Tarkin

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Wilhuffo Tarquinio.
Il Moff Tarkin disapprova questo articolo.

Ragion per cui avrà premura di occuparsi della distruzione del pianeta natale dell'autore, così da porre fine all'indecenza con un solo rapido colpo.
« Sono stufo di chiedervelo. »
(Il governatore Tarquinio ci prova ancora una volta con Leila )


Tarquinio: notare il corruccio derivante dall'aver appena saputo da Giorgio che non sopravvivrà al primo film.

Il Gran Moff[1] Wilhuffo Tarquino è uno dei più importanti personaggi dell'universo Star Wars™, non tanto per il suo ruolo reale nella vicenda, quanto per aver suggerito a Jimbo Wales l'unico e inimitabile logo della malefica.

Vita e carriera

Nato da qualche parte nella galassia lontana lontana, entra a due anni nell'Accademia Imperiale[2]. Abbandona l'addestramento militare quarant'anni dopo, folgorato dal tremendo sospetto che le sue chiare deficienze fisiche[3] non gli avrebbero permesso di raggiungere una posizione di rilievo. Ripiega dunque su una scuola serale per supercattivi, diplomandosi con successo sessant'anni dopo, insieme ad un suo ormai coevo compagno di merende.

Dopo aver effettuato uno sportivissimo rastrellamento di idee dei suoi ex-compagni[4] e forte degli insegnamenti appresi durante il corso intensivo, ritorna a casa, pronto a ritagliarsi il suo meritato posto nella società.

Qualcuno però, durante la sua breve assenza, si era dato da fare e il posto di chairman della Galassia ormai era occupato. Caduto per un lungo periodo in depressione, alla fine Tarquinio tornò al suo vecchio amore, la carriera militare.

Gli anni del Moffato[5]

« Che vuol dire abbiamo finito i lustrini per i gradi delle uniformi? »
(Tarquino si occupa dell'amministrazione dell'Impero Galattico)

Nonostante lo smacco di non poter diventare Imperatore, Tarquinio riesce alla fine a farsi bastare il secondo posto insieme ad Anakin "Gola Profonda" Skywalker, con cui condivideva anche la pensione d'invalidità[6].

Una delle rare copie del famoso tomo in cui Tarquinio spiega le sue personali teorie.

La sua unic Tra le tante leggi promulgate sotto il suo governo spicca la Dottrina Tarquinio, un'originale e innovativa linea di pensiero che prevedeva il Supremo e Giusto culto della Supremazia del Maschio e l'eliminazione di parassiti della società quali rodiani, twi'lek, wookiee, durosiani, nemoidiani, zabrack, trandoshani, profughi, poveri, mendicanti, handicappati, negri, bianchi, mulatti, gialli, verdi e a pois... insomma, tutte gli individui che fossero chiaramente inferiori o appartenessero ad una delle razze di alieni comunisti [7][8]

E tutto ciò avviene in piena coerenza con la natura non-umana dello stesso Wilhuffo[9]. Infatti il Gran Moff, per quanto apparentemente normale, era in realtà un ibrido, un miscuglio mezzo Uomo e mezzo Nessuno, ovvero un essere totalmente privo della parte inferiore del corpo.[10]

Tornando al codice della Dottrina, con un'ultima postilla si aggiungeva anche la necessaria costruzione di un'astroflotta sempre più grande, costituita da navi a loro volta sempre più grandi, di modo da poter impedire agli immigrati di superare i conf mantenere l'Ordine pubblico.

Seguendo alla lettera l'ordinanza, si arrivò ad avere incrociatori talmente grandi che potevano andare avanti solo a energia solare, nel senso che il macchinista prendeva le stelle e le buttava a bruciare nelle caldaie al posto del carbone.

Il primo amore

Raggiunto il massimo grado di fama, potere e soldi cui potesse aspirare, Tarquinio ha finalmente la possibilità di recuperare più di un secolo di privazioni e astinenza. Volendo togliersi subito lo sfizio e sapendo anche di non avere più molto tempo per farlo, indirizza il suo sguardo sull'oggetto più vicino a lui, senza badare alla qualità: una certa Natasi Daala, unica donna nell'intera flotta imperiale. [11]

Peter Cushing ritira l'Oscar per miglior busto non protagonista; per interpretare correttamente Wilhuffo, Lucas l'aveva costretto a segarsi le gambe.

Attirare l'attenzione dell'esemplare da monta era semplice: essendo Moff, Tarquinio poteva far prendere alla sua carriera un'impennata da infarto. Il problema arriva alla prima notte in brandina: se fino ad allora aveva potuto nascondersi dietro le scrivanie e il mantello di Darth Fener, Tarquinio non avrebbe certamente potuto nascondere alla brillante stratega l'assoluta mancanza dei tre arti inferiori.

Per quanto non ci sia dato sapere l'esito della nottata amorosa, è noto che Daala abbia dato le dimissioni il giorno successivo mentre, contemporaneamente, Wilhuffo, in uno dei suoi soliti atti di modestia e autocontrollo, ordinava la costruzione di una stazione da battaglia in grado di spazzare via un pianeta con un solo colpo. A voi le conclusioni.

La Wikia Nera

La DeathWiki in tutto il suo terrificante splendore.

Terminato il nuovo giocattolo e piuttosto scocciato per l'ultima [12] notte in bianco, Tarquinio riprende ancora una volta la carriera militare da dove aveva lasciato. Sfortunatamente, nella foga di fare il viaggio inaugurale, il Gran Moff affretta l'ultimazione dei lavori, impedendo così agli operai bergamaschi che avevano vinto l'appalto di cementare l'ultimo spiffero del reattore della struttura.

