The Legend of Zelda: Link's Awakening

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La copertina del gioco. Notare la faccina schifata sotto il titolo.
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(Link sull'idea della Nintendo di trasportare Zelda su Game boy)

The Legend of Zelda:Link's Awakening (ゼルダの伝説 夢をみる島, Zeruda no Densetsu: Yume o Miru Shima, The Legend of Zelda & Peter Pan: L'Isola che Non C'è) è il quarto episodio della saga di Zelda, apparso su Game Boy nel 1993. Una seconda versione, questa volta a colori, uscì per il Game Boy Color (esso sconosciuto) nel 1998 col nome di The Legend of Zelda: Link's Awakening DX, ed una terza uscì per Nintendo 64 con il nome di The Legend of Zelda: Link's Awakening 64.

Trama

Link ha trovato una ragazza! Era ora!

Link vive una vita di lusso con le rupie donategli dalla Principessa Zelda per averle salvato tre volte la vita, e le sperpera in scommesse e giochi d'azzardo. In breve, la situazione si ribalta e Link diviene un debitore in fuga: sale sulla prima nave diretta il più lontano possibile da Hyrule sperando di aspettare che le acque si calmino. Ma a causa di una tempesta Link naufraga su un'isola di nome Koholint e viene accolto da una bella ragazza giovane e vergine. Link è però un idiota e vuole tornare in patria, apprendendo solo così che l'unico modo per lasciare l'isola è svegliare il Wind Fish, un pesce gigantesco che vive, come tutti i pesci giganteschi della realtà, dentro un uovo gigantesco sulla montagna più alta dell'isola. Per farlo avrà due opzioni: o cuocerlo con la salsa barbara, o ritrovare otto strumenti musicali in otto dungeon dell'isola. Dato che su quest'isola la salsa barbara non esiste, Link non ha possibilità di scelta.

Mappa di gioco in esclusiva

Se avete intenzione di visualizzare l'immagine con lo zoom da cima a fondo, ci spiace annucciarvi che siete nerd nintendari senza speranza.

Gameplay

Link sta pensando: "E quelle sarebbero rocce?" "Quello lassù dovrebbe sembrare un pipistrello?" "Quanto cazzo è grosso il mio naso?".

Il gameplay ricorda molto quello visto già nell'episodio The Legend of Zelda: A Link to the Past, tranne per il fatto che ha perso 3/4 della qualità. Riprende dal predecessore la grafica a volo di uccello (di Link, quindi in prima persona) e tutta una serie di oggetti e armi selezionabili da un menù (tiene quattro armi, cinque se aumentate la potenza del gioco con un'espansione Nintendo per 80 €). Le musiche sono quelle classiche della serie di Zelda, ma tenete conto del fatto che è come stipare un elefante in una scarpiera, e quali rischi e limiti questo comporti.

Notiamo però la presenza di alcune novità nel gioco:

  • Il tasto con cui il giocatore comanda la spada non è fisso, ma può essere deciso dal giocatore stesso (questa caratteristica non sarà mai più ripresa nella serie, a sostegno del suo successo).
  • La visuale varia in base a dove ci troviamo: generalmente è "a volo d'uccello", ma alcune volte (p.es. nei sotterranei o sott'acqua), la visuale diventa a scorrimento orizzontale. Super Mario si è offeso.
  • Link è in grado di imparare tre musiche da suonare, che gli saranno utilissime : la melodia dell'insuccesso, la sonata del conato di vomito e il valzer dell'erezione.

Remake

La versione 3D per Nintendo 64.

Link's Awakening DX

Nel 1998 Nintendo rilascia una versione per Game Boy Color del gioco. Viene aggiunto un dungeon interamente basato sui colori aggiunti in questo remake, nuove foto a colori e una grafica completamente a colori. Nel 1999 l' A.I.D. (Associazione Italiana Daltonici) fece causa a Nintendo per aver fatto uscire un gioco con i colori. Da li a poco non sarebbero più esistiti giochi in bianco e nero, e i membri dell' A.I.D. si suicidarono guardando un cartone epilettico giapponese tutto colorato.

Link's Awakening 64

Nel 1999 Nintendo, per ringraziare i nintendari della solidarietà con la serie, iniziò a progettare un remake del gioco in grafica simil-3D, interamente a colori. Questa versione venne chiamata The Legend of Zelda: Link's Awakening 3D, ma il titolo ufficiale The Legend of Zelda: Link's Awakening 64 era già stato annucciato. Il gioco non vide mai luce poiché, dopo anni di onorata carriera il Nintendo 64 stava morendo. Questo gioco aveva un motore di rotazione di grafica semi-3D che sarebbe stato frutto della collaborazione Nintendo-Sony, e avrebbe riappacificato i rapporti dopo l'uscita della loro prima console. Invece, guarda il destino...


Curiosità

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  • Dov'è finita Zelda? Dov'è finita Zelda? Su chi avrò pensieri erotici lungo l'avventura? Per ovviare a questo problema, Link's Awakening per la prima volta rimuove il personaggio di Zelda e la sostituisce con Marin. Stranamente però il gioco non si chiama The Legend of Marin: Link's Awakening.
  • Fa la sua prima comparsa il gufo saggio Kaepora Gaebora, noto rompicoglioni della serie insieme alla fatina Navi. Riapparirà in The Legend of Zelda: Ocarina of Time e The Legend of Zelda: Majora's Mask, poi perirà durante la caccia invernale al gufo di Hyrule.
  • Per la prima volta Link potrà effettuare degli scambi di oggetti con vari personaggi dell'isola, in modo da portare a termine delle mini-subquest; oltretutto, in questo episodio di Zelda nasce anche il famoso gioco della pesca. Altro minigioco passato alla storia è la possibilità, una volta finito il gioco tre volte di fila senza mai perdere un cuore, di farsi Tarin, strizzando un'occhiolino al caro, vecchio Zelda II - The Adventure of Link.
  • È presente una libreria dove sono riassunte tutte le informazioni base su come usare la spada e gli altri oggetti. L'idea del secolo. Nintendo si fustigò e non fece mai più nulla di lontanamente somigliante.
  • Il personaggio di Tarin è vagamente ispirato a Super Mario: è grasso, ama i funghi e, durante il gioco, si trasformerà in un procione a causa di un fungo velenoso. Inoltre ha un tubo così!
  • Marin e Tarin verranno poi ripresi in episodi successivi con il nome Malon e Talon. Sono apparsi anche in The Legend of Zelda: Twilight Princess con il nome di Midna e Zant.
  • Nel gioco fanno la comparsa alcuni personaggi della serie di Super Mario, come i funghi cattivi Goomba, i pesci, le piante piranha che escono dai tubi, i Thwomp e il categnaccio Bow-Wow (non come nemico, ma come personaggio). Compare anche la Principessa Toadstool, in una foto che Link deve consegnare al Dr. Wright (?!) da parte della sua amica di penna. Nelle fasi a scorrimento laterale, le musiche sono prese dal tema dell'Underworld di Super Mario Bros. ECHECAZZO! Super Mario fece causa alla serie The Legend of Zelda.
  • Il boss finale, Nightmare, può assumere molte forme, tra cui quelle di alcuni boss di A Link to the Past, Rocco Siffredi o Maurizio Costanzo. Tutti cattivissimi.
  • Finendo il gioco senza mai morire, si può vedere una suggestiva schermata aggiuntiva in cui un gabbiano appare fra le nuvole nel cielo sereno. Quel gabbiano non è un gabbiano qualunque, è Il Gabbiano, che riappare spesso in The Legend of Zelda: The Wind Waker e The Legend of Zelda: Phantom Hourglass.