Terrone

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia Liberty.
(Rimpallato da Tèrun)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Un tipico terrone in spiaggia.
« La bella la va al fosso,

ravanel e remulas, barbabietola e spinas,

daghela al terùùùùùùùùùn, daghela al terùùùùùùn!!!! »
(Antica canzone popolare centro-padana )
« Tel disi mi, Gino. Chel lì, l'è un terùn! »
(Gino a Michele durante la caccia al terrone, stagione 2003/2004)
« Se vedi un essere orribile, tutto verde, con le gote alte e sporco di terra.....scappa. Si tratta certamente di un terrone »
(Tratto dal "de terronibus" antico testo ostrogoto poi tradotto in latino)
« Mi spezzo ma non m'impiego »
(Terrone sul lavoro)
« Scusate, ragazzi, noi chiamiamo i meridionali terroni. Ma miga ghe sem noi i primi terroni, se avon la Pianura Padana con tutti quei campi da coltivar? »
(Bimbo di Treviso prima di essere diseredato e cacciato dalla famiglia)
« Si dice diversamente settentrionali »
(Maestra politically correct a un alunno)
« Con la catena d'oro, la pasta al pomodoro, tondo basso e moro, di sicuro un uomo vero. »
(Skiantos su Terrone)
« Non tutti i meridionali sono terroni. Ma molti sì. »
(Pier Paolo Pasolini su terroni)
« I màia, i bìf e i và a spàs »
(Vecchio Bergamasco su terroni)
« Non sono io razzista, sei tu che sei meridionale »
(Fiorello su terrone)
Il porcellino d'India, fido compagno e segugio del terrone

Il terrone è una creatura mitologica, di origini meridionali (dalla lontana Terronia) inventata dalle massaie della Val Padana in sostituzione all'Uomo nero, che ormai non spaventava più neanche i bambini di tre anni. Ben noto è il passo della fiaba "La notte dei terroni aranti" in cui è descritta la mostruosa creatura:

« Il terrone avanzava nella notte, piantando ogni dieci metri un seme di fico d'India, disgustoso cibo da loro prediletto. Era coperto di terra dalla testa ai piedi, e puzzava di mulo. Ginetto, terrorizzato, si nascose velocemente dietro un sasso. Ma il terrone l'aveva scorto nel buio, e ora incedeva implacabile al ritmo incalzante di "Ciuri ciuri". "MIIIIIINGHIAA!!!!" esclamò, "TALIA U PICCIRIDDU DDU NORD! (guarda il bambino del nord)" »

Se la brava massaia ha qualche problema ad addormentare il bambino monello pronuncia tale obbrobrioso richiamo, ed è risaputo che il bravo pargolo del nord si caccia sotto le coperte supplicando: "Manda via il terrone, mamma! Ti prometto che sarò buono, ma mandalo via! Altrimenti stanotte verrà, mi farà a pezzettini e mi seminerà". La massaia gli rimbocca le coperte, lo addormenta e se ne va soddisfatta, ma il terrone arrivò lo stesso.

Caratteristiche, abitudini e tradizioni del terrone

Terrone mentre lavora all'Esselunga nel reparto macelleria.

Il terrone è una via di mezzo tra uno zombie e un orco. Analogamente al primo, infatti, spunta di notte dalla nuda terra per poi tornarvi prima dell'alba, altrimenti è repentinamente trasformato in un albero di arance rosse. Invece al secondo copia l'aspetto truce e verdognolo, oltre al linguaggio gutturale e inascoltabile.

Ricapitolando, quindi;

Caratteristiche somatiche:

  • Gote alte e pronunciate, occhi rossi che sprizzano fuoco dal culo
  • Pelle verde coperta di squame e sporca di letame o di fango essiccato al sole
  • Fetore di carcassa di mulo (morta da tre mesi)
  • Peli fuoriuscenti da ogni poro sudorativo, neri
  • Altezza non superiore al metro e quindici
  • Unghie incrostate di terra, lunghe 10 cm
  • Mano destra a forma di rastrello e mano sinistra a forma di vanga, tutte e due completamente inutili a causa della riluttanza al lavoro
  • Se entra in contatto con le sacre acque del fiume Po si contorce fumando, per trasformarsi in una fragrante pastiera ricca di canditi
  • Va pazzo per la trasmissione televisiva "Amici".
  • Ha un cazzo di lunghezza infima, solitamente intorno ai 77 mm cubi.