Il destino beffardo però non aveva intenzione di dar pace al buon vecchio Wilhuffo prima di un ultimo smacco: trasportata come prigioniera sulla DeathWiki, la Principessa Leia si presenta al Gran Moff, operando chiare avances nei confronti del vecchio ufficiale.

« Gentilissima, come sempre. »
(Tarquino ringrazia Leila per non aver fatto notare la sua deficienza fisica, spostando abilmente il discorso sul caratteristico olezzo del Moff. )

Nonostante Tarquinio capisca subito il gioco della principessa e ricambi con segnali altrettanto ermetici [13], la scintilla non sembra scattare. Frustrato per il secondo fallimento a breve distanza, Tarquinio reagisce con tutta la calma e la compostezza che potrebbe dimostrare un uomo vergine di 104 anni quale lui è.

La ragionevole risposta di Tarquinio.

Morte

« Ritirarci? Ora, nel momento del trionfo? Credo che lei sopravvaluti le loro capacit... »
(Le ultime fumose parole)


Come da copione, avendo fallito sul piano sentimentale, il buon Tarquinio ritorna a concentrarsi sugli affari di stato. Trovatoa finalmente il punto di ritrovo degli immigrat la base ribelle, gli si ripresenta l'occasione di un po' di sano sfogo distruttivo, per cui, preso il collare antipulci di Fener e ricaricata la DeathWiki con una dozzina di citazioni necessarie, il Gran Moff si mette in viaggio per Yavin.

La storia da qui la si conosce, ciò che invece si potrebbe ignorare è che la reale causa della disfatta degli Imperiali non sia da attribuire ai ribelli. Sembra che il vero responsabile sia l'ufficiale Conan Antonio Motti a cui era stata affidata l'organizzazione della strategia d'attacco. Pare infatti che, volendo prendere di sorpresa i ribelli, avesse deciso di aggirare lentamente l'unico ostacolo che si frapponeva tra la DeathWiki e la vittoria: Yavin Prime. Roba che perfino Mr. Attacco Frontale avrebbe trovato ridicola. [14]

Grazie ai potenti mezzi della CGI e alla gentile concessione della LucasArts, proponiamo la ricostruzione degli eventi di Yavin IV, nell'eventualità in cui fosse stato lo stesso Tarquino a organizzare e dirigere l'attacco:


Post-mortem

Le attendibili e [15] inoppugnabili fonti dell'Universo Espanso ci comunicano che, alla morte del Gran Moff, sua moglie [16] ne abbia richiesto la canonizzazione. Sfortunatamente il processo ha trovato l'immediato e irremovibile veto di San Giorgio, che non aveva alcuna intenzione di dividere il suo posto con nessuno.

Si ritiene tuttavia che la motivazione di tale iniziativa trovi radici in una delle più importanti azioni compiute da Wilhuffo durante la sua carriera. Pare infatti che, consapevolmente o meno, abbia portato alla sconfitta del più spietato, odiato e potente tra gli antagonisti della Sacra Saga. Un ardito fan purista è riuscito, dopo decadi di ricerca, a trovare la prima prova a favore di tale avvenimento:



Curiosità

  • Pare che sia stato lui a coniare il termine "Sporca feccia ribelle", a seguito dell'incidente nel tritarifiuti.
  • Ha vinto il premio come "Unico-Imperiale-Che-Ha-Detto-A-Darth-Fener-Cosa-Fare-Senza-Essere-Strangolato", primato finora imbattuto.
  • Il comandante John Herald Tarkin del dirigibile Hinderburg,esploso nel 1926 ,era il suo vero padre.
  • Uno degli astronauti dello Shuttle Challenger,il comandante Ed Tarkin ,morto nell'esplosione del velivolo in fase di decollo,era suo zio.

Voci correlate

Note

  1. ^ Ebbene sì, avete letto bene. L'altisonanza di tale carica è superata solo dal sincero terrore che incute in coloro che la sentono pronunciare.
  2. ^ Essendo fuoriuscito dall'utero materno già sottoforma di acido vecchiaccio radicale, non ci volle molto a farlo entrare di straforo. Un ruolo non indifferente nella riuscita dell'imbroglio fu giocato anche dal fatto che a quei tempi non esistessero ancora né Accademia né Impero.
  3. ^ Curiosi di sapere di cosa si parla, eh?
  4. ^ Rispettivamente: il razzismo da Adolf, il terrorismo da Saddam e la propaganda da Piersilvio.
  5. ^ altrimenti detto Moffaggio
  6. ^ La suspence aumenta, eh?
  7. ^ Cioè tutte.
  8. ^ A dir la verità si era più tolleranti solo con gli esemplari femminei dei twi'lek, utilizzati dai soldati imperiali per rilassarsi tra una sparatoria e l'altra.
  9. ^ Ebbene sì, la grande rivelazione è questa. Insoddisfatti?
  10. ^ Come possiamo notare dai resoconti audiovisivi giunti fino a noi.
  11. ^ Giusto per farvi un'idea: non fosse stato per la frivolezza e l'inettitudine a tipico stampo femminile, sarebbe stata facilmente scambiata per un ufficiale imperiale.
  12. ^ Nonché prima.
  13. ^ Come l'ordine di terminazione che potrebbe inavvertitamente firmare nel caso lei non ci stia.
  14. ^ Del resto quale idiota affiderebbe mai ad un italiano l'esito di una battaglia?
  15. ^ ci teniamo a precisare
  16. ^ moglie??