Utente:Cafi96/Sandbox/6

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Telefono

« E.T. telefono casa »
(E.T. scrocca una telefonata al piccolo Elliot)
« E dopo la paghi tu la bolletta! »
(Elliot non ha intenzione di sperperare danaro.)
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Cafi96/Sandbox/6.


Il telefono è un arnese che, nel corso dei secoli, si è sviluppato autonomamente ed oggigiorno è in grado di eseguire molte funzioni utili all'utente, fra la quali fare scherzi, conoscere il fuso orario in cui vivi, suicidarsi con la cornetta, preparare toast al prosciutto e persino telefonare! Alcuni dettagli sull'origine e sul funzionamento sono tenuti nascosti dal sistema: non possono permettersi che certe informazioni possano essere divulgate liberamente, come l'autoattentato alle Torri gemelle[1].

Storia del Telefono

Dapprima, si utilizzava una sequenza di megafoni appiccicati fra loro con il nastro adesivo. Gli effetti collaterali dovuti a questo utilizzo è ovviamente al disturbo della quiete pubblica unito al danneggiamento dell'udito negli interlocutori.

Neanche il secondo metodo non fu molto apprezzato, in quanto consisteva nel fissare un pappagallo ad un piccione viaggiatore, per trasmettere così il messaggio audio. In caso di mancato recapito, infatti, il piccione veniva spesso ritrovato nel catering delle feste nunziali servito come antipasto.

Per venire a capo di questo problema, la gente pensò bene di poter dare il proprio contributo creando l'invenzione più rivoluzionaria del secolo, e anche il telefono. Fra tutti, spiccano, però, 2 grandi nomi che nessuno ricorda: Antonio Meucci e Alexander Graham Bell.

Il primo prototipo sviluppato da Antonio Meucci.
« Ehi! Sono riuscito a comunicare da una stanza all'altra grazie a questo mirabolante aggeggio! »
(Meucci dopo aver testato il trapano.)

Meucci aveva già fatto i suoi esperimenti con i barattoli dello yogurt Activia, legati insieme da un filo attraverso il quale le vibrazioni sonore passavano tranquillamente.

Ciò che non andava con questo prototipo era l'impugnatura alquanto scomoda, unita all'impellente bisogno di usufruire dei servizi igenici dopo 30 minuti, dovuto al Bifidus Actiregularis. Allora Meucci prese una banana, ci disegnò i pulsanti e poi se la infilò nel naso. Dopo essersi ripreso dallo shock, progettò il suo telefono, che non brevettò perché disse che nella sua mente albergava questo pensiero:

« Un congegno in grado di trasportare informazioni vocali da un capo all'altro del mondo alla velocità della luce: a chi vuoi che interessi? »

Il giovane, però, anziché tenersi i progetti per sé, decise di portarli all'ufficio brevetti senza brevettarlo, così da tenerlo pronto per un brevetto nel caso in cui avesse cambiato idea. Mantenere il brevetto costa la modica cifra di 10$ all'anno. Purtroppo, a causa del magro stipendio di Meucci come purgatore di fogne retribuito per 50 centesimi al mese, non riuscì a mantenere la custodia del brevetto.

Lui se ne sbatté altamente.

Il telefono di Alexander Bell offre la possibilità di vomitarci dentro.
« Inventerò il telefono! Non so cosa sia ma il nome mi piace. »
(Bell sdraiato sulla sua poltrona in uno stato di semi-coma indotto da un abuso di alcol.)

Alessio Campanello aveva già la idee ben chiare sull'invenzione che stava per creare, dopo aver inviato una spia per recuperare i progetti depositati ai brevetti. Si mise subito al lavoro per perfezionare questo marchingegno, e creò il telefono.

Poi fondò la Bell-company.

Poi creò il Parco di divertimenti Bell.

Poi edificò la cittadina di Bell-ville.

Insomma, monopolizzò mezzo mondo plagiando Meucci, e perciò ricevette sia critiche che complimenti.

« Puah, tutta fortuna »
« Ora so che cosa farò da grande! »

Bell si prese tutta la gloria, nonché anche la casa di Meucci, che smontò e ricostruì in un telefono alto 10 metri funzionante, che rimase sempre inutilizzato, ma per il quale dovette sempre pagare il canone Telecom (il quale, ai quei tempi, era parecchio salato).

Nonostante questa questione non abbia cagato Meucci manco di striscio, lo convinsero con la forza a fare causa a Bell e alla sua compagnia telefonica che aveva già un fatturato di 4.000.000.000 di miliardi di Dollari e che poteva quindi permettersi avvocati di alto livello.

Bell vinse la causa, e successivamente diede una festa sulla tomba di Meucci (morto nel frattempo suicida per aver perso una partita a Risiko durata 3 settimane) con tanto di rinfresco comprendente i piccioni di qualche anno prima.

Uno dei primi modelli di telefono in circolazione. Non dirmi che non avevi capito che è un telefono!

Bell morì nel 1900 per indigestione di piccioni.

