Mellivora capensis
Il tasso del miele (Mellivora capensis, che significa all'incirca Versione più stronza della moffetta) è una progenie satanica della famiglia dei mustelidi, per somma sfortuna del resto degli animali della savana ancora ben lontana dall'estinzione. Attualmente in cima alla catena alimentare del regno animale, è la specie più pericolosa per le cinque specie animali che fanno più vittime in Africa.
Caratteristiche
Lungo quanto una riga e alto quanto un poggiapiedi, è codato, ma non per esprimere come soliti fare i cani, suoi apericena preferiti, una qualche forma d’affetto. il tasso del miele non dimostra affetto neppure per i suoi simili, sovente sono visti combattere fra di loro per un delizioso castoro o una squisita pantegana, in alternativa il tasso può sempre scegliere di autodivorarsi o meglio ancora attaccare gli umani, trattati alla stessa stregua della pizza il sabato sera.
Il tasso del miele ha una corporatura robusta e muscolosa, scienziati ipotizzano sia dovuta ad anni di allenamento passati a rosicchiare e aprire crani di animali più grandi come: l’orso, l’elefante e il rinoceronte, al quale il tasso rosicchia il corno fino a ridurlo ad uno stecchino da denti, utile dopo pasti abbondanti, ma lasciandolo vivo e umiliato. Il tasso ha una pellaccia antitutto, usata per rinforzare vetri antiurti e corazze anti-tasso medesimo, unico modo per fermarlo. Pare che l’esercito sudafricano abbia nominato un veicolo corazzato come il tasso, di tutta risposta il tasso si è vendicato rosicchiandone i cingoli d’acciaio e le caviglie dei soldati scesi a cambiare le ruote.
Il tasso mellifero ha una testa detta “a nutria” e denti detti “mannaggia il cristo” o mannaie perforanti; ha zampe corte e tozze, ma artigli retrattili alla Wolverine, un pelo nero lucido e tra le poche cose che dio ha reso indistruttibili per definizione. Proteso verso l’avanti, deve guardarsi sempre le spalle, in quanto sede delle reni, mai e dico MAI avvicinare questo tasso dal dietro!
Habitat e abitudini
Alimentazione
La piccola carogna si nutre di tutto ciò su cui riesce ad affondare i denti.
Sebbene il suo nome faccia pensare a qualche preferenza per il miele, quest'ultimo viene in realtà usato dall'animale come esca per gli orsi, che verranno in seguito barbaramente trucidati una volta caduti nella trappola.