The Fame

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   La stessa cosa ma di più: Sciopero della fame.

The Fame, venduto in alcune nazioni con il titolo La Fame, The Game o La Carestia Volume 1: La Fame, è l'album d'esordio della cantante[senza fonte] Lady Gaga, al secolo Lady Garden.

Copertina dell'album

Pubblicato per la prima volta nell'ottavo anno dell'anno 2000, fu oggetto di numerose edizioni rivisitate dovute alla crescente diffusione a macchia d'olio del mito Germanotta nel mondo, similmente quanto accaduto negli ultimi anni con il COVID-19.

È il primo volume della saga La Carestia, seguito da La Sete nel 2009.

Composizione

Dopo aver lavorato in nero presso il seminterrato del suo monolocale a New York come scrittrice di canzoni per altre cantanti, tra cui Britney Spears e le Gattine Bambolate, mentre sceglieva minuziosamente le popstars da cui copiare l'aspetto, il carattere e lo stile d'abbigliamento [1],  Lady Gaga emerse dal seminterrato in cui lavorava con il suo album The Fame, un album che ufficialmente è un tributo alla fama e a come tutti possano essere famosi.

La copertina di questo lavoro d'esordio è il classico esempio di una delle sottocategorie d'arte contemporanea di quegli anni,  l'arte truzza. Forti richiami a questo movimento culturale sono presenti negli occhiali indossati dalla cantante nella copertina, che le ricoprono 3/4 della faccia da cazzo con cui è stata immortalata [2].

Descrizione

The Fame si presenta subito per quello che è: un preoccupante esempio delle più grandi fantasie edonistiche della cantante[3].

Fin dall'inizio dell'album, è possibile ascoltare le difficoltà riscontrate dalla cantante nel saper parlare correttamente, si notano immediatamente le balbuzie da-da-doo-doo della prima canzone nonchè singolo apripista dell'album, Just Dance (Giusta Dans in italiano).

Le balbuzie continuano in Poker Face (spesso resa graficamente proprio come Po-po-po-poker face) e Paparazzi (resa graficamente in alcuni mercati come Pa-pa Paparazzi). Insomma, Lady Gaga si presenta subito al mondo come una cantante con gravi difficoltà dialogative, che sembra però aver risolto con il passare degli anni[citazione necessaria].

Per poter rendere The Fame come lo conosciamo oggi, Stefani si è avvalsa delle migliori popstar delle epoche passate (senza che loro lo sapessero) affinchè rendessero l'album unico nel suo genere: impossibile non notare lo zampino involontario di quella rotta in culo di Kylie Minogue che indossò gli stessi occhiali della copertina dell'album pochi mesi prima, oppure della lesbica/tomboy Gwen Stefani per l'estrema somiglianza con la Germanotta (che le ha rubato anche il cognome, trasformandolo nel suo nome di nascita), per non parlare della madre delle ragazze del pop, Madonna, che è diventata la musa ispiratrice di Lady Gaga da quell'album in poi.

Tra una celebrazione della finta vita mondana della cantante e l'altra, troviamo la canzone Eh Ao', Che Cazzo Te Devo Dì scritta interamente in italiano, in cui la cantante ribadisce al suo ex fidanzato che è un coglione e ha trovato qualcuno meglio di lui, e la canzone Brown Eyes in cui la cantante rimangia tutto e vuole tornare proprio con quello che aveva chiamato "coglione" in 10 lingue diverse nella canzone citata prima, peccato che stavolta è lui ad averla sostituita.

Tracce

1. Just Dance: balla e non rompere i coglioni

2. LoveGame: qui brevetta per la prima volta un nuovo modello di dildo, il disco stick

3. Paparazzi: ti seguirà ovunque, in biblioteca, al supermercato, in Vietnam, anche quando sarai in bagno a cagare

4. Poker Face: tanto sei stato tu

5. I Like It Rough: si commenta da sola

6. Eh, Eh (Nothing Else I Can Say): ti ha finalmente dimenticato e ti ha sostituito con un altro, eheh... mo so cazzi tuoi

7. Starcazz: versione originale di Starcazz degli Years & Years.

8. Beautiful, Dirty, Rich: scritta in risposta a chi l'ha accusata di essere una persona superficiale, ribattendo "Ma sono comunque figa e straricca".

9. The Fame: canzone che dà il titolo all'album, si notino le centinaia di demo di questa canzone in giro per internet, per dimostrare quanto faccia schifo come canzone

10. Money Honey: qui, tramite la legge dell'assunzione brevettata da Neville Goddard, manifesta una vita da ricca

11. Boys Boys Boys: lei è una super-etero

12. Paper Gangsta: registrata dopo che la cantante aveva ingoiato un vocoder per errore

13. Brown Eyes: dopo aver traumatizzato a vita il suo ex e dopo averlo preso in giro in tutte le lingue, lo rivuole indietro.

14. Summerboy: classica canzone da quella che nel decennio 2020 viene conosciuta come hot girl summer, una gara tra ragazze a chi si fa infilare più ombrelloni durante l'estate

15. Disco Heaven: dedicata alla discoteca Spazio 900 a Roma, città nella quale la cantante è stata spesso in vacanza ma mai in concerto

16. Again Again: libera interpretazione

Note

  1. ^ Alla fine scelse l'opzione più scontata e già copiata da altre cantanti, Madonna
  2. ^ È la sua faccia abituale
  3. ^ motivo per cui verrà anche lei messa, come tutte le ragazze del pop, sotto la supervisione dei migliori psicanalisti
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