Utente:Balestra/Sandbox

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Sindrome del Guardaculo

« Non so cosa sia! »
(Un ragazzo poco prima di girarsi a guardare il sedere di una ragazza)

La Sindrome da Guardaculo è una malattia che colpisce esclusivamente i ragazzi; l'infetto guarda il sedere a qualunque essere di sesso femminile vagamente attraente.

Storia della malattia

La malattia nasce nel 1800 quando, in una città francese, tutti i ragazzi cominciano a perdersi nei bei sederi delle ragazze francesi. Da li questo potente virus si espanse fino a Parigi e da qui contagiò tutta la Francia, fino a Milano; li la popolazione venne infettata a tal punto che gli ottantenni si giravano a guardare i culetti delle sedicenni. Una nave infetta,poi, partì da Venezia, portando la malattia in tutte le isole del Mediterraneo. A Roma, invece, lo stesso Papa fu contagiato: ogni volta che scorgeva una suora si girava ripetutamente a guardarle il sedere finché Suor Germana, una neosuora delle bergamasche, con un manrovescio gli rigirò il cranio. Un'altra vittime illustre della sindrome fu Napoleone che, però, si scoprì omosessuale: infatti i suoi occhi si piantavano puntualmente sul culo di ogni ufficiale. Ultima vittima importante a noi nota fu Stalin che era un pedofilo: guardava il sedere di ogni bambina che incrociava. Oggi quasi tutti gli individui di sesso maschile ne sono affetti, ma non è stata inventata nessuna cura che non preveda la rimozione dei bulbi oculari.

I più colpiti

le 10 nazioni europee più colpite sono riportate in una classifica, chiusa in un fascicolo custodito dai Ricercatori Infasil.

  • Italia: Ebbene si, il bel paese[citazione necessaria] è la nazione più colpita dalla micidiale malattia. Si calcola che il 93% della popolazione maschile ne sia affetta.

London Undergorund

Disambiguazione – Oops! Forse cercavi L'altro tubo, vedi YouTube.
Disambiguazione – Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi La brutta versione italiana, vedi Metropolitana di Roma.
Notare la cura infusa nella scelta dei trasporti

La Metropolitana di Londra, detta anche The Tube[1], è un sistema di trasporto efficiente con millemila linee di colore diverso[2]; è anche una delle ambientazioni di Dungeons & Dragons.

Tappe fondamentali

Uno dei simboli storici della Metropolitana
  • 10 gennaio 1863: Nasce il Tube che era solo una locomotiva che percorreva tre metri sotto terra. Nonostante questo i londinesi la trovarono come una novità assoluta e cominciarono subito a vantarsene con qualunque straniero.
  • 1870: Fu inaugurata la prima parte tubolare della metropolitana: ebbe un grande successo, infatti rimase aperta addirittura mesi!.
  • 1907: La svolta. La Metropolitana prese il nome di Undregorund, diventando famosissima. In poco tempo fallirono quasi tutti gli altri mezzi di trasporto.
  • Seconda Guerra Mondiale: Il Tube diventò rifugio durante i bombardamenti tedeschi.
  • 2010: È stata fatta una richiesta per la santificazione della metropolitana e per la beatitudine del suo creatore.

Nomi

La Metropolitana di Londra essendo troppo figa per avere un nome così comune[3], viene chiamata in diversi modi.

  • The Tube: Letteralmente Il Tubo, viene chiamato così dai nativi inglesi che detengono il diritto, negato agli stranieri per la loro pronuncia imperfetta, di poterla appellare in questo modo. Molti dicono che prenda questo nome dalla forma delle gallerie a forma di tubo ma la verità è che viene chiamata così in onore del pilu.
  • Underground: Chiamata così dagli stranieri in visita alla città che, per far vedere che conoscono l'inglese, la chiamano dandogli un nome comune. Solitamente, se la chiamano così in pubblico, vengono linciati. DEVE essere chiamata The Underground non solo Underground.
  • Metropolitana Londinese: Chiamata così dai pezzenti stranieri che non sanno parlare inglese.

Attacchi Terroristici

Naturalmente, come ogni costruzione famosa, il Tube è stato vittima di attentati terroristici.

Qulunquemente

Qualunquemente è un film-parodia, diretto da Gianfranco Fini, sulla situazione politica italiana attuale riportata in un piccolo paesino in culo al mondo, Marina di Sopra.

