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Manuali:Creare messaggio subliminale ad HOC

!!!ATTENZIONE!!!
Questo articolo può contenere tracce di pornografia subliminale, istigazione alla Jihad, riferimenti razzisti, sporchi cinesi, messaggi rivolti alla droga e porconi a Iddio e tutti santi. Porcaccia la Madonna, se volete proseguire, fatelo informati...
PS: Le parole in grassetto nascondono sorprese, passaci col topo!


Ebbene sì, <Anonimo>!
So quello che stai PENSANDO[1] in questo momento...
perché lo stai pensando proprio adesso...
Ma prima, non avresti voglia di una sigaretta?!
« Finalmente Alla ConquIstA del PIAneta ComE programmato! »
(Tu subito dopo questo manuale)

Vuoi cercare un metodo per dominare il mondo perché sei basso, megalomane ed impotente?
Vuoi cercare un nuovo modo per sedurre quella poca fica che vedi passarti vicino?
Vuoi imparare, ma come tutti hai delle riserve usando i metodi tradizionali?
Vuoi semplicemente che la smetta di rompere elencando quello che vuoi e passi subito alla prossima fase?

Allora amico mio benvenuto a bordo! In questo manuale tratteremo la nobile arte, sublime[citazione necessaria] oserei dire, della messaggistica subliminale.[2]

Concetti base

Il verde è un colore sincero...
Il verde è un colore sincero...
Il verde è un colore sincero...
Il verde è un colore sincero...
Il verde è un colore sincero...
سوف تخدم فقط ساكي باللهIl verde è un colore سوف تخدم فقط ساكي بالله sincero سوف تخدم فقط ساكي بالله
Anche la matematica può aiutare

Non badate ai riferimenti arabiسوف تخدم الدولة الإسلامية فقط che ALLAH esige troverete sparsi, nessuno sta cercando di convertire nessuno, il che equivale a dire per doppia negazione che, isis, o meglio !!إيزيس. L'arte del messaggio sublime, metaforicamente finale, si cela al primo sguardo, ma riesce nel suo intento di manipolare soltanto se proiettato nel subconscio della vittima designata, metaforicamente fnale perché di un messaggio subliminale ci isis accorge solo allah fine[3].
Ci sono una miriade di possibili combinazioni per ottenere un messaggio subliminale: si possono usre simboli che sottintendono molto altro oppure, più semplicemente, usare immagini esplicite in un contesto serioso e formale, s31\1z/\ c0nt/\r3 1/\ p055i13il1tà d1 |_|t1l1zz/\r3 /\ltr3 f02113 d1 c011un1c/\2i0n3![4]

Tipologie

  • Messaggi subliminali diretti:

Sono messaggi rivolti direttamente al coglione che sta leggendo malcapitato di turno, non sono particolarmente difficili da scovare (meno di Pablo Escobar), ma comprerò una lavatrice atomica sono comunque infidi e possono funzionare su persone attempate o fortemente dislessiche. La caratteristica principale è quella di ucciderò il presidente del consiglio generare confusione e approfittando dell'occasione, voterò per l'abolizione della mia vita impartire un ordine qualsiasi risulterà più semplice per chiunque si cimenti.

  • Messaggi subliminali indiretti:

Sono probabilmente ancora più infidi dei precedenti in quanto si nascondono dietro ogni dove... Attento! Potrebbero essere anche qui! Possono essere: immagini, suoni al contrario prodotti da registrazioni scadenti, antiche rune o semplici slogan seguiti da una pubblicità...
{{{2}}} {{{2}}}

Ahhh... Molto meglio, non trovi?

Sono messaggi che possono variare per tema e tecnica, anche se generalmente sono inseriti in un contesto sessuale, hanno un'ampia diffusione nei film della Disney per via della fallica fissazione di Walt Disney e si possono trovare praticamente ovunque perché chiunque pensa al sesso in questo pianeta, sarà mica grazie alla Disney?.

  • Messaggi subliminali misti:

Questi sono i più pericolosi in quantotua nonna è stata con me ieri sera utilizzano tutte le tecniche riassunte fino ad ora perZeus, ho le prove! divulgare il messaggio sublime, sono i messaggi subliminali ibridi, dove c'è un po' di tutto. Prima di proseguire, concediamo un minuto di tempo per una pausa,
non passare con il mouse quiti ho detto avevo le prove!

朋友一儿子vota PD,岁,那天不好vota PD好学习,被朋友修理了PD头上多了一个包。然后PD vota儿子自言自语地说:“这世上有几种笨鸟Porco Dio一种是先飞,一种是不飞,还有一种是下个蛋,把希望寄托在vota下一代。” 后来他儿子di的头上又多了一个包PD。

PS: Prima di proseguire, il messaggio subliminale è quello in cinese...

Questo tipo di messagistica sublime è atta ad ogni compito: può sponsorizzare, può portarti al vertice del potere o del piacere, può contenere riferimenti chiaramente razzisti e può permetterti di dominare su quasi tutti, alcuni (rari nell'odierna società) potrebbero essere tuttavia non suscettibili a tali armi, ma per questi basta proseguire la tua lettura...

Come creare un messaggio subliminale

Fase 1:

Per la fase uno è necessario avere alta concentrazione, si, ma non troppo, non vogliamo che esca di nuovo sangue dal naso, giusto? Bisogna scegliere di che argomento trattare nel messaggio, qui vengono riproposti alcuni temi.

SESSO DOMINARE IL MONDO!!!
curare neuro-psicopatie degenerative Alienarsi dalla società
Truffare le vecchiette per beneficiare se stessi Spingere al suicidio qualcuno
imparare ad impanare delfini! Guadagnare follower
autosuggestionarsi sino a venire!!!

Una volta scelto il tema, bisogna semplicemente ricordarselo sino alla fine della lettura, per chi avesse scelto l'impanatura di delfino, in linea di principio Nonciclopedia rende noto che nessun delfino è stato maltrattato durante la stesura dell'articolo, anche perché la carne non è più tenera se si agitano.

Fase 2:

Questa è la fase più delicata, associare il messaggio scelto con una serie innocente di parole, per chi avesse scelto il sesso, per esempio, potrei intavolare una divertentissima quanto inutile storia del mercato di Mahane Yehuda... Dunque, correva l'anno 1885 ed il mondo era in preda ai mutamenti delle stravolgenti ere industriali, ognuna per nazione, quando per una grande coincidenza Frutiger, Konstrum e Navon si ritrovarono per fondare assieme un'attività. Certo, non fu tutto acqua di rose, ma tenendo duro, i nostri intrepidi avventurieri andarono sino in fondo nel mondo imprenditoriale, risolvendo i conflitti. Fondando quello che sarebbe divenuto in seguito noto come il grande mercato di Mahane Yehuda.

