Utente:Big Jack/Sandbox/12

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« Affidare a Berlusconi la riforma della giustizia sarebbe come se dovrei chiedere a un cappone che festeggiasse il Natale! »
« Se userei il congiuntivo al posto del condizionale, può darsi che sbagliassi. »
(Corretto uso della lingua dipietrese)
« E che c'azzecca? »
(Di Pietro su dipietrese)

La lingua dipietrese è una lingua nata d evolutasi sul pianeta Mani Pulite e parlata principalmente a Tangentopoli, in provincia di Campobasso, in Molise, che non esiste. Quindi è una lingua di fantasia inventata.

Storia

Il dipietrese è una lingua romanza basata sul molisano letterario usato nel trecento, dal 2000 è una lingua ufficiale dell'Unione europea ed è classificata tra le prime 2500 lingue parlate nel mondo, lista che include anche quella parlata dagli animali di Animal Crossing.

Il dipietrese modello è utilizzato da circa un italiano su 60 milioni, lo stesso Antonio Di Pietro, in parallelo ad altri dialetti, fra cui il burocratese e l'avvocatese. Per la maggioranza degli Antonio Di Pietro è la lingua materna e la lingua per tutti gli scambi della vita quotidiana. Il dipietrese modello è inoltre la lingua di riferimento per l'Italia dei Valori e i suoi mezzi di comunicazione[1].

Con la grande emigrazione dall'Italia, all'inizio del '900, il dipietrese è stato esportato in altre parti del mondo, fra cui il Triangolo delle Bermuda, il Canadafrica e Milano 2.

Utilizzo

Antonio Di Pietro ha fatto del dipietrese il segreto del successo, sia da magistrato che da politico. Come toga rossa, grazie al dipietrese, era in grado di dichiarare dei discorsi d'accusa così lunghi, incomprensibili e stancanti che alla fine il giudice metteva chiunque dicesse lui in galera a costo di far finire lo strazio. Come politico era, ed è ancora capace[citazione necessaria], di riempire le piazze e scaldare le folle col suo linguaggio ruspante quanto le ruspe di Matteo Salvini, iper-calorico come gli spaghetti alla monacino, farcito di buon senso, proverbi e modi di dire campagnoli.

Degenerazioni

   La stessa cosa ma di più: Antonio Razzi.

Note

  1. ^ Ovvero la pagina Facebook

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