Caratteristiche sociali:

  • Ha una madre che non si fa mai i cazzi suoi.
  • Abbandona il branco quasi subito, per costruirsi la tana alle pendici di un ulivo o di un olmo.
  • Il suo animale da compagnia/punta è una iena, un castoro dalle fattezze di Al Pacino o un porcellino d'india.
  • La notte spunta dalla sua tomba, e comincia a seminare lungo le sponde del Po il suo tanto amato Fico d'India. I più arditi riescono a spingerlo nel fiume cogliendolo alle spalle (e ottenendo la reazione descritta sopra).
  • Di giorno si diletta a leggere I Malavoglia, che per una maledizione non riesce a finire mai, poiché appena arriva a pagina duecento è costretto a ricominciare daccapo.
  • Ogni volta che legge qualcosa, anche se gli piace finisce per smettere di leggerla a 2/5 dell'interezza, poichè è quello il punto al quale si ricorda di essere analfabeta.
  • Porta al collo un crocifisso con la Madonna nera di Tindari e marchiato a fuoco nel petto un santino di San Gennaro.
  • Il tipico terrone è riconoscibile nelle foto di matrimonio grazie alla immancabile banconota da 500 euro che fuoriesce dalla tasca superiore della giacca (bianca o dorata accompagnata dalla cravatta color fucsia).
  • Pare che se gli si agita davanti un fazzoletto verde acceso, si sciolga come neve al sole in un liquido molto simile a cassata riscaldata. Se temete i terroni, certi tizi su al nord li vendono a prezzi modici.
  • Il suo più gradito passatempo è fare la coda alla ricevitoria del Lotto.
  • Se interrogato sui problemi del meridione tenderà a rispondere che la sua regione è la cchiù bell u munn e inizierà ad interpretare una caratteristica pizzica o una tarantella.
  • Non è poi così cattivo. Davvero, è solo pirla.

Scopri se sei terrone

  • Se sei nato in Terronia sei terrone!
  • Se i tuoi genitori sono terroni, anche se vivi al Nord, sei terrone!
  • Se tuo padre è terrone ma tua madre no, sei terrone!
  • Se tua madre è terrona ma tuo padre no... sei sempre un terrone!
  • Se uno dei tuoi nonni è nato in Terronia ma i tuoi genitori sono nati e cresciuti al nord o altrove, non ti illudere! Sei terrone!
  • Se non sai reagire correttamente al terribile inganno della cadrega, o se non capisci almeno il 10% del testo di una canzone di Davide Van De Sfroos, è molto probabile che tu sia terrone!
  • Se sei del nord e sposi una donna terrona e ti trasferisci al sud con lei, non sei terrone però, lasciatelo dire, sei proprio un pirla!
  • Se porti un crocefisso a grandezza naturale in polistirolo placcato oro sei terrone!
  • Se puoi vedere gli appennini sei terrone!
  • Se sei del nord ma un tuo lontanissimo parente è terrone, non hai scampo. Sei terrone!
  • Se ascolti la musica neomelodica sei terrone!

Nomi tipici del terrone

Di gran moda in Terronia ci sono sempre in prima fila quelli che hanno come concetto la religione, ma non vengono sdegnati anche altri. (Riportiamo sotto alcuni esempi di nome in ordine alfabetico)

Film dedicato a questo colorito popolo
  • Addolorata
  • Ahmed
  • Alfio (o anche Affio/Gnaffio)
  • Alfonso
  • Aniello
  • Annunziata
  • Antoniellammaria
  • Antoniella
  • Antonina
  • Antonio (con le varianti Totonno, Tonino e Totò)
  • Assunta
  • Britni
  • Calogero ("Calogggero" o "Calò" in terronese)
  • Carmela/o (Mela/o per gli amici)
  • Carmelinda
  • Carmine
  • Cataldo (per gli amici Catà, con le varianti di Catarro, Franco e Sergio)
  • Catello
  • Catena (detta Catenina o Catenella)
  • Chevin
  • Ciriaco
  • Ciro/a
  • Concetta/o
  • Cuono/Cono
  • Consolato
  • Cosimo
  • Crocifissa/o
  • Donatiello
  • Filomena
  • Fràngo
  • Gaetano (pronunciato: "Ghetan" o "Aitan") con le sue varianti Gaetanuccio, Tanuccio fino ad arrivare a Nanuccio
  • Gennaro
  • Genuflessa (soprannominato spesso anche "Pina")
  • Giggi (pronunciato: "Ggigggì")
  • Gigggino
  • Immacolata
  • Incatenata
  • Incoronata
  • Infilzata
  • Maicol
  • Manuzzo
  • Maria
  • Mariaccatena
  • Mariacconcetta
  • Mariello
  • Mimmo
  • Natale
  • Nino
  • Nunzio
  • Nicølä
  • Orazio (pronunciato: "Orà")
  • Pasquale (pronunciato: "Paschcà")
  • Peppe
  • Pino (con le varianti "Peppino" e "Pinuccio")
  • Reggina
  • Rocco
  • Rosalia
  • Rosalinda
  • Rosamaria
  • Rosanna
  • Rosaria/o
  • RRRRocco
  • Ruggero (pronunciato Ruggiero o Ruggiè)
  • Sabbbino (per gli amici Sabbbì)
  • Salvatore (detto Savvatò o Totò o Tatore o Sasà o Salvo)
  • Santino/a
  • Santuzzo/a
  • Rosario (detto Saro in terronese)
  • Tano
  • Tindara
  • Vincenzo (o più comunemente Vincèee)
  • Vito (chiamato spesso "Cazzo" dagli amici)