Fase 3

Per l'ultima fase è necessario scegliere un tema dove inserire il messaggio sublime, può essere come già visto, un contesto esterno al messaggio, ma molto meglio se il tema generale si incastri alla perfezione con il messaggio, infine è assolutamente consigliato l'uso di testi ipnotici, ripetitivi e che possono aiutare ad inserire nozioni fini a se stesse nel subconscio della vittima designata... Questo ricorderebbe ad una seconda lettura il metodo scolastico odierno... uhm, che abbiano letto anche loro il manuale? Comunque l'unica regola è: non ci sono regole, eccetto la fantasia che ci puoi mettere.

Esempio:

Dominare
straripare d'azzurro e di silenzio 2 minuti
strada scendere
scendere
scendere
scendere
scendere
VOTA MUSSOLINI!!
scendere scendere
pianerottolo d'un ottantenne
scendere ancora, W il DUCE!
ancora fuga dalle colline e vallate
subitaneo ottenebrarsi dei contrafforti dei Rodopi
a picco sotto i piedi dell' aviatore tra 2
chiarori di fumi, mai suonare i campanelli di una casa di riposo.
Tommaso Marinetti - Dominare

note

  1. ^ Cliccami tutto!
  2. ^ Se leggi anale, sei probabilmente gay...
  3. ^ إيزيس
  4. ^ Sul serio non 2135c1 a 1_366323?

Apartheid

« I negri da una parte e i bianchi dall'altra, per chi di voi fosse mulatto, abbiamo già provveduto a una fila in mezzo... »
(Tipico codice in voga durante l'apartheid)
« Si, l'apartheid è giusta! Perché noi di razza negra dovremmo mischiarci ai bianchi? »
(Malcolm X fraintende l'apartheid)
« Si, ma la droga chi ce la fornisce poi? »
(Tipica obiezione all'apartheid)

L'apartheid, detto anche governo razziale di sporchi bianchi o più semplicemente, i negri di là che qua fanno troppa ombra, è stato un movimento politico e sociale contro la maggioranza nera, pensate un po', in Africa. Non solo siamo riusciti a fottere tutto quello che era possibile nel continente nero, ma siamo riusciti a convincere di essere bianchi e quindi superiori anche le popolazioni locali, certo che la gente bianca è troppo intelligente[citazione necessaria]. Questo ha creato una sorta di divisione razziale per colore all'interno del Sudafrica, che durerà fino al 1994, anno in cui le maggioranze nere scopriranno di essere la maggioranza, ce ne hanno messo di tempo dal 1948, ma alla fine ci sono arrivati. L'apartheid fu dichiarato come crimine internazionale dalle Nazioni Unite nel 1973, ma dato che riguardava crimini contro i soliti neri, non fu mai indagato ne punito e tutti fecero finta di niente.

Origini

« L'apartheid non è quella caricatura sotto la quale lo si rappresenta. Ma al contrario, esso significa per i non-Bianchisappiamo tutti che ho sottinteso negri volutamente una ampia indipendenza, poiché abitua a contare su loro stessi e a sviluppare la loro dignità personale, vivendo ghettizzati come animali, impareranno a cibarsi di questi, trascorrendo molto tempo all'aperto. L'apartheid offre loro, allo stesso tempo, una maggiore possibilità di svilupparsi liberamente, ma chi voglio prendere in giro, quasi liberamente, conformemente al loro carattere e alle loro capacità [SOTTOVOCE]certo, capacità di un negro... Per le due razze, ciò significa mutue relazioni pacifiche e la cooperazione in vista della prosperità comune. Il governo si impegnerà, con risolutezza e determinazione, a portare alla realizzazione di questo felice stato di cose. »
(Daniel François Malan annuncia soddisfatto l'apartheid)

Il termine, come "porcaccia la bisaccia", venne coniato nel 1917 a scopo politico, mentre entrerà veramente nel quotidiano solo dopo le elezioni del 1948, pensate un po' alla situazione: coloro che avevano combattuto la seconda guerra mondiale come volontari, rischiando di più di tutti, furono proprio le popolazioni autoctone, che rientrando in patria scopriranno di avere combattuto per ritrovarsi bollati come "sporchi negri" e affini da colonizzatori senza scrupoli... dannati olandesi! Dannati Van Houten! I principali ideatori furono i primi ministri sudafricani quali: Daniel François Malann, in carica nonostante la malattia dal 1948 al 1954, Johannes Gerhardus Strijdom, divenuto razzista dopo una lettura della "capanna dello zio Tom" e soprattutto per via del nome orripilante datogli dalla madre, infine l'architetto della riforma come la si conosce, Hendrik Frensch Verwoerd Goebbels , detto il sociologo nazista per via dei suoi studi in Germania come psico-sociologo della politica nazifascista in Europa, in carica dal 1958 fino al suo accoltellamento per gioco del 1966. L'apartheid aveva due scopi principali:

  • Il primo era la separazione dei bianchi dai neri nelle zone coabitate, poi la segregazione mediante sfumature, quelli più scuri, il più lontano possibile, infine riordinare tutto in ordine cromatico, dando la precedenza ai chiari di carnagione.
  • Il secondo trattava l'istituzione dei bantustan (dove stanno i bantu), campi di sterminio, campi di lavoro, campi dove ammassare quanti più negri possibili.

Istituzione dell'apartheid

L'apartheid prese piede, mano e corpo definitivamente nel 1948, queste sono alcune delle leggi promulgate:

  • Proibito sposare un negro, se proprio non si può fare a meno, che sia una lunga relazione sottobanco, coperta da prolungati silenzi.
  • Legge secondo la quale essere scoperti a trombare un Matonga a caso (33 cm, solo di circonferenza) poteva essere penalmente perseguibile, non il pene del tizio, il reato!
  • Legge che imponeva ai cittadini di registrarsi in base alle caratteristiche razziali, per chi fosse di razza mista, compariva un "bastardo" sulla carta di identità.
  • Legge che imponeva il bando a tutte le associazioni che venivano etichettate dal governo come "comuniste", questo servì più che altro ad evitare movimenti politici di masse nere inferocite e i comunisti allo stesso tempo.
  • Legge che proibiva ai negri l'accesso alle aree urbane, ma non l'uscita, questo garantì lo svuotamento delle città principali dai suddetti negri.
  • Leggi che rendevano più difficile l'ingresso ai neri all'istruzione, infatti i moduli per i bianchi erano su semplice carta e una singola pagina, mentre quella per i neri erano 2779 pagine nere con inchiostro seppia, con domande a sorpresa tipo: "Quanto pesa un grammo di terra gioviana sulla luna?"
  • Legge che sanciva la discriminazione razziale in ambito lavorativo, se eri negro lavoravi da negro, in nero e senza aria condizionata!