Protagonista del film è Cetto la Qualunque, politico corrotto, perverso e depravato, che ha un grande disprezzo verso la natura, la tradizione e le donne, che considera un vero e proprio oggetto di cui fare uso quando si vuole.[4].

Trama

Avvertenza:
Questo articolo contiene dettagli che potrebbero rovinarti la "sorpresa", come per esempio il fatto che

Come era prevedibile Cetto La Qualunque vince le elezioni
Beh, ormai che l'ho detto puoi anche leggere tutto...

le sue proprietà costruite abusivamente, cosa assolutamente legale al Sud.

come nella realtà anche se si è dei depravati, scorretti, corrotti e impotenti, basta truccare le elezioni per vincere[5].

Personaggi

  • Cetto La Qualunque: Mafioso, politico e terrone[6] è tornato in Italia a seguito di una latitanza per reati minori. Tornato nella sua città natale decide di salvarla[citazione necessaria] dalla legalità, assolutamente illegale al Sud. Nonostante prometta mari, ponti, container dipilu, non è apprezzato dai cittadini che preferiscono la legalità, i diritti e cazzate simili a della sana figa.
  • Giovanni De Santis: L'avversario di Cetto La Qualunque. Come già detto vuole importare la legalità, i diritti, e blablabla. Perde le elezioni perché Cetto le falsifica; questo ci dimostra che essere buoni non serve ad un cazzo.
  • Gerardo di Salerno: Attivista della Lega Nord che ha deciso di insabbiare le sue origini terrone. In teoria dovrebbe aiutare Cetto a vincere ma, in realtà si sbatterà violentemente la gnocca di turno, fottendosene del risultato delle elezioni.
  • Amici di Cetto: Cacciatori e contrabbandieri; Cetto copre i loro traffici assolutamente legali dagli occhi della sporca e corrotta polizia.
  • 'Tutti gli altri: Gente come te che vota De Santis perché i diritti sono più importanti della figa e blablabla.

Note

  1. ^ Il Tubo, letteralmente
  2. ^ La Metropolitana di Roma gli fa un baffo
  3. ^ E sopratutto perchè gli inglesi non si mettono al livello di quei pezzenti degli amici europei
  4. ^ Qualunque riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale
  5. ^ Qualunque riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale
  6. ^ Tutto, rigorosamente, insieme

Kingdom Hearts: CoM (manga)

Kingdom Hearts: Chain of Memories è un opera a fumetti che riprende fedelmente[ma anche no] la trama dell'omonimo videgioco; la serie, composta da due soli manga[1] fa parte di una serie più grande che contiene tutte le trasposizioni mangofile dell'intera saga.

Trama

In teoria, il manga dovrebbe raccontare la storia dell'omonimo videogioco... ma no! Shiro Amano ha deciso di dargli un suo tocco personale,compiendo un magistrale lavoro di taglia e cuci (sopratutto il taglia), rendendola ancora più fresca e godibile, sopratutto se si è completamente ciechi. La vicenda si apre con Sora che, dopo aver sconfitto Ansem nel precedente manga/videogioco, si risveglia in un crocevia posizionato nel nulla; qui, un tizio incappucciato e senza volto, vestito completamente di nero, sotto evidente effetto di stupefacenti, che farnetica di perdere e trovare. Sora, ovviamente, gli da retta e si dirige al cosiddetto Castello dell'Oblio, posizionato su una piattaforma di roccia levitante che stava poco più la. Entrando, incontra nuovamente il tizio di prima, che dopo essersi fatto prendere in giro dall'eroe del keybalde e dai suoi amici, scompare donandogli una carta. Sora la utilizza, venendo trasportato immediatamente nella Città di Mezzo dove, in poco meno di sei pagine e con un solo combattimento, ritornerà in possesso di tutte le sue facoltà combattive. Lasciato anche questo mondo, il gruppo si ritrova faccia a faccia con un secondo losco individuo, che dice di chiamarsi Axel; parte subito una battaglia, che ovviamente si conclude in modo idiota con la sconfitta di Sora Non che avessero combattuto davvero, dato che Amano sembra avere un allergia per gli scontri. Sora, dopo aver ricevuto l'ennesima carta, prosegue nel suo viaggio.