La caccia al terrone

Terrone in una stampa padanese del XIV secolo

La caccia al terrone, da non confondersi con il Tiro al terrone, è una rievocazione popolare delle fiabe settentrionali mediante caccia simulata più sagra della polenta ai funghi.

Regolamento:

  1. La caccia è aperta solo ed esclusivamente nel mese di luglio. In caso di violazione di tale direttiva, sarete obbligati ad adottare a distanza un bambino del sud per minimo dieci anni e verrete immediatamente iscritti a Lega Nord mediante un'iniziale donazione di somma variabile dai 500 ai 5000 euro (dipende quanti terroni avete fatto secchi).
  2. Le armi regolamentari sono fornite solo ed esclusivamente dalla giunta del comune dei paesini elencati nella lista pubblicata dalla casa editrice TEIF una settimana prima l'inizio della competizione. Questo vuol dire, caro il mio cappuccio bianco, che non potrai fare di testa tua. Infatti qui non ammettiamo cagate quali il paintball, solo professionali fucili a pallettoni calibro 130.
  3. I terroni beccati non possono essere:
  • Ridotti in schiavitù
  • Messi in libertà
  • Torturati
  • Venduti a un circo
  • Eletti
  • Esposti sulla pubblica piazza
  • Imbalsamati e mostrati come trofeo se spacciati; ma devono essere consegnati alla giuria senza alcuna eccezione.
  • Inoltre è proibito vendere, scambiare o comprare terroni tra i giocatori, stringere alleanze, prendere in prestito terroni catturati.

Punteggi:

  • Terrone ucciso: 100 punti
  • Terrone ferito: 300 punti
  • Terrone catturato: 500 punti
Fucile a pallettoni beretta 15 modello Borgezius, scelto dalle giurie dell'annata 2008 per le gare di tiro al terrone

Curiosità

  • La celebre casa editrice milanese TEIF nasconde nel suo nome tale motto: Terronus Italiae flagellum est (il terrone è il flagello dell'Italia).
  • Pare che Mussolini nel 1945, per convincere gli italiani del sud ad arruolarsi, abbia espresso in un comunicato ufficiale la sua simpatia verso i terroni. Qualche settimana dopo le Alpi pullulavano di basi di partigiani veneti, lombardi, trentini e liguri.
  • A proposito, nel capitolo sopra si parla della caccia al terrone come caccia a persone in carne e ossa; nonostante abbiamo più volte ribadito che il terrone è una figura mitologica. In questo caso vengono usati terroni veri.
  • L'università Bocconi è stata dichiarata luogo di ripopolamento di terroni allo sbando.
  • I terroni e i go-kart sono più o meno la stessa cosa: entrambi sono piccoli, rumorosi, fastidiosi e soprattutto non hanno la retromarcia!
  • Il terrone predilige come auto l'AlfaRomeo, preferibilmente nera, bianca, i più raffinati rossa.
  • In condizioni di vento favorevole, il terrone in auto è riconoscibile a 10km di distanza grazie al volume della sua potentissima autoradio. Altro modo per riconoscere il terrone, nel caso in cui abbia l'autoradio guasta o più probabilmente rubata, è l'immancabile braccio peloso fuori dal finestrino imbraccialettato e con le dita abbondantemente inanellate in puro oro giallo.
  • L'auto del terrone viene solitamente abbellita con accessori di gusto artistico neo classico: alettoni, ruote in lega, parafanghi allargati, marmitte con scarico maggiorato.