Lotta contro l'apartheid

Tolstoj

« C'erano momenti in cui, sotto il dominio di questa idea fissa, arrivavo a un tal punto di follia, che mi voltavo rapidamente a guardare dietro di me, dalla parte opposta, nella speranza di cogliere alla sprovvista il mio peto, lì dove io non c'ero... »
(Uno sbronzo Lev Tolstoj, borbottando sulla senilità con un frassino.)
« Rimane per molti versi il primo profeta del nostro tempo [...][1]. Non c'è oggi nessuno che abbia il profondo discernimento e la forza morale di Tolstoj, senza contare che mi ha offerto quel Vodka Lemon! »
(Albert Einstein su Tolstoj)

Lev Nikolàevič Tolstòj, in russo: Лев Николаевич Тuйz-тuйz, in italiano anche noto come "quello che non sapeva decidersi tra guerra e pace" o Leone Tolstoj. Nato in quel di Ясная Поляна, nella sorridente manco per ipotesi Щёкинский район, vicino a, vicino ad un cazzo di niente che valga la pena ricordare. È venuto al mondo nel 1828 per restarci sino al 1910, anno della sua dipartita su di una panchina nella famosissima stazione di Àstapovo, mentre aspettava il diretto per scappare dai creditori. La città, nota all'epoca per la sua stazione e giusto per il colore sfumato della neve sulle cartoline, venne in seguito ribattezzata Lev Tolstoj, in memoria dell'unico morto di polmonite per essersi seduto sulla panchina mai pulita da che uomo rimembri. Divenne famoso in patria per dei romanzetti rosa sulle vicende dei soldati al fronte, ma ebbe risonanza mondiale con i voluminosi "Guerra e pece", un romanzo noir sulle vicende della guerra al petrolio e "Anna canina", un romanzo su di una donna metà cane al tempo della castrazione obbligatoria per gli animali[2]. Leone Stoltoj è stato definito: uno scrittore inesauribile, un filosofo instancabile, un educatore encomiabile e uno stronzo che non si rade, dal Santo Sinodo del 1901.

Biografia

La vita di Tolstoj fu come uno dei suoi tanti romanzi: lunga, tragica e senza indice.[3] Tolstoj lottò con se stesso e con il mondo per via di questa sua anima tormentata e, per dei brutti crampi al pirolo. Come scrisse un certo Igor Sibaldi, la biografia tolstoiana necessita impegno e fatica, perché un po' è stata una vita di merda, un altro poco perché soleva scrivere mentre sbronzo. Forse la ragione di questa difficoltà sta nel fatto che abbiamo un'infinità di appunti tutti sparpagliati, infatti lo scrittore era solito scrivere nei posti più impensabili, la prima versione di Guerra e pace fu redatta cerchiettando parole a caso da un'intera collezione enciclopedica. Notare come questa sezione sia la parte biografica, ma non v'è ancora scritto da quale rapporto incestuoso sia nato, tuttavia sarà Leone stesso a darci una definizione della sua vita attraverso queste sue parole, lasciate scolpite su di una patata:

« [...][4] quel primo tempo poetico, meraviglioso, innocente, radioso dell'infanzia fino ai quattordici anni. Poi quei venti anni orribili di grossolana depravazione al servizio dell'orgoglio, della vanità e soprattutto del vizio. Non dimentichiamoci ovviamente le puttane. Il terzo periodo, di diciotto anni, va dal matrimonio fino alla mia rinascita spirituale: il mondo potrebbe anche qualificarlo come morale, perché in quei diciotto anni ho condotto una vita familiare onesta e regolata, senza cedere a nessuno dei vizi che l'opinione pubblica condanna, concedendomi qualche libidinoso gioco di ruolo ogni tanto[5]. Tutti i miei interessi però erano limitati alle preoccupazioni egoistiche per la mia famiglia, il benessere, il successo letterario [6]e tutte le soddisfazioni personali. Ancora giù di puttane. Infine il quarto periodo è quello che sto vivendo adesso, dopo la mia rigenerazione morale, vecchiume e il coso che non si rizza manco col servizietto, una moglie vecchia che mi odia per il mio successo e figli bastardi che aspettano di vedermi morto per l'eredità... senza contare la scomunica da parte di quei froci del Sinodo [...][7]  »

Infanzia

Lev Nikolaevič Stoltoj nasce il 9 settembre del 1828 da un padre e pensate un po', da una madre-lingua; crebbe nella tenuta di famiglia nel governatorato di Tula, i genitori erano originariamente di antica nobiltà e come tale nessuno ricordava chi fossero, il loro maggiordomo più volte chiamò la polizia, scambiandoli per malintenzionati. Essendo come pocanzi scritto, la sua vita può essere paragonata ai suoi romanzi, così all'età di due anni perse la madre, mentre pochi anni dopo, anche il padre tirò le cuoia e come se non bastasse, perse pure una gara di pernacchie… fu lasciato maleodorante da alcune zie religiosissime ed educato da due maestri: uno francese che correggeva il tedesco e uno tedesco che correggeva il francese, non si capirà mai il perché, dato che Tolstoj pare fosse di lingua slava.

Giovinezza e prime opere

Nel 1844 si iscrive all'università di Kazan (nell'attuale 'Ndokazzstan), prima alla facoltà di filosofia con indirizzo filosofie orientali[8], poi accortosi che già all'epoca i filosofi venivano additati come "gente che non arriva alla fine del mese", optò per la classica giurisprudenza. Per via della sua indole anarchica non riuscirà mai a completare i CFU necessari. La giovinezza dello scrittore è disordinata e tempestosa: A Kazan organizza orgy-party a tema animale, da cui nacque in seguito la sua opera magna "Animal House", qui inoltre sperpera il denaro nel gioco d'azzardo, causando un vortice di prostituzione e sniffate di lucido per scarpe[9], riassunto nell'opera: "La confessione". In questo periodo legge molto, soprattutto filosofi e mormoni, particolare influenza sarà per lui scoprire Jean-Jacques Rousseau[10]:

« Rousseau e il Vangelo hanno avuto un grande e benefico influsso sulla mia vita. Rousseau non invecchia… dei due consiglio comunque il vin forte… invecchiato. »

Nel 1851 completa l'opera Infanzia, come sopravvivere all'epoca della diarrea fulminante, mentre ultima un racconto rimasto incompiuto per la fretta, intitolato Storia della giornata di ieri, si deduce dall'incompletezza che l'autore non abbia poi fatto granché ieri. Queste opere riflettono i cardini dell'espressione tolstoiana, una rappresentazione di introspezione dell'animo, in un contesto cinico e reale[citazione necessaria], o per meglio dire: Seghe mentali voluminose sulle cazzate altrui. Stoltoj era un fermo e convinto realista, trascendendo e dando una realtà propria al pensiero, fu visto più volte nudo, urlare "non sono nudo" nei parchi cittadini.

