Utente:Hans magnus/Sandbox3

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Storia
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Una volta caddi dalle scale, rialzatomi, ricaddi fracassandomi la testa. Da lì uscirono le fatine incantate e gli gnomi che ogni uomo ha realmente nella sua mente, e spesso come fantasia sessuale. Rifacendo scalino per scalino vedevo una buffa macchia viola scendere lentamente ma inesorabilmente, insudiciandomi le nuove e cosatosissime adidas comprate al mercatino dell'usato cinque anni fa nella bancarella: "Svendo tutto per 2 euro". Riflettei sui paradossi che comportava una nuova caduta dalle scale, cioè, nessuno, e per fortuna che no ho cervello sennò mi sarei scervellato ricercandoli con tenacia e con la teglia delle tartine appena tirate fuori dal forno in mano, ma senza mani e guanti. MI scottai (che cosa?) e caddi dalle scale fracassandomi la mia arquata colonna vertebrale e riflettendo sui problemi che comporta presentarsi a un collocuio di lavori senza distinguere la "q" dalla "c". Mi mangiai i vecchi biscottini, si quelli con cui mi ero scottato i piedi il giorno dopo. Ormai le scarpe andavano a fuoco, quindi decisi, per gettare benzina sul fuoco, di chiedere alla mia vicina se conosceva una più racchia di lei ma almeno con un po' di acqua corrente in casa. Niet. La tizia afferra il suo mattarello di sughero agitandomelo contro, lo lancia, stappando una bottiglia di vino, un bel Tavernello in confezione di cartone, sì, quelle pacchiane, che non ho mai bevuto e che compri dal vinaiolo a 200-300 euro. Odissea continua, e arrivo a passo di mano all'auto, pronto per bermi una bella spremuta d'arancia, fatta, rifatta ed esco dall'auto, e mi dirigo dal beppe, a cui devo quei 1000 per il tavernello sprecato, ma non diteglielo, che mi ritrovo in mutande. E poi me le ridai tu. Una volta caddi dalle scale, rialzatomi, ricaddi fracassandomi la testa. Da lì uscirono le fatine incantate e gli gnomi che ogni uomo ha realmente nella sua mente, e spesso come fantasia sessuale. Rifacendo scalino per scalino vedevo una buffa macchia viola scendere lentamente ma inesorabilmente, insudiciandomi le nuove e cosatosissime adidas comprate al mercatino dell'usato cinque anni fa nella bancarella: "Svendo tutto per 2 euro". Riflettei sui paradossi che comportava una nuova caduta dalle scale, cioè, nessuno, e per fortuna che no ho cervello sennò mi sarei scervellato ricercandoli con tenacia e con la teglia delle tartine appena tirate fuori dal forno in mano, ma senza mani e guanti. MI scottai (che cosa?) e caddi dalle scale fracassandomi la mia arquata colonna vertebrale e riflettendo sui problemi che comporta presentarsi a un collocuio di lavori senza distinguere la "q" dalla "c". Mi mangiai i vecchi biscottini, si quelli con cui mi ero scottato i piedi il giorno dopo. Ormai le scarpe andavano a fuoco, quindi decisi, per gettare benzina sul fuoco, di chiedere alla mia vicina se conosceva una più racchia di lei ma almeno con un po' di acqua corrente in casa. Niet. La tizia afferra il suo mattarello di sughero agitandomelo contro, lo lancia, stappando una bottiglia di vino, un bel Tavernello in confezione di cartone, sì, quelle pacchiane, che non ho mai bevuto e che compri dal vinaiolo a 200-300 euro. Odissea continua, e arrivo a passo di mano all'auto, pronto per bermi una bella spremuta d'arancia, fatta, rifatta ed esco dall'auto, e mi dirigo dal beppe, a cui devo quei 1000 per il tavernello sprecato, ma non diteglielo, che mi ritrovo in mutande. E poi me le ridai tu.

 
 
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Ringrazio tutti, in particolare me stesso, per aver creato questa pagina.









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