Tolto questo l'auto sotto sotto rimane sempre la stessa Alfasud 1,3 del 1982 con velocità massima di 120 km/h ...ma vuoi mettere la sboronata di farsi tutta la tangenziale in corsia di sorpasso ai 60 con lo stereo a palla, il braccio peloso fuori dal finestrino e la marmitta aperta per farsi notare?

  • Nel caso vogliate testare la provenienza meridionale dell'uomo che trovate svenuto davanti a casa vostra vestito da dracula, sottoponetelo all'infallibile inganno della cadrega.

Come un terrone guida l'auto

   La stessa cosa ma di più: Codice meridionale della strada.
Disperato appello di un abitante del nord italia.

Lo stile di guida di un terrone, naturalmente, varia da terrone a terrone, ma possiamo ritrovarvi alcune caratteristiche frequenti:

  • Mancato rispetto dei limiti di velocità, tranne quando c'è l'avviso di autovelox, nel qual caso il terrone inchioda e, dopo l'autovelox, pesta di nuovo sull'acceleratore.
  • Il terrone si ferma inchiodando solo quando c'è il semaforo rosso o lo stop (anche questo è ancora da verificare), qualunque altro segnale di pericolo (presenza di bambini, strisce pedonali, animali selvatici, strada sdrucciolevole) viene ignorato (tanto l'importante è andare, non importa se si guida alla cazzo di cane).
  • In alcune zone della terronia si osserva una tipologia di guida semplificata: negli incroci non regolati da semaforo non ci si ferma allo stop ma si prosegue e ci si infila nel crocevia per ordine di arrivo sullo stesso e suonando il clacson, applicando la regola d'oro "accà nun ci si fermammai" o anche detta del "chi si ferma è tamponato".

Chi non osserva tale regola viene solitamente invitato dalle auto che seguono dietro con gentili frasi tipo "ammuninne, ah!" "facimme u' picchenicc in miezz'a strata???" o più semplicemente con un universale "connuto"

  • Quando c'è il segnale "dare la precedenza", il terrone inchioda e mette la seconda (sempre quella, perché gli viene un flash in cui si ricorda che 50 anni prima a scuola guida gli avevano detto così).
  • Le frecce sono un optional, vengono messe di tanto in tanto quando viene in mente.
  • Gli esponenti della associazione culturale "Cosa Nostra" sono gli unici ad essere autorizzati a viaggiare a velocità ridotta sotto i 30 km/h.

Si dice che tale consuetudine derivi da una sorta di rispetto nei confronti dei negozi che affiancano la strada, cui gli associati di CN sono usi ricordare il pagamento del pizzo passandogli davanti a velocità da "ronda".

  • Le luci sono finte, fulminate, assenti o candele di cera.

Una guerra tra terroni e polentoni


Voci correlate


'O Sud, o com c'chiam'n allu nord, 'a Terronia

« Se nelle regioni meridionali non ci fosse la criminalità organizzata, come mafia, 'ndrangheta e camorra, probabilmente la disoccupazione sarebbe molto più alta. » (Faber)

Li paesììn: Avellìne  · Bàre  · Beneviento  · Brinnisi  · Caltanissetta  · Casul di Princip  · Caserta  · Catania  · Catantzaru  · Chijtë  · Cusenza  · U Fogg'  · Frusenone  · Lachil'  · Lecce  · Matàërë  · Missìna  · Napule  · Palermu  · Pischèrë  · Putènze  · Raùsa  · Rieti  · Riggiu  · Roma  · Salierno  · 'Sernia  · Tàrde  · Tèrm  · Siragusa  ·
Li stuputeun ch' c'abbt'n: Billy Ballo  · Lino Banfi  · Caparezza  · Albano Carrisi  · Gianni Celeste  · Don Vito Corleone  · Carmine Crocco  · Totò Cuffaro  · Christian De Sica  · Antonio Di Pietro  · Giusy Ferreri  · Gennaro Gattuso  · Mariottide  · Maurizio Mattioli  · Bernardo Provenzano  · Totò Riina  · Roberto Saviano  · Francesco Totti  · Checco Zalone  · Antonino Zichichi

Strunzat che ce putemm 'nventà sol nuj: Camorra  · Ciociaria  · Codice meridionale della strada  · U lanc' da mnezz'  · Mafia  · Musica neomelodica  · 'ndrangheta  · Ricchitell ch'i cim d r'p  · 'A pizza  · Pizzo  · Neoborbonici  · A sh'ppr'ss'h't!  · Sacra corona unita  · Munnezza  · Tombola  · Lega Sud