L'esperienza della guerra

Correva l'anno 1851 verso la guerra nel Caucaso, così come il nostro beniamino correva con il fratello Nikolaj[11] verso l'ufficio di reclutamento, da prima viene reclutato come volontario, ma dalle enormi cazzate che lanciava semplicemente parlando, fu promosso ad ufficiale d'artiglieria, senza artiglieria. Nel 1853 scoppia per una battuta fuori luogo sui turchi, la guerra russo-turca, previa richiesta, Tolstoj chiede di essere riassegnato in Crimea, perché volveva un po' d'azione in più e qualche braccio in meno. Nel Diario del 1854 scriverà: "La cosa più importante per me è liberarmi dai miei difetti: la pigrizia, la mancanza di carattere, l'irascibilità... porca troia, se trovo quello che mi ha svegliato ieri sera... ma che dico, tanto non me ne importa... FAFFANCULO!" Nel 1855, dopo attenta meditazione, decide sul da farsi della sua vita: "La carriera militare non fa per me, e prima me ne tirerò fuori, meglio sarà... continuano a chiedermi di lucidare la canna per bene per passare di grado, ma mi sfugge a cosa si riferiscano, è da mesi che pulisco il fucile".

La sensibilità verso i miserevoli

Sempre grazie alla sua buona stella (in realtà collassata in un buco nero massivo, portatore di indicibile distruzione), assiste sino la morte avvenuta per tubercolosi il fratello Dmitrij, anche lui come Nikolaj e lo stesso Tolstoj sofferente della maledizione della J finale, maledizione si vociferò tramandata da ere in ere dall'intera stirpe. Pare infatti che uno degli avi di Tolstoj abbia in un remoto passato insultato una veggente, questo episodio è descritto al meglio nel componimento mai insultare una vecchia a caso, redatto nella notte di un giorno mensile e apparso nel mensile di una giornata notturna. Non sappiamo come questo racconto dell'epoca possa avere in qualche modo contribuito al titolo del seguente paragrafo, ma di sicuro una persona di siffatta condizione famigliare non poteva non sviluppare la "sindrome della crocerossina", per di più amante del gioco di ruolo come era, l'immedesimazione con inclusi autoreggenti era pressoché scontata. Inoltre in questo imprecisato periodo prova ad aiutare un gruppo di contadini dal nome inscrivibile, questi però compresero l'intenzione celata dello scrittore, farsi il bestiame, costringendolo ad una rapida fuga verso l'orizzonte delle steppe desolate.[12] Si apre per Stoltoj un periodo di grandi riflessioni e un crescente interesse per l'istruzione delle masse, cosa che lo porterà a maturare un interesse per le questioni sociali, finendo per diventare giudice di pace per acclamazione, sposerà una cernia e uno zoofilo, ma questa è un'altra storia.[13] Un certo Ignazio Silone leggendo il celebre Polikuška, mai mangiare solo crusca, commenterà Tolstoj celebrandolo nel modo seguente:

« Sapevo che Tolstoj era celebrato come un grande scrittore, ma non avevo mai letto niente di lui. Cominciato a leggere andai avanti dimenticando il tempo e l'appetito, poi mi accorsi era Alzheimer... In realtà avevo già letto i suoi libri. Ero turbato e commosso. Mi colpì soprattutto la storia di Polikuška, mai mangiare solo crusca, ma la cosa che più mi colpì fu l'anta della finestra in veranda, dimenticai di chiuderla... come doveva essere stato buono e coraggioso lo scrittore che aveva saputo ritrarre con tanta sincerità la sofferenza intestinale per troppa crusca. Quella triste lentezza nel raccontare mi rivelava una compassione divina, la compassione che non sottrae la creatura al dolore, ma... ma cosa stavo dicendo? Lei chi è?! Che ci fa in casa mia?! »

Matrimonio e figli

Il 23 settembre 1862 dopo soli sette giorni di folle sesso, sposa appena diciottenne, ma esperta come una quarantenne[citazione necessaria], Sof'ja Andrèevna. La classica figlia del dottore citata in una famosissima cantilena che ebbe rapporti a tre su di un trespolo, uno dei tre era per l'appunto Tolstoj. Lo scrittore non volendo finire malmenato, rivelò alla futura moglie prima del matrimonio i suoi diari più intimi e segreti, questa ricolma d'amore, lo deriderà di fronte alle amiche per il resto dei suoi giorni. Avranno tredici figli dei quali cinque non raggiungeranno la maggiore età, mentre i restanti vivranno precariamente fino a morire.

  • Sergèj: 1863 - 1947, marciapiede comunale di Mosca, diventerà compositore e critico musicale con lo pseudonimo di S. Brodinskij, muore di stenti o stentò a morire.
  • Tat'jana: 1864 - 1950, buca delle lettere nei pressi di Roma, dirigerà il Museo tolstoj a Mosca e poi emigrerà in Francia e Italia dove morirà imbucando una lettera.
  • Il'jà: 1866 - 1933, freezer di un sottoscala newyorkese, sarà scrittore, attore, regista sceneggiatore e noto barbone, il suo cadavere verrà trafugato da un collezionista di vittime assiderate.
  • Lev: posizione del catamarano - 1945, in un posto orribile, diventerà scrittore e scultore, leggendo il marmo e scolpendo poesie, sarà il più talentuoso dei figli.
  • Andrèj: 1877 - Rabarbaro, scatola di cioccolatini rinvenuta senza cioccolatini, combatterà come volontario in guerra per vincere un posto come impiegato a Tula, morirà per insoddisfazione in una scatola di cioccolatini.
  • Michaìl: 1879 - Anno pari, rinvenuto in un sacchetto di plastica, intraprenderà la carriera militare per poi svignarsela nel momento del bisogno, morirà per cause da chiarire, ma ben riciclato.
  • Aleksèj: 1881 - 1886, poco si sa perché morto in fretta.
  • Aleksandra: Anno della trota - Anno del carpaccio, corpo ancora da trovare, dirigerà delle scuole tolstojane ed imparerà a tostare il caffè.
  • Ivàn: 1888 - 1895, anche questo durerà poco.

Guerra e pace

Incipit

Ormai Genova e Lucca non sono più che appannaggio, che dominio della famiglia Buonaparte… in buona parte. Vi avverto che, se non mi dite che abbiamo la guerra, se vi permettete ancora di giustificare tutte le infamie, tutte le piccole atrocità di questo Anticristo, (in fede mia, ci credo), non vi conosco più, non siete più il mio amico, non siete più il mio fedele schiavo sessuale, come dite! Ebbene! Buon giorno, buon giorno! Vedo che vi ho fatto paura; sedete e discorriamo. [Parlerà per ore da sola con una teiera]

Così diceva, nel luglio 1805, Ana L. Pavlona, damigella d'onore e persona molto, MOLTO vicina all'Imperatrice Maria Feodorovna, andando incontro ad un evidente attacco psicotico, addenterà un dentista che morrà di sifilide, contagiando tutto il villaggio.

