Terribile sedia di plastica

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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ATTENZIONE: in alcuni punti di questo articolo, un oggetto viene trattato come una persona vera. Quindi tutto nella norma.
Un'affascinante fase del rituale di accoppiamento. Esse vivono!

La terribile sedia di plastica: da strumento di tortura a mito del wrestling a disseminatrice di morte e sciatalgia, ovvero: il tentativo di conquista del mondo da parte di un oggetto inanimato!

Origini

La terribile sedia di plastica, originariamente chiamata solamente "sedia di plastica" (vedremo poi il perché), venne inventata nel Medioevo dal capo dell'inquisizione spagnola, Torquemada. Nel corso della sua carriera, l'arzillo torturatore di nasoni di ambo le altre fedi abramitiche, inventò altri tipi di sedie: la sedia arroventata, la sedia con spuntoni, la sedia con una gamba al contrario, la sedia con cingomma incorporata autorigenerante, ma per quanto si sforzasse di potenziarne l'effetto seviziante, nulla poteva battere la pura e semplice sedia di plastica.

Alcuni studiosi sostengono, tuttavia, che, già al tempo degli antichi Egizi, aveva fatto la sua comparsa una sedia simile. In particolare, il Faraone Sanpei IV soleva usare la sedia per raggiungere la cima della sua piramide di lego e mettere, così, gli ultimi pezzi.

La sedia di plastica venne dimenticata poi per molto tempo, fino a quando non tornò in voga nella Francia monarchica. Celebre fu la frase pronunciata dalla Regina Maria Antonietta prima della rivoluzione: quando un servo le disse "Regina, è finito il pane, i cittadini hanno fame!", lei rispose "Prendeteli a sediate!!".
I cittadini, per vendetta, usarono la sedia come poggiatesta durante tutte le esecuzioni nella rivoluzione francese.

Dirà il lettore:

« Eh, ma la plastica non esisteva nel '700 né nel Medioevo né tantomeno nell'antico Egitto perché fu inventata solo nel bla bla bla »

Che si fotta, il lettore. Che legga Focus, così impara solo cose vere come il fatto che servano 18 351 elefanti albini messi in fila per congiungere la sua testa con la punta delle sue corna. Il lettore.

Durante tutto il Novecento, la sedia venne usata in svariati modi e da svariati personaggi, come il domatore di leoni. Durante questa esperienza, la sedia rischiò di estinguersi.

Negli anni settanta il cinema riscoprì, finalmente, l'esistenza della sedia di plastica. Celebri furono le sue partecipazioni nei film di Bud Spencer & Terence Hill nella parte dell'oggetto contundente che infligge atroci sofferenze alle vertebre dei cattivi.

Oggi

Un'altra vittima.

Attualmente la sedia lavora stabilmente per l'industria del wrestling in svariate federazioni. Dal finire degli anni ottanta a oggi, la sua fama è cresciuta a tal punto da ottenere poteri decisionali nel backstage degli show targati WWE, e ora è talmente potente da esser stata rinominata "La terribile sedia di plastica".

Negli anni si è approfittata di questo nuovo potere per espandere i suoi cloni in ogni anfratto della pubblica amministrazione, debellando una volta per tutte i suoi eterni ma ormai obsoleti nemici: l'ammazzaginocchia sgabello di legno massello di albero del ferro (massa: 1/18 di elefante maculato, misura standard Focus) e la truciolenta sedia di fòrmica, nonostante il patetico tentativo di darsi alla latitanza cambiando nome in "laminato plastico", ma a noi terribili sedie di plastica non ci freghi, bella.

Ora non v'è scuola, municipio, ospedale o sede del PD che non abbia sostituito ogni elemento di arredamento culocompatibile con questa macchina di dissesto delle vertebre dall'aspetto così ingannevolmente sbarazzino e disponibile in 18 COLORI!!!

« I giardini! Perché nessuno pensa ai giardini?! »

Già, i giardini. Quegli ameni luoghi dediti alla coltivazione di qualunque pianta non abbia il minimo utilizzo pratico. Infestati di terribili sedie di plastica bianche, che colonizzano questi spazi dallo spazio, atterrando con la loro nave madre abilmente camuffata da terribile tavolo di plastica. Che poi vivete in un condominio vista parcheggio, che cazzo volete saperne di giardini...

Da giardino a reparto ortopedico in un colpo solo.

Crollare al suolo di viso o di terga per maggior gloria del Terribile Impero di Plastica!

INCHINATEVI al Terribile Destino Inevitabile del Sedersi sulle Sedie di Plastica: le infingarde gambine flessibili che si flettono all'improvviso con un sonoro schiocco che annuncia il vostro imminente nonché giusto nonché umiliante rendez-vous con il terreno, preferibilmente in modo doloroso affinché i vostri compagni umani vi deridano per non dispiacere il nostro Ferale Signore Polimerico.


SIA GLORIA ALLA TERRIBILE SEDITOIA IN POLISTIRENE! A TE, noi umili servi OFFRIAMO LE NOSTRE VERTEBRE LOMBARI!

SIA LODE ALLA TREMENDA SEGGIOLA IN MATERIALI DERIVANTI DAL PETROLIO!! Noi vermiformi schiavi NON SIAMO DEGNI DELLE ECCHIMOSI CHE CI DONI!!

INNI GIOIOSI ELEVIAMO AL TERRIFICANTE SCRANNO DI QUELLA COSA CHE È TIPO LA GOMMA MA PIÙ DURA!!! NON C'È SOFFERENZA CUI noi repellenti portatori di culi flaccidi NON CI SOTTOPORREMMO CON LETIZIA PER DONARTI UN SORRISO DI PLASTICA. Ah, ecco cos'era!!!

SIA ANATEMA SUI sudici apostati che OSANO POGGIARE LE LORO IMMONDE NATICHE SU ELEMENTI D'ARREDO COLPEVOLMENTE BEN PIÙ COMODI che a me piace molto il rattan

Voci correlate