Termometro a corda

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Disambiguazione – Oops! Forse cercavi la banalissima versione standard dello strumento per la misurazione della temperatura, vedi Termometro.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, ci dispiace ma questo articolo non è presente sulla diabolica.
Vergogna wiki!
Un vero e proprio monumento all'umana intelligenza
« A volte le soluzioni più semplici sono anche le migliori »
(Saggezza popolare su termometro a corda)
« Ha la mia completa e incondizionata approvazione »
( Capitan Ovvio su termometro a corda)

Ammettiamolo, il termometro a corda è semplicemente un'idea geniale[1]. È, infatti, una soluzione semplice e intuitiva per il monitoraggio non solo della temperatura di un luogo, ma anche del tasso di umidità e della situazione metereologica, inoltre fornisce anche dati interessanti sulle condizioni di salute di chi se ne serve. È uno strumento accessibile a tutti, senza distinzioni economiche, sociali, di sesso di età o di potenza neuronale. Addirittura non è necessario acquistarlo, dal momento che costruirne uno è facilissimo, economicissimo e rapidissimo: mio cuggino quattrenne, pur dotato solo di un acconto di strumento da fai da te, ha avviato una produzione di massa di questo tipo di oggetti, con uno straordinario successo di mercato. Realizzare un termometro a corda richiede molto meno tempo che andarne a comprare uno di qualsivoglia altro tipo, ed ha un costo decisamente più contenuto. Dato il presupposto che

« Il tempo è denaro »

si deduce che la costruzione di un termometro a corda, facendovi risparmiare sia tempo che denaro, vi permetterà di arricchirvi e di vivere più a lungo. Ed è ecosostenibile al 100%.

Cenni storici

Non conosciamo con certezza le circostanze che portarono all'invenzione di cotal monumento all'umano buon senso. Possiamo supporre, tuttavia, che, al di là di ogni ragionevole dubbio, tale invenzione fu uno dei momenti di luce di quell'epoca altrimenti buia pesta che è il Medioevo. La prima testimonianza ufficiale della presenza dello strumento risale a un giorno ventoso del XVI secolo, quando un depresso Galileo Galilei, girovagando per la Maremma si imbattè in un termometro a corda. Era evidente che nessuno l'aveva toccata, ma la corda oscillava e non accennava a fermarsi. Lo strano fenomeno incuriosì lo scienziato che, perplesso, pronunciò il suo secondo (e meno noto)

« Eppur si muove! »

Per sua sfortuna venne udito dalla muta di Domenicani sguinzagliatagli alle calcagna per sicurezza dal Vaticano, visto il suo passato delirante, copernicano e fricchettone. I monaci decontestualizzarono l'affermazione e, temendo che Galileo fosse sull'orlo di una ricaduta eliocentrica e che abiurasse l'abiura, provvidero immediatamente a farlo rinsavire con una scarica di legnate precauzionale. A questo punto la corda del termometro fu divelta e impropriamente usata per sferzare le eretiche natiche dello scienziato. L'oggetto non venne quasi citato dai biografi di Galileo e il luogo della folgorazione venne al più distrattamente menzionato perché lo scienziato vi aveva subito l'ennesima umiliazione.
Secoli dopo tuttavia giunse in quel buco maremmano un particolarmente illuminato Denis Diderot che, secondo l'usanza in voga presso artisti e/o intellettuali del tempo, stava ciondolando in giro per l'italica penisola compiendo il Grand Tour. Illuminato, abbronzato e soddisfatto per la scorpacciata di Cantuccini di poco prima si diresse verso il luogo in cui l'orgoglio di Galileo era stato oltraggiato[2]. Giunto sul luogo, come narrano coloro che lo seguivano, si inchinò in omaggio al grande scienziato (era una fitta di mal di stomaco) ed emise un gemito di sofferenza intellettuale per l'oscurità cerebrale del clero che aveva punito l'eliocentrico. Si accingeva ad allontanarsi quando notò il termometro a corda che aveva già suscitato galileiana curiosità e che nel frattempo era stato riparato e da secoli continuava gloriosamente il proprio servizio. Appena comprese di che si trattava il luminoso Diderot esclamò

« Sacre bleu!! Altro che enciclopedia! Questo sì che è un luminoso monumento alla ragione umana! »