« Allungai una mano, aprii il libro verso la metà e cominciai a leggere Guerra e Pace di Tolstoj. Niente di nuovo. Era ancora un brutto libro. »
« Cambia metà la prossima volta o come nelle seghe dispari, cambia mano… coglione! »
(❌ A Tolstoj non piace questo elemento.)
« Omero rimase vivo duemila anni. Guerra e pace, che forse non è meno bella dell'Iliade, è invecchiata dopo cinquant'anni... un paio di domande me le farei su sti additivi! »
« Omero è finzione, sul serio, non sappiamo se sia esistito o meno… comunque se ti piace l’epica estinta, ti consiglio tua moglie! »
(❌ A Tolstoj non piace questo elemento. ✅ A Omer-0 piace questo elemento.)

Anna Karenina

Incipit

Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo. Qui, [indicando caseggiati rurali comunali], pensiamo tutti ai cazzi nostri. In casa Oblonski tutto era sossopra. La moglie aveva il cazzo ed era marito, il marito aveva bei capelli e si sentiva donna. Il tetto era la cantina e la cantina, il tetto… ha sempre spiovuto di dentro. Questa situazione durava da giorni e si faceva sentire in modo penoso, ma materno, tanto dai due coniugi quanto dagli altri membri della famiglia e sinanche dal personale di servizio, che giustamente da com’erano le cose, servivano i vicini. Tutti provavano l'impressione che la loro vita in comune non avesse più senso e che l'unione della famiglia e dei familiari di casa Oblonski fosse più effimera di quella delle persone che si trovavano casualmente riunite in qualsiasi contesto, dopo avere donato gli organi. La moglie non usciva dalle sue stanze, giacché sprovviste di porte; il marito era sempre fuori… per la medesima ragione; i bambini correvano per la casa abbandonati a se stessi in corridoi popolari stile Shining; l'istitutrice inglese aveva litigato con la governante francese e aveva scritto a un'amica sudamericana pregandola di trovarle un altro posto; nessuno riusciva più a capirsi… letteralmente, la sguattera e il cocchiere si erano licenziati, il cocchiere era stanco di cocchiare pentole e la sguattera di sguatturare i cavalli.

« È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente (MIA!!!)… russa. »
« Ho venduto una sola copia a Parigi… »
(❌A Tolstoj non piace questo elemento. ✅A Dostoevskij piace MOLTO questo elemento.)

L’unica opera venduta, viene ancora oggi usata per livellare un tavolo Luigi XVI, mozzo di gamba, il consiglio di Dostoevskij di pubblicare in idioma originario non ha pagato, dal canto suo, nemmeno mozzare la gamba di un tavolo, ma a Dostoevskij quel giorno garbava così.

La scomunica

« Che qualcuno provi solo a toccare Tolstoj, il mondo intero urlerà e la nostra amministrazione sarà costretta ad abbassare la cresta! »
(Amministrazione gestione pollame su scomunica ad un ruspante Tolstoj.)
« Che qualcuno provi solo a toccare Tolstoj, il mio mondo interiore urlerà… di godimento! Vi sfido!! »
(Tolstoj incita alla propria violazione sessuale.)

Il 20 febbraio iniziò, ciecamente, il processo ai danni di Tolstoj da parte del Sacro Sinodo del 1901, riunitosi d’urgenza per discutere sul da farsi… s’accorsero di avere sbagliato aula e di avere condannato all’indice, (taglio del), un certo Jacobus Henricus van 't Hoff; da questo enorme sbaglio ancora oggi molti medici russi ignorano il concetto di osmomolarità, iniettando quindi soluzioni ipertoniche a ipotesi e ipotoniche a iperattivi.

Il 22 febbraio ri-iniziò, stavolta celermente, il dibattimento Tolstoj, denominato: caso jotsloT contro Nando Inodo, 1091 Ano Dominee… ovviamente fu condannato all’evirazione con risata pubblica un certo Nando Inodo di Vergate sul Membro, nato il 1091. Il Sacro Sinodo, che qui vedrete rappresentarsi con SS, non volle arrendersi, conseguentemente presentarono una “Epistula Insultatoriae” con tanto di marca da bollo, direttamente a Tolstoj… sbagliando di poco e fanculando il cugino islandese, che per altro pare fosse analfabeta… al SS non giunse mai risposta.

Il giorno subito dopo, tri-iniziò il processo, che a questo punto nominò direttamente Tolstoj a deporre, il SS lo condannò in contumacia, perché avanti con l’età e senza occhiali. Il nostro eroe, a metà tra delirium tremis e demenza senile e a metà della sua arringa, si dimenticò il motivo per cui fosse in quella sala, lo stesso il SS, ci vollero molte ore per spiegare il di che ai presenti… fu una guerra verbale senza esclusioni di colpi: di tosse, di pleura, di anca, etc… etc…

In conclusione: Il SS, non potendo condannare a morte Stoltoj, perché in effetti tentarono, ma nella forte miopia, condannarono una bruschetta e delle triglie, mentre la procura aveva chiesto di toglierli il pane e di rifarsi sulle figlie… comunque Tolstoj ne uscì più pulito di prima, forse causa anche la pioggia incessante all’esterno del tribunale. Oggi il suo nome riecheggia nei cuori di chi in cerca di conoscenza, si ritrova nei suoi voluminosi romanzi e perdendosi, si ritrova a perdersi… trovando la perdita e… e… che tuttavia vengono sovente venduti per finanziare instabilità in Africa.

Effetti collaterali

Note

  1. ^ I punti in sospensione indicano che è una cazzata...
  2. ^ Un finale castrante!
  3. ^ Pare infatti avesse perso l'uso dell'indice...
  4. ^ Ladra maiala, dov'è la penna?!
  5. ^ Sempre...
  6. ^ MUORI DOSTOEVSKIJ!!!
  7. ^ Concludo per troppe ingiurie.
  8. ^ Che credo chiamarsi solo filosofia in oriente...
  9. ^ Droga pesante all'epoca.
  10. ^ Nel senso che defrauderà la salma per indicibili atti di necrofilia, in tutte le pose!
  11. ^ Era la j finale a renderlo tale...
  12. ^ Pestando un centinaio di escrementi lungo la via... il tutto riepilogato magistralmente nel famoso "Un chicco grande come un uovo di gallina e come non pestarlo".
  13. ^ Riassunta celermente nel racconto "Le memorie di un pazzo".

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AUTOREFERENZIALISMOAUTOREFERENZIALISMO

« Bell’articolo, meriterebbe di essere citato e messo nella Pagina Principale! Anzi, è al pari del processo di Norimberga, a porte socchiuse! Macchedico! È a metà fra un’apparizione mariana e un’arma di distrazione di massa! »
« L’autoreferenzialismo...  »

meglio noto e abbreviato, perché Ius soli et Sui silos phylum condividendi, in AUTO:Ref. Pare essere funzione esplorativa dell’essere, deriva da ciò che resta della traslitterazione del codice della strada e del suo adattamento in Puglia, fortuna che sono di Bergamo, pota!

Utile quanto il dipartimento della Regione Sicilia contro il trollaggio, in Campania; l’autoreferenzialità va prevenuta perché come l’olio di palma potrebbe nuocere al salutista. Antica forma di autocortesia, limbica fra una pubblicità ed il relativo abuso da parte di megalomani; non si sa ad oggi se l’autoreferenzialismo è stato creato o ha creato se stesso o è un ha stato creato tutto per conto suo. L' Associazione Sportiva Roma, ineggiando cori di una certa rilevanza penale, si sarebbe espressa sull'argomento, ma dato essere l'autore dell'articolo, uno studente fuori corsosono anche fuori sede, prima di concludere, aspetto o al limite, finisco dopo l'ultima satgione di Supernatural.

Storia

Pare che già nell'Età repubblicana di Roma fosse di moda l'autoreferenzialismo, allora conosciuto come Massimino Gusto per irridirSi dei miserevoli e compiacerSi dell'Io intreriore. È risaputo che l'autoreferenzialità abbia giocato un ruolo cruciale nella caduta dell'impero romano, davanti alle poderose invasioni barbariche, i romani avrebbero preferito occuparsi dei propri vizi ed di un Gaio Giulio Cesare sempre più Gaio; ognuno pensando per e sul conto proprio, senza vedere oltre lo schermo dell'autoscatto. Come ci insegna la lingua veneta, commentando una pasta alla carbonara: "A oselo ingordo ghe crepa 'l gosso" e così Roma cadde, nell'idignazione generale e nel riso dei veneti per i secoli avvenire. Sembrerebbe che il concetto di autreferenzialismo sia presente ancora prima, un ignoto apostolo avrebbe di sua iniziativa, dopo avere commesso atti scemi in luogo pubblico, aggiunto la funzione AUTO:Ref alla Bibbia, che ora non si può più leggere, perché ad ogni pagina, reindirizzati alla prima. Attendiamo, come scritto dalla profezia, che un fan di Final Fantasy possa riportarla alla versione originale dopo aver sacrificato un folletto ed una copia di Final Fantasy VIII autografata dal protagonista, per compiacere la rabbia dell'Arca dell'Alleanza.

Storia più moderna

L'anniversario della liberazione d'Italia iniziò subito dopo il funerale di stato di Emanuele Filiberto di Savoia, alle 18:00 e un circa, ma dai Patti Lateranensi, era fatto espresso divieto festeggiare la libertà da una parte e piangere di chi ti liberi, dall'altra. Fu così che Giuseppe Mazzini, osservando una donna che fa la spesa ed un uomo ch'aveva già finito per primo, ebbe un'idea! Se il funerale finisse prima delle 18:00, potremmo festeggiare l'anniversario e fumare con Giuseppe, per fare ciò, mettiamo il defunto in autoreferenzialismo e automatizziamo il funerale, prendendovi parte con il minimo dello sforzo. L'idea funzionò alla grande, ma Mazzini entrò in una Chiesa random e si presentò, senza invito ne regalo, al funerale di Margaret Thatcher, nel momento dell'esaltante "Alleluja" da parte di quel predicatore americano che fa svenire la gente.

Storia più recente

Secondo un manuale di parapsicologia, (psicologia per i paraculati), redatto dalla duchessa d'Alba, detta tartufa per la puzza delle sue scorregge che solita annusarsi con piacere; l'autoreferenzialismo starebbe ad un buon articolo come la macchina di un pensionato qualunque starebbe sulla gente in bicicletta per strada di notte, è solo una questione di prospettive, per esempio perché andare in biciletta di notte, quando puoi essere un problema nell'apposita pista ciclabile di giorno? Infine ricorda, perché come un massaggio prostatico non può fare eiaculare una femmina, così l'autoreferenzialismo non può causare scie chimiche. Nel dubbio mai seguitare la duchessa in ascensore.

All’attuale definizione

L’enciclopedia del conservare, e del fare per fermare il declino; senza badare alla fantasia dei suoi contenuti, definisce la tendenza al autoreferenzialità come necessaria e di vitale importanza per la progressione della discussione tipica fra utenti di Wikipedia, altrimenti il feretro di Nelson Mandela ritornerebbe agli arresti, per via di un’informazione incoerente e senza fonti verificate[citazione necessaria]. Il centro culturale San Giorgio, in un’epistole arrivata dopodomani ad un adepto del culto, la barba di Davide Moscardelli; chiarisce al meglio la posizione da tenersi su questa tematica: Il prode Abramo non si era mai lamentato se agli effetti non citato da papa Formoso XL prima di pranzo, ma la tendenza #autoreferenziale della società ci spinge verso argomentazioni ignoranti e palesi selfie di gruppo in cerca d’orgasmo interiore. Attualmente, il filosofo e free-climber delle scale mobili, Mario Rigoni Stern, ha dissertato sulla teoria dell’autoreferenzialismo come eresia da inquisizione; borbottando con un macaco sul teorema della scimmia instancabile, si è visto esasperare e vezzeggiare la scimmia medesima, che stanca, avrebbe esemplificato per noi l’autoreferenzialismo allo stato puro, sparandosi in bocca.

Esempi di autoreferenzialità

Una ragazza madre dovette troncare una relazione a distanza, perché tradita, tredita e senza telefono; il suo ex Renzo, conosciuta Lucia, si ritrovarono assieme in quel ramo del lago di Mordor. Lucia, tale addetta alla televendita dei plugin di Windows Vista, prenderà il ruolo di moglie temporanea, con qualifica di puttana, generalmente attribuito per autoreferenzialità nel contesto medesimo.

(Girolamo Savonarola sulla santità del Santo.)

Un altro noto esempio autoreferenziale è stato l’invito al buio di Stevie Wonder a casa di un certo libico, dalle dubbie frequentazioni, che non citerò per paura di finire come in pulp fiction e tesserato automatico del partito democratico, partito e arrivato, che vuole sembrare destrorso; la festa si è conclusa quando uno sbronzo e altero Michail Sergeevič Gorbačëv, avrebbe vomitato in faccia ad un perplesso e a bocca aperta, Matteo Salvini. L’autoreferenzialità sta nel fatto che una sboccata esce, entra e fuoriesce nuovamente a ritorno dentro Salvini; si rimette l’argomento alla pagina tour gastroenologico e come prevenirlo per ulteriori delucidazioni. Stevie Wonder sta ancora vagando nei caldi deserti libici, perché non vedente , negro e senza passaporto.

