Urho Kekkonen

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« Che cognome ridicolo! »
(Giorgio Clelio Stracquadanio su Urho Kekkonen)

Urho Kaleva Kennonen (1900 - 1986) è stato, a pari merito con Italo Bocchino, l'uomo politico dal cognome più imbarazzante della storia.

Biografia

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Urho Kekkonen

La sua vita, come ebbe a dire Arthur Schopenauer, è un pendolo che oscilla tra noia e attacchi di dissenteria causati da un'alimentazione a base di renna.
Nato nella cittadina più meridionale della Finlandia, Forlì, Urho Kekkonen trascorse l'intera infanzia ricevendo sonore prese per il culo dai compagni di classe per via del suo cognome. L'esperienza, di per sé già traumatizzante, venne peggiorata dal fatto che Kekkonen studiava in casa e i suoi compagni di classe erano i suoi genitori.

Carriera sportiva

Urho Kennonen al Raduno Mondiale di Persone dal Cognome Orrendo del 1966, mentre stringe a sé l'amico Antonio Mangiasperma.

Pur minato nella psiche e nel corpo (a sette anni soffriva già di emorroidi a grappolo), alle avversità della vita Kekkonen seppe rispondere con quella forza d'animo che solo i soggetti sottoposti a lobotomia frontale sanno sfoderare.
Dedicatosi all'atletica, nel 1924 vinse il titolo finlandese di salto nel guano con la misura di 3,84 m. Non partecipò però alle Olimpiadi di Parigi perché il Comitato Olimpico diede ordine di spruzzarlo con lo spray urticante se solo avesse provato a entrare allo stadio.

Carriera politica

Rovinato da frequentazioni poco raccomandabili e dall'ascolto dell'intera discografia degli Skiantos, Kekkonen abbracciò poi ideali politici estremi che lo portarono a tentare di sovvertire l'ordine costituito in maniera violenta: nel 1926 entrò in un supermercato e spostò gli yogurt nel reparto surgelati. In Finlandia spostare i prodotti in vendita nei supermercati è considerato un reato gravissimo, come in Italia presentare una nota spese non gonfiata, e Kekkonen finì in prigione.
Quando ne uscì, otto anni dopo, era un uomo diverso, maturo, soprattutto consapevole di poter fare del bene al proprio paese.
E poi camminava a gambe larghe.
Inserito in un programma di recupero per ex-detenuti, Urho Kekkonen trovò subito lavoro come ministro dell'agricoltura. Fu l'inizio di una fortunata ascesa che lo vide:

Napolitano apprende con sgomento che a Kekkonen toccò restare in carica per ventisei anni.

Eletto primo ministro, Kekkonen concentrò molte risorse nella cattura del ladro internazionale noto come Babbo Natale. Il criminale fu assicurato alla giustizia grazie a un blitz in Lapponia nel 1954. Durante il processo che lo vide condannato all'ergastolo, Babbo Natale minacciò di morte Kekkonen, presente in aula. Il premier reagì alle minacce toccandosi virilmente lo scroto, in un gesto che, al pari dello sbarco sulla Luna o della morte di John F. Kennedy, è diventato una delle immagini più emblematiche del XX secolo.

Per tutta la vita Urho Kekkonen visse in una modesta capanna di tronchi, sia perché era di carattere modesto, sia perché nessuna agenzia immobiliare voleva vendergli casa.
Fu presidente della Finlandia dal 1956 fino al 1982, quando un capo di gabinetto particolarmente zelante scoprì che Kekkonen era morto già da vent'anni e che quelli che sembravano illuminanti messaggi alla nazione era in realtà aria rimasta intrappolata nei polmoni.

Voci correlate