere più di tantissimi! »
(Salvo Sottile in preda all'angoscia.)
« Barcollo, barcollo, ho perso il mio controllo! »
(Anche i Litfiba si uniscono al grido di dolore per lo spiaggiamento del grosso cetaceo.)

La Costa Concordia è stata una robobalena dal peso di un fantastilione di tonnellate diventata famosa perché affondata.

Storia

La Costa Concordia fu progettata dal professor Frink nel 1950, ma realizzata al suo risveglio dalla criogenesi nel lontano ventordicimila D.A.. La sua costruzione costò la fatica di ben tre persone che lavorarono senza sosta per quasi tre quarti d'ora con l'ausilio di ben 75 metri di pluriball. Una volta ultimata veniva il momento di programmarla con estrema meticolosità. Il professor Frink si impegnò a dotare la robobalena di sembianze e sistemi di guida del tutto simili a quelli di una comune nave da crociera degli anni duemila, questo, si ipotizza, per motivi mimetici.

La Costa Concordia viaggiò attraverso gli oceani sino al 2012. Passò così lunghi periodi di depressione. Non comprendeva il perché delle sue sembianze: appariva come una nave, ma albergava in lei il docile animo di un colibrì zoppo. Ma era troppo tardi, avrebbe assolto al suo dovere: combattere il comandante Schettino.

Giunse finalmente il momento: Schettino salì a bordo con le peggiori intenzioni, e la visione di quella fiancata della Costa Concordia lo arrapò violentemente. Il contrasto psichico vissuto da Schettino era più forte che mai: egli soffriva infatti della rarissima sindrome borderline bipolare schizofrenica autorepressiva da personalità multiple che colpisce un robot su due[1]. Questo era dovuto principalmente al suo DNA campano-leghista, in stato di paradosso verso sé stesso, ma composto da due poli opposti che come è noto si attraggono. Ma pare che la tremenda malattia fu provocata anche dai cornflakes Kellogg's, di cui il comandante si nutriva sovente e dalla sua naturale predisposizione per il vuoto pneumatico mentale[citazione necessaria] che, come dimostra una legge fisica a caso, richiede un riempitivo di massa virulenta che dia una parvenza di intelletto.

La svolta

Ma il destino riservò ai nostri eroi (?) un'inaspettata svolta: nella mente della Costa Concordia ebbe il sopravvento la voglia di provare i piaceri della carne... cioè del metallo. Si chiedeva come sarebbe stato avere una vagina. Quando Schettino spinto dall'inerzia del suo stato semi-vegetativo diede sfogo all'istinto animalesco di creare buchi, la robobalena non si oppose, venne penetrata da uno scoglio e, riempitasi d'acqua si spiaggiò, morendo felice di aver compiuto il suo sogno romantico.

La critica

L'intricato sistema psicologico dei protagonisti è stato oggetto di critica da parte del Mereghetti, del Marzullo e persino del Capatonda, noti psicopatici/storiografi/cinematografi/critici della critica. Costoro asserirono che chi progettò i robot doveva aver letto troppo Freud, autosuggestionandosi fino a divenire ipocondriaco e psicolabile, forse anche pseudodotato. Tutto ciò darebbe un minimo di coerenza ad un rapporto di causa effetto altrimenti insensato, ma anche no.

Controversie etiche

Al di là del tema del sacrificio umano per una giusta causa[2], argomento noioso, cui nessuno si interessa, ma che va comunque menzionato in quanto elemento di contorno che ha aggiunto pathos alla vicenda; i più grandi filosofi contemporanei, si sono interrogati sulle questioni morali poste dalla storia della Costa Concordia e di Francesco Schettino, ovvero:

  • I robot hanno sentimenti?[3]
  • Sesso senza amore, è possibile?[4]
  • I gay sono da considerarsi esseri umani?[5]
  • Per morire in crociera meglio il costume intero o il bikini?
  • Sarebbe utile tornare ad una selezione delle nascite in stile spartano?
  • La prostata, un problema reale o un complotto dei comunisti massoni ebrei?[6]

Note

  1. ^ Questo ci dice molto sulla sua natura non umana.
  2. ^ L'audience
  3. ^ Si rimanda alle opere di Isaac Asimov e Will Smith
  4. ^ Cfr. opere di Natasha, un numero a caso di Oggi o di Donna Moderna
  5. ^ Vedere trattato Meglio Puttanieri che Gay di Berlusconi Silvio, per approfondire visionare, a proprio rischio e pericolo, fotografie che ritraggono Solange o Vladimiro, ascoltare una canzone di Elton John, informarsi sulle politiche di Nichi Vendola
  6. ^ Cfr. studi di Luciano Onder, Adolf Hitler e Tessa Gelisio

Collegamenti