« Certo che quel irlandese Kennedy… che testa ch’aveva! Mi sto riguardando il filmato dell’attentato; è proprio una testa da mirino telescopico! »
(Un Richard Nixon, assediato da humor nero ad un impiegato zelante delle assicurazioni.)

Un caso eclatante di autoreferenzialismo riguarda proprio i misteri irrisolti, non mariani. Il dottore, manco nella grammatica prenatale; Roberto Giacobbo avrebbe citato in una sua massima sull’ufologia delle labbra di Veronica Lario, che agli effetti molti misteri proposti dalla sua trasmissione, sarebbero autoreferenziali, riferendosi sempre a se stesso in prima persona, avrebbe concluso che la guerra dei mondi sarebbe vicina, ma già vinta da Giove. Scomparendo in dissolvenza, avrebbe ammonito che le profezie sul 21 dicembre 2012 non sarebbero capitate per via di una vecchia che fa la spesa, riuscita ad usare le casse automatiche, senza rugare la prostata ai commessi; questo miracolo, al pari dell’apparizione di Howard Phillips Lovecraft in Topolino, ha mitigato il noi in distonie pronominali aliene, che non avendo colto la battuta, a Noi ci avrebbero risparmiato.

In politica

« Per avere la legge elettorale, è necessario rivedere la legge elettorale e approvare al più presto una legge elettorale, passando per una legge elettorale, che riconosca lo stato attuale della legge elettorale! Del resto, l’elettorale o si legge o si esautora per non leggere. »
(Giovanni Giolitti, parlando di legge elettorale con la mente della controriforma.)

Pare essere costume in questo paese, usare AUTO:Ref per qualsivoglia problema a più variabili, facendo intendere che il problema è la variabile stessa, perché varia ed indicata con una X! Già Vittorio Emanuele II di Soya, era solito bighellonare con autoreferenzialità; si è sempre presentato al popolo, come Vasco de Gama, circumnavigando le problematiche e asserendo d’essere neoborbonico, dimorerà nella reggia di Caserta e verrà spesso visto a Napoli in dolce attesa di Joe DiMaggio in pieno giugno; usando l’epiteto autoreferenziale di re Afroitaliano per il popolo della libertà, circuirà folle disposte ad invadere la Groenlandia. Era avanti già negli anni 70.

Nel cinema

« È indicibile che abbiano prodotto e distribuito, anche in lingua cinese, Hellraiser, un film da scomunica, ma che non abbiamo l’Iliade a puntate in stile Full Metal Jacket! »
(I fratelli Lumiere sul cinema contemporaneo, autoreferendosi come Bob Dylan nelle sue canzoni.)

Sembrerebbe essere moda usuale autoriferirsi nei film, un primus exemplum ne è Donnie Darko. Il film tratta delle dissaventure di un giovine americano, nella media delle medie ponderate; dopo differenti peripezie (SPOILER!) scoprirà d'eesere il proprio clone, oppostosi contro le leggi della fisica, perché doveva essere tester della qualità dei motori di un aeroplano, fornito dalla compagnia sbagliata e diretto in Bielorussia per comprare sigarette, venne dirottato da terroristi-reporters, ma questa è la vera fine mai raccontata del volo. Un altro esempio ci viene fornito dall'anime Death Note, dove comparirebbe agli effetti un Death Note, taqquino in pelle di qualcuno estinto, che è capace di causare morte in poche righe. Usato con maestria e onnipotenza da un ragazzino del liceo classico, portabandiera di quanto la pagina su Eluana Englaro sia politicamente corretta per definizione autologica; abuserà del suddetto (non di Eluana) in modi indicibili, finendo egli stesso morto per terminare la serie in fretta e continuare con Evangelion, subito dopo.

Nella letteratura

« Se ti autoriferisci come il migliore scrittore d'oggi e poi scrivi cagate come "il vecchio e il mare", ti disconosco! Dovresti fumartele le canne al posto di sparartici; che poi parliamone, non ti piace la guerra e fai moine sulla violenza, poi ti compri un fucile?! »
(Un colerico (malato di colera) Ezra Pound, scrive sui muri di casa Hemingway; lo stesso che comporrà i versi "La ballata del vecchio marinaio" subito dopo.)

Sono state tante le frasi autologiche ed autoreferenziali da parte dei più illustri scrittori, alcuni viventi altri dormienti, sempre e comunque, in auto. Si richiama allì'attenzione del pubblico il caso di Giosuè Carducci, dimorante in via Carducci per compiacere questa voce; durante la consegna dei premi Nobel, si sarebbe soffermato a parlare con tale Pippa Bacca, amica non scopata d'infanzia, esternandole come sia diventato il migliore poeta, praticamente defraudando il titolo dalla lapide radioattiva di Giuseppe Parini. Si ricorda che lo stesso anno vincerà il premio Pulitzer Al Jazeera, per il reportage in presa diretta di un giornalista esplosivo, sulle vittime degli attentati sui voli intercontinentali. Il volo medesimo era diretto in Alaska con tappa puttane in Bielorussia, ma dirottato in Lettonia, perché vicino in linea d'aria; avrebbe perso un motore su di abitazione privata, ma senza creare nulla che valga la pena ricordare[citazione necessaria].

Nelle cose degli anime

« È incredibile che abbiano scritto di Inuyasha e Lamù, ma niente sulle tette di Kyoko! »
( Rumiko Takahashi, autrice in evidente autoreferenzialità, a favore della legge Bossi-Fini e con secondi fini, per dominare il mondo.)

La stesura a caratteri nobili di Neon Genesis Evangelion, ha richiesto una certa dose di AUTORef sui precedenti capitoli, senza esprimere giudizi, usciti di merda. Tratta la storia di un giovane altero Malcolm X e della guerra per le investiture che sconvolgono i pacifici Sudan e Sudan del Sud. Parlando di anime perse con un adolescente per sempre, Tomoki Sakurai; insieme, i due butteranno un Ponyo giù dalla scogliera, commentando la fine di Yu degli spettri, avvenuta per accomodare il palinsesto di Willy, il principe di Bel-Air. Cosa essere paragonabile alla ]vivisezione di Strawberry Panic! in favore dello special su Riccardo Ferri di Studio Aperto.

Nell'Arte

« Leonarda Cianciulli ha la stessa posa plastica di Jabba come nano da giardino. Non me la farei neppure sotto assenzio! Perché ho scelto proprio lei? Sono stanco che la gente pensi a Modigliani come quello dei colli lunghi e dei volti da setter inglese; volevo cambiare la mia autoreferenzialità in qualcosa di nuovo... non mi sarei mai immaginato uscisse fuori dalla fottuta cornice! »
(Un ebbro Modigliani che avrebbe preferito Luisa Corna come modella.)