Ma ora entra in scena il secondo protagonista, inutile quasi quanto il primo: Riku. Ebbene sì, il ragazzo dai capelli color cocaina si è ritrovato anch'esso nel Castello senza un vero motivo. Qui, dopo aver smembrato una Malefica generata dai suoi ricordi, scopre che Ansem alberga ancora in sé e per passare il tempo decide di farsi tutto il castello a piedi.

Intanto, scopriamo che tutti i tizi incappucciati non sono modelli della D&G, ma bensì l'Organizzazione XIII, formata da Nessuno[2]. ; questo distaccamento, formato da ben sei membri, è diviso in due parti. Tre di loro controllano i sotterranei, gli altri se ne stanno ai piani superiori; ovviamente anche qui c'è una sotto-trama complicata stile Kingdom Hearts: i tre dei piani superiori, tali Marluxia (Il capo), Axel e Larxene, vogliono sfruttare Sora per rovesciare l'Organizzazione e diventarne i capi[3], usando Naminé per modificare i suoi ricordi; i tizi del piano inferiore, invece, dovrebbero controllare i tre del superiore per impedire che attuino il loro piano. Logico, no?

Tornando a noi, Sora entra nell'unico mondo presente nell'intero manga (Se escludiamo Twilight Town e Crepuscopoli): Agrabah[4]. Qui, in una vigentta e mezzo, Sora sbaraglia un folto gruppo di Heartless, salvando Aladinn dall'attacco delle creature. E veniamo a scoprire che esse sono state inviate da Jafar per prendersi la lampada del Genio... che però, il kamikaze l'arabo ha ben deciso di liberare. Così, in circa due pagine di pura comicità Amaniana[5], Jafar viene sconfitto senza nemmeno tirare fuori un'arma e grazie all'aiuto del Genio stesso, tornato ad aiutare il gruppo. Dopo due vignette in cui vi è lo scontro tra la Copia di Riku e Sora, il Keyblade master va finendo stavolta a Crepuscopoli, dove vede Vexen venire ammazzato da Axel in un unico colpo[6].

Riku, intanto, è stato preso di mira dai piani bassi... che sono stati maciullati senza pietà nel mentre voi stavate leggendo le farneticazioni di Sora ad Agrabah, mentre Vexen creava una sua copia. Intanto, lo stesso Riku si ritrova ad affrontare Zexion, che lo minaccia con un rafano... salvo poi essere diviso in due parti dall'amico di Sora che, dopo aver abbrracciato l'oscurità, incontra DiZ, il tizio che si spacciava per Ansem, e Re Topolino, oltre che Naminé.

Differenze abnormi minime che rovinano completamente il manga e diffamano il videogioco impreziosiscono l'opera

  • UN solo mondo
  • Intere parti tagliate: combattimenti, mondi e parti della trama (tutti i mondi escluso quello di Aladin, la battaglia tra Riku e il suo clone, lo scontro tra Axel e Sora, le forme alternative di Marluxia)
  • Combattimenti non visibili per la pigrizia dell'autore (quasi tutti di Riku)
  • Combattimenti che durano ore ridotti ad un solo attacco (Sora vs Riku, Ansem vs Riku, Marluxia vs Sora)
  • Scene comiche e di vita dell'organizzazione inutili (vedasi Larxen che si ubriaca, Zexion&co che mangiano e che fanno incarichi settimanali come le pulizie)
  • Computer, cellulari e telecamere nel Castello dell'Oblio, usati dall'Organizzazione

I combattimenti

I combattimenti sono coinvolgenti, coerenti, adeguati al contesto, lunghi il necessario e comprensibili. Sora le prende sempre, ad esclusione della battaglia con Marluxia. Paperino spara magie a caso e finisce sempre col congelare il pavimento. La trinity non colpisce mai. I combattimenti durano il tempo di quattro attacchi: se questi sono cinque, la battaglia è considerata troppo lunga. Di solito si riducono a Sora che para malamente.

Note

  1. ^ Ma più che sufficienti per stuprare descrivere fedelmente, con tanto di dettagli, l'opera originale
  2. ^ Nessuno inteso come nome proprio, in caso la tua mente limitata non ci arrivi.
  3. ^ Giusto per passare la serata
  4. ^ Perché proprio Agrabha, ci chiederete? Pensateci su, vederete che troverete la risposta.
  5. ^ Vi lascio immaginare, quindi
  6. ^ Neanche stavolta combattimenti, mi spiace.