Mantenne comunque una certa popolarità tra i nobili e gli intellettuali dell'epoca e delle epoche successive. Leggenda vuole che Maria Teresa d'Austria[3] ne abbia commissionato uno alto due metri completamente (corda compresa) in marmo bianco di Carrara allo scultore Canova per il compleanno di uno dei suoi ventordici figli. Tuttavia per oscure ragioni non funzionò mai e il marmo fu riciclato per una lapide vodoo spacciata per un biglietto di buon onomastico gigante che venne recapitata a quell'antipatico del re di Prussia.
In seguito l'ascesa di metodi tecnologicamente più avanzati il termometro a corda perse gran parte del suo prestigio. Col tempo divenne una rarità e rischiò di scomparire nel buio dell'oblio. Attualmente ne esistono solo pochi esemplari, perlopiù nascosti in minuscoli paesuncoli assortiti della nostra penisola[4].

Funzionamento

« Quale corda? »

Non serve essere metereologi o fisici per poter apprezzare e comprendere il funzionamento di questo strumento. Per la verità è sufficiente saper leggere. Oppure essere in compagnia di qualcuno in grado di leggere. Non serve neanche sforzare particolarmente le meningi o aguzzare eccessivamente la vista.

  • se la corda è asciutta vuol dire che di recente non ha piovuto e che adesso non sta piovendo (o almento non ancora abbastanza forte da inzupparla). Tuttavia accertatevi di vagliare altre ipotesi come un'asciugatura da phon o una recentissima sostituzione della corda.
  • se la corda è bagnata è verosimile che stia piovendo o abbia piovuto di recente. Per controllare se stia ancora piovendo accertatevi di trovarvi all'aperto e in un luogo non riparato vi sarà sufficiente chiudere l'ombrello, abbassare il cappuccio e recitare tutte le tabelline da quella del 2 a quella dell'11. Quando avrete finito se la vostra testa è ancora asciutta potrete dedurre che ha smesso di piovere. Attenzione, però: se mentre guardate il termometro siete immersi fino alla cintola in una massa bianca fredda e umida sappiate che l'umidità della corda potrebbe essere dovuta al fatto che c'è stata una nevicata e ora la neve si sta sciogliendo. Se volete proprio essere sicuri chiedete agli indigeni.
  • se la corda si muove significa che c'è vento. Ovviamente, a patto che si muova per cavoli suoi e non perché avete appena finito di palaparla.
  • se la corda c'è ma non si vede sono possibili alcune spiegazioni. O c'è un nebbione da tradizionale novembre valpadano o avete preso una delle maggiori ciucche a memoria di barista o siete fatti, ma davvero molto fatti. In tutti e tre i casi: ma come cazzo ci siete arrivati fin qui?
  • se la corda non si vede perché non c'è significa che è stata rubata e il termometro è stato sabotato. Vergogna!

Caratteristiche

Prontezza

Lo strumento impiega un tempo variabile per reagire a sollecitazione interna. Per dirla in parole semplici prima che si congeli e si scongeli ci vuole un attimo. A meno che la temperatura non passi da 25°C a -15°C (o viceversa) nel giro di un petosecondo, ovviamente.

Precisione e sensibilità

Inutile dirlo, anche le migliori invenzioni hanno qualche piccola pecca. Il termometro a corda ha una lieve[come no] carenza in termini di precisione e sensibilità. In caso sia importante conoscere la temperatura esatta e il preciso tasso di umidità non è di grande aiuto. Ma insomma, se tutti quegli altri banalissimi tipi di termometro esistono ancora ci sarà un motivo, no?

Intervallo di funzionamento

L'intervallo di funzionamento è estremamente ridotto: sarà sufficiente attendere che la corda ritorni immobile dopo l'ultima palpatona. E se proprio non si ferma magari è perché c'è vento.

Curiosità

  • Se non riesci a vedere la corda è anche possibile che tu abbia scordato gli occhiali o sia diventato miope o cieco.
  • Se ti sembra che la corda abbia le sembianze di una vipera magari è colpa di quel simpatico pezzo di cartone colorato di poco fa...
  • ... Oppure la corda è stata rubata e hanno assoldato una vipera per sostituirla.

Note

  1. ^ per quanto ancora troppo poco conosciuto e ingiustamente sottovalutato come tanti altri colpi di genio, quali il cono gelato a motore e il flauto a percussione
  2. ^ a onor del vero va detto che era mosso più da spirito turistico che non da solidarietà intellettuale. E aveva un gran bisogno di una passeggiata digestiva dopo tutti i dolcetti che si era scofanato
  3. ^ la prosperosa e prolifica mamma di Maria Antonietta d'Austria
  4. ^ specialmente in quelli montani