Non lasciò eredi, quindi la bell-company venne affidata al primo barbone che passava per strada. L'azienda fallì 2 anni più tardi, a causa delle numerose cabine telefoniche costruite, che gli amici del direttore solitamente usano come orinatoio. Telecom comprò la ormai fallita Bell-company, che si estese, così, a tutto il mondo. L'evoluzione riguardò anche la tecnologia adottata nel telefono.

Il telefono fino al '900 non era molto diffuso, considerando che costava come una casa laminata d'oro massiccio cosparsa di diamanti 100 carati. Chi lo possedeva, lo utilizzava come ornamento intoccabile, dato il suo elevato costo. Eccone un esempio

- Tizio1: “Sia Lei benvenuto nella mia umile dimora.”
- Tizio2: “I miei ringraziamenti! Oh! Ma qual mirabolante suppellettile vedono i miei occhi miopi?”
- Tizio1: “Codesto oggetto si definisce come "Telefono".”
- Tizio2: “Notevole! Quale dovrebbe essere la sua principale funzione?”
- Tizio1: “E io che ne so? So solo che devo pagare 2 lire al mese per tenerlo in casa!”
- Tizio2: WTF?”

Per essere usato, erano richieste 2 mani, e ciò impediva di masturbarsi chiaccherando con la propria metà. Vantaggio è comunque il fatto già citato che il telefoni di allora erano parecchio sbrilluccicosi.

Dal punto di vista tecnico, il telefono di un tempo funzionava tramite un omino che viaggiava dentro al filo per far passare le frasi. Quell'omino, ogni tanto, veniva rapito da Silvio Berlusconi per eseguire le prime intercettazioni telefoniche.

Le linee calde esistevano già: si ottenevano a causa di un sovraccarico della linea telefonica, ovvero quando parlavano 3 persone contemporaneamente.

Insomma, tutti quelli dal 1920 al 1990 passando per gli anni 50 ma sorvolando il 1984, nei quali ebbero una notevole evoluzione tecnologica, socialpedagodicistica e anche un pochino idrofoba.

Inizialmente ci fu il boom dei telefoni.

10 morti e un centinaio di feriti in poche settimane.

Nonostante tutto, sempre più persone cominciarono ad usare il telefono, il quale stava uscendo in varie versioni, una più inutile dell'altra.

Il primo, risalente al 1920, può sembrare un doccino. Ed in effetti lo è. Per questo le persone che possedevano un telefono venivano portate nei più vicini centri per il recupero mentale.

Visto il fail dei primi telefoni, si creò una cornetta degna di questo nome, ovvero ripiena di cioccolato. Nonostante l'interno gustoso, questo telefono permette di eseguire vere telefonate, nessuna delle quali poteva definirsi hot

Oggi il telefono esiste in diverse varianti: a disco, a tasti, con videochiamata e gusto paprika.

Una serie di cabine telefoniche.

Il telefono a disco è entrato in disuso, in quanto i call center i quali sono i numeri che più si chiamano e che principalmente si usano per querelarsi su un malfunzionamento o morte accidentale di terzi, richiedono l'utilizzo di pulsanti con #, § oppure ¾, tutti utili come un mestolo forato in una discoteca.


Note

  1. ^ Ops.

Arcaico e desueto strumento di infastidimento. Esistono filosofie metropolitane che individuano nel telefono una delle ottantotto piaghe che Niarlatothep inviò sulla terra per vendicarsi del furto di una pipa da bolle perpetrato anni prima da Prometeo in persona. Il telefono ha goduto di fortuna mirabile per diversi decenni divenendo a sua volta icona della contemporaneità novecentesca quando non addirittura divinità para-cristiana. Sostituito oggigiorno da attrezzature più versatili quali il cappio, lo stivaletto malese, il vibrafono o l'accetta; il telefono verticale a gettone sopravvive tuttavia in alcuni paesi dell'appennino toscoemiliano, nei circoli ARCI e a casa dei parenti over-centenari.

Trivia: Presso diverse popolazioni subumane della Lombardia può ancora ritrovarsi di quando in quando l'espressione "Ti telefono in settimana" con il chiaro significato di "Addio"

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Anassimandro

« L'acqua genera tutto? Lol, allora posso diventare miliardario! »
(Anassimandro prende troppo sul serio il suo maestro.)
« Nascere è un'ingiustizia: il momento in cui l'anima si lega ad un corpo vi rimane vincolato fino alla morte. Potevo nascere sasso! »
(Anassimandro davanti all'ultima rata dell'IMU.)

Anassimandro (Apeiron, 610 a.C. - Apeiron un po' dopo) è stato un cartografo e filosofo greco, nato e poi morto morto. La sua vita non ha mai avuto un grande senso: sia perché era un filosofo tanto dozzinale da essere rimasto un solo frammento, sia per la sua scarsa capacità di ricopiare le mappe.

Vita

Anassimandro viene generato dall'Apeiron un bel dì nel 610 a.C. Essendo un ricco snob e avendo corrotto il Sistema, può permettersi di andare a scuola, vista la sua grande bramosità di apprendere.

E pensare che veniva pure pagato per fare il cartografo!