Nell'arte l'autoreferenzialità è un po' come l'ocra, dovunque, ma che sta di merda. Elvis Presley ha più volte sdoppiato se stesso per comparire come autoreferenzialità in tutto il mondo della musica, verrà ucciso investito da una ford o direttamente da Gerald Ford; di lui ci rimangono soltanto milioni di copie, sparse a cazzo nel mondo. Il fenomeno per cui l'arte referenzi solo se stessa, ci è dato da Fabrizio De André, nel sonetto "tutti morimmo a Stento"; si capisce quanto poco profumi di rosa, l'artista che non sceglie di autoreferenziarsi, muorendo di stenti, lascia moglie e innumerevoli figli. Salvador Dalì è un'altra sagoma ritagliata dall'autoreferenzialismo, in quanto solito presentarsi come l'artista che fa l'artista o nudo in accappatoio, urlando porcherie e facendo violenza sugli uomini, ma alle volte anche un po' coi cani. In guerra col mondo e Vercingetorige; l'artista sarebbe sospettato della strage di Erba, per via di un'anta in stile Roccocò che voleva a tutti i costi bruciare, odiando egli a morte quella particolare cucina francese. In Francia fu subito rivoluzione! L'arte francese meglio esplicherà l'autoreferenzialismo fine a se stesso, nel XIX Secolo, anno del tonno rosso e di incredibili innovazioni artistche e culturali, come ad esempio la moda di abiurare il rutilismo altrui e la moda di lanciare sassi a chi scrive con la mano del diavolo, per altro noto ambidestrista e dai capelli bruni.

Nella filosofia

« Milano sta alla capitale dell’impero come Gaio Ofonio Tigellino starebbe ad una linea antisuicidio! Comunque ad annozero se ne riparlerà! »
(Federico Barbarossa ci spiega quanto poco si fila Milano, avrebbe preferito l’isola di Pasqua come capitale.)

Nella filosofia, la questione è nota, ma con altro nome, per scompensare il catasto. La dicitura tecnica di AUTO:Ref è espressa come analogia di una partita di pallavolo delle paralimpiadi, in sostanza si raccomanda di usare la testa, la mia si troverebbe accanto al posacenere di Pierfrancesco Favino. Charles Darwin ha contribuito a delucidare la questione filosofica dell’autoreferenzialità, osservando una succinta Carolina Kostner, avente candida, caduta per una Pataca di Macao gettata nel campo; avrebbe detto che l’Homo Sapiens si sarebbe autoriferito come specie dominante e nessuno avrebbe detto il contrario, perché sprovvisto di lingua comprensibile. Cercando di recuperare la moneta gettata, avrebbe poi aggiunto: L’Australopithecus soleva essere ebreo e questo spiegherebbe il lavoro del dottor Housewitz e del perché il diluvio universale, ma anche il percome Eracle è nelle figurine Panini e Pericle fa la sua comparsa come difensore centrale nella squadra di Marco Materazzi, invito ad usare la testa, ancora una volta! È con Jean-Jacques Rousseau, che l’AUTORef raggiunse i suoi massimi! Pare che nei dialoghi sui movimenti di persone non disabili, vedasi movimento dei forconi, l’autoreferenzialità è solita celebrare se stessa, come un musicarello in lingua napoletana, rotto. A questo punto, avrebbe più senso fustigare un Napoleone in Buonaparte con foglie di babaco intrecciato ed Ebola e dalle mani sapienti di Bruce Lee, in piazza Navona e per le vie del centro! Così si sarebbe espresso il pensatore francese, ci avrebbe abbandonato per cercare Pokemon in un commissariato del Piemonte, subito poi.

Nell'autoreferenzialità

« La Luna ruota come la terra, ma per questioni pratiche, l’ora sarà solare, perché lunare è illegale; vista la composizione della luna, prevalente essere Casu marzu, sconsiglio partite di calcio della nazionale del Brasile, che tanto vincerebbe comunque! »
(Galileo Galilei, abiura ecclesiastica, collezione privata.)

Si rende noto che la funzione AUTORef comparirebbe in autoreferenzialità e questa è una prova di quanto Nonciclopedia sia autoreferenziale anche sulla voce della disfatta del Capretto. Amerigo Vespucci in preda ad AUTORef e dopo aver ceduto un American Beauty ad un Cristoforo Colombo fermo ad un autovelox nell’Atlantico; nominerà il Sud America, come Amerindia. La cosa non farà piacere a Colombo che in preda ad autismo, circumnavigherà la vasca da bagno di casa, conseguendo un’esame universitario su Neil Armstrong, perché in effetti, sbarcato anch’egli, ma in fallo per Petronio Arbitro.
Sapete che Nonciclopedia è 100% animalista? E che non essendo a rischio, l’autore si è preso la libertà di scrivere la pagina seguente in sangue di Tasso, esaurite le seppie”?

AUTORef progetto quote

« L’esercito italiano sarebbe capace di aggiungere contraerea ad una fiat 600 multipla e farla sembrare una figata assoluta, finché non incontra un vigile urbano o una pietra! »
(Hermann Goering su Salvate il soldato Ryan che non trova più la 600, ad un Ulisse, prontamente deportato, che non trovava la strada.)
« Com’è possibile che gli affetti da sindrome di Riccardone, non abbiano peluria sulla calotta, ma siano categorizzati come capelloni? »
« Strano che il docufilm, le Quattro giornate di Napoli, sia stato girato in sette anni di riprese in Tibet, quando si sa il napoletano (insetto) essere di Napoli! »
(Spike Lee parlando a Steven Spielberg, rimasto incredulo per la scena delle Baby-gangs danzanti, in tripudio in Mesopotamia.)
« Per Shiva! Sealand, leggo essere stata l’attracco navale di Mosè! Ed hanno perfino due voci su Garibaldi, una tronca come la gamba! »
(Un curioso Caligola, ospite di Ballarò, si esprime sulla battaglia del grano.)
« A forza di autoreferenzialità, ho smesso di mangiare minestrine per paura di rimanermici, e mi son dato ai film muti per la mia fobia dei doppiaggi. Cosa che mi ha causato ciò? Vedere il film di Loki in milanese strettissimo, per altro lingua originale della pellicola, girata per l’appunto a Quartoggiaro. »
(Diario personale di Carlo Emilio Gadda, morto affogato in un piatto di minestra.)

Cocnlusioni

Sua eccellenza, in vena di scherzi, ha letto e la pagina è piaciuta, perciò ora Vladimir Putin ne farà ciò che vuole!

Moody's, visto il bassissimo tasso d’interesse, disapprova AUTORef e tutte le pagine ad essa connesse, in quanto abbasserebbe la qualità di Nonciclopedia, ad una cifra che l’OCSE definirebbe con ah-ah, seguito da insulto materno.

Voci